Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Sisma-Asia. Cima: Italia annulli debito, non segua decisione Club di Parigi
- Kyoto: Pecoraro Scanio: da UE schiaffo allItalia, ora Matteoli si dimetta
- Kyoto. Cima: un altra brutta figuraccia
- Regionali. Esecutivo Verdi: no alle liste dei presidenti, non rincorrere 
centrodestra
- Regionali. Pecoraro: per centrodestra campagna barzelletta
- Fecondazione. De Petris: un altro passo avanti
- Procreazione. Pecoraro Scanio: referendari-Governo 4 a 1
- Iraq. Cento: avvertimento ai giornali conferma necessita rinvio elezioni
- Gad. Pecoraro: pace duratura con regole chiare
- Smog. Verdi: per contrastare emergenze servono misure strutturali
- Scontro treni. Verdi: ultime 3 Finanziarie tagliano le risorse
- Scontro treni. Cento: Lunardi reticente su sicurezza non è cambiato nulla
- Rai. Pecoraro: stop a quotazione e privatizzazione
- Centrale Civitavecchia. Bonelli: da Governo norma incivile
- Lotto-donna suicida. Cento: un drammatico segnale dallarme
- Parlamento europeo. Verdi/Ale chiedono disamina direttiva brevettabilità 
software
- Comunali/Venezia. Bettin: restano nodi programma
Econews dalle agenzie estere:
- EU recommends tax breaks for cleaner diesel cars (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28994/story.htm
- Russian population to fall by a third by 2050 (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29001/story.htm
Sisma-Asia. Cima: Italia annulli debito, non segua decisione Club di Parigi
Il Governo italiano non dia seguito alle decisioni di moratoria del debito 
dei paesi colpiti dal maremoto, deciso dal cosiddetto Club di Parigi e 
conceda invece il suo annullamento, previsto, tra laltro, anche da una 
legge dello stato, la 209, del 2000. Lo ha dichiarato la deputata verde 
Laura Cima, segretaria della Commissione esteri, che ha criticato 
fortemente la semplice sospensione del debito ai paesi asiatici concessa 
dai maggiori paesi creditori che formano il Club di Parigi, piuttosto che 
il suo annullamento come aveva anche auspicato il presidente di turno della 
Ue, Juncker. Questo Governo  spiega Cima  con la Finanziaria del 2003 ha 
già fortemente ridimensionato lefficacia della legge misure per la 
riduzione del debito estero dei paesi a più basso reddito e maggiormente 
indebitati, ora di fronte a questa immane tragedia, faccia un passo avanti 
significativo e dimostri una volta tanto il volto della solidarietà, 
concetto spesso estraneo alla sua politica estera, annullando il debito.
Kyoto: Pecoraro Scanio: da UE schiaffo allItalia, ora Matteoli si dimetta
Per seguire Bush perdiamo lEuropa. Il duro monito che arriva dal 
Parlamento europeo è uno schiaffo allItalia e alla politica irresponsabile 
di matteoli che a questo punto dovrebbe avere la decenza di dimettersi. Il 
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commenta così lapprovazione 
della risoluzione con cui il Parlamento europeo deplora le dichiarazioni 
del ministro dellambiente italiano secondo il quale sarebbe inutile 
fissare obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni dopo il 2012 
senza la partecipazione degli Usa, Cina e India. Mai negli ultimi anni 
lItalia aveva abbracciato in modo così servile le posizioni più 
antiambientali dellamministrazione Bush. Boicottare il Protocollo di Kyoto 
 spiega il leader del sole che ride - significa tradire gli impegni 
assunti in Parlamento e valutare le prospettive del nostro paese e del 
pianeta soltanto in termini di profitto economico. Accodandosi alle 
politiche di Bush, lItalia indebolisce il ruolo guida dellEuropa contro i 
cambiamenti climatici. La preferenza accordata dagli Usa e dallItalia ai 
rapporti bilaterali è miope rispetto alla scelta di aderire al Protocollo 
di Kyoto che stabilisce obblighi e relative misure sanzionatorie per i 
paesi che non ne rispettano i parametri. Oggi il Parlamento europeo ha 
sanzionato una scelta inammissibile e colpevole: il Governo italiano non 
può pensare di chiudere gli occhi di fronte ai cambiamenti climatici in 
atto. Per questo chiediamo le dimissioni del ministro.
Kyoto. Cima: un altra brutta figuraccia
Unaltra brutta figuraccia. E il commento della deputata verde Laura 
Cima allemendamento votato dal il Parlamento europeo con il quale si 
''deplorano le ripetute dichiarazioni del ministro italiano per l'ambiente, 
secondo il quale sarebbe inutile fissare obiettivi vincolanti per la 
riduzione delle emissioni dopo il 2012 senza la partecipazione degli Usa, 
Cina e India''. ''La UE  ha dichiarato Cima - punta lindice contro il 
ministro italiano del non ambiente accusandolo di fare dichiarazioni che 
potrebbero indebolire la posizione dell'Unione europea, speriamo che 
Matteoli, di fronte a questa ennesima brutta figura rinsavisca e torni sui 
suoi passi.
Regionali. Esecutivo Verdi: no alle liste dei presidenti non rincorrere 
centrodestra
Di fronte ad un centrodestra che per mascherare il proprio fallimento 
propone liste dei presidenti, il centrosinistra deve rispondere con una 
forte centralità programmatica, evitando di rincorrere la Cdl in questa 
deriva personalistica che racchiude anche forti rischi di trasformismo. 
Così lesecutivo nazionale dei Verdi, riunito ieri a Roma, ha ribadito la 
contrarietà alle liste dei presidenti. Il presidente Pecoraro Scanio 
chiederà alle prossime riunioni della coalizione anche coerenza dei 
programmi nelle regioni su temi centrali, quali le politiche energetiche, i 
rifiuti e la difesa del territorio, nonché regole chiare nella coalizione 
per garantire un effettivo pluralismo nella rappresentanza istituzionale 
delle forze politiche.
Regionali. Pecoraro: per centrodestra campagna barzelletta
"Il centrodestra sta traducendo la campagna delle regionali in una 
barzelletta. Non una parola di programma, non si capisce cosa vogliono fare 
Formigoni, Fitto o Storace per governare meglio le regioni". Lo ha detto il 
presidente nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, parlando con i 
giornalisti a margine di un'iniziativa politica a Bologna. "Stanno facendo 
solo questo teatrino indecente e indecoroso - ha aggiunto Pecoraro Scanio - 
ma spesso queste liste dei presidenti sono liste di trasformisti, di 
personaggi che passano da destra a sinistra, da sinistra a destra, per 
assicurarsi qualche posto in qualche consiglio regionale". (Ansa).
Fecondazione. De Petris: un altro passo avanti
"Un altro passo avanti verso l'abrogazione di norme oscurantiste che 
minacciano pericolosamente la salute delle donne". E' il commento della 
senatrice Loredana De Petris, membro del direttivo del comitato promotore 
dei referendum sulla fecondazione. "La decisione della Consulta avalla le 
nostre motivazioni. La parola deve andare ai cittadini che su un argomento 
così importante hanno il diritto di esprimersi. Questo Governo e questa 
maggioranza sul tema della procreazione assistita hanno già fatto troppi 
danni".
Procreazione. Pecoraro Scanio: referendari-Governo 4 a 1
Referendari-Governo 4 a 1. Un bel risultato che boccia innanzitutto la 
scelta del Governo che si era costituito contro i referendum e a difesa 
della legge esistente. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio 
commenta così la decisione della Consulta di ammettere quattro dei cinque 
referendum sulla procreazione assistita. Certo  aggiunge il leader dei 
Verdi  siamo rammaricati per il no al referendum più chiaro, quello che 
chiedeva labrogazione dellintera legge, anche perché la logica 
referendaria prevede sì la cancellazione di una legge, ma per sostituirla 
con unaltra. In ogni caso ora è necessario partire subito con i comitati 
per il sì perché si deve consentire ai cittadini di cancellare almeno le 
parti più scabrose di quella legge.
Iraq. Cento: avvertimento ai giornali conferma necessita rinvio elezioni
Secondo il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, la lettera della Farnesina 
ai quotidiani italiani, invitati a non mandare giornalisti in Iraq in 
occasione delle elezioni, suscita perplessità e conferma che quelle 
elezioni devono essere rinviate. Cento mette in evidenza che lo 
svolgimento di una competizione elettorale in assenza dei mezzi di 
informazione suscita forti dubbi sulla legittimità delle operazioni di 
voto. Resta il fatto che lassenza delle indispensabili condizioni di 
sicurezza denunciate dal ministero degli esteri testimonia del caos creato 
dalla occupazione militare di un paese che vuole scegliere il proprio 
futuro libero da qualsiasi ingerenza straniera.
Gad. Pecoraro: pace duratura con regole chiare
Dopo il raggiunto accordo con Mastella, nella Gad e' tregua o e' pace 
duratura? Per Alfonso Pecoraro Scanio, portavoce nazionale dei Verdi, a 
Bologna per un incontro sulle regionali, la pace regnera' "se il 
centrosinistra si da' un programma unitario e regole chiare". In questo 
caso "sicuramente la pace sara' duratura. Per ora e' molto importante avere 
recuperato l'unita' con tutte le forze. Il dibattito sul programma non e' 
ancora cominciato. Noi non porremo mai problemi legati alle poltrone ma 
sulle regole e sul programma saremo molto rigorosi: il centrosinistra deve 
avere un programma che, per esempio, faccia andare a energia solare 
l'Italia. Noi puntiamo a un programma vero: su questo ci sara' un confronto 
alto e troveremo l'unita'". (Dire)
Smog. Verdi: per contrastare emergenze servono misure strutturali
"L'inquinamento da polveri sottili nelle grandi citta' ha raggiunto 
dimensioni allarmanti e va contrastato con provvedimenti piu' efficaci 
della limitazione del traffico". Lo ha dichiarato il coordinatore 
dell'esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. "Gli effetti sulla salute pubblica 
dell'inquinamento atmosferico - continua Bonelli - sono terribili e 
provocano migliaia di morti ogni anno, come dimostrano numerosi ed 
autorevoli studi, oltre all'insorgere di patologie respiratorie in decine 
di migliaia di persone. Per tutelare i cittadini occorre affrontare il 
problema con coraggio". Quando e' in gioco la salute di milioni di persone 
che vivono nelle citta' - conclude il coordinatore del sole che ride - 
occorrono scelte "coraggiose e, se necessario, radicali. La nostra proposta 
principale e' investire nel trasporto pubblico, modernizzando i parchi 
mezzi e costruendo nuove linee per tram e metropolitane. I fondi per questi 
investimenti essenziali potrebbero essere presi da quelli destinati ad 
opere costosissime ed inutili come il ponte di messina". (Dire)
Scontro treni. Verdi: ultime 3 Finanziarie tagliano le risorse
"Se valutiamo le risorse assegnate dalle diverse leggi finanziarie 
approvate dal centrosinistra, emerge chiaramente come le polemiche 
irresponsabili del ministro Lunardi contro i governi precedenti che 
avrebbero fermato tutti gli investimenti sono completamente false". Ad 
affermarlo e' la sentarice dei Verdi Anna Donati nel dossier presentato 
ieri in occasione dell'audizione in Commissione trasporti del ministro 
Pietro Lunardi. Il flusso di finanziamenti "e' stato sostanzialmente 
costante - spiega Donati - 4,2 mld di euro per il 1998, 3,8 mld di euro per 
1999, 3,1 mld di euro per il 2000 e 3,7 mld di euro per il 2001, con 
modeste rimodulazioni e rifinanziamenti effettivi". Dal 2003 "tutte le 
finanziarie dell'attuale Governo hanno operato ingenti rimodulazioni di 
risorse - continua il dossier dei Verdi - che sono state quindi spostate 
nel primo anno successivo al triennio di riferimento". Il risultato "e' 
che, solo con la Finanziaria 2002 vi era stato un effettivo incremento 
assegnando 4,3 miliardi di euro agli investimenti delle ferrovie, che 
includeva pero' anche la quota per l'alta velocita' Torino-Milano-Napoli - 
aggiunge il documento presentato da Donati - mentre nel 2003 le risorse 
effettivamente spendibili assegnate sono state pari a 3,8 mld euro, nel 
2004 si e' passati a 2,7 mld di euro, e infine nella Finanziaria 2005 sono 
stati previsti fondi per 2,9 mld di euro". E inoltre, con la legge 
Finanziaria 2004 "e' stato attuato un vero e proprio gioco delle tre carte 
- conclude Donati - in quanto con la tabella 'd' sono stati concessi 
finanziamenti per 6,7 miliardi e con la tabella 'e' e' stato effettuato 
contestualmente un definanziamento di 5,3 miliardi". (Dire)
Scontro treni. Cento: Lunardi reticente su sicurezza non è cambiato nulla
Secondo il deputato dei Verdi Paolo Cento, il ministro Lunardi è stato 
reticente in Parlamento sulle responsabilità del governo nella 
predisposizione di misure di sicurezza adeguate alla nostra rete 
ferroviaria, mentre sulla linea Bologna-Verona, dopo lincidente di 
Crevalcore, - sottolinea Cento - la circolazione dei treni è ripresa con le 
stesse modalità, come se nulla fosse accaduto. Cento evidenzia che questo 
dato è grave e sconcertante: per questo i Verdi hanno deciso di organizzare 
il prossimo 7 febbraio, ad un mese dal disastro, manifestazione nelle 
principali città italiane contro lalta velocità, per la sicurezza 
ferroviaria, per laumento qualitativo e quantitativo del trasporto locale 
e interregionale.
Rai. Pecoraro: stop a quotazione e privatizzazione
"E' ridicolo che Gasparri si erga a difensore della Rai dal momento che ha 
lavorato con pervicacia per indebolirla. E' scandaloso che lui, esponente 
del governo Berlusconi, arrivi a sostenere che la vendita ai privati 
garantisca il pluralismo". E' l'opinione del presidente dei Verdi, Alfonso 
Pecoraro Scanio. "I ripetuti allarmi - sottolinea Pecoraro in una nota - 
lanciati dal sindacato Usigrai sono rimasti inascoltati. Il rischio che la 
quotazione in borsa ed il processo di privatizzazione siano il preludio 
allo smantellamento del servizio pubblico e non è certo il governo 
Berlusconi a poter fornire garanzie". "La situazione dell'informazione 
pubblica - conclude - è preoccupante e vive una fase delicata. Gli allarmi 
dell'antitrust e della Commissione europea, gli inviti del presidente 
Ciampi impongono a tutta l'alleanza di centrosinistra una mobilitazione in 
difesa del sistema pubblico radiotelevisivo e di tutelare i lavoratori". (Ansa)
Centrale Civitavecchia. Bonelli: da Governo norma incivile
La norma della Finanziaria la cui applicazione e' stata richiesta dagli 
avvocati dell'Enel durante un dibattimento nel tribunale di Civitavecchia 
relativo ai lavori di riconversione della centrale "e' un attentato alla 
liberta' dei diritti civili di tutti gli italiani e alla popolazione del 
litorale nord del Lazio". Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, capogruppo 
dei Verdi alla Regione Lazio. Con l'articolo 1 del comma 552 della legge 
finanziaria - afferma Bonelli -"si impedisce al tribunale di occuparsi del 
procedimento in corso per la riconversione a carbone della centrale di 
Torre Valdaliga nord. Cosi' si annullano le liberta' democratiche e i 
diritti civili dei cittadini, che adesso non possono tutelare la propria 
salute per i rischi legati alla emissione delle polveri della centrale 
nemmeno davanti a un tribunale". La norma contenuta nella legge finanziaria 
e' "incivile e incostituzionale - conclude Bonelli - ci troviamo davanti a 
un vero e proprio regime che di fatto impedisce anche la tutela dei piu' 
elementari diritti". (Dire)
Lotto-donna suicida. Cento: un drammatico segnale dallarme
Il deputato verde Paolo Cento, vicepresidente commissione giustizia, 
accogliendo anche lappello di padre Rastrelli, presidente della consulta 
nazionale antiusura, ha dichiarato: il suicidio di ieri della donna di 
Carrara che aveva dilapidato i risparmi di famiglia giocando al lotto, è un 
drammatico segnale dallarme che richiede anche in Parlamento una 
riflessione seria sulla necessità di introdurre forme di protezione e 
riduzione del danno nei confronti di persone che rischiano di giocare 
addirittura la propria vita nel gioco. Daltra parte negli ultimi anni vi è 
stato un incentivo anche con scelte realizzate nelle leggi finanziarie a 
tentare la fortuna come carta risolutiva per superare una condizione di 
disagio, oltre che psicologico anche sociale. Di fronte a questi danni la 
risposta non può essere il proibizionismo legislativo, ma vanno individuati 
strumenti nuovi oltre che incentivata una forte campagna culturale di 
prevenzione per evitare eccessi che in una società in crisi potrebbero 
diventare patologici.
Parlamento europeo. Verdi/Ale chiedono disamina direttiva brevettabilità 
software
La presidente del gruppo Monica Frassoni e l'europarlamentare austriaca Eva 
Lichtenberger hanno chiesto di porre una mozione nella quale si chiede di 
ripartire da capo con la disamina della controversa proposta di direttiva 
sulla brevettabilità del software all'ordine del giorno della prossima 
seduta della commissione giuridica (prevista per mercoledi' 19 gennaio). 
Monica Frassoni, coordinatrice del gruppo per le materie della Commissione, 
ha dichiarato: "è fondamentale ripartire da capo con questa proposta di 
direttiva. Il consiglio, che al momento dovrebbe esprimersi al riguardo, 
tergiversa ed è quindi opportuno che sia il Parlamento a porre mano alla 
questione. I ministri hanno commesso un grave errore il 18 maggio scorso, 
quando hanno ignorato i miglioramenti che il Parlamento aveva apportato 
alla proposta di direttiva ed hanno invece adottato un disegno di legge che 
serve soprattutto agli scopi delle grandi aziende. Ma da allora la 
situazione è molto cambiata e diversi governi europei sono messi sotto 
pressione da parte delle rispettive opinioni pubbliche, affinché non 
approvino normative per la brevettabilità del software." "La concessione di 
brevetti software sarebbe un colpo gravissimo per il fiorente settore 
europeo delle IT, soprattutto per la aziende medie e piccole, che non 
possono permettersi i costi delle procedure legate alla brevettabilità di 
un prodotto. I governi devono riflettere se l'adozione di un modello 
americano per quello che riguarda la brevettabilità del software non corra 
il rischio di procurare più danno che benefici, dal momento che colpirebbe 
gravemente la capacità di innovazione delle aziende europee."
Comunali/Venezia. Bettin: restano nodi programma
"Tutto quello che può fare il tavolo della coalizione è organizzare, se 
ancora si può, delle primarie credibili. Oppure, sui nomi e sui programmi, 
si vada dritti e separati al primo turno elettorale, e forse anche al 
secondo". Lo ha affermato, intervenendo al coordinamento comunale dei Verdi 
veneziani, il prosindaco di Mestre Gianfranco Bettin, già indicato come 
candidato del polo rosso-verde e civico per la carica di sindaco di Venezia 
alle prossime elezioni comunali. "Credo - ha osservato Bettin - che bisogna 
prendere atto che ormai il tempo è scaduto e che la situazione non si va 
rischiarando. Anzi. Più passano i giorni - ha proseguito - più appare 
chiaro che, se il tavolo della coalizione ha fatto uno sforzo unitario 
apprezzabile, in realtà i nodi programmatici restano irrisolti. Ieri sono 
venute inaccettabili proposte da parte di esponenti della Margherita che 
riportano indietro il confronto sul tema della salvaguardia. Idem, da altre 
parti politiche, sulla questione di Porto Marghera e sulla questione del 
referendum sul cvm e sul fosgene richiesto da migliaia e migliaia di 
cittadini, che qualcuno vorrebbe impedire. Dietro la difficoltà di trovare 
una candidatura convincente, in effetti, - ha concluso - sembra sempre più 
chiaro che ci sono proprio questi nodi programmatici, compreso quello del 
welfare. Noi non ci stiamo. Non ci stiamo più. Quello sforzo programmatico 
non ha prodotto risultati solidi".(Ansa)
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com