[Forumlucca] Econews - 20 gennaio 2005

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Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Temat: [Forumlucca] Econews - 20 gennaio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ferrovie. Verdi a Lunardi: troppo tardi luglio per nuovo sistema sicurezza
- Kyoto. Pecoraro Scanio: nuovo smacco per Italia, questo Governo è un disastro
- Kyoto. Turroni: un'altra figuraccia per Italia
- Rai. Pecoraro Scanio: è emergenza, no a omerta’ di stato
- Acna. Cima: grave silenzio Matteoli su sostituzione Leoni
- Ambiente. Turroni: ministero trasformato in minculpop
- Regioni. Pecoraro: Verdi primi in Piemonte a sostenere Bresso
- Sicurezza. Bulgarelli: sconcerta Viminale su tv strada
- Gad. Pecoraro: Verdi determinanti per scelta Vendola
- Smog. Bonelli: subito indagine sanitaria su mortalità
- Consulta. Cento: basta con fumate nere
- Medio Oriente. Bulgarelli: vergognosa campagna di 'Libero', contro Bakri
- Spagna. Zanella: dalla chiesa bellissima notizia
- Hawarth. Cento: Ministro lavoro sia contro licenziamento
- Sanità/Berlusconi. Zanella: lettere su sprechi, sfiducia in Sirchia
- Ordine Mauriziano. Cima: un decreto incostituzionale
- Marche. Verdi: inceneritori di rifiuti urbani sono una truffa per le
tasche dei cittadini
- Toscana. Verdi e garante detenuti: tempi stretti per legge sanità nelle
carceri
- Greenpeace. L’Ungheria blocca la coltivazione di ogm
- Ogm: salita del 20% la superficie coltivata nel mondo
- Biologico. Nasce rete "Garanziaaiab" per i negozi certificati
- Pesca novellame. Lav: autorizzarla sarebbe scelta devastante per la
biodiversità marina
Econews dalle agenzie estere:
- UN urges replanting of mangroves as tsunami barrier (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29101/story.htm
- EU takes Austria, Germany to court on Environment (Reuetrs)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29111/story.htm


Ferrovie. Verdi a Lunardi: troppo tardi luglio per nuovo sistema sicurezza

“La data di luglio per l’istallazione definitiva del sistema di sicurezza
.scmt.sulla linea Bologna Verona è tardiva e rischia di lasciare
nell’insicurezza la linea ferroviaria per troppi mesi ­ ha dichiarato Paolo
Cento, deputato della Federazione dei Verdi. Dopo il disastro di crevarcore
ci aspettiamo sia dall’rfi che dal ministro lunardi uno sforzo ulteriore
per colmare i ritardi di un sistema di sicurezza che doveva essere
istallato già da tempo e per garantire anche in questi 6 mesi uno standard
di sicurezza accertabile sia per i ferrovieri che per gli utenti del treno.
Lo sciopero di domenica dei ferrovieri, per altro, a differenza di quanto
afferma Lunardi, è stata una sollecitazione utile e condivisa da gran parte
dell’opinione pubblica. Perché sulla sicurezza ferroviaria non si può più
stare a guardare magari aspettando un altro incidente”.

Kyoto. Pecoraro Scanio: nuovo smacco per Italia, questo Governo è un disastro

“E’ un’altra bocciatura per l’Italia, un nuovo smacco che ci porta a essere
il fanalino d’Europa nelle tematiche ambientali. C’è da chiedersi cosa
altro debba avvenire perché Matteoli si dimetta”. Lo ha detto il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando la denuncia della
Commissione europea alla Corte di giustizia nei confronti dell’Italia per
non aver rispettato gli obblighi derivanti dalla direttiva UE sul commercio
delle emissioni di gas serra. “Questo Governo è un disastro. Al di là degli
aspetti ambientali ­ aggiunge il leader del sole che ride - le inadempienze
del Governo italiano finiscono per far male anche all’economia. Esistono
degli obblighi comunitari, infatti, che non ci consentono eccessivi margini
per aggirare le regole pattuite. Il 16 febbraio entrerà in vigore
definitivamente il Protocollo di Kyoto con inclusi i meccanismi
sanzionatori: le inadempienze per chi come l’Italia non sarà a posto con le
emissioni e con i crediti di acquisti finiranno per essere pagate
direttamente dalle imprese. L’inettitudine e l’incapacità di gestione del
ministro dell’ambiente finiranno insomma per tradursi in un danno, oltre
che per l’ambiente, anche per la competitività delle aziende italiane. Per
questo Matteoli se ne deve andare”.

Kyoto. Turroni: un'altra figuraccia per Italia

"Ancora un'altra figuraccia per l'Italia”. Così il senatore dei Verdi Sauro
Turroni commenta la bocciatura dell'Italia da parte della Commissione
europea sulle emissioni inquinanti. 'La mancata predisposizione di un piano
di controllo delle emissioni degno di questo nome non fa che provocare
altri guai al nostro paese, soprattutto al sistema delle imprese che si
trova adesso nell'incertezza. Come previsto, la Commissione europea ha
dichiarato il piano italiano non valutabile, e questo sbugiarda il ministro
Matteoli e il suo braccio destro Clini, che avevano scommesso sulla mancata
ratifica del Protocollo di Kyoto e, tra l'altro, avevano vantato un piano
di qualità straordinaria, pubblicizzandolo addirittura con pagine a
pagamento sui giornali".(Ansa)

Rai. Pecoraro Scanio: è emergenza, no a omerta’ di stato

“La protesta in commissione di vigilanza e la spaccatura del Cda
sull’imposizione di una sorta di omertà di stato che vieta di parlare di
mafia sulla tv pubblica dimostrano che si fa sempre più drammatica
l’emergenza informazione in Italia”. Lo ha detto il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio ribadendo “la nostra contrarietà a una sorta di
omertà di stato riguardo a temi come quello della mafia”. “I presidenti di
Camera e Senato che si assunsero l’onere di nominare questo Cda ­ aggiunge
il leader dei Verdi - adesso dovrebbero avvertire il bisogno di intervenire
per rimediare a questa situazione gravissima”.

Acna. Cima: grave silenzio Matteoli su sostituzione Leoni

"E' grave il silenzio del ministro Matteoli sulla sostituzione di Leoni, un
grave errore, una scelta incomprensibile e immotivata”. Laura Cima,
deputata verde, che ha già presentato una interrogazione sulla sostituzione
del commissario straordinario per la bonifica dell'Acna di Cengio, Stefano
Leoni, interviene a pochi giorni dalla fine imposta del mandato e definisce
Leoni “persona competente, a cui si deve l’avvio concreto degli interventi
di risanamento nel sito dell’Acna. La sua rimozione causerà naturali
ritardi nell’opera di risanamento ambientale della Val Bormida e
conseguenti rischi all’ambiente e alla salute delle popolazioni della zona.
Il ministro Matteoli ­ lamenta Cima - non ha ancora spiegato al Parlamento
i motivi di questa scelta insensata”.

Ambiente. Turroni: ministero trasformato in minculpop

"Il ministero dell'ambiente è definitivamente trasformato in minculpop.
Infatti, il nuovo ridicolo organismo ha il solo lo scopo di avvolgere in
una cortina nebbiosa le malefatte del Governo e del ministro contro
l'ambiente e di raccontare pseudoverità". Lo afferma il senatore dei Verdi
Sauro Turroni, vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama,
commentando l'istituzione del comitato di esperti per la comunicazione
ambientale. "Questa riedizione del minculpop, secondo gli stilemi culturali
che sono propri del ministro e della sua cerchia, invece dovrebbe spiegare
ai cittadini italiani i procedimenti avviati dalla Commissione europea
contro il nostro paese che vanta l'invidiabile primato di violazioni e
procedure di infrazione in Europa. Infatti, l'Italia è stata oggetto di 138
lettere di costituzione in mora, 64 pareri motivati per infrazione al
diritto comunitario, 37 ricorsi promossi davanti alla Corte di giustizia,
16 sentenze di condannna emesse dalla stessa Corte di giustizia europea,
nonché 10 procedure per l'irrogazione di multe per sentenze non applicate.
I componenti di questo anacronistico comitato spieghino piuttosto questa
catastrofe ambientale".

Regioni. Pecoraro: Verdi primi in Piemonte a sostenere Bresso

"Noi siamo stati convinti fin dal primo momento dell' utilità della
candidatura di Mercedes Bresso in Piemonte": lo ha ricordato il presidente
dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, parlando a Torino in occasione della
conferenza stampa con cui il suo partito ha avviato la campagna elettorale
a sostegno della candidata del centro sinistra alle prossime regionali in
Piemonte. "Con questa scelta - ha sostenuto facendo anche l'esempio dell'
appoggio a Vendola in Puglia - stiamo dimostrando la generosità dei Verdi
verso gli altri partiti della coalizione". A sostenere la necessità di
candidare Bresso (Ds) in un momento nel quale la Quercia indicava ancora il
segretario regionale del Piemonte Pietro Marcenaro, ha richiamato Pecoraro
Scanio, è stata da subito la deputata dei Verdi Laura Cima. (Ansa)

Sicurezza. Bulgarelli: sconcerta Viminale su tv strada

"E' un fatto davvero sconcertante che il ministero dell'interno abbia
deciso di inserire le 'telestreet' nel capitolo 'terrorismo ed eversione'
della relazione al Parlamento sullo stato dell'ordine e della sicurezza
pubblica". Lo afferma il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli che ha
presentato un'interrogazione al ministro dell'interno sulla vicenda. "Siamo
di fronte - spiega Bulgarelli - ad un ulteriore tassello della campagna di
criminalizzazione dei movimenti varata dal ministro Pisanu". Nella
relazione, prosegue il deputato, "le tv di strada vengono definite 'vicine
all' area dei centri sociali e inserite in un progetto complessivo
denominato 'global network'". Per Bulgarelli "queste esperienze,
autogestite e senza fini di lucro, dovrebbero essere incentivate e
finanziate dallo stato e non presentate come pericolosi covi di
terroristi". (Ansa)

Gad. Pecoraro: Verdi determinanti per scelta Vendola

"Siamo stati gli unici a sostenere Nichi Vendola in Puglia e siamo stati
determinanti per la sua candidatura": lo ha sottolineato il presidente dei
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, parlando a Torino. "Questa decisione - ha
aggiunto - dimostra una scelta di generosità dei Verdi verso la coalizione.
Con Vendola vinceremo in Puglia perché lì i cittadini chiedono un
cambiamento vero". "Riguardo a Vendola - ha concluso - i Verdi hanno scelto
un' alleanza di area larga. E' evidente che a livello nazionale la nostra
sarà una campagna volta a colorare di verde i programmi dei candidati del
centro sinistra".(Ansa)

Smog. Bonelli: subito indagine sanitaria su mortalità

Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, chiede all'agenzia
regionale della sanita' del Lazio di avviare a Roma un'indagine
epidemiologica sulla mortalita' da inquinamento atmosferico. Stessa
indagine e' richiesta da Bonelli anche per i capoluoghi di provincia del
Lazio e per Civitavecchia e Guidonia. "Ho presentato un ordine del giorno
in consiglio regionale - afferma Bonelli - perche' studi epidemiologici
condotti in diverse citta' europee e statunitensi nel corso degli ultimi
venti anni hanno dimostrato che esiste un gravissimo legame fra la presenza
di polveri fini e l'aumento di patologie dell'apparato respiratorio, delle
malattie cardiovascolari e degli episodi di mortalita' riscontrati in una
determinata area geografica". Invece, accusa Bonelli, "la giunta regionale
non ha ancora predisposto un piano di risanamento dell'aria, che e'
obbligatorio per legge. Non ha dato nessuna indicazione per coordinare la
lotta allo smog nelle province del Lazio. Non ha mai provveduto a misurare
le polveri pm 2,5. La giunta si e' limitata a spendere 600 mila euro per
finanziare invece uno studio che dimostrasse come la sabbia del Sahara
influisca nell'aumento delle polveri. Mentre l'unica iniziativa
dell'assessore Saraceni e' stata quella di proporre di gettare uno spray
sull'asfalto per combattere le pm10". Per Bonelli, "e' grave che l'agenzia
di sanita' del Lazio non abbia prodotto dati in un settore cosi' grave come
quello dell'inquinamento atmosferico". (Dire)

Consulta. Cento: basta con fumate nere

“Basta con le fumate nere: facciamo uno sforzo per dare dignità al
Parlamento e per adempiere doveri costituzionali”. Lo dice il verde Paolo
Cento, vicepresidente della Commissione giustizia della Camera, in merito
alla elezione dei giudici della Consulta. Secondo Cento “è necessaria una
inziativa politica per superare l’empasse e mettere in condizione la Corte
costituzionale di sostituire alla scadenza del trenta gennaio i due giudici
che finiranno il proprio mandato”.

Medio Oriente. Bulgarelli: vergognosa campagna di 'Libero', contro Bakri

“Una vergognasa campagna di libero contro il regista arabo israeliano
Muhammad Bakri e contro coloro che sostengono una pace non armata in
medioriente”. Mauro Bulgarelli, deputato verde, denuncia la faziosità delle
notizie riferite ieri dal quotidiano di Vittorio Feltri “attinte da un sito
anti palestinese ­ dice Bulgarelli - e tese a screditare il regista Bakri,
che ha vinto peraltro la causa contro coloro che lo hanno accusato per il
suo film-documento ‘Jenin Jenin’ sulle violenze commesse dall’esercito.
Oggi Bakri è protagonista di ''Private'', diretto da Saverio Costanzo e,
forse, proprio quest’ultima opera, dedicata ad una pace giusta tra il
popolo palestinese e quello israeliano è l’obiettivo degli strali di
Libero. Una operazione di bassissimo profilo che si trasformerà in un buco
nell’acqua”.

Spagna. Zanella: dalla chiesa bellissima notizia

“Una bellissima notizia, la chiesa spagnola ha inaugurato una nuova fase
storica”. Luana Zanella, deputata dei Verdi, saluta molto positivamente la
notizia che le autorità ecclesiastiche spagnole hanno ammesso l'uso del
preservativo come strumento di prevenzione contro l'Aids. “E’ una posizione
attesa che, speriamo, trovi seguito anche in altri paesi perché così
potremmo davvero assistere all’abbattimento del muro della disinformazione
su questa malattia del nostro tempo. Resta una nostra forte preoccupazione:
chissà che questa volta gli strali del ministro Buttiglione non colpiscano
anche il clero spagnolo….”.

Hawarth. Cento: Ministro lavoro sia contro licenziamento

Il deputato verde Paolo Cento ha espresso solidarietà alle organizzazioni
sindacali e ai lavoratori dell’azienda Hawarth, in lotta contro 57
licenziamenti. “E’ grave che dalla Haworth non sia giunta alcuna
disponibilità a trovare una soluzione capace di evitare i licenziamenti -
ha dichiarato Cento. Ora il ministro del lavoro maroni risponda alle
interrogazioni che abbiamo presentato su questa vicenda così come è molto
importante sostenere il tavolo di crisi che la provincia vuole convocare.
Oggi a San Giovanni in Persicelo ci sarà la manifestazione dei lavoratori
davanti allo stabilimento a cui facciamo giungere la solidarietà di tutto
il centrosinistra”.

Sanità/Berlusconi. Zanella: lettere su sprechi, sfiducia in Sirchia

“La lettera che il premier Berlusconi si accinge ad inviare a 16 milioni di
famiglie italiane a cui raccomanda di non fare sprechi nell’uso delle
medicine è un atto plateale di totale sfiducia del presidente del consiglio
nei confronti del ministro della salute del suo Governo, Sirchia”. Lo ha
dichiarato la deputata verde Luana Zanella a proposito dell’annuncio sul
Sole 24 ore di ieri, dell’iniziativa di Berlusconi di inviare lettere
contro gli sprechi nella sanità. “Il premier ­ aggiunge la deputata verde -
dimostra di non avere alcun rispetto nei riguardi degli italiani a cui si
rivolge come se fossero incapaci di intendere. “E il tutto ­ conclude ­
puzza terribilmente di propaganda elettorale a spese, come già è accaduto,
dei cittadini”.

Ordine Mauriziano. Cima: un decreto incostituzionale

I Verdi hanno votato contro la conversione del Dl che prevede interventi
straordinari per l'ente Ordine Mauriziano di Torino. Laura Cima, motivando
in aula il voto del gruppo, ha sostenuto che “la maggioranza di centro
destra ha voluto così affossare una istituzione fondamentale per la sanità
del Piemonte e si avvia a deturpare un complesso monumentale di
straordinario valore ambientale e artistico. La Regione Piemonte ha fatto
la sua parte escludendo l’ordine dai ripiani previsti dalle leggi nazionali
per gli ospedali pubblici creando così i presupposti per la sua cancellazione”.

Marche. Verdi: inceneritori di rifiuti urbani sono una truffa per le tasche
dei cittadini

“Con il piano regionale rifiuti del 1999 e le modifiche del 18 ottobre
2004, la Regione Marche ha confermato l'obiettivo della riduzione e del
riciclaggio dei rifiuti solidi urbani escludendo il ricorso agli
inceneritori, per questi motivi: 1. I rifiuti urbani delle Marche sono
costituiti per il 70% di rifiuti organici che sono composti essenzialmente
da acqua quindi non idonei ad essere usati come combustibile, tanto è vero
che negli inceneritori consumano molto petrolio e gas metano per
incenerirli. 2. Dopo l'incenerimento si ottengono grandi quantità di ceneri
(il 20% in peso) che devono essere collocate in discariche per rifiuti
speciali , perché sono più inquinanti dei rifiuti urbani. 3. L'inceneritore
emette fumi tossici e polveri sottili in grande quantità e proprio in
questi giorni l'Organizzazione mondiale della sanità ha documentato
scientificamente che le emissioni in atmosfera di polveri sottili
accorciano la vita media degli italiani di nove mesi. 4. Gli inceneritori
sono alternativi alla raccolta differenziata dei rifiuti, quest'ultima è
forma più ecologica per lo smaltimento dei rifiuti dato che consente di
ridurne la quantità fino al 90% e senza impatto ambientale, come dimostrano
esperienze condotte anche in alcune realtà delle Marche ­ ha dichiarato il
consigliere regionale dei Verdi delle Marche Marco Moruzzi. Ieri con un
emendamento presentato da un consigliere dei DS, e già approvato in IV
commissione, si vuole consentire alle province di non rispettare
l'obiettivo di riciclare almeno il 35% dei rsu(residui solidi urbani), tra
l'altro previsto dalla legge nazionale (Decreto Ronchi), e procedere alla
realizzazione di inceneritori. A tale proposito va detto che proprio la
provincia di Pesaro da cui viene con forza le richieste di inserire è
l'ultima in quanto a riciclaggio dei rifiuti. Inoltre di tutti gli impianti
di compostaggio previsti nel pesarese che potrebbero ridurre al minimo la
necessità di discariche controllate, la provincia di Pesaro si è limitata
ad avviare la costruzione di uno solo nell'entroterra, ma non sembra che si
voglia allargare questo metodo di trattamento alla parte litoranea della
provincia, evidentemente per non fare concorrenza agli inceneritori. I
kilowatt prodotti bruciando petrolio e rifiuti sono di gran lunga inferiori
a quelli che otterremmo bruciando solo il petrolio. Tuttavia l'affare per i
costruttori e gestori deriva dal fatto che l'elettricità viene venduta ad
un prezzo superiore a quello di mercato ed alla fine sono i cittadini
italiani a ritrovarsi con la bolletta più salata d'europa. Pertanto i Verdi
hanno chiesto la rimozione dell'emendamento pro inceneritore ed un impegno
del centro sinistra, nel prossimo programma elettorale a mantenere il
blocco dell'incenerimento dei rsu e l'impegno al raggiungimento di elevate
quantità di riciclaggio di rifiuti urbani. La partecipazione azionaria
della s.p.a. Hera nella società pubblico privata che gestiscono il ciclo
dei rifiuti nella provincia di pesaro sono motivo di ulteriore
preoccupazione per l'avvio di operazioni speculative a favore
dell'incenerimento di rifiuti e non risponde all'interesse pubblico, né
alla gestione ecologicamente sostenibile dei rifiuti nella nostra regione.”

Toscana. Verdi e garante detenuti: tempi stretti per legge sanità nelle carceri

I tempi stringono e il consiglio regionale deve approvare al piu' presto la
proposta di legge n.347 “tutela del diritto alla salute dei detenuti e
degli internati negli istituti penitenziari ubicati in Toscana” che
permettera' di estendere ai detenuti nelle carceri toscane il servizio
sanitario regionale. - lo hanno chiesto ieri in Consiglio regionale Fabio
Roggionali, capogruppo Verdi in Regione Toscana, Franco Corleone, garante
dei diritti dei detenuti per il Comune di Firenze, e Alessandro Margara, ex
direttore del dipartimento per l' amministrazione penitenziaria, presente
anche il consigliere Filippo Fossati dei DS .­ Il disegno di legge e' stato
elaborato dalla giunta regionale e, se il consiglio non lo approvera' entro
la fine della legislatura, l' iter del provvedimento legislativo deve
ripartire da capo. Con l' approvazione della legge, invece, il sistema
sanitario regionale si farebbe carico anche dei detenuti delle carceri.
''E' una richiesta avanzata dai detenuti e dagli addetti ai lavori - ha
spiegato Franco Corleone - per garantire alti livelli di cura nelle
carceri, anche per le malattie più gravi. Pero' c' e' il timore che il
consiglio non riesca ad approvare la legge in tempo. L'invito e' di farla
diventare una priorità''. Per accorciare i tempi, Corleone e Margara hanno
proposto, intanto, l' inizio delle trattative fra giunta regionale e
ministero per la stesura del protocollo che renderebbe la legge operativa.
Roggiolani ha lanciato l’idea, almeno, di inserire alcuni elementi della
legge nel piano regionale sanitario, che sara' discusso di sicuro entro la
fine della legislatura. ''Per ora ringrazio la giunta regionale per il
lavoro svolto - ha dichiarato Eros Cruccolini, presidente del Consiglio
comunale di Firenze, anche lui presente alla conferenza stampa - e spero di
poter estendere il grazie anche al consiglio, ma lo faro' a legge
approvata.” ''Una delle conseguenze della legge ex Cirielli e' la
necessita' di investire in nuove carceri. A livello nazionale, c' e' un
piano che ne prevede 50, fra questi c'e' anche Grosseto, ritenuta ormai
inadeguata''.- lo ha dichiarato Alessandro Margara, presidente della
Fondazione Michelucci ed ex direttore del dipartimento per l'
amministrazione penitenziaria. ''La legge Cirielli, quella ribattezzata
salva Previti - ha spiegato Margara - raccoglie una suggestione americana,
per cui i recidivi devono essere tenuti in carcere, lasciati fuori dalla
società. Io ritengo che sia sbagliato e che si debba puntare, invece, su
interventi di tipo sociale fuori dalle carceri''. ''Considerando che solo
in Toscana il 68% dei detenuti e' composto da immigrati e
tossicodipendenti, che di solito sono i recidivi - ha continuato Margara -
si capisce che le conseguenze della legge si faranno sentire proprio sulla
maggioranza della popolazione carceraria.”

Greenpeace. L’Ungheria blocca la coltivazione di ogm

Il Governo ungherese ha deciso di bandire la coltivazione e l’importazione
del mais gm della Monsanto, denominato mon810, che la commissione aveva
deciso di inserire, a settembre 2004, nel registro comunitario delle
sementi, agevolando così il via libera all’acquisto in tutta Europa di semi
di mais transgenico. La decisione dell’Ungheria arriva all’indomani della
manifestazione di Greenpeace di fronte all’ufficio del primo ministro, a
Budapest. “L’Ungheria ha preso una decisione reponsabile bandendo gli ogm:
è l’unico modo di proteggere gli agricoltori dai costi economici della
contaminazione genetica e di prevenire danni alla biodiversità. L’Italia
dovrebbe fare altrettanto, in mancanza di un comportamento responsabile da
parte della Commissione europea” afferma Federica Ferrario, campagna ogm di
Greenpeace. Greenpeace critica con forza la decisione della Commissione,
presa l’8 settembre scorso, di inserire 17 nuove varietà di mais
transgenico mon810 (della multinazionale Monsanto), nel registro
comunitario delle sementi. Il mon810 era stato autorizzato in Europa nel
1998, prima che gli stati membri decidessero una moratoria sulle nuove
autorizzazioni. La Commissione aveva provato, a novembre scorso, a forzare
5 stati membri a eliminare i bandi nazionali agli ogm (in piedi grazie alle
"clausole di salvaguardia"): Austria, Lussemburgo, Germania, Francia e
Grecia avevano imposto dei bandi all'importazione e alla coltivazione di
ogm tra il 1997 e il 2000, sulla base di preoccupazioni legate alla
sicurezza. Ora saranno i ministri dell’ambiente dell’UE a votare sul
mantenimento di questi bandi. Ci sono numerose varietà di ogm in attesa di
approvazione per la coltivazione, come il mais bt 11 Syngenta ed il Pioneer
1507. In seguito all’obiezione di alcuni stati, l’agenzia europea per la
sicurezza alimentare (Efsa) dovrà esprimersi nuovamente, ma Greenpeace ha
ripetutamente criticato sul piano scientifico le valutazioni svolte da
questo ente.

Ogm: salita del 20% la superficie coltivata nel mondo

Nel 2004 e' aumentata del 20% rispetto al 2003, la superficie mondiale
coltivata con piante geneticamente modificate, ogm, registrando un
incremento di 13,3 milioni di ettari. E' quanto emerge dal secondo rapporto
elaborato dal 'servizio internazionale per l'acquisizione delle
applicazioni agro-biotecnologiche (Isaaa). Al primo posto ci sono gli Stati
Uniti con il 59% delle loro terre coltivate a ogm. In Europa e' invece la
Spagna che ha incrementato dell'80% la superficie coltivata con mais
biotech. Le superfici coltivate con piante geneticamente modificate hanno
registrato lo scorso anno il secondo tasso di crescita mai riscontrato,
raggiungendo gli 81 milioni di ettari. Secondo il rapporto Isaaa, nel 2004
circa 8,25 milioni di agricoltori in 17 paesi hanno coltivato piante
geneticamente modificate. Per la prima volta la crescita delle superfici
coltivate con piante geneticamente modificate e' stata superiore nei paesi
in via di sviluppo (7,2 milioni di ettari), dove e' concentrato il 90%
degli agricoltori rilevati nel 2004, rispetto ai paesi industrializzati
(6,1 milioni di ettari). Nel 2004 i paesi con la maggior superficie ogm
sono: stati uniti (59% della superficie totale mondiale coltivata con
piante geneticamente modificate), Argentina (20%), Canada (6%), Brasile
(6%), Cina (5%), Paraguay (2%), India (1%) e Sud Africa (1%). Hanno invece
cessato le coltivazioni ogm Indonesia e Bulgaria. La Spagna e' l'unico
paese all'interno dell'Unione europea con una superficie superiore ai
50.000 ettari (58.000 a mais bt, con un incremento dell'80% rispetto al
2003, anche se nel corso del 2004 e' stata distrutta la produzione di
20.000 ettari dopo la relazione della European food security agency sul
mais ogm bt176, che si sospetta possa causare resistenza agli antibiotici).
Resta invece ai valori del 2003 la superficie a mais bt coltivata in
Germania. Per quanto riguarda i paesi dell'europa orientale, la Bulgaria ha
sospeso le coltivazioni, rimpiazzata dalla Romania che ha coltivato 100.000
ettari di soia gm. Attualmente e' coltivato con ogm il 56% della soia
mondiale, il 28% del cotone, il 19% della colza e il 14% del mais, una
percentuale imprecisata di coca colombiana e di pioppi cinesi. L'Isaaa
ricorda che attualmente sono coltivate commercialmente varieta' ogm di
soia, mais, cotone, zucchine papaya, barbabietola da zucchero, patata e
pomodoro. Sono invece in fase di sviluppo mele, mango, banane, ananas,
orzo, patata dolce e noce di cocco. (Ansa)

Biologico. Nasce rete "Garanziaaiab" per i negozi certificati

Cresce la voglia di biologico, "non solo di consumare biologico, ma di
conoscere meglio e piu' approfonditamente il mondo dell'agricoltura
biologica e dei suoi prodotti - sottolinea l'Associazione italiana per
l'agricoltura biologica (Aiab) - e per venire incontro a questa esigenza,
sempre piu' sentita dai consumatori, nasce la rete dei negozi
'Garanziaaiab'" promossa in tutta Italia da Aiab e finanziata dalla
Commissione europea e dallo stato italiano. Sono piu' di trenta i negozi
che sinora hanno aderito alla rete, "per informare i consumatori sulle
caratteristiche dei prodotti biologici e sulle certificazioni che le
garantiscano", spiega l'associazione, e per spiegare cosa rappresenta il
logo comunitario dell'agricoltura biologica e che significa il marchio
"Garanziaaiab" che contraddistingue "prodotti che rispettano norme piu'
restrittive delle regole comunitarie sul biologico", aggiunge una nota
dell'associazione. Le emergenze alimentari "che abbiamo dovuto affrontare
negli ultimi anni- commenta Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab - hanno
fatto entrare prepotentemente i prodotti biologici nelle case degli
italiani". Questo successo, pero', "ha fatto si' che si siano un po' persi
i contenuti - continua Vizioli - e nella comunicazione si tende a
generalizzare su cosa e' sano e naturale". Ora che il mercato e i
consumatori "sono piu' maturi e' arrivato il momento di recuperare sul
terreno dell'informazione - continua il presidente Aiab - e spiegare, per
esempio, che la Garanziaaiab viene data a quelle aziende la cui intera
superficie e' condotta con metodo biologico, che hanno finito il periodo di
conversione e nei cui allevamenti gli animali sono alimentati solo con
materie prime biologiche e senza deroghe". I negozi "Garanziaaiab" si
trovano in molte citta' italiane come Roma, Milano, Genova, Sassari,
Treviso, Modena, La Spezia, Trieste, Cremona e anche in centri piu' piccoli
come San Dona' di Piave, Civitanova Marche o Trigesimo. In tutti i punti
vendita da oggi fino a lunedi' prossimo saranno organizzate, mattino e
pomeriggio, degustazioni e assaggi gratuiti di prodotti provenienti da
tutte le regioni italiane: olio, vino, formaggi, agrumi, pane, confetture e
conserve, miele e succhi di frutta, verranno distribuiti materiali
informativi e saranno date informazioni ai consumatori sul metodo di
produzione biologico. L'elenco dei primi negozi che aderiscono alla rete
"Garanziaaiab" si trova sul sito www.aiab.it. (Dire)

Pesca novellame. Lav: autorizzarla sarebbe scelta devastante per la
biodiversità marina

Con una lettera inviata ieri - in concomitanza con la riunione del
consiglio regionale della pesca - all'assessore regionale alla pesca, On.
Carmelo Lo Monte, la Lav ha chiesto di "non consentire la pesca del
novellame abbandonando l'approccio antiscientifico ed antiecologico finora
seguito dalla regione". Si riportano alcuni stralci della lettera, firmata
dalla coordinatrice regionale della Lav, Marcella Porpora: <<fino ad oggi
la Sicilia ha sempre mantenuto sulla pesca una posizione irrevocabilmente
sorda ad ogni giusta esigenza di limitazione dell'impatto sui già precari
equilibri ecologici marini: ricordiamo che il precedente assessore, On.
Michele Cimino, nel 2002 dichiarò ufficialmente che si sarebbe astenuto
dall'autorizzare in futuro la pesca del novellame di sardina, promessa
sonoramente tradita. Ora si torna a parlare dell'ennesima deroga che -
ancorché limitata a 45 giorni anziché 60 - è la fulgida dimostrazione del
fatto che la politica finora perseguita è irrazionale ed improvvida perché
basa ogni decisione, anche tecnica, su valutazioni prettamente economiche,
schivando accuratamente le scelte coraggiose derivanti da un serio
approccio ecologico per ridurre lo sforzo di pesca favorendo il ripristino
degli stock sovrasfruttati. Questa forma di pesca fa scomparire quel primo
anello della catena alimentare marittima costituita dal c.d. "bianchetto",
senza considerare che nelle reti finiscono anche innumerevoli altre specie
ittiche di tutte le dimensioni. Di ciò ne sono ormai consapevoli gli stessi
pescatori che in maggioranza contestano la pesca del novellame; anche gli
enti locali (dal presidente della Provincia di Agrigento, Enzo Fontana, al
sindaco di Sciacca, Mario Turturici) ed il mondo della politica in maniera
trasversale (dal deputato regionale dei Verdi, Miccichè, all'on. Marinello
di FI), hanno rivolto l'appello a non autorizzare alcuna deroga>>.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com