Coordinamento Comitati Roma Nord
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COMUNICATO STAMPA 21 GENNAIO 2005
Alla cortese attenzione del caporedattore
ROMA/ TERMOMETRI IMPAZZITI
LA SALUTE DEI CITTADINI CORRE UN GRAVE RISCHIO: IL MERCURIO FRAMMENTATO DI MIGLIAIA DI TERMOMETRI E' IL SEGNALE CHIARO DI UNA SELVAGGIA DEREGOLAMENTAZIONE DELLE STAZIONI RADIOBASE E DEGLI IMPIANTI RADIOTELEVISIVI.
I COMITATI ROMA NORD LANCIANO L'ALLARME E PROPONGONO: OBBLIGARE I GESTORI DI TELEFONIA E LE EMITTENTI RADIOTELEVISIVE AD INSTALLARE I LIMITATORI DI POTENZA ALL'INGRESSO DELLE ANTENNE.
Emittenti radiofoniche che si fanno la guerra a colpi di KiloWatt per far prevalere il proprio segnale, un numero sempre crescente di stazioni radio-base per la telefonia mobile, completo lassismo nei controlli delle nuove antenne e monitoraggio scadente e superficiale dei valori delle emissioni.
Sono queste le principali inadempienze della autorità amministrative e sanitarie che stanno all'origine di una situazione di grave rischio per la popolazione.
Le forzate interpretazioni delle normative vigenti hanno determinato una completa deregolamentazione che liberalizza le emissioni di elettrosmog vanificando i controlli quasi sempre postumi.
Il limite legislativo attuale di 6 volt/metro é una burla se non si introducono delle "scatole nere" e dei limitatori di potenza per ogni impianto a spese dei gestori che controllino 24 ore su 24 il rispetto di quel limite ed impediscano con un meccanismo automatico l'abuso quantitativo di potenza.
La soluzione esiste e basterebbe inserirla nelle leggi e nelle delibere concernenti la materia come un requisito di progetto: l'obbligo di un limitatore di potenza all'ingresso di ogni antenna che determina lo spegnimento automatico dell'impianto ogni qualvolta venga superata la potenza dichiarata nel progetto, che deve essere un parametro corrispondente al rispetto dei valori di emissione consentiti dalla legge in vigore.
Ci auguriamo che tutti quegli Enti locali e organismi tecnici a carattere pubblico preposti alla tutela della Salute e dell'Ambiente dei cittadini, come ISPESL, ARPA, ASL, Agenzia Regionale di Sanità Pubblica si rendano conto di qual'è la posta in gioco e della necessità di intervenire drasticamente prima che dal danno visibile alle migliaia di termometri si sviluppi e si realizzi un danno ancora più grave e irreparabile come quello alla vita delle persone.
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