>"I ciclisti d'allora, considerati un po' come dei rivoluzionari
pericolosi e come sovvertitori della quieta pubblica, incominciarono a
riunirsi in comizio, con tanto di musica ebandiere, in ogni parte
d'Italia - se non altro per misurare le proprie forze collettice e
mostrare ai reazionari che, benchè matti, erano in tanti..
/(La cm) venne poi .. a consacrare il diritto di riunione e la libertà di
pedalare- quando appena era cominciata nell'opinione pubblica una
reazione salutare. I più ostinati rimasero ancora in disparte, chiusi in
un riserbo dignitoso, ma più per coerenza che per convinzione. Gli altri -
molti altri - finirono per passare nel campo avversario, trascinati dalla
smania festaiola o dal contagio di autorevoli esempi"
/(Umberto Grioni)
Cari amicu ciclistu...io sinceramente non mi riconosco in quasi niente di
ciò che è stato prodotto per la ciemmona, sia detto senza nessun tipo di
offesa o di attacco personale, semplicemente non condivido.
credo che mi dedicherò alla organizzazione di qualche evento collaterale,
come diceva felix. Perchè mi piace parlare dei contenuti..la cui
discussione non si riduce alla critica di un volantino....Mi chiudo in un
riserbo dignitoso... a proposito..io alle iniziative sociali sottoscrivo
col sorriso per sostenere le iniziative che, anche con il mio contributo,
vengono portate avanti...se qualcuno vorrà chiedere uno
sconto..utilizzando una concezione di mercato che rifiuto e che mi è
estranea rispondo con un luogo comune nogglobal NOT IN MY NAME.
ciclopru
