"Eliminiamo quelle 200 mila auto in più"
L'assessore ai Trasporti e alla Mobilità Mario Di Carlo riflette sui risultati emersi dal regime di targhe alterne. Rafforzare il trasporto pubblico e favorire forme alternative di mobilità. "Più poteri e risorse alle città in materia di viabilità"
Simone Spirito
Roma, 28 gennaio 2005 - "Qualcuno dice che le targhe alterne e i provvedimenti eccezionali non sono provvedimenti strutturali. Ridurre il traffico di 200 mila veicoli, far calare la congestione è un intervento strutturale". Mario Di Carlo, assessore ai Trasporti e Mobilità del comune di Roma, rivendica energicamente la validità delle misure antitraffico e antismog. In particolare l'esponente capitolino sottolinea come il regime delle targhe alterne abbia acquistato la giusta stabilità e una tendenza costante malgrado le multe comminate ieri siano state superiori rispetto alle scorse settimane. "La fluidità del traffico - spiega Di Carlo - dimostra che il problema riguarda circa 200 mila automobili, una fetta che costituisce la goccia che fa traboccare il vaso". Come a dire, se si eliminassero quelle, a Roma si camminerebbe bene.
E nel lungo periodo? "Costruire una strategia che renda stabile la sottrazione dei mezzi in eccesso - continua l'assessore - quelli in circolazione ma anche quelli in sosta che concorrono alla congestione". Come? "Costruendo parcheggi e rendendo competitivo il trasporto pubblico, concedendo lo spazio per poter mantenere frequenze e regolarità, altrimenti è una battaglia persa". Soluzioni alternative e innovative riguardano il dispiegamento di mezzi elettrici, settore in cui, riferisce ancora Di Carlo, "siamo stati i primi al mondo e siamo i più importanti al mondo, tanto è vero che facciamo fatica non a spendere soldi, ma a comprare autobus perché non vengono prodotti".
A questo proposito l'assessore capitolino, intervenuto alla conferenza "Naturalmente...attraverso...il Lazio" promossa dalla Uil di Roma e Lazio, fa notare come in Italia manchi un'industria dedicata al settore dei mezzi pubblici. "I vagoni della metro li compriamo in Spagna, gli autobus in Germania, i filobus in Ungheria". Per Di Carlo una politica di sistema tesa a favorire il trasporto pubblico dovrebbe partire dall'alto, da Bruxelles in primis, da palazzo Chigi poi. "Le iniziative della politica nazionale - ribadisce l'esponente capitolino - sono invece indirizzate ad incentivare l'acquisto di automobili anziché i mezzi alternativi". Per il membro del Campidoglio "manca una politica di sistema, aspettiamo che venga risolto il grande tema del nostro paese che è quello della mobilità nelle aree urbane, sia sottoforma di poteri, sia sottoforma di risorse a questi destinate". Quindi più poteri a Roma e più competenze nelle altre città della Penisola.
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http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=62998&doc=si)
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Antismog: successi in battaglia. Ma la guerra?
Soddisfazione per l'esito del terzo giovedì di targhe alterne, ma le polveri continuano a preoccupare. L'assessore Esposito: "Sappiamo che il problema non si risolve così". Saraceni della Regione: "Pronte undici nuove centraline". L'assessore alla Mobilità Di Carlo: "Disagi viabilità? Più risorse e poteri a Roma"
Simone Spirito
Roma, 28 gennaio 2005 - Targhe alterne il giovedì, blocco totale la domenica. Le restrizioni adottate dal comune di Roma per fronteggiare l'emergenza dei picchi d'inquinamento da polveri sottili, entrano ormai di diritto nelle abitudini dei romani. Ieri il terzo giovedì di targhe alterne, una giornata di traffico soft che ha visto il 13% di veicoli in meno per le vie della Capitale. A fare il punto della situazione l'assessore capitolino all'ambiente Dario Esposito, intervenuto alla conferenza "Naturalmente...attraverso...il Lazio" promosso dalla Uil di Roma e Lazio. L'esponente della giunta comunale mostra un pacato ottimismo e ci tiene a sottolineare come "alcune politiche prodotte negli anni da parte dell'amministrazione comunale hanno fruttato risultati positivi, la lotta all'inquinamento dell'aria non è un vicolo cieco come si vuol far credere".
Esposito riferisce come sia il benzene che il monossido di carbonio non costituiscono più una minaccia per l'aria respirata dai romani. Altro discorso invece per il biossido di azoto, per il quale "si attendono ancora risultati significativi", e per i ben noti Pm10, le particelle colpevoli di far "impazzire" le centraline e che formano le cosiddette polveri sottili. L'assessore capitolino descrive le misure tese a migliorare la salute dell'aria, definendole "le più restrittive d'Italia", ma aggiunge: "Siamo perfettamente consapevoli che questi provvedimenti - targhe alterne e blocco del traffico, ndr - non risolvono il problema. Restano tuttavia le principali leve che si possono muovere nel momento in cui si registrano i picchi".
Il fatto, difficilmente opinabile, che una minore circolazione nelle strade comporta un abbassamento dei valori delle polveri sottili, induce gli amministratori a "perseguire questa strada". Diminuire cioè il trasporto privato a favore di quello pubblico, per il quale "la domanda è al momento e malgrado gli sforzi d'incremento, superiore all'offerta". Spostando l'attenzione alla dimensione strutturale della questione, Esposito sottolinea come il problema finisca inevitabilmente per ricadere sulle spalle dei sindaci e che gli allarmi indirizzati negli anni dalle amministrazioni comunali di tutta Italia ai responsabili nazionali sono rimasti disattesi. "Matteoli - aggiunge Esposito - dice che le proposte delle città sono buone, ma che non ha i soldi per metterle in pratica. Questa emergenza, perché di questo si tratta visto che provoca 10 mila morti l'anno, non può essere affrontata con le risorse parziali del Ministero dell'Ambiente".
Ottimista anche Vincenzo Saraceni, assessore all'ambiente della Regione Lazio, che ammette i ritardi nelle operazioni e annuncia la disposizione di undici nuove centraline nel territorio cittadino. "Inoltre - aggiunge Saraceni - in seguito allo studio fatto in collaborazione con l'Arpa, abbiamo oggi la certezza che le polveri presenti nell'aria non dipendono esclusivamente dal traffico veicolare". In particolare, gli alti valori registrati in periodi di stanca del traffico, come per esempio in agosto, confrontati con immagini satellitari, hanno evidenziato la presenza di materiale sahariano in determinate condizioni meteo. Attenzione poi sulla rottamazione dei motorini a due tempi, possibile grazie ai 4 milioni di euro stanziati nella finanziaria regionale.
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http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=62997&doc=si)
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