Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- RAI. Pecoraro Scanio: privatizzazione è duro colpo a pluralismo e libertà 
d'nformazione
- Birmania. Martone: accordi commerciali senza processo di pace?
- Iraq. Cento: unica svolta e ritiro soldati
- Iraq. Pecoraro: la Gad voti no a rifinanziamento missione
- Caccia. Zanella: la Face Italia fa opera di mistificazione, lettera ai 
parlamentari
- Ilaria Alpi. Pecoraro: dimissioni se Taormina non si scusa
- Uranio. Boco: singolare che le nomine commissione siano arrivate dopo 
conferenza stampa
- Giustizia. Cento: Castelli rispetti sentenza Lecco
- Carceri. Zanella: interrogazione parlamentare dei Verdi
- Islam/Forleo. Cento: la politica faccia passo indietro
- Elezioni Calabria. Verdi: subito aggregazione contro legge truffa
- Toscana. Roggiolani a Fallaci: venga a vedere integrazione tra italiani e 
musulmani moderati
- Bergamo. Cortiana: un'altra aggressione ai Centri Sociali
- Caccia. Lipu: la modifica della Legge 157 calpesta lUE
Econews dalle agenzie estere:
- African countries sign treaty to protect Rain Forest (ENN)
http://www.enn.com/today.html?Id=7082
- China under pressure on emissions as Kyoto looms (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29432/story.htm
RAI. Pecoraro Scanio: privatizzazione è duro colpo a pluralismo e libertà 
di informazione
La privatizzazione della Rai sarebbe un colpo pesantissimo al pluralismo e 
alla libertà di informazione. Soprattutto oggi, in pieno regime di 
conflitto di interessi e con un cda dimezzato e privo di qualunque 
legittimità. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, 
spiegando che sarebbe gravissimo svendere il servizio pubblico. Ciò che 
serve  ha spiegato il leader del Sole che ride - è più libertà di 
informazione, più pluralismo. Noi siamo contrari allo smantellamento del 
sistema pubblico radiotelevisivo che consideriamo invece un patrimonio da 
difendere. Ogni accelerazione rischia di provocare danni alla maggiore 
industria culturale italiana, anche perché tale processo avverrebbe senza 
alcuna garanzia per il futuro, né per la Rai, né per i cittadini.
Birmania. Martone: accordi commerciali senza processo di pace?
Alcuni giorni fa la stampa cinese ha diffuso la notizia di un accordo di 
principio tra Italia e Myanmar (Birmania) per limportazione diretta di 
legname pregiato, in particolare di tek. Le esportazioni di legname hanno 
portato nelle casse dello stato birmano 377 milioni di dollari nel 2004, 
equivalenti al 15 per cento del valore totale delle esportazioni birmane. 
Sul caso è intervenuto il Senatore dei Verdi Francesco Martone, segretario 
della Commissione diritti umani, con un'interrogazione parlamentare. "Il 
Governo birmano - denuncia Martone - è una dittatura militare, isolata 
dalla comunità internazionale e accusata sia dalle organizzazioni 
indipendenti sia dalle Nazioni Unite sia dallOrganizzazione internazionale 
del lavoro (Oil) di pesantissime violazioni dei diritti umani, quali 
esecuzioni sommarie, restrizioni alla libertà di movimento e di 
espressione, lavoro forzato e schiavile. Il settore del legno è uno dei più 
sensibili, per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani (lavoro 
forzato) e per limpatto ambientale che esso produce sull¹habitat della 
foresta. Il Governo italiano si era impegnato ad adoperarsi per l¹avvio del 
processo di democratizzazione in Birmania, non solo per un confronto, 
internazionalmente garantito, tra tutte le componenti sociali del paese, 
comprese le minoranze etniche e i popoli indigeni, secondo le indicazioni 
delle organizzazioni dellopposizione birmana in patria e in esilio, ma 
anche per la liberazione della Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, 
illegalmente detenuta e agli arresti domiciliari. Le stesse organizzazioni 
- continua Martone - hanno chiesto e chiedono ai paesi occidentali e alla 
comunità internazionale di boicottare economicamente il regime, attraverso 
un embargo mirato verso quei beni e prodotti, tra cui il legname, sui quali 
il Governo militare mantiene un monopolio economico. Il ministro del 
Commercio con l'estero e il ministro degli Esteri non ritengono opportuno 
annullare immediatamente laccordo e le trattive dirette con la giunta 
militare birmana fino a che non verrà avviato un serio processo di pace nel 
pieno rispetto dei diritti dei cittadini birmani?".
Iraq. Cento: unica svolta e ritiro soldati
La Gad non cada nella trappola che il centro destra, Bondi in testa, sta 
preparando con lobiettivo di dividerla sul voto in Parlamento che rinnova 
la missione italiana in Iraq - ha dichiarato il coordinatore della 
segreteria di presidenza dei Verdi Paolo Cento. Non cè alcuna svolta e le 
stesse elezioni che hanno visto la positiva partecipazione di una parte del 
popolo iracheno non hanno in alcun modo né risolto la questione di 
legittimità del Governo, né avviato una transizione condivisa con tutta la 
comunità irachena. Il rapimento di Giuliana Sgrena, che speriamo trovi una 
soluzione positiva nelle prossime ore, è la conferma che lIraq è ancora 
nel baratro della guerra. La Gad voti coerentemente e unitariamente contro 
il decreto che finanzia la missione e respinga al mittente gli inviti 
bipartisan della destra. L'unica svolta infatti può venire solo dal ritiro 
dei soldati italiani e da tutte le forze d'occupazione come condivisione 
per un intervento autonomo e autorevole dell'Onu".
Iraq. Pecoraro: la Gad voti no a rifinanziamento missione
"L'alleanza democratica voti in modo unitario contro il rifinanziamento 
della missione italiana. Quello che è importante non è l' unità della 
federazione riformista, ma della Grande alleanza che deve battere la 
destra". Alfonso Pecoraro Scanio ribadisce la posizione dei Verdi sul 
prossimo voto in Parlamento sulla permanenza del contingente italiano a 
Nassiriya. "Non c'é nessuna ragione - sostiene il presidente dei Verdi - 
per cambiare il nostro giudizio critico su una missione che è finita in 
zona di guerra essendo stata, in modo surrettizio, dichiarata missione di 
pace". Sulla Federazione dell' Ulivo, dopo il sì oggi della Margherita, 
Pecoraro Scanio si augura che con essa "si riesca a lavorare bene e che 
soprattutto abbia uno spirito unitarkjio a cominciare proprio dal voto 
sull' Iraq". Il presidente dei Verdi ritiene che "sarebbe utile un vertice" 
del centrosinistra non solo per discutere sull' Iraq ma per continuare nel 
lavoro di definizione del programma dell' alleanza. (Ansa)
Caccia. Zanella: la Face Italia fa opera di mistificazione, lettera ai 
parlamentari
Una vera e propria mistificazione, un tentativo di piegare il Parlamento 
agli interessi dei pochi cacciatori fautori della doppietta selvaggia! La 
deputata Verde Luana Zanella punta lindice contro la Federazione italiana 
delle associazioni dei cacciatori europei, la Face Italia, che ieri in una 
conferenza stampa sulla caccia  denuncia Zanella - ha fatto una vera e 
propria operazione di mistificazione sulla riforma della caccia per 
arrivare al più presto alla sua approvazione, in commissione Agricoltura. 
La Face  ha spiegato la deputata Verde  ha detto oggi due grosse bugie: 
che la modifica della legge non contrasta con i principi Ue e che risponde 
allaccordo fatto lo scorso ottobre con la federazione internazionale 
Birdlife per la difesa degli uccelli selvatici. Zanella sulla caccia ha 
inviato una lettera a tutti i parlamentari dove denuncia loperazione 
mistificatoria della Face Italia che presenta laccordo sottoscritto il 12 
ottobre 2004 a Bruxelles tra la Birdlife International, e la Face in modo 
strumentale al fine di legittimare il gravissimo testo di riforma 
dellattività venatoria di cui è relatore lOn.Onnis. Per questa 
strumentalizazione  prosegue Zanella  la Face ha ricevuto formale diffida 
dagli uffici legali di Birdlife-International. Infatti, laccordo 
sottoscritto nellottobre scorso aveva la finalità di rafforzare la 
conservazione degli uccelli selvatici, inasprendo la lotta al bracconaggio 
e disciplinando lattività venatoria, esattamente il contrario  spiega  
di quello che si prefigge il testo Onnis. Tutto questo  conclude Zanella 
- è inaccettabile,. I Verdi insieme a tutto il Centro sinistra, e con 
Rifondazione Comunista, già da due anni hanno preso già chiaramente 
posizione con un documento comune che difende lattuale legge sulla fauna e 
sulla caccia. Qualche isolata voce contraria è espressione solo di se stessa.
Ilaria Alpi. Pecoraro: dimissioni se Taormina non si scusa
Dimissioni dei Verdi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla 
morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin se il presidente della stessa 
commissione, Carlo Taormina, non si scuserà per le perquisizioni compiute 
ad alcuni giornalisti. Lo ha annunciato il presidente dei Verdi, Alfonso 
Pecoraro Scanio, partecipando alla conferenza stampa sul caso, alla quale 
erano presenti, tra gli altri, il giornalista Maurizio Torrealta, che è uno 
dei perquisiti, il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi ed i 
parlamentari Giuseppe Giulietti e Mauro Bulgarelli. I Verdi componenti 
della commissione si sono già sospesi subito dopo la notizia della 
perquisizione. Pecoraro Scanio ha annunciato che in caso di mancate scuse 
il suo partito si rivolgerà al presidente della Camera, Pier Ferdinando 
Casini, perché chieda alla Giunta del regolamento di verificare se questo 
tipo di persecuzione corrisponde ad un attacco alla libertà di stampa. 
Intanto anche i due giornalisti di Famiglia cristiana, Barbara Carazzolo e 
Luciano Scalettari, consulenti della commissione, hanno annunciato nel 
corso della stessa conferenza le proprie dimissioni perché "non messi più 
in condizione di poter dare un contributo". Pecoraro Scanio ha parlato di 
scuse come di un "atto parzialmente risarcitorio", di un atto "sbagliato, 
anomalo in personaggi tanto garantisti. Vediamo - ha aggiunto - se il 
professor Taormina si ricorda del garantismo". Il leader dei Verdi ha 
sottolineato che "il problema non è se la Commissione possa disporre 
perquisizioni, perché può farlo, ma se possa usare le perquisizioni per 
cambiare il meccanismo d'inchiesta, per orientare". Secondo Pecoraro "si 
poteva semplicemente chiedere invece di adottare un atteggiamento 
intimidatorio"; e riferendosi al giornalista Maurizio Torrealta: "Siamo di 
fronte ad una persona sempre disponibile, che è sempre stata attiva per 
tentare di fare luce sul caso, e che è tra quelle le quali chiesero al 
presidente della Camera Casini di istituire una commissione sul caso di 
Ilaria Alpi". Pecoraro Scanio ha letto nell'aula di Montecitorio dove si è 
svolta la conferenza stampa, alcuni brani di un messaggio che Carlo 
Taormina ha inviato ai Verdi dopo la loro autosospensione, sottolineando il 
passaggio in cui il presidente della Commissione sostiene di "condividere 
integralmente i principi" che hanno suscitato le contestazioni dei Verdi. 
(Ansa)
Uranio. Boco: singolare che le nomine commissione siano arrivate dopo 
conferenza stampa
"Tana per Schifani. Certo e' singolare che solo oggi, a seguito della 
denuncia presentata da alcuni esponenti dell'opposizione in una conferenza 
stampa, il senatore Schifani abbia provveduto a nominare i membri del suo 
gruppo per la commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito". Questo 
quanto dichiara il presidente dei senatori Verdi Stefano Boco. "Siamo 
comunque lieti di sapere che una conferenza stampa sia riuscita, in qualche 
modo, a smuovere le sensibilita' di Forza Italia". Il senatore Schifani 
"avrebbe potuto consegnare al presidente del Senato, Pera, la lista con i 
nominativi gia' il 17 novembre - continua Boco - ma evidentemente questa 
Commissione per il presidente del gruppo di Forza Italia non e' stata mai 
considerata una priorita', come invece e' accaduto per tanti provvedimenti 
'ad personam' approvati, in tutta fretta, da questo Parlamento". "Mi auguro 
che i rappresentanti di Forza Italia che faranno parte della Commissione 
d'inchiesta possano smentire con il loro lavoro questa nostra impressione - 
conclude Boco - adesso sapremo la verita'". (Dire)
Giustizia. Cento: Castelli rispetti sentenza Lecco
"Il ministro della Giustizia Castelli farebbe bene, per la funzione che 
ricopre, a rispettare la sentenza di Lecco e ad evitare di aprire un nuovo 
scontro contro l'autonomia e l'indipendenza della magistratura". Lo afferma 
il deputato Verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia 
della Camera, a proposito delle dichiarazioni del Guardasigilli a Radio 
Padania. "Pensare che la magistratura debba decidere non in base al diritto 
ma secondo un presunto comune sentire dell'opinione pubblica - osserva 
Cento - significa promuovere l'idea di uno Stato etico, autoritario, al di 
fuori delle regole del diritto". (Ansa)
Carceri. Zanella: interrogazione parlamentare dei Verdi
"Presenteremo una interrogazione parlamentare per chiedere al Governo cosa 
intende fare per risolvere i problemi delle carceri". Lo ha detto il 
deputato dei Verdi Luana Zanella, presente al sit-in di protesta 
organizzato dal Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) davanti al 
carcere di Regina Coeli, a Roma. "Porto la solidarietà dei Verdi - ha 
aggiunto - rispetto a una protesta che solleva problemi arcinoti rispetto 
ai quali questo Governo non ha dimostrato alcun impegno. Ho visitato tante 
carceri, anche del nord, e la situazione è drammatica ovunque. E' chiaro 
che la condizione dei lavoratori che oggi protestano è direttamente 
connessa alla condizione dei detenuti. Per questo presenteremo una 
interrogazione parlamentare e mi farò promotrice di una visita in questa 
struttura per renderci conto ancor meglio della situazione esistente". Il 
vicesegretario regionale del Sappe, Nicola Maselli, ha intanto annunciato 
uno sciopero della fame, a partire da oggi, contro "le disfunzioni della 
casa circondariale". In prima linea, tra le tante questioni, quella degli 
organici e i turni massacranti. A Regina Coeli -ha detto- per 1000 detenuti 
ci sono solo 350 agenti, divisi in tre turni: 9 detenuti per ogni agente". 
(Ansa)
Islam/Forleo. Cento: la politica faccia passo indietro
Non cè dubbio che i commenti di molti politici, anche con importanti 
incarichi istituzionali, sulla sentenza del Gup Forleo sono andati ben 
oltre il legittimo diritto di critica, creando un clima strumentale e di 
delegittimazione dellautonomia della magistratura. Lo dice il 
vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, il verde Paolo 
Cento, il quale precisa di non voler entrare nel merito della querela del 
magistrato milanese, atto discrezionale ed individuale. Tuttavia - aggiunge 
- la politica, e quanti in quelle ore hanno fatto dichiarazioni 
propagandistiche, facciano un passo indietro, nel rispetto dellautonomia 
della magistratura.
Elezioni Calabria. Verdi: subito aggregazione contro legge truffa
La battaglia politica contro la legge truffa che istituisce lo sbarramento 
al 4% per le elezioni regionali e che ci ha visti protagonisti, insieme 
alle altre forze politiche in Consiglio regionale, non va dispersa: sono 
molti i punti programmatici che legano i Verdi ai partiti della sinistra. 
Lo ha dichiarato Diego Tommasi, responsabile nazionale politiche enti 
locali dei Verdi. Su queste basi  ha continuato Tommasi - e da un forte 
confronto programmatico, si può e si deve costruire unalleanza elettorale 
che abbia anche il merito di far uscire dagli steccati di logiche settarie 
alcuni personaggi. Dobbiamo essere aperti, affinché chi si riconosce nelle 
linee programmatiche consegnate e da consegnare al candidato presidente 
Loiero possa far parte compiutamente di questo progetto politico che ha 
tutti gli elementi per divenire un punto di riferimento dei calabresi nelle 
istituzioni. Le forti iniziative  ha aggiunto Tommasi - portate avanti 
in Consiglio regionale dai Verdi e da pochi altri non sono state fatte per 
la difesa del singolo, bensì per un alto principio democratico e 
partecipativo sancito dalla nostra Costituzione e la nostra azione è stata 
rivolta proprio a quelle forze politiche e della società civile che 
volevano e che vogliono dare un contributo al centrosinistra senza cedere 
alle lusinghe di mere logiche di potere, ma per far uscire la Calabria 
dagli anni bui nei quali il centrodestra lha relegata. E del tutto 
evidente  ha concluso Tommasi - che laggregazione non potrà essere 
sancita senza il rispetto della storia movimentista, della tradizione, 
della cultura ambientalista e senza la presenza del simbolo Verdi e che, 
alla luce del risultato delle elezioni europee, è inevitabile.
Toscana. Roggiolani a Fallaci: venga a vedere integrazione tra italiani e 
musulmani moderati
Il consigliere regionale dei verdi in Toscana Fabio Roggiolani ha inviato 
una lettera a Oriana Fallaci invitandola a ''fare una passeggiata insieme a 
lui a Colle Val d' Elsa'' per vedere ''quanto sia armonica e all' insegna 
dell' integrazione la convivenza tra cittadinanza e immigrati musulmani 
moderati''. L' iniziativa di Roggiolani prende le mosse - ha spiegato ai 
giornalisti - dalle considerazioni espresse dalla Fallaci contro l'Islam e 
contro il progetto di una moschea che l'amministrazione di Colle Val D' 
Elsa sta perseguendo. In particolare, l'esponente dei Verdi si riferisce 
all' ultima fatica letteraria ''Intervista a se' stessa'' nella quale la 
Fallaci confuta la tesi secondo cui esiste un Islam moderato. ''Proprio a 
Colle Val d' Elsa - scrive nella lettera -, citta' civilissima che Lei 
conosce benissimo, dove la qualita' della vita non e' certamente inferiore 
rispetto ad altre realta' piu' conosciute ed apprezzate, proprio a Colle le 
poche persone contrarie alla convivenza e alla integrazione risultano 
essere una esigua minoranza, alcuni di coloro che negli anni '50 e '60 vi 
sono emigrati da altri territori piu' sfortunati del nostro Paese e che 
oggi rappresentano i piu' tenaci avversari di un processo ineluttabile. 
Mai, dico mai, sono successi fatti malavitosi, a testimonianza di una 
felice integrazione tra culture ed ambienti diversi''. La lettera si 
conclude con una invocazione: ''La prego, signora Fallaci - scrive 
Roggiolani -, metta da parte l' orgoglio, l' animosita', la rabbia e voglia 
dedicare la Sua grande cultura, la Sua smisurata passione, il Suo 
autorevole pensiero al servizio del Paese, un Paese che, oggi sempre piu', 
ha veramente bisogno di ritrovare ideali di rispetto e civilta'''. (Ansa)
Bergamo. Cortiana: un'altra aggressione ai Centri Sociali
Dopo l'incendio ad opera di ignoti nel periodo natalizio, dopo 
l'aggressione di Brescia di alcuni giorni fa, siamo ancora a commentare la 
grave aggressione subita tra sabato e domenica dal centro sociale Paci' 
Paciana, dove probabilmente con una bottiglia molotov, sempre ignoti hanno 
dato fuoco ad una automobile di fronte al centro, dove addirittura dormiva 
una persona. Abbiamo rischiato la tragedia." Dichiara il senatore erde 
Fiorello Cortiana "Sono molto preoccupato, perché potremmo trovarci, in 
Lombardia, di fronte ad una vera e propria strategia di violenza politica 
che eliminerebbe l'agibilita' democratica per le forze dissenzienti, e non 
mi sembrano credibili, pur con il pieno rispetto per chi indaga, 
fantomatiche piste interne. Ho inviato una lettera al Ministro Pisanu - 
conclude Cortiana - condividendo con lui la mia preoccupazione, perche' e' 
necessario un intervento coordinato di tutte le forze dell'ordine per 
evitare il protrarsi di questa situazione."
Caccia. Lipu: la modifica della Legge 157 calpesta lUE
<<Comè possibile affermare che la riforma della 157 non contrasta con le 
norme dellue e con laccordo di Bruxelles?>>. E quanto si chiede la LIPU 
in replica agli argomenti emersi dalla conferenza stampa della FACE Italia 
che, ieri mattina presso la Camera dei Deputati ha presentato 
unilateralmente laccordo sulla Direttiva Uccelli sottoscritto nellottobre 
scorso a Bruxelles da Birdlife International. La proposta di legge 
italiana, per fare solo alcuni esempi, introduce nel testo ufficiale due 
specie fuori allegato (2/II) della Direttiva, e dunque non cacciabili. E 
peraltro singolare che nei subemendamenti presentati dallo stesso relatore 
della legge, tali specie (assieme alle Oche) vengono espunte, a 
dimostrazione di quanto la LIPU e le altre associazioni, nonché lIstituto 
nazionale per la Fauna Selvatica, hanno per mesi sostenuto. Dunque, tutto 
in regola? Niente affatto, perché esclusa una specie protetta se ne 
inserisce unaltra (il Francolino di monte), riproponendo la chiara 
violazione della Direttiva. Ancora, la proposta di legge prevede 
lestensione dei periodi di caccia, oltre i limiti consentiti dalla UE, per 
un alto numero di specie, tra cui la Moretta (30 giorni oltre il 
consentito), la Canapiglia (30 giorni oltre il consentito), la Beccaccia 
(30 giorni), la Folaga (40 giorni), il Tordo Sassello (40 giorni) fino al 
Merlo, la Cesena e il Tordo bottaccio, resi cacciabili addirittura 50 
giorni oltre il limite imposto dallue. Si tratta insomma di violazioni 
talmente evidenti, della Direttiva e dei suoi annessi, che la procedura di 
infrazione europea contro lItalia sarà praticamente automatica. Senza 
parlare inoltre della gravissima questione delle depenalizzazioni, in 
violazione, tra laltro, di una decisione del Consiglio dellue del 2003 
che chiama gli Stati ad una legislazione ancora più severa nei confronti 
dei reati contro lambiente, la natura e egli animali selvatici. <<La 
violazione della norme comunitarie  afferma Danilo Selvaggi, Responsabile 
Rapporti Istituzionali LIPU-birdlife Italia - è chiara come la luce del 
sole. Ma altrettanto evidente è il tradimento dello spirito e della lettera 
dellaccordo di Bruxelles in cui sono proprio questi i temi affrontati: 
rispetto della Direttiva europea (artt. 1 e 2), rafforzamento degli 
strumenti legali per la protezione degli uccelli (art. 2), tutela delle 
specie a rischio (art. 7), rafforzamento degli strumenti di controllo e 
repressione delle illegalità (art. 8), rispetto stringente dei dati 
scientifici (art. 6) cui le pratiche di caccia devono subordinarsi. Basta 
confrontare questi punti con il testo di modifica della legge per coglierne 
la clamorosa divergenza>>. E questo che la LIPU ha scritto a FACE Italia, 
in una lunga lettera del dicembre scorso, chiedendo un chiaro 
pronunciamento sulle modifiche da parte di FACE Italia, che però continua a 
sostenere, nonostante tutto e contro il parere della totalità degli 
interlocutori, la riforma della legge . <<La stessa Birdlife International 
 continua Selvaggi - ha ufficialmente e più volte argomentato la propria 
contrarietà alle modifiche, scrivendo persino ai Presidenti Berlusconi, 
Casini, De Ghislanzoni, e sottolineando come, appunto, la modifica della 
legge vada in direzione contraria allaccordo sulla Direttiva Uccelli. E 
ora che il tempo delle mistificazioni finisca e si rinunci una volta per 
tutte al pericolosissimo tentativo di smantellare la 157>>.
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com