[foa_Boccaccio003] Se la legge non legge...

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... inviamo libri al carcere di Biella!!


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Biella, la polizia sequestra libri e riviste ai detenuti
(da ilManifesto)


TORINO Vietato leggere. E' questo l'ordine del nuovo comandante del
carcere di Biella. Lunedì 20 dicembre è stata infatti effettuata una
perquisizione nella sezione speciale del carcere (composta da 14
detenuti, alcuni politici altri comuni) da parte della polizia
penitenziaria. Rientrati nelle celle i detenuti hanno trovato tutto
sottosopra (dal carcere sottolineano il particolare accanimento nei
confronti delle loro cose) e una sorpresa: le celle infatti erano state
razziate. E' stato portato via tutto il materiale scritto (dai bloc
notes alla posta), tutte le foto dei familiari, gli atti giudiziari,
cartoline, buste, francobolli, musicassette, gran parte del vestiario e
delle coperte (a parte due per ciascun detenuto ritenute sufficienti ad
affrontare il gelo di Biella). Non soddisfatta la polizia penitenziaria
autrice della perquisizione (avvenuta in un momento di totale calma,
quindi senza nemmeno uno straccio di giustificazione) ha infine
requisito libri e riviste. Sono stati lasciati a ciascun detenuto
quattro tra riviste e libri. Non sono sfuggiti alla razzia nemmeno i
libri presi in prestito dalla biblioteca di Biella. La motivazione
addotta dal nuovo comandante per l'incredibile provvedimento (togliere
ai detenuti libri e riviste è con ogni evidenza un'altra forma di
tortura), è che i libri si leggono uno alla volta. Evidentemente poco
incline alla lettura l'amministrazione del carcere ritiene superflua
quella montagna di libri.

O forse, più semplicemente, si va a colpire anche uno dei pochi «lussi»
permessi ai detenuti e cioè lo studio e la lettura. Con uno scopo
preciso, punire, privare, in una parola reprimere. Va detto che la
direzione ha stabilito che chi vuole può richiedere altri libri oltre ai
quattro concessi, previa richiesta motivata scritta. Ci si chiede su che
base la direzione concederà o negherà le richieste: dipenderà dal titolo
del libro? Dall'autore? Dall'argomento? Ironie a parte per i familiari e
gli amici dei prigionieri rivoluzionari che hanno denunciato l'episodio
di inaudita violenza, va sottolineato l'atteggiamento provocatorio delle
autorità del carcere che hanno anche tenuto in isolamento per quattro
giorni un detenuto che si era rifiutato di spogliarsi completamente
durante la perquisizione, dopo aver chiesto tra l'altro una visita
all'infermeria perchè indisposto. Da ieri il comitato ha lanciato una
iniziativa volta a denunciare l'episodio e a sensibilizzare l'opinione
pubblica. Se la legge non legge, scrivono amici e familiari dei
detenuti, inviamo al carcere di Biella quanti più libri e riviste
possibili. Del resto anche San Tommaso diceva: «diffida dall'uomo che
legge un solo libro».

Chiunque legga un libro in più del ministro della giustizia leghista
Castelli è dunque invitato ad inviare libri e riviste alla sezione
speciale del carcere. Casa circondariale, Via dei Tigli 14, 13900
Biella. (I pacchetti si possono indirizzare a Nicola De Maria, Cesare Di
Lenardo, Ario Pizzarelli). La campagna può essere contatta via email:
unlibroinpiu@???.

ORSOLA CASAGRANDE


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foa_Boccaccio appoggia la campagna "un libro in più del ministro
Castelli" e sta organizzando una spedizione di di libri per la sezione
speciale del carcere di Biella.

se anche tu vuoi contribuire puoi portare alla foa_Boccaccio i libri che
desideri inviare, li spediremo insieme a quelli che stiamo raccogliendo
tra di noi.

oppure contatta direttamente la campagna a unlibroinpiu@???



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