L'Assessore regionale Mariangela Bastico non è la Giovanna D'Arco
dei precari e dei disabili
La Legge Bastico sul lavoro è stata già criticata dalla nostra organizzazione sindacale in sede di commissione regionale, abbiamo espresso il nostro parere su questa legge che elenca intenti, amplifica e moltiplica i livelli di concertazione, promette incentivi alle imprese in cambio di "aggiustamenti umanitari" alle legge 30.
In questi giorni, di fronte all'ostruzionismo di bandiera della destra contro questo provvedimento, la giunta e la maggioranza si accinge alla santificazione dell'Assessore Bastico, novella Giovanna D'Arco dei diritti dei precari e disabili.
Ma in che cosa la Legge Bastico si oppone e limita la legge 30? Quali sono le scelte che arginano la precarizzazione del lavoro e della vita nella nostra regione?
Noi non le abbiamo trovate, ma le stesse dichiarazioni dell'Assessore, riportate oggi dalla stampa, possono aiutare: "Non è che la legge 30 non è applicata in questa regione, anzi; nel primo articolo diciamo che per tutto ciò che riguarda contratti e diritto del lavoro ci atteniamo all'esclusiva competenza nazionale. Per noi incentivare la stabilizzazione non significa negare i contratti flessibili, non è che possiamo ancora pensare al posto fisso per tutta la vita.; ma interveniamo con incentivi alle imprese che assumono persone in condizioni di precarietà prolungata, con formazione e assegni individuali." Chiarissima.
Le prove della bontà del provvedimento sarebbero i consensi registrati: CGIL-CISL-UIL, CONFARTIGIANATO, CNA, CIA, CONFAGRICOLTURA, CONFCOMMERCIO, LEGACOOP sono apertamente a favore della legge. Solo la CONFINDUSTRIA locale tace per mantenersi neutrale nello scontro in atto tra gli schieramenti politici e tace perché non può fare un dichiarazione pubblica di apprezzamento, visti gli intenti di facciata così "umanitari" posti a premessa del provvedimento, ma ne condivide molti dei contenuti ed è soprattutto interessata agli incentivi ed ai tanti ambiti e strumenti di concertazione: di questa adesione ne abbiamo avuto prova durante l'audizione della commissione regionale, durante la quale i rappresentanti della Confindustria hanno prodotto uno degli interventi più costruttivi.
Con questi contenuti e con questi sostenitori della Legge Bastico (padronato e sindacati concertativi) qualche dubbio dovrebbe venire sulla reale portata della vicenda. anche a chi a sinistra si autorappresenta paladino dei diritti dei lavoratori.
P. CUB Emilia Romagna
Luigi Marinelli
Bologna 25/01/05
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