[Badgirlz-list] LSO ex Collocamento Torino sgomberato: comun…

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Autore: Viola
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Oggetto: [Badgirlz-list] LSO ex Collocamento Torino sgomberato: comunicati
un sunto dei fatti e vari comunicati.

20/01/05 Stamattina è stato sgomberato il Laboratorio Sociale Occupato ex-Collocamento

di via Gioberti a Torino, per la seconda volta dopo lo sgombero dello scorso luglio, gli occupanti sono stati fatti scendere dal tetto dove tentavano di opporre resistenza dall'intervento congiunto di Polizia e Vigili del Fuoco con uno spiegamento di forze come sempre asimmetrico e spropositato.

Vogliamo ripercorrere brevemente la storia di questa importante esperienza.



04/04/04: Un nuovo percorso antagonista e di autogestione partecipata riprende a Torino con l'occupazione dei locali di via Gioberti 3/5.

Dopo più di sei anni di inutilizzo ed abbandono quello che era stato l'ufficio di collocamento, viene restituito ad un utilizzo collettivo e prende vita l'esperienza del Laboratorio Sociale Occupato. Dove per tanti anni migliaia di persone hanno speso le loro giornate in code infinite nella speranza di un lavoro comunque sfruttato, o di un timbro che desse almeno diritto ad un misero sussidio di disoccupazione, inizia a svilupparsi un progetto di alternativa radicale all'interno di una metropoli che corre per riuscire a rifarsi il trucco in tempo per le Olimpiadi invernali del 2006.

Questi mesi in via Gioberti hanno dimostrato che praticare nel quotidiano un"alternativa di conflitto allinterno di una metropoli che giorno per giorno restringe sempre di più gli spazi di agibilità politica, sociale e culturale è possibile!

L'esperienza dell'LSO non è stata interrotta neppure con il primo sgombero del luglio scorso: dopo quattro giorni abbiamo nuovamente occupato i locali di via Gioberti, e dopo una settimana l'LSO ospitava nuovamente un"iniziativa di raccolta fondi per la difesa degli imputati dei processi di Genova.

Le cene della domenica, le iniziative contro-culturali, le serate informative e di solidarietà, ma anche tutte le iniziative che dall'LSO sono uscite per materializzarsi nella metropoli (come ad esempio l'autoriduzione del biglietto al multisala Reposi per più di mille persone) indicano che intorno alloccupazione di via Gioberti si sta delineando un consenso in grado di opporsi concretamente ai percorsi di privatizzazione della città messi in atto dallamministrazione comunale, e di progettare un modo differente di vivere la metropoli, che già esiste nella nostra pratica di ogni giorno.

Oggi una serie di segnali, tra cui la nomina a Torino di un nuovo prefetto -pare in aria di Alleanza Nazionale- hanno determinato un nuovo sgombero del Laboratorio Sociale.

Probabilmente chi governa questa città pensa che i bisogni e le rivendicazioni che si esprimono attraverso l'autogestione e le pratiche di occupazione, possano essere risolte riducendo il tutto ad una questione di ordine pubblico, e se ancora non hanno capito, dopo quasi due anni di sgomberi ed occupazioni, che non fermeranno mai una pratica di riappropriazione diretta e collettiva, allora oggi vogliamo che la risposta sia chiara, netta e partecipata: la questione dello sgombero dell'LSO non è una questione ad uso privato semplicemente dei compagni e delle compagne che hanno occupato, che gestiscono iniziative o che abitano nello spazio!

Sgomberando via Gioberti non sgomberano semplicemente un collettivo di occupazione, ma sgomberano anche tutto quello che l'LSO rappresenta: sgomberano i bisogni, sgomberano la politica, sgomberano la socialità e i desideri che in via Gioberti hanno trovato una casa e una nuova dimensione del possibile.

Da questo sgombero di oggi si riparte per proseguire !



REDDITO-DIRITTI-DIGNITA !

Laboratorio Sociale Occupato ex-collocamento



Solidarietà Collettivo Durito
Anche noi compagni del collettivo Durito di racconigi -CN- esprimiamo piena solidarietà al centro lso. L'ipocrisia della giunta Chiamparino, che vuole rifare la faccia a Torino per le tanto acclamnate olimpiadi del 2006,viene a galla; contro questo e contro tutti i tentativi di cancellare il dissenso, continuiamo a lottare insieme e a liberere spazi di contro-potere.
Sempre in lotta!
KD

Solidarietà da Laboratorio MillePiani Caserta

il Laboratorio MillePiani di Caserta esprime tutta la sua solidarietà ai/alle compagni/e del Laboratorio Occupato Ex-Collocamento di via Gioberti.

L'ondata repressiva tenta di restringere sempre più gli spazi di agibilità dei movimenti sociali, come dimostrano le inchieste giudiziarie a Napoli e a Roma post 6 novembre e la impressionante sequenza di sgomberi contro un gran numero di spazi sociali in tutta Italia.

A noi non resta che rispondere nell'unico modo che conosciamo, rilanciando le nostre iniziative con rinnovata forza.


Saluti.


[Laboratorio#MillePiani#Caserta]





Dalla lista del Torino Social Forum:

Chiedo scusa se questa volta invece degli appuntamenti spedisco alla lista parte delle numerose
segnalazioni che sono arrivate su questo grave fatto avvenuto nella nostra città.
Solo Giovedi scorso in questo centro, ripulito dai giovani dallo squallore e dal degrado, ho partecipato ad una cena di autofinanziamento per
i progetti del Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese, oltre una settantina di persone prevalentemente giovani (Evviva) hanno ascoltato
Laura, recentemente tornata da Nablus, che raccontava delle estreme condizioni di vita di un Popolo oppresso dall'occupazione.
Con mezzi di fortuna, uno schermo improvvisato e un Personal portatile tutto incerottato, è stato possibile proiettare
un documentario sulla situazione dei profughi palestinesi in Libano e la triste storia di morte del campo di Sabra e Chatila.
E' stata una serata fantastica, giovani in gamba, un bel ambiente vivo di interessi, culturalmente stimolante, alla fine della serata molti sono andati via
con CD musicali e libri scambiandosi e-mail e numeri telefonici per ritrovarsi e fare delle cose.
E' questo un mondo colorato e vivace, intelligente e libero; ho avuto la sensazione che c'era spazio e tolleranza per tutti, un bel posto, insomma.
....poi questa mattina lo sgombero: Il Sindaco Chiamparino (DS) in vista delle olimpiadi 2006 ripulisce via Gioberti dagli "straccioni",
toglie così uno spazio di aggragazione sociale ai giovani della sua Città e crea uno spazio di aggregazione per ricchi: Un Bellissimo albergo a 5 stelle.
Non ho potuto fare a meno di pensare a Berlusconi che durante il G8 "adornò" Genova di finti limoni deprecando le mutande appese dai genovesi alle finestre.

i messaggi di solidarietà che arriveranno al sito su questo argomento, saranno girati a: Laboratorio Sociale Occupato ex-collocamento.

Un abbraccio a tutti R.
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Comunicato stampa di Gigi Malabarba sullo sgombero del LSO

Dichiarazione di GIGI MALABARBA (Capogruppo PRC al Senato)

"Alle Olimpiadi invernali 2006 aveva già sacrificato gli operai Fiat, oggi Chiamparino colpisce in prima persona le esigenze di ragazzi e ragazze che tentano di riconquistare spazi" dichiara Gigi Malabarba, capogruppo di Rifondazione al Senato, a proposito dello sgombero del Laboratorio Sociale Occupato avvenuto stamane a Torino.
"Sono questi i primi frutti che portano le Olimpiadi nel territorio Piemontese? Si sacrifica uno spazio sociale che in questi mesi ha costituito un'importante esperienza di socialità multiculturale, di sperimentazione solidale a Torino, sull'altare del profitto?" continua il Senatore Malabarba, " Sicuramente il sindaco Chiamparino avrà reputato l'albergo a 5 stelle, che pare debba prendere il posto del LSO, una risposta adeguata alle questioni sociali della città piemontese".
"A quanto pare, in vista delle Olimpiadi 2006, qualcuno ha intenzione di rendere Torino un territorio normalizzato, in cui la linea dura del sindaco Chiamparino e del neo-prefetto zittisca chi tenta di dar voce e forza a precari, immigrati e sfruttati di una difficile città. Ma a questo sciagurato progetto bisogna rispondere prontamente sia con una forte mobilitazione sia chiedendo chiarimenti in Parlamento, cosa che Rifondazione non mancherà di fare." conclude il senatore di Rifondazione.
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Il Collettivo Universitario Autonomo esprime la sua solidarietà ai compagni e alle compagne del LSO ex-collocamento, in seguito allo sgombero avvenuto questa mattina.
Nella kermesse olimpica si volgiono ridurre gli spazi liberi del dissenso e si sprecano milioni di euro nell'opera di devastazione della città e delle valli.
A questo clima di repressione non possiamo che rispondere con sempre più determinazione.
Solidarietà a tutte le occupazioni!
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Comunicato stampa

solideriatà attiva al LSO-ex collocamento di via gioberti di Torino


questa mattina ancora uno sgombero, ancora un'atto di repressione verso i movimenti. Questa volta a essere preso di mira è l' LSO-ex collocamento di via gioberti di Torino, uno spazio sottratto all'abbandono e alla speculazione in vista delle olimpiadi del 2006 che prevedono di trasformare l'edificio in un “utilissimo” albergo a 5 stelle. La polizia ha fatto irruzione con grande spiegamento di forze questa mattina utilizzando addirittura i vigili del fuoco. In questi mesi via gioberti si è reso riconoscibile come uno spazio pubblico riconsegnato alla città, come un crocevia, un luogo di socialità multiculturale e multietnico, una sperimentazione di solidale democrazia partecipativa. Un progetto incompatibile evidentemente con il progetto di città della giunta Chiamparino e del neo prefetto di alleanza nazionale, in carica da poche settimane e già pronto ba risolvere le questioni sociali a colpi di repressione. Da parte nostra va la massima soliderietà attiva a chi lotta per una
Torino diversa. Sappiamo che il progetto che ha vissuto nel LSO-ex collocamento di via gioberti non si fermerà certo di fronte a questo nuovo sgomero, i giovani comunisti appogeranno con ancora più convinzione il percorso che verrà deciso nei prossimi giorni.

Esecutivo nazionale giovani comunisti
rifondazione comunista
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20/01/2005: UNO SGOMBERO NON BASTA,
RESISTENZA ATTIVA



Eccola puntuale, con le stesse modalità che hanno sempre contraddistinto operazioni volte allo sgombero degli spazi nati sulle logiche dell’autogestione restituite alla cittadinanza…
Eco la REPRESSIONE…

Questa mattina alle 7 circa spiegamenti di poliziotti in antisommossa,scortati dai vigili del fuoco hanno fatto irruzione nei locali gestiti dai compagni e dalle compagne dell’L.S.O. Ex Collocamento mostrando a chiare lettere la vera faccia e il classico linguaggio che da sempre ha contraddistinto l’attuale giunta comunale di centrosinistra nei confronti di quei percorsi di autogestione e autorganizzazione che hanno lavorato per la produzione di saperi critici che hanno parlato attraverso azioni ed eventi che avevano il fine di restituire alla precarietà diffusa la possibilità di accedere a quegli “spazi” ormai divenuti inaccessibili, attraverso azioni di riduzione dei prezzi legati ad eventi culturali, offrendo la possibilità di accedere ad un pasto a prezzo sicuramente abbordabile per tutti in un discorso che era ormai avviato alla costruzione di una mensa sociale, attraverso appuntamenti di cineforum, di eventi concertistici che avevano ormai fatto del Laboratorio Sociale Occupato
un “circuito” largamente frequentato e ricevendo un consenso che ha avuto la capacità e la forza di trasformarsi in partecipazione diretta.
E’ facile capire come la cosa che più continua a preoccupare questa giunta è l’enorme consenso che sempre più continua ad avere chi come noi continua e continuerà a smascherare, attraverso percorsi di lotta e di ri-appropriazione, i giochi meschini e gli interessi infami di chi è interessato soltanto ad incipriare la città di stupidità olimpioniche per preparare bello, efficace, indisturbato, l’evento Torino 2006.
In questa città, che non è quella descritta da loro, ma bensì quella denunciata da noi, la vita diventa sempre più costosa: i lavoratori vengono lasciati a casa e disoccupazione e precarietà diventano condizioni che sempre più contraddistinguono vecchie e nuove generazioni che si affacciano ad “abitare” la realtà di questa città.
In questa metropoli imbellettata di ipocrita facciata, dietro cui ai vecchi problemi si aggiungono i drammi dell’aumento esponenziale di povertà diffusa e strisciante, fatta di precari con contratti a chiamata, dello smantellamento dello stato sociale, del diritto sempre più a vantaggio di pochi, ecco che diventa chiaro il fatto che chi decide di denunciare questi aspetti attraverso azioni di appropriazione diretta, di realizzazione immediata, di desideri, cercando di dare una risposta concreta, si sottopone al rischio di interagire con l’unico linguaggio che loro, l’amministrazione appunto, sembra voler conoscere… quello dell’arroganza forzata a suon di manganelli, in nome del loro ordine pubblico.

E noi di fronte a tutto ciò?
Per cominciare non un passo indietro, per continuare ad essere generazione di occupanti , di resistenti, in sintonia di chi parla con la voce delle esigenze dal basso; senza paura, capaci di organizzare e gestire le lotte in proprio… ben al di sopra delle chiacchiere di politici venduti al soldo di una banca… di un olimpiade… e se tutto ciò può creare un affanno a qualcuno… “che l’affanno duri”.


SOLIDARIETA’ AL LABORATORIO SOCIALE OCCUPATO
COLLETTIVO UNIVERSITARIO REBELDIA





        
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