[Badgirlz-list] MANIFESTAZIONE 26 FEBBRAIO 2005

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Autore: Errata
Data:  
Oggetto: [Badgirlz-list] MANIFESTAZIONE 26 FEBBRAIO 2005
[ForumGLBTQ]
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OGNI CITTADINNAZA E' POSSIBILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE GAY, LESBICA E TRANS
verona 26 febbraio 2005

carissim* dell RETE GLBTQ, vi mando nuovamente il
documento politico
per
confermare che la RETE promuove questa manifestazione,
fino ad ora sono
arrivate le conferme di Antagonismo gay e Maurice,
sarebbe utile che
arrivassero
anche le altre; pensiamo di chiudere il doc con i
gruppi promotori
entro
fine settimana, poi il resto aderisce.
Tenete conto che anche che questo documento ci serve
per raccogliere
adesioni,
ci sarà una versione corta volantino, stiamo per
mettere tutto sul sito
del pink, lo stiamo preparando con tutti i materiali
della
manifestazione
che potrete scaricare. Sarebbe utile coordinarsi per
promuovere con
iniziative
la manifestazione anche da voi, oltre che essere
promotori sul vosrto
territorio
e racogliere quante più adesioni.
Gianni


DOCUMENTO
Le grandi carte internazionali per la salvaguardia dei
diritti umani
hanno
tracciato le linee guida della legislazione europea e
degli stati
membri
individuando azioni positive volte a salvaguardare i
diritti di ogni
singolo
individuo, riconoscendo in questo una garanzia per lo
sviluppo di una
società
civile. Questo processo culturale e giuridico di
tutela e
riconoscimento
delle differenti identità è stato reso possibile
dall?avere
riconosciuto,
nominato e scritto all?interno delle carte costitutive
ogni singola
differente
cittadinanza garantendone pari dignità, tutela e non
discriminazione.
E?
per questa ragione che il parlamento Europeo ha in più
occasioni votato
Risoluzioni con esplicita richiesta agli stati membri
di non
discriminare
sulla base dell?orientamento sessuale e dell?identità
di
genere.
L?8 febbraio del 1994 il Parlamento Europeo approvò la
Risoluzione
A3-0028/94
per le pari opportunità delle persone omosessuali
nella comunità
europea.

Alcuni passi della risoluzione:

Il Parlamento Europeo
1) ribadisce la convinzione che tutti i cittadini
debbano ricevere lo
stesso
trattamento indipendentemente dal loro orientamento
sessuale;
2) ritiene che la Comunità europea abbia il dovere, in
tutte le norme
giuridiche
già adottate e che vengano adottate in futuro, di dare
realizzazione al
principio della parità di trattamento delle persone
indipendentemente
dal
loro orientamento sessuale;
5) invita gli Stati membri ad eliminare tutte le
disposizioni di legge
che
criminalizzano e discriminano i rapporti sessuali tra
persone dello
stesso
sesso;
11) invita gli Stati membri ad adottare misure e
intraprendere
campagne,
in cooperazione con le organizzazioni dei gay e delle
lesbiche, contro
tutte
le forme di discriminazione sociale nei confronti
degli omosessuali;
12) raccomanda agli Stati membri di prendere misure
per assicurare che
le
organizzazioni sociali e culturali di donne e uomini
omosessuali
accedano
ai fondi nazionali sulla stessa base di altre
organizzazioni sociali e
culturali,..

Le reazioni in Italia:

Questa Risoluzione complessa ed articolata non fu mai
recepita
dall?Italia
e subì la rilettura strumentale della destra e della
parte più
reazionaria
della chiesa cattolica che la ridussero ad una
questione di ?matrimoni
e
di adozioni?.
Il potere cattolico attraverso il Prefetto della
Congregazione per la
fede
il, cardinal Ratzinger, definì ?l?inclinazione
omosessuale
oggettivamente
disordinata? sancendo una gravissima violazione dei
diritti umani.
Le reazioni a Verona:

A questa medioevale posizione si unirono quelle degli
integralisti più
beceri
e della maggior parte dei partiti dalla destra ai
popolari.
A Verona per una serie di motivi concomitanti gli
integralisti
cattolici
attivissimi dai primi anni novanta si ritrovarono
attorno a questa
nuova
crociata unitamente ad una destra storicamente
radicata riuscendo ad
incidere
sulle istituzioni locali al punto da fare approvare il
14 luglio 1995
tre
Mozioni( 336- 361- 393 rispettivamente presentate dai
Popolari, dal
Patto
Segni e da Forza Italia) nelle quali la Risoluzione
per le pari
opportunità
delle persone omosessuali veniva respinta come
immorale.
Quella data è entrata di prepotenza nella storia del
movimento
gay,lesbico,transessuale
creando un precedente pericoloso per la affermazione
della democrazia
nel
paese.
Dietro l?approvazione di quelle mozioni si preparava
un progetto ben
definito
di attacco a tutte le libertà acquisite dal dopoguerra
ad oggi e
proprio
a Verona, laboratorio delle destre, si apriva la
strada all?ascesa di
politiche
economiche e sociali da esportare in tutta Italia ,
volte a garantire
il
ricco ?nord-est? e con esso il ritorno a tempi bui
della storia.
L?intreccio tra nuove destre , integralismo cattolico
e secessionismo
trovò
facile cittadinanza e permise una ondata di xenofobia
e razzismo che
investì
le stesse istituzioni.
A questo fenomeno non ci fu praticamente nessuna
reazione e risposta da
parte della Verona antifascista ed antirazzista che
non aveva ancora
colto
la gravità e la portata di quanto stava accadendo e
soprattutto non era
ancora pronta a spendersi per dei diritti che
considerava marginali
offrendo
alla destra l?opportunità di saccheggiare il principio

dell?indivisibilità
dei diritti umani e di riproporre le stesse logiche
che portarono
cinquant?anni
prima ai campi di sterminio .
Quanto successo nel 95 a Verona oggi lo stiamo
vivendo, amplificato, su
scala nazionale.

Situazione nazionale:

L?attuale Governo con scarsa reazione della maggior
parte del
centrosinistra
sta smantellando i diritti sociali più o meno
acquisiti, sacrificati
alle
necessità del liberismo con il grimaldello della
devolution, sta
distruggendo
la Costituzione, privatizzando l?istruzione e la
sanità.
Con la legge Bossi-Fini ha trasformato in criminali i
migranti senza
permesso di soggiorno condannandoli ad una condizione
di invisibilità e
privazione di qualsiasi diritto.
In nome di una vergognosa alleanza -sudditanza con gli
Usa e in
prospettiva
di un rientro economico il centrodestra ha
barbaramente disatteso
l?articolo
11 della costituzione e portato l?Italia in guerra
contro l?Iraq per
difendere
i pozzi di petrolio che il contingente italiano
sorveglia a Nassyria
innescando
una spirale di guerra ed odio difficilmente sanabili.
Questo governo sta legiferando per tutelare gli
interessi di Berlusconi
e dei padroni, sta riscrivendo le libertà passando
sopra i corpi delle
donne
e dei migranti, della classe lavoratrice, sta
devastando il territorio,
sta negando l?informazione , e quel che è peggio sta
trovando una
scarsa
opposizione.

Nessun dorma!

La comunità gay lesbica e transessuale, la sinistra, i
partiti del
centro-sinistra,
i movimenti, i sindacati sono chiamati a Verona per
dare una risposta
politica chiara esigendo dalle Istituzioni locali e
nazionali il pieno
riconoscimento anche dell?orientamento sessuale e
dell?identità di
genere,
riportando così nelle priorità del confronto e
dell?azione politica i
diritti.

Le Mozioni del 95 sono ancora attuali e dopo due anni
e mezzo di
governo
locale di centrosinistra non sono ancora state tolte.
Il silenzio della quasi totalità delle forze politiche
democratiche
veronesi
su quelle mozioni stride con le recenti polemiche
europee attorno alle
sparate razziste di Buttiglione che hanno trovato
invece una reazione
di
forte condanna anche da partiti e politici del
centrosinistra italiani
.
Tale condanna però, non appena si varca il confine
dello stato membro,
per
calarsi nella regione, nella provincia , nella città ,
nel quartiere,
sparisce
anzi si ribalta e le streghe tornano ad essere le
persone omosessuali e
transessuali,figure scomode, che è meglio rimangano a
casa , nascoste ,
lontano dalle pubbliche piazze e non avanzino pretese
di pari
opportunità.

In questo contesto culturale dichiaratamente omofobo e
familista le
istituzioni
locali perdono l?indirizzo delle carte dei Diritti
Umani e legittimano
uno
stato di discriminazione.
Le continue aggressioni che le persone gay, lesbiche e
transessuali
subiscono
da parte di gruppi neonazisti a cominciare da Forza
Nuova, sono oggi in
Italia la misura di questa gravissima violazione del
diritto ,e
nonostante
ciò, queste formazioni non sono state ancora isolate
dalle forze
democratiche
del nostro paese.

Nel 95 abbiamo alzato la testa convinti e convinte che
solo reagendo
all?arroganza
di questo nuovo fascismo si poteva ridefinire il
confine della
democrazia.
Noi crediamo che oggi sia indispensabile riportare
quel confine oltre
l?indifferenza
e ribadire che le mozioni approvate nel 95 rimangono
quella palude dove
il diritto è stato risucchiato ed ha lasciato il posto
al privilegio ed
alla discriminazione.

Il futuro prossimo ci vedrà tutte/i coinvolte/i in una
difesa comune
dei
diritti fondamentali di esistenza vilipesi
giornalmente sui posti di
lavoro,
nelle stanze governative, dai parlamenti locali e
nazionali, dai mass
media
di regime, dalle minacce e violenze fasciste, leghiste
e neoliberiste,
dall?indifferenza
di chi non sa o non capisce.
Ma ci vedrà coinvolte/i anche in una rivendicazione
plurale di ?nuovi?
diritti
che, attraverso il contributo europeo e globale del
movimento, ci darà
l?opportunità
di allargare l?insieme delle lotte, capaci di
coinvolgere nuove
?minoranze?
sociali, di ridare voce collettiva alle
rivendicazioni, di togliere
margini
di consenso alle arroganti politiche repressive e
discriminatorie, di
smascherare
quella parte di centrosinistra neoliberista che pensa
allo sviluppo
?compatibile?,
al mercato ?equo? e alla guerra ?umanitaria?
dimenticandosi di
difendere
nuovi e vecchi diritti di cittadinanza.

LANCIAMO UNA PROPOSTA

Troviamoci a Verona il 26 febbraio 2005 per una
grande manifestazione
nazionale
sui diritti di cittadinanza a partire da quella dei
gay , delle
lesbiche
e dei transessuali assumendo le specificità e le
differenti identità
come
chiave di lettura e pratica di lotta di un esistente
monolitico che ci
vorrebbe
lobby isolate e facilmente controllabili.
La manifestazione sarà di tutte le persone che ,
partendo dal se
vogliono
contrastare un modello neoliberista fondato sul
privilegio, continuando
quel percorso di contaminazione e di sintesi dei
movimenti emerso ai
social
forum, a Genova, nel referendum in difesa
dell?articolo 18 dello
statuto
dei lavoratori, nelle manifestazioni contro la guerra
e i treni della
morte,
nei cortei finalmente autoconvocati e autoorganizzati
dalle persone
migranti
contro la Bossi-Fini, nella difesa
dell?autodeterminazione delle donne
e
della laicità dello Stato contro la legge sulla
procreazione assistita
e
il tentativo di vanificare la legge sull?aborto,
contro la
privatizzazione
del pubblico , la devolution e gli attacchi alla
Costituzione.
Solo difendendo ogni attacco alle libertà individuali
potremo garantire
l?indivisibilità dei Diritti Umani e la loro
centralità fuori e dentro
le
istituzioni consapevoli che quando un diritto viene
isolato e
calpestato
altri ne seguiranno la stessa sorte.

OBIETTIVI DELLA MANIFESTAZIONE

- chiediamo all?attuale Consiglio Comunale
l?abrograzione delle mozioni
razziste del 14 luglio 1995 e l?approvazione di una
mozione che
accolga
la Risoluzione A3 dell?8 febbraio 1994 e successive
direttive
approvate
dal parlamento europeo in materia di pari opportunità
sulla base
dell?orientamento
sessuale e dell?identità di genere;

- chiediamo, come già avviene in altre parti d?Italia
(comune di
Venezia,
Regione Toscana, ecc.) l?inserimento di una norma
antidiscriminatoria a
tutela dell?identità di genere e dell?orientamento
sessuale nello
statuto
del Comune di Verona ;

- chiediamo ai governi locali che hanno sottoscritto
la Carta Europea
dei
Diritti Umani nella città ed aderito al Coordinamento
Nazionale degli
Enti
Locali per la Pace di farsi promotori affinchè questa
norma
antidiscriminatoria
sia messa nera su bianco in ogni Statuto comunale,
Provinciale e
Regionale
in modo da recuperare il loro ruolo storico di spazio
politico e
sociale
nel quale ogni abitante possa avere lo stesso diritto
di cittadinanza
pur
conservando la propria diversità compresa quella
dell?orientamento
sessuale
ed identità di genere;

- continuare la campagna di pressione sullo Stato
italiano affinchè
recepisca
le direttive e raccomandazioni dell?Unione Europea e
della carta dei
Diriti
Umani per il riconoscimento giuridico e sociale e la
cittadinanza dei
gay,
delle lesbiche, dei bisessuali , dei transessuali e
transgender.

- Il Circolo Pink di Verona dopo venti anni di
attività sul territorio,
senza alcun sostegno pubblico chiede inoltre di
essere inserito tra le
associazioni che fanno un servizio alla collettività e
di poter
accedere
al pari di qualsiasi altro ente alla fruizione di una
sede comunale e
all?accesso
ai finanziamenti pubblici per poter continuare il
lavoro di
accoglienza
, di autoaiuto, di telefono amico,di informazione e
prevenzione Aids,
di
promozione di iniziative culturali e politiche fin qui
svolto.

Basta con le politiche reazionarie e razziste delle
destre!
Basta con la logica della rimozione e del non detto di
buona parte del
centrosinistra
sulle questioni legate alla sessualità, all?identità
di genere e
all?orientamento
sessuale: è tempo di scegliere!

PROMUOVONO: RETE GLBTQ (Circolo Pink Verona,
Antagonismogay Bologna,
Circolo
Maurice Torino, ecc), CSOA La Chimica,



per adesioni: 26febbrraio2005@???
per contatti: Roberto Aere 340 2903991 - Gianni
Zardini 348 2634126
www.circolopink.it











        
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