[Forumlucca] Econews - 1 febbraio 2005

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 1 febbraio 2005
Verdi.it vuole sapere cosa ne pensi: dopo il blocco stradale sull’A3
l’opposizione chiede le dimissioni del ministro Lunardi. Cosa ne pensi?
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Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Maltempo. Pecoraro: è sfiducia, Lunardi si dimetta
- Competitività. Lion: ecrottamazione affossano le industrie italiane
- Caccia-fine stagione. Verdi: bilancio di morte e sterminio
- Iraq. Pecoraro: evitare trionfalismi e accelerare ritiro truppe
- Iraq. Cento: respingere richiesta di Giovanardi
- Paolo Dorigo. Zanella: un caso di ‘mala giustizia’
- Rogo Primavalle. Bonelli: nessuna prescrizione potra' cancellare loro
debito con giustizia
- Rogo Primavalle. Cento: chiudere anni 70 con amnistia-indulto
- Ferrovie. Zanella: cittadini esasperati, Lunardi vada a casa
- Centrale turbo gas/Bentivoglio: Cento: rispettare volere della gente
- Nucleare. Bulgarelli: sentenza consulta calpesta Sardegna
- Marche. Moruzzi: fondi stanziati per danni all'agricoltura non potranno
essere erogati
- Milano-Novara. Sostegno dei Verdi alla protesta dei pendolari
- Inquinamento marino. Dalla Ue in arrivo sanzioni penali
Econews dalle agensie estere:
- Investment in water needed to reduce hunger (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29303/story.htm
- EU Commission proposes ban on mercury exports (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29298/story.htm


Maltempo. Pecoraro: è sfiducia, Lunardi si dimetta

“La mozione di sfiducia è stata presentata e Lunardi dovrebbe avere la
dignità di dimettersi. Ora anche alla Cdl tocca prendere atto del
fallimento del ministro delle infrastrutture e votare la sfiducia con le
opposizioni perché Lunardi è oggettivamente indifendibile”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Noi Verdi -
continua Pecoraro - invitiamo i cittadini a scrivere lettere ed a-mail ai
deputati, anche a quelli di maggioranza, per chiedere loro di sfiduciare
Lunardi se decidesse di non dimettersi. Sarebbe un sistema per dimostrare
che l’opinione pubblica è stanca di essere presa in giro”. “Questo ministro
incapace - conclude il leader del sole che ride - deve andarsene. Di fronte
alla gravità dell’accaduto ed alla propria inadempienza, infatti, ha saputo
unicamente insultare e prendere in giro i cittadini dalle pagine dei
giornali, con ridicole e insulse dichiarazioni che dimostrano solo la sua
incompetenza”.

Competitività. Lion: ecorottamazione affossa le industrie italiane

“Ecorottamazione, nucleare e carbone sono la via per affossare le industrie
italiane e colpire duramente il nostro ambiente”. Marco Lion, deputato dei
Verdi, commenta così le misure allo studio degli esperti del ministero
delle attivita' produttive, che cercano di inviduare un mix di interventi a
sostegno della competitivita'. “La strategia annunciata va nella direzione
opposta”, dice Lion il quale spiega: “innanzitutto il Governo gioca molto
sui termini. E’ chiaro che l’aggettivo pulito associato al nucleare o al
carbone è solo uno specchietto per le allodole, perchè tutti sanno che
queste fonti energetiche restano devastanti per l’ambiente. Inoltre, è
davvero sorprendente l’ipotesi di sostenere la competitività in questo
modo: le nostre industrie sapranno stare sui mercati internazionali solo
con la capacità di innovarsi secondo criteri che gli consentono di restare
all’interno dei parametri di Kyoto. Il mix annunciato dal Governo è solo un
insieme di misure a sostegno di lobby economiche che non hanno alcun
interesse a guardare ad un futuro ecocompatibile per il nostro paese”.

Caccia-fine stagione. Verdi: bilancio di morte e sterminio

“Una stagione venatoria segnata da un forte aumento del bracconaggio, di
persone morte per incidenti e di animali sterminati per divertimento”. Lo
ha dichiarato la deputata verde Luana Zanella in occasione del giorno di
chiusura della stagione venatoria. Zanella spiega : “su questo triste
bilancio non può non pesare la politica portata avanti da alcuni estremisti
in Parlamento che con l’appoggio del Governo, chiedono lo stravolgimento
dell’attuale normativa sulla caccia, con l’aumento delle specie cacciabili,
l’allungamento della stagione venatoria e, addirittura, con la
depenalizzazione dei reati venatori”. “Servirebbero al contrario ­ conclude
Zanella - regole piu' rigide con l’obiettivo di arrivare in tempi brevi al
superamento delle attivita' venatorie''.

Iraq. Pecoraro: evitare trionfalismi e accelerare ritiro truppe

“Il voto iracheno è un piccolo passo verso una democrazia, ma la situazione
nel paese è ancora molto difficile, si evitino quindi i trionfalismi”. Lo
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “L’Iraq -
continua Pecoraro - è ancora profondamente diviso e c’è il grave rischio
che diventi uno stato con un regime islamico fondamentalista. Un’altra
teocrazia nella regione non contribuirebbe certamente alla stabilizzazione
dell’area mediorientale. C’è poi da chiedersi quale sia il valore di un
voto costruito sotto le bombe e l’occupazione militare, in un clima da
guerra civile”. “Per favorire il processo di democratizzazione e di
normalizzazione - conclude il leader del sole che ride - bisogna accelerare
il ritiro delle truppe e sostituirle con altre di paesi che non abbiano
partecipato all’occupazione guidata dalle forze americane. E’ lecito a
questo punto chiedersi quando le truppe italiane torneranno a casa”.

Iraq. Cento: respingere richiesta di Giovanardi

Dopo le elezioni in Iraq è necessaria, secondo il coordinatore dei Verdi,
Paolo Cento, "una azione unitaria delle opposizioni in Parlamento per
bocciare il decreto legge di rifinanziamento della missione militare che
prevede anche l'invio degli elicotteri di guerra mangusta. E' chiaro che
parallelamente - spiega Cento - si può presentare la mozione per il ritiro
delle truppe ma la priorità è quella di bocciare quel decreto, respingendo
al ministro Giovanardi la richiesta che il centro sinistra cambi rotta
sulla volontà del Governo di prolungare ancora la permanza dei militari
italiani in Iraq".

Paolo Dorigo. Zanella: un caso di ‘mala giustizia’

“Se la giustizia funzionasse, il caso Dorigo sarebbe già stato risolto da
tempo”. Luana Zanella, deputata verde, interviene sul caso della detenzione
di Paolo Dorigo dopo che il programma 'Cominciamo bene' di Rai 3 ha
“opportunamente riproposto la vicenda che potremmo definire un caso di
mala-giustizia”. Zanella spiega che “Dorigo è in carcere da troppo tempo
senza che ci sia stata una adeguata attenzione delle nostre istituzioni ai
richiami del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla correttezza
del processo che lo ha condattano per fatti che gli sono stati contestati
da un pentito il quale poi non ha riferito in un tribunale le sue accuse.
Dorigo, durante un durissimo sciopero della fame che ha messo a dura prova
il suo equilibrio fisico, ha ottenuto una straordinaria solidarietà da
esponenti del mondo politico e da comitati spontanei di cittadini che ne
chiedono la scarcerazione. Solo il ministro Castelli, vergognosamente, tace”.

Rogo Primavalle. Bonelli: nessuna prescrizione potra' cancellare loro
debito con giustizia

"La sentenza di prescrizione per gli assassini dei fratelli Mattei
costituisce un duro colpo alla giustizia. Per i Verdi la condanna degli
assassini di Primavalle é senza se e senza ma e non c'é prescrizione che
potrà cancellare il loro debito con la giustizia, con la famiglia Mattei e
con tutti gli italiani". E' quanto afferma il coordinatore nazionale
dell'esecutivo dei Verdi, Angelo Bonelli. "Purtroppo - aggiunge Bonelli -
in questi ultimi anni il Governo di centrodestra ha dato vita non a una
riforma complessiva della giustizia ma solo a una serie di provvedimenti
'ad personam' che hanno provocato guasti nella normale amministrazione
della giustizia, quali i moltissimi processi che vengono fagocitati dalla
prescrizione, anche in caso di orribili delitti quali quello di
Primavalle". "Il presidente della giunta regionale del Lazio, Storace -
conclude Bonelli - deve però imparare a mantenere il controllo - conclude
Bonelli - dobbiamo evitare e impedire affermazioni ed atti offensivi che
possano favorire un inaccettabile clima di intolleranza e di violenza".(Ansa)

Rogo Primavalle. Cento: chiudere anni 70 con amnistia-indulto

La prescrizione per Lollo e gli altri condannati per il rogo di Primavalle
ripropone, secondo il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione
giustizia della Camera, “la necessità di una riflessione storica e politica
su tutti gli anni 70 tesa ad individuare una soluzione equa e condivisa,
come l’aministia e l’indulto, per i protagonisti di quella stagione”. Cento
aggiunge che “troppa è l’ipocrisia sulle vicende drammatiche di quegli anni
e troppe le strumentalizzazioni sull’applicazione di una norma del Codice
penale che non è dell’oggi ma risale alla formulazione del Codice Rocco. Se
si vuole davvero chiudere la stagione della violenza politica, che va
bandita dal nostro futuro, bisogna che i partiti e gli eredi di quella
stagione affrontino un confronto sul perché ci fu una guerra civile e
perché tante furono le deviazioni e le strumentalizzazioni dello stato e
dei suoi apparati che utilizzaro quelle vicende per destabilizzare la
democrazia italiana”.

Ferrovie. Zanella: cittadini esasperati, Lunardi vada a casa

E’ stata presentata alla Camera dalla verde Luana Zanella una
interrogazione al ministro delle infrastrutture sul disservizio della linea
Milano-Venezia che “ieri mattina ha esasperato un gruppo di pendolari che
sopportano disagi quotidiani assolutamente non giustificabili”. Zanella
sostiene che “l’episodio, che ha investito tutta la rete ferrovairia del
Nord-Est, è la chiara conseguenza dell’abbandono del servizio pubblico. Il
silenzio di Lunardi è davvero una dimostrazione di arroganza oltrechè un
segno di debolezza nei riguardi della sua gestione dei trasporti in Italia,
condotta all’insegna della incapacità ad affrontare i nodi della mobilità
nel nostro paese: un buon motivo affinchè Lunardi se ne vada a casa”.

Centrale turbo gas/Bentivoglio: Cento: rispettare volere della gente

Il deputato Verdi-Ulivo Paolo Cento ha inviato una interrogazione ai
ministri attività produttive e ambiente contro la supercentrale turbo gas
da 800 magawatt che la società Mirant Italia vuole costruire a Bentivoglio.
“Nonostante i ripetuti “no” alla centrale dei residenti di Bentivoglio e
dei comuni di San Pietro in Casale e Malalbergo che da ben due anni si
stanno battendo per non far costruire questa mostro energetico fuori dalla
porta di casa, la società Mirant, dopo un periodo di silenzio, è tornata a
far valere le sue pretese sulla costruzione della mega centrale a turbo
gas”. Nell’interrogazione il deputato Cento sottolinea come il piano
energetico nazionale non preveda la realizzazione di impianti di questo
genere, come una supercentrale di questa portata abbia un devastante
impatto ambientale con il territorio e come, infine, i comuni interessati
non siano stati informati e avvisati dovutamente sulla questione nonostante
la legge lo preveda. “Il Governo ­ conclude Cento ­ deve intervenire al più
presto per dire un no definitivo alla costruzione della centrale: è l’unica
risposta giusta alle settemila firme raccolte contro la turbo gas che sono
la testimonianza lampante dell’assoluta contrarietà della popolazione al
progetto

Nucleare. Bulgarelli: sentenza consulta calpesta Sardegna

"La sentenza della Corte costituzionale sulla legittimita' della legge
regionale che aveva 'denuclearizzato' il territorio sardo e' l'ennesimo
affronto a una popolazione costretta a convivere da sempre con l'incubo del
nucleare militare e delle scorie radioattive". E' il duro commento del
deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli alla decisione della Consulta che ha
dichiarato illegittima la legge votata dal consiglio regionale nel luglio
del 2003 sul divieto di transito delle scorie radioattive nell'isola.
"Ancora una volta il Governo calpesta la volonta' del popolo sardo,
espressa inequivocabilmente in decine di manifestazioni e attraverso le
deliberazioni del consiglio regionale. Questa terra - continua Bulgarelli -
e' letteralmente devastata dagli insediamenti militari, dai poligoni di
tiro, dove si usano armamenti a uranio impoverito, dalle scorie rilasciate
nelle acque dai sommergibili a propulsione nucleare. Invece di supportare
le autorita' locali nell'opera di smilitarizzazione e di bonifica del
territorio, il Governo continua irresponsabilmente a considerare la
Sardegna una pattumiera radioattiva, contrastando tutti quegli interventi
legislativi che mirano alla tutela dell'ambiente e della salute dei
cittadini". "Ora il pericolo - conclude il deputato del sole che ride - e'
che anche la legge regionale sulla tutela delle coste sia cancellata dal
Governo, che per salvaguardare gli interessi degli speculatori non esita a
favorire la devastazione di questo territorio". (Dire)

Marche. Moruzzi: fondi stanziati per danni all'agricoltura non potranno
essere erogati

"I meccanismi per l'indennizzo dei danni all'agricoltura, che hanno la loro
base normativa nella Legge 185, sono bloccati da una situazione che ha
dell'incredibile. Questa la denuncia del capogruppo dei Verdi in consiglio
regionale delle Marche Marco Moruzzi, intervenuto in consiglio regionale su
questo problema, portato all'attualità dalle eccezionali nevicate e dalle
gelate di questi giorni che stanno attanagliando la regione. Moruzzi ha
denunciato che moltissime aziende agricole, le quali negli ultimi cinque
anni hanno visto riconosciuto il danno alle strutture produttive, alle
coltivazioni ed agli allevamenti non hanno potuto ricevere gli indennizzi
previsti dalla Legge 185 perché da una parte, la legge prevede aiuti sotto
forme di mutui a tasso agevolato, dall'altra la Finanziaria, approvata dal
Parlamento, ha vietato l'accollo alle Regioni di mutui a favore dei
privati, decine di milioni di euro, giaccioni inutilizzabili, a favore di
aziende agricole che lo stato ha già destinato , ma che la Regione non può
trasferire alle aziende. Alla luce di tutto questo, i gravi danni provocati
in questi giorni rischiano di rimanere senza alcun indennizzo aggravando la
situazione economica di molte aziende agricole, la cui stessa sopravvivenza
è messa in discussione. Moruzzi ha anche sottolineato i danni subiti in
particolare dal settore zootecnico, in special modo da tutte quelle aziende
che adottano le forme più naturale di allevamento (cioè il pascolo libero),
che d'inverno trasferiscono gli animali, dai pascoli montani alle zone
agricole della costa, per sottrarli ai rigori del clima, sono state colpite
con morie diffuse e rilevanti. Moruzzi ha dichiarato: "senza un intervento
legislativo immediato, per rimuovere un problema che non sorge ora ma
permane da alcuni anni, gli agricoltori saranno beffati anche se dovessero
essere stanziate somme riconosciute alle marche per lo stato di calamità".

Milano-Novara. Sostegno dei Verdi alla protesta dei pendolari

Dal 1 febbraio i pendolari della linea Milano-Novara inizieranno lo
sciopero del biglietto, consistente nel non obliterare e non mostrare
l’abbonamento, esibendo in alternativa un documento di viaggio del mese
precedente. I Verdi dell’altomilanese, a sostegno di questa civile e
pacifica forma di protesta, invitano anche i pendolari della linea Milano -
Varese a mettere in atto lo stesso comportamento in relazione al
disservizio di cui sono quotidianamente vittime. Infatti, nonostante le
richieste dei comitati dei pendolari e dei singoli cittadini, nonostante le
promesse di Trenitalia e della Regione Lombardia di miglioramento del
servizio a seguito della variazione di orario (con la soppressione di
alcune fermate), le condizioni di viaggio non sono per nulla migliorate. I
treni restano comunque eccessivamente affollati in entrambe le direzioni
negli orari di punta, i ritardi e le soppressioni senza preavviso sono
all’ordine del giorno. Le carrozze e i convogli non rispondono agli
standard minimi di “vivibilità”, per quanto riguarda sia la pulizia che la
sicurezza tecnica (per non parlare del riscaldamento e della luce). È di
pochi giorni fa l’episodio di un treno arrivato fumante con le ruote
bloccate in stazione a Legnano, e fatto ripartire dopo un sommario
controllo. Per i suddetti motivi di efficienza e sicurezza tecnica, ci
appelliamo ai lavoratori dipendenti di Trenitalia, invitandoli a
condividere la protesta, che ha tra gli scopi primari la sicurezza sul loro
stesso luogo di lavoro. Ci sembra, come Verdi, fondamentale recuperare
l’efficienza delle linee ferroviarie, in quanto, per molti lavoratori
pendolari, rappresentano l’unica alternativa all’uso del mezzo privato. Se
l’obiettivo, anche della regione lombardia, è quello di togliere auto dalle
strade, è necessario che il servizio ferroviario regionale sia realmente
efficiente. È anche per questo motivo che condividiamo l’azione di protesta
dei pendolari, volta ad ottenere un servizio migliore, che possa essere
anche un’azione positiva verso la soluzione del problema dell’inquinamento
atmosferico.

Inquinamento marino. Dalla Ue in arrivo sanzioni penali

Inquinamento provocato dalle navi: la Commissione europea ha esaminato la
posizione comune del consiglio sulla proposta di direttiva
sull'inquinamento provocato dalle navi e sull'introduzione di sanzioni,
comprese quelle penali, per i reati da inquinamento. E pur approvandola
l'ha ritenuta troppo blanda: l'esecutivo rimprovera al consiglio di non
avere ritenuto necessario rendere obbligatoria l' applicazione di un regime
di sanzioni penali per gli scarichi illeciti in mare di sostanze
inquinanti. Si tratta di un provvedimento dai contenuti forti e innovativi
in materia di responsabilità. L'obiettivo della proposta è infatti duplice:
recepire nel diritto comunitario le disposizioni del diritto internazionale
in materia di prevenzione e lotta all'inquinamento marino; garantire che i
responsabili degli scarichi illeciti, non solo armatori e capitani, ma
anche noleggiatori e società di classificazione, siano effettivamente
perseguiti e incorrano sanzioni penali. La loro responsabilità penale deve,
secondo la proposta, poter subentrare quando lo scarico è stato effettuato
intenzionalmente ma anche in caso di incidente se è attribuibile a
negligenza grave. A parte quindi le preoccupazioni per la non
obbligatorietà dell'applicazione del regime di sanzioni, la commissione ha
riconosciuto che la posizione comune non modifica lo spirito della proposta
e intende esercitare pressioni per arrivare al più presto alla procedura di
co-decisione, permettendo una rapida adozione del provvedimento. (Ansa)

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