[NuovoLaboratorio] G. Casarino: da Porto Allegre, il documen…

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著者: norma
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題目: [NuovoLaboratorio] G. Casarino: da Porto Allegre, il documento dei "14"
E' una grande delusione leggere che alcuni tra i più importanti pensatori per "un altro mondo possibile" propongano di tassare il commercio internazionale delle armi anzichè contrastarlo "senza se e senza ma" perchè eticamente inaccettabile.
Continuiamo a riporre le nostre speranze ne* modest* attivist* che distribuiscono volantini..........
Buon lavoro a tutt*
Norma Bertullacelli
----- Original Message -----
From: Luisa Conte
To: forumsociale-ponge@??? ; forumgenova@???
Sent: Tuesday, February 01, 2005 7:47 AM
Subject: [NuovoLaboratorio] G. Casarino: da Porto Allegre,il documento dei "14"


Per chi non lo avesse visto/letto

                                                      Giacomo



PORTO ALLEGRE (Dal Manifesto di domenica 30 gennaio)

IL DOCUMENTO
Dodici proposte per un altro mondo
Dopo il primo Forum Sociale mondiale tenutosi a Porto Alegre nel gennaio del 2001, il fenomeno dei Forum sociali si è esteso a tutti i continenti, fino a toccare livelli nazionali e locali. Ha fatto emergere uno spazio pubblico planetario della cittadinanza e delle lotte. Ha permesso di elaborare proposte di politiche alternative alla tirannia della mondializzazione neo liberista promossa dai mercati finanziari, e dalle multinazionali delle quali il potere imperiale degli Stati uniti è il braccio armato. Per la sua diversità e per la solidarietà tra i protagonisti e i movimenti sociali che lo compongono il movimento altermondialista è ormai una forza che ha peso a livello mondiale. Nella diffusione delle proposte venute dai Forum ve ne sono molte che sembrano raccogliere un grande consenso all'interno dei movimenti sociali. Tra queste noi firmatari del manifesto di Porto Alegre che si esprimono a titolo personale e non pretendono assolutamente di parlare a nome del Forum ne sono state identificate 12, che messe insieme danno senso e contributo di progetto per la costruzione di un altro mondo possibile se fossero applicate, permetterebbero ai cittadini di cominciare a riappropriarsi insieme del loro avvenire. Questo zoccolo minimo è sottoposto all'apprezzamento delle persone e dei movimenti sociali di tutti i paesi che, a tutti i livelli - mondiale, continentale, nazionale e locale - devono portare avanti le lotte necessarie perché quelle proposte si realizzino. Noi non ci facciamo alcuna illusione sulla volontà dei governi e delle istituzioni internazionali di mettere in atto spontaneamente queste proposte anche quando per opportunismo si appropriano del loro vocabolario.

A - Un altro mondo possibile deve rispettare il diritto alla vita di tutti gli esseri umani sulla base di nuove regole per l'economia. Bisogna dunque:

1 - Annullare il debito pubblico dei paesi del sud, che già è stato pagato parecchie volte e che costituisce per gli stati creditori, le imprese finanziarie e le istituzioni finanziarie internazionali il mezzo privilegiato di mettere la maggior parte dell'umanità sotto tutela e di mantenerli nello stato di miseria.2 - Mettere in atto tasse internazionali sulle speculazioni finanziarie (in particolare la Tobin tax), sugli investimenti diretti all'estero, sui profitti consolidati delle trasnazionali, sulle vendite di armi e sulle attività con forte emissioni di gas a effetto serra.

3 - Smantellare progressivamente tutte le forme di paradisi fiscali, bancari che sono i rifugi privilegiati della criminalità organizzata, della corruzione, dei traffici occulti della frode, dell'evasione fiscale, delle operazioni delittuose delle grandi impresi e dei governi.

4 - Sancire il diritto di ciascuno abitante del pianeta a un impiego, alla protezione sociale e alla pensione, nel rispetto dell'eguaglianza uomini donne. Dev'essere un imperativo delle politiche pubbliche sia nazionali che internazionali.

5 - Promuovere tutte le forme di commercio equo rifiutando le regole liberoscambiste del Wto mettendo in opera meccanismi che permettano, nei processi di produzione di beni e servizi di elevare progressivamente le regole di tutela sociale (come quelle fissate nelle convenzioni dell'Ilo) e ambientali. Escludere totalmente l'istruzione, la salute, i servizi sociali e la cultura dall'ambito di applicazione dell'accordo generale sul commercio dei servizi del Wto. La convenzione sulla diversità culturale attualmente in discussione all'Unesco deve fare esplicitamente prevalere il diritto alla cultura delle politiche pubbliche sul diritto del commercio.

6 - Garantire il diritto alla sovranità e alla sicurezza alimentare di ciascun paese o raggruppamento di paesi attraverso la promozione della cultura contadina. Tutto questo comporta la soppressione totale delle sovvenzioni all'esportazione di prodotti agricoli in primo luogo da parte di Usa e Ue e la possibilità di tassare l'importazioni al fine di impedire pratiche di dumping. Allo stesso modo ciascuno paese o raggruppamento di paesi deve poter decidere l'interdizione della produzione e dell'importazione di organismi geneticamente modificati destinati all'alimentazione.

7 - Proibire ogni forma di brevetto delle conoscenze e di organismi viventi (tanto umani quanto animali che vegetali) allo stesso modo che ogni privatizzazione di beni comuni dell'umanità, l'acqua in particolare.

B - Un altro mondo possibile deve promuovere la «vita in comune» nellapace e nella giustizia su scala planetaria. Bisogna dunque:

8 - Lottare in primo luogo attraverso le politiche pubbliche contro tutte le forme di discriminazione, sessismo, xenofobia e razzismo. Riconoscere pienamente i diritti politici culturali ed economici (compreso il controllo delle risorse naturali) alle popolazioni indigene.

9 - Attuare misure urgenti per mettere fine al saccheggio dell'ambiente e alla minaccia di forti cambiamenti climatici dovuti all'effetto serra e prodotti in primo luogo dalla proliferazione dei trasporti e dello spreco di energie non rinnovabili. Cominciare ad avviare un'altra modalità di sviluppo fondata sulla sobrietà energetica e sul controllo democratico delle risorse naturali in particolare dell'acqua potabile.

10 - Esigere lo smantellamento delle basi militari dei paesi che ne dispongono fuori dei loro confini e il ritiro di tutte le truppe straniere, salvo mandato espresso dell'Onu.

C- Un altro mondo possibile deve promuovere la democrazia dal locale al globale. Bisogna dunque:

11 - Garantire per legge il diritto all'informazione e il diritto di informare: mettendo fine alla concentrazione dei media in gruppi di grande dimensione. Garantire l'autonomia dei giornalisti in rapporto agli azionisti, favorire la stampa che non ha scopo di lucro soprattutto i media alternativi e comunitari. Il rispetto di questi diritti implica la messa in atto di contropoteri cittadini soprattutto nella forma di osservatori nazionali e internazionali dei media.

12 - Riformare e democratizzare profondamente le organizzazione internazionali facendo valere in esse il primato dei diritti umani economici sociali e culturali secondo la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Questo primato implica l'incorporazione della Banca mondiale, del Fmi e dell'Omc nel sistema decisionale delle Nazioni unite. In caso di persistenza di violazioni internazionali da parte degli Stati uniti trasferimento della sede delle Nazioni unite da New York in un altro paese a preferenza del sud.

Jose Saramago, Eduardo Galeano, Ignacio Ramonet, Bernard Cassen, Walden Bello, Riccardo Petrella, Aminata Traorè, Boaventura Souza Santos, Francois Houtart, Roberto Savio, Samuel Ruiz, Emir Sader, Tariq Ali, Frei Betto



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