[Cerchio] Iraq, elezioni: tra farsa e tragedia

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Autore: leonid ilijc brezhnev
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Oggetto: [Cerchio] Iraq, elezioni: tra farsa e tragedia
Iraq, elezioni: tra farsa e tragedia            
di  marisca
31 Jan 2005    
Non ci voleva grande fantasia per aspettarsi che ci saremmo trovati di 
fronte ad una farsa colossale. Il 72% degli aventi diritto avrebbe votato 
già al mattino? Neanche col voto elettronico taroccato sarebbe possibile, 
figuriamoci... Il Tg1 con una corrispondente piuttosto di parte, ha 
ribadito almeno 4 volte che la partecipazione era stata notevole: il 70% o 
il 60%. Ridicolo! Mentre ripeteva queste parole quattro volte per dare 
forza a ciò che razionalmente è una assurdità, si vedevano alcune file, 
chissà riprese dove, di soli uomini.


Non c'erano osservatori internazionali per cui i soliti duecento, quando
hanno finito rientrano una volta pulite le mani e rivotano fino a sera. I
duecento diventano così duemila e poi, un po' di propaganda di regime e il
gioco è fatto! Ha vinto il governo fantoccio filo Bush! Ma il popolo la
pensa diversamente.

***

Non si è vista una sola donna nelle file riprese dalla telecamera di
regime. Fatti due conti, considerando che in Iraq le donne sono di gran
lunga la maggioranza, dopo i massacri e le torture Usa, ci si rende subito
conto della bugia grande come una piramide.

Avrà votato si e no il 2%, lo 0,2% se si tiene conto che hanno fatto votare
all'estero chissà chi, probabilmente molti non erano neppure iracheni ma
immigrati tirati su chissà come e a cui sono stati forniti documenti falsi
dalla Cia. Mi sa tanto che le cose si sono svolte in questo modo.

Poi la faccenda di votare con l'inchiostro..... ci sono inchiostri che si
possono cancellare così si riforma la fila e votano tre quattro
volte...anche l'1% diventa cosìì il 4% al resto ci pensano i soliti media
di regime.

***

Qualcuno faccia un po`i conti, quanto tempo avrebbero avuto a disposizione
i presunti 8 milioni di votanti per sbrigare le formalità di voto nei seggi
(pochi) diponibili e in una sola giornata? Poi la balla dei 250.000 che
avrebbero votato all`estero. Non occorre essere matematici per capire...

***

Anche un cretino sa che per avere il 70% dei votanti in Italia ci vogliono
due giorni di votazioni, gli appelli di tutti i partiti dell'arco
costituzionale ad andare a votare, bel tempo. Questo in Italia.
Evidentemente gli iracheni ci tenevano così tanto che sprezzanti della
certezza di attentati, delle distanze dai seggi, della mancanza di
trasporti, del fatto che un terzo delle etnie non fossero rappresentate,
del fatto che un solo partito in lizza (quello del "premier") sia riuscito
a fare campagna per incitare al voto, del fatto che le elezioni siano state
volute ad ogni costo da coloro che hanno portato almeno un morto in ogni
famiglia irachena...

Se nonostante tutto sono andati a votare al 70% può voler dire che:

a) la "democrazia" è scesa su di loro come lo spirito santo, illuminandoli.
b) hanno paura tanto dei "terroristi" quanto di Allawi, quindi voto di scambio

Oppure (ed è un oppure grande come una casa) le percentuali sono del tutto
farlocche Daltronde queste elezioni non servono agli iracheni, servono al
mondo per convincerlo che questa guerra ha un senso, per oscurare il senso
vero che non riescono più a nascondere, ma neanche a "completare".

Gli americani stanno inguaiati e allora si mettono a giocare a monopoli in
giro per il mondo. In attesa di girare i loro carroarmatini colorati verso
gli unici nemici che dovranno affrontare veramente nei prossimi anni: la
Cina e l'Europa. Spero che non bombardino le strade di montagna (mi sono
appena comprata la moto).

***

Risultati certi e noti in alcuni ambienti di Bagdad (secondo il mio amico
Abdulrasak che li ci vive):

-Allawi quale supporter della coalizione: 58,7%
-Partecipazione vera al voto:meno del 30%
-Partecipazione "ufficiale" dichiarata dalle forze di occupazione: circa il
60%.

Il resto non conta.

marisca
redazione@???