lavoro repubblica
Il movimento si mobilita a fianco delle 255 vittime degli abusi delle forze
dell´ordine
Presidio no global a Piccapietra "Ora temiamo il salva-Previti"
LO SPAURACCHIO si chiama prescrizione: «C´è il rischio che il processo
finisca ancora prima di cominciare - spiega Enrica Bartesaghi, del Comitato
Verità e Giustizia per Genova -. Non essendo previsto dal nostro
ordinamento il reato di tortura, gli indagati sono accusati di abuso
d´ufficio, violenza privata, percosse, omissione di referto, falso. Tra i
reati contestati, solo quello per falso si prescrive in 10 anni: gli altri
in molto meno. Ma il falso riguarda solo gli stranieri. Se poi passa il
cosiddetto decreto salva-Previti, è finita». Spauracchio, dice. Come darle
torto? Per la maggior parte dei reati in questione, la prescrizione scatta
dopo sette anni e mezzo. A conti fatti, l´udienza preliminare dovrebbe
concludersi prima dell´estate. Il processo dovrebbe essere fissato tra la
fine di quest´anno e gli inizi del 2006. Centinaia i testimoni dell´accusa,
altrettanti quelli della difesa. Un´udienza alla settimana. Primo grado,
appello, Cassazione. Davvero finirà tutto entro i primi del 2009? Forse il
termine spauracchio è riduttivo.
Il Comitato Verità e Giustizia ha organizzato per stamani e sabato due
presidi davanti al palazzo di giustizia, e per domani sera (ore 21) un
dibattito presso la Sala Cambiaso, in salita San Francesco 4, dal titolo:
«Processo contro la tortura». Interverranno Gilberto Pagani, avvocato del
Legal Team Europa , Paolo Pobbiati, del direttivo di Amnesty International,
Marco Poggi, ex-infermiere di Bolzaneto, gli onorevoli Elettra Dejana e
Russo Spena. Modera Mario Portanuova, giornalista di Diario. «Sospensione
da ogni incarico degli indagati» e «costituzione della commissione
parlamentare d´inchiesta»: questo chiede il Comitato Verità e Giustizia.
«Ci aspettiamo che il processo apra un dibattito per una vera legge sulla
tortura - dice il giornalista Lorenzo Guadagnucci, testimone della Diaz -
siamo l´unico paese europeo a non prevederla. Non accettiamo la tesi delle
mele marce passata sulle torture avvenute ad Abu Ghraib».
Da segnalare: in testa all´elenco delle parti lese, per la Procura, ci sono
il Ministero della Giustizia nella persona del suo numero uno, Roberto
Castelli; Giuseppe Pisanu, ministro dell´Interno; il Ministro della Difesa,
Antonio Martino. Una scelta del pool dei magistrati legata al reato più
?gettonato´ tra quelli presi in considerazione: l´abuso nei confronti di
persone arrestate o detenute. Se i pubblici ufficiali hanno cioè ?abusato´,
le prime vittime di questo comportamento sono proprio le amministrazioni
cui appartengono.
(m.cal.)
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"Eppure il vento soffia ancora...."
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antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
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www.veritagiustizia.it, con
aggiornata rassegna stampa.
Vogliamo aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a Genova
(luglio 2001).
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