[Forumlucca] Econews - 14 gennaio 2005

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 14 gennaio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Sisma-Asia. Cima: Italia annulli debito, non segua decisione Club di Parigi
- Kyoto: Pecoraro Scanio: da UE schiaffo all’Italia, ora Matteoli si dimetta
- Kyoto. Cima: un’ altra brutta figuraccia
- Regionali. Esecutivo Verdi: no alle liste dei presidenti, non rincorrere
centrodestra
- Regionali. Pecoraro: per centrodestra campagna barzelletta
- Fecondazione. De Petris: un altro passo avanti
- Procreazione. Pecoraro Scanio: referendari-Governo 4 a 1
- Iraq. Cento: avvertimento ai giornali conferma necessita’ rinvio elezioni
- Gad. Pecoraro: pace duratura con regole chiare
- Smog. Verdi: per contrastare emergenze servono misure strutturali
- Scontro treni. Verdi: ultime 3 Finanziarie tagliano le risorse
- Scontro treni. Cento: Lunardi reticente su sicurezza non è cambiato nulla
- Rai. Pecoraro: stop a quotazione e privatizzazione
- Centrale Civitavecchia. Bonelli: da Governo norma incivile
- Lotto-donna suicida. Cento: un drammatico segnale d’allarme
- Parlamento europeo. Verdi/Ale chiedono disamina direttiva brevettabilità
software
- Comunali/Venezia. Bettin: restano nodi programma
Econews dalle agenzie estere:
- EU recommends tax breaks for cleaner diesel cars (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28994/story.htm
- Russian population to fall by a third by 2050 (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29001/story.htm


Sisma-Asia. Cima: Italia annulli debito, non segua decisione Club di Parigi

“Il Governo italiano non dia seguito alle decisioni di moratoria del debito
dei paesi colpiti dal maremoto, deciso dal cosiddetto Club di Parigi e
conceda invece il suo annullamento, previsto, tra l’altro, anche da una
legge dello stato, la 209, del 2000”. Lo ha dichiarato la deputata verde
Laura Cima, segretaria della Commissione esteri, che ha criticato
fortemente la semplice sospensione del debito ai paesi asiatici concessa
dai maggiori paesi creditori che formano il Club di Parigi, piuttosto che
il suo annullamento come aveva anche auspicato il presidente di turno della
Ue, Juncker. “Questo Governo ­ spiega Cima ­ con la Finanziaria del 2003 ha
già fortemente ridimensionato l’efficacia della legge “misure per la
riduzione del debito estero dei paesi a più basso reddito e maggiormente
indebitati”, ora di fronte a questa immane tragedia, faccia un passo avanti
significativo e dimostri una volta tanto il volto della solidarietà,
concetto spesso estraneo alla sua politica estera, annullando il debito”.

Kyoto: Pecoraro Scanio: da UE schiaffo all’Italia, ora Matteoli si dimetta

“Per seguire Bush perdiamo l’Europa. Il duro monito che arriva dal
Parlamento europeo è uno schiaffo all’Italia e alla politica irresponsabile
di matteoli che a questo punto dovrebbe avere la decenza di dimettersi”. Il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commenta così l’approvazione
della risoluzione con cui il Parlamento europeo deplora le dichiarazioni
del ministro dell’ambiente italiano secondo il quale sarebbe inutile
fissare obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni dopo il 2012
senza la partecipazione degli Usa, Cina e India. “Mai negli ultimi anni
l’Italia aveva abbracciato in modo così servile le posizioni più
antiambientali dell’amministrazione Bush. Boicottare il Protocollo di Kyoto
­ spiega il leader del sole che ride - significa tradire gli impegni
assunti in Parlamento e valutare le prospettive del nostro paese e del
pianeta soltanto in termini di profitto economico. Accodandosi alle
politiche di Bush, l’Italia indebolisce il ruolo guida dell’Europa contro i
cambiamenti climatici. La preferenza accordata dagli Usa e dall’Italia ai
rapporti bilaterali è miope rispetto alla scelta di aderire al Protocollo
di Kyoto che stabilisce obblighi e relative misure sanzionatorie per i
paesi che non ne rispettano i parametri. Oggi il Parlamento europeo ha
sanzionato una scelta inammissibile e colpevole: il Governo italiano non
può pensare di chiudere gli occhi di fronte ai cambiamenti climatici in
atto. Per questo chiediamo le dimissioni del ministro”.

Kyoto. Cima: un’ altra brutta figuraccia

“Un’altra brutta figuraccia”. E’ il commento della deputata verde Laura
Cima all’emendamento votato dal il Parlamento europeo con il quale si
''deplorano le ripetute dichiarazioni del ministro italiano per l'ambiente,
secondo il quale sarebbe inutile fissare obiettivi vincolanti per la
riduzione delle emissioni dopo il 2012 senza la partecipazione degli Usa,
Cina e India''. ''La UE ­ ha dichiarato Cima - punta l’indice contro il
ministro italiano del “non ambiente” accusandolo di fare dichiarazioni che
potrebbero indebolire la posizione dell'Unione europea, speriamo che
Matteoli, di fronte a questa ennesima brutta figura rinsavisca e torni sui
suoi passi”.

Regionali. Esecutivo Verdi: no alle liste dei presidenti non rincorrere
centrodestra

Di fronte ad un centrodestra che per mascherare il proprio fallimento
propone liste dei presidenti, il centrosinistra deve rispondere con una
forte centralità programmatica, evitando di rincorrere la Cdl in questa
deriva personalistica che racchiude anche forti rischi di trasformismo.
Così l’esecutivo nazionale dei Verdi, riunito ieri a Roma, ha ribadito la
contrarietà alle liste dei presidenti. Il presidente Pecoraro Scanio
chiederà alle prossime riunioni della coalizione anche coerenza dei
programmi nelle regioni su temi centrali, quali le politiche energetiche, i
rifiuti e la difesa del territorio, nonché regole chiare nella coalizione
per garantire un effettivo pluralismo nella rappresentanza istituzionale
delle forze politiche.

Regionali. Pecoraro: per centrodestra campagna barzelletta

"Il centrodestra sta traducendo la campagna delle regionali in una
barzelletta. Non una parola di programma, non si capisce cosa vogliono fare
Formigoni, Fitto o Storace per governare meglio le regioni". Lo ha detto il
presidente nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, parlando con i
giornalisti a margine di un'iniziativa politica a Bologna. "Stanno facendo
solo questo teatrino indecente e indecoroso - ha aggiunto Pecoraro Scanio -
ma spesso queste liste dei presidenti sono liste di trasformisti, di
personaggi che passano da destra a sinistra, da sinistra a destra, per
assicurarsi qualche posto in qualche consiglio regionale". (Ansa).

Fecondazione. De Petris: un altro passo avanti

"Un altro passo avanti verso l'abrogazione di norme oscurantiste che
minacciano pericolosamente la salute delle donne". E' il commento della
senatrice Loredana De Petris, membro del direttivo del comitato promotore
dei referendum sulla fecondazione. "La decisione della Consulta avalla le
nostre motivazioni. La parola deve andare ai cittadini che su un argomento
così importante hanno il diritto di esprimersi. Questo Governo e questa
maggioranza sul tema della procreazione assistita hanno già fatto troppi
danni".

Procreazione. Pecoraro Scanio: referendari-Governo 4 a 1

“Referendari-Governo 4 a 1. Un bel risultato che boccia innanzitutto la
scelta del Governo che si era costituito contro i referendum e a difesa
della legge esistente”. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
commenta così la decisione della Consulta di ammettere quattro dei cinque
referendum sulla procreazione assistita. “Certo ­ aggiunge il leader dei
Verdi ­ siamo rammaricati per il no al referendum più chiaro, quello che
chiedeva l’abrogazione dell’intera legge, anche perché la logica
referendaria prevede sì la cancellazione di una legge, ma per sostituirla
con un’altra. In ogni caso ora è necessario partire subito con i comitati
per il sì perché si deve consentire ai cittadini di cancellare almeno le
parti più scabrose di quella legge”.

Iraq. Cento: avvertimento ai giornali conferma necessita’ rinvio elezioni

Secondo il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, la lettera della Farnesina
ai quotidiani italiani, invitati a non mandare giornalisti in Iraq in
occasione delle elezioni, “suscita perplessità e conferma che quelle
elezioni devono essere rinviate”. Cento mette in evidenza che “lo
svolgimento di una competizione elettorale in assenza dei mezzi di
informazione suscita forti dubbi sulla legittimità delle operazioni di
voto. Resta il fatto che l’assenza delle indispensabili condizioni di
sicurezza denunciate dal ministero degli esteri testimonia del caos creato
dalla occupazione militare di un paese che vuole scegliere il proprio
futuro libero da qualsiasi ingerenza straniera”.

Gad. Pecoraro: pace duratura con regole chiare

Dopo il raggiunto accordo con Mastella, nella Gad e' tregua o e' pace
duratura? Per Alfonso Pecoraro Scanio, portavoce nazionale dei Verdi, a
Bologna per un incontro sulle regionali, la pace regnera' "se il
centrosinistra si da' un programma unitario e regole chiare". In questo
caso "sicuramente la pace sara' duratura. Per ora e' molto importante avere
recuperato l'unita' con tutte le forze. Il dibattito sul programma non e'
ancora cominciato. Noi non porremo mai problemi legati alle poltrone ma
sulle regole e sul programma saremo molto rigorosi: il centrosinistra deve
avere un programma che, per esempio, faccia andare a energia solare
l'Italia. Noi puntiamo a un programma vero: su questo ci sara' un confronto
alto e troveremo l'unita'". (Dire)

Smog. Verdi: per contrastare emergenze servono misure strutturali

"L'inquinamento da polveri sottili nelle grandi citta' ha raggiunto
dimensioni allarmanti e va contrastato con provvedimenti piu' efficaci
della limitazione del traffico". Lo ha dichiarato il coordinatore
dell'esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. "Gli effetti sulla salute pubblica
dell'inquinamento atmosferico - continua Bonelli - sono terribili e
provocano migliaia di morti ogni anno, come dimostrano numerosi ed
autorevoli studi, oltre all'insorgere di patologie respiratorie in decine
di migliaia di persone. Per tutelare i cittadini occorre affrontare il
problema con coraggio". Quando e' in gioco la salute di milioni di persone
che vivono nelle citta' - conclude il coordinatore del sole che ride -
occorrono scelte "coraggiose e, se necessario, radicali. La nostra proposta
principale e' investire nel trasporto pubblico, modernizzando i parchi
mezzi e costruendo nuove linee per tram e metropolitane. I fondi per questi
investimenti essenziali potrebbero essere presi da quelli destinati ad
opere costosissime ed inutili come il ponte di messina". (Dire)

Scontro treni. Verdi: ultime 3 Finanziarie tagliano le risorse

"Se valutiamo le risorse assegnate dalle diverse leggi finanziarie
approvate dal centrosinistra, emerge chiaramente come le polemiche
irresponsabili del ministro Lunardi contro i governi precedenti che
avrebbero fermato tutti gli investimenti sono completamente false". Ad
affermarlo e' la sentarice dei Verdi Anna Donati nel dossier presentato
ieri in occasione dell'audizione in Commissione trasporti del ministro
Pietro Lunardi. Il flusso di finanziamenti "e' stato sostanzialmente
costante - spiega Donati - 4,2 mld di euro per il 1998, 3,8 mld di euro per
1999, 3,1 mld di euro per il 2000 e 3,7 mld di euro per il 2001, con
modeste rimodulazioni e rifinanziamenti effettivi". Dal 2003 "tutte le
finanziarie dell'attuale Governo hanno operato ingenti rimodulazioni di
risorse - continua il dossier dei Verdi - che sono state quindi spostate
nel primo anno successivo al triennio di riferimento". Il risultato "e'
che, solo con la Finanziaria 2002 vi era stato un effettivo incremento
assegnando 4,3 miliardi di euro agli investimenti delle ferrovie, che
includeva pero' anche la quota per l'alta velocita' Torino-Milano-Napoli -
aggiunge il documento presentato da Donati - mentre nel 2003 le risorse
effettivamente spendibili assegnate sono state pari a 3,8 mld euro, nel
2004 si e' passati a 2,7 mld di euro, e infine nella Finanziaria 2005 sono
stati previsti fondi per 2,9 mld di euro". E inoltre, con la legge
Finanziaria 2004 "e' stato attuato un vero e proprio gioco delle tre carte
- conclude Donati - in quanto con la tabella 'd' sono stati concessi
finanziamenti per 6,7 miliardi e con la tabella 'e' e' stato effettuato
contestualmente un definanziamento di 5,3 miliardi". (Dire)

Scontro treni. Cento: Lunardi reticente su sicurezza non è cambiato nulla

Secondo il deputato dei Verdi Paolo Cento, “il ministro Lunardi è stato
reticente in Parlamento sulle responsabilità del governo nella
predisposizione di misure di sicurezza adeguate alla nostra rete
ferroviaria, mentre sulla linea Bologna-Verona, dopo l’incidente di
Crevalcore, - sottolinea Cento - la circolazione dei treni è ripresa con le
stesse modalità, come se nulla fosse accaduto”. Cento evidenzia che “questo
dato è grave e sconcertante: per questo i Verdi hanno deciso di organizzare
il prossimo 7 febbraio, ad un mese dal disastro, manifestazione nelle
principali città italiane contro l’alta velocità, per la sicurezza
ferroviaria, per l’aumento qualitativo e quantitativo del trasporto locale
e interregionale”.

Rai. Pecoraro: stop a quotazione e privatizzazione

"E' ridicolo che Gasparri si erga a difensore della Rai dal momento che ha
lavorato con pervicacia per indebolirla. E' scandaloso che lui, esponente
del governo Berlusconi, arrivi a sostenere che la vendita ai privati
garantisca il pluralismo". E' l'opinione del presidente dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio. "I ripetuti allarmi - sottolinea Pecoraro in una nota -
lanciati dal sindacato Usigrai sono rimasti inascoltati. Il rischio che la
quotazione in borsa ed il processo di privatizzazione siano il preludio
allo smantellamento del servizio pubblico e non è certo il governo
Berlusconi a poter fornire garanzie". "La situazione dell'informazione
pubblica - conclude - è preoccupante e vive una fase delicata. Gli allarmi
dell'antitrust e della Commissione europea, gli inviti del presidente
Ciampi impongono a tutta l'alleanza di centrosinistra una mobilitazione in
difesa del sistema pubblico radiotelevisivo e di tutelare i lavoratori". (Ansa)

Centrale Civitavecchia. Bonelli: da Governo norma incivile

La norma della Finanziaria la cui applicazione e' stata richiesta dagli
avvocati dell'Enel durante un dibattimento nel tribunale di Civitavecchia
relativo ai lavori di riconversione della centrale "e' un attentato alla
liberta' dei diritti civili di tutti gli italiani e alla popolazione del
litorale nord del Lazio". Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, capogruppo
dei Verdi alla Regione Lazio. Con l'articolo 1 del comma 552 della legge
finanziaria - afferma Bonelli -"si impedisce al tribunale di occuparsi del
procedimento in corso per la riconversione a carbone della centrale di
Torre Valdaliga nord. Cosi' si annullano le liberta' democratiche e i
diritti civili dei cittadini, che adesso non possono tutelare la propria
salute per i rischi legati alla emissione delle polveri della centrale
nemmeno davanti a un tribunale". La norma contenuta nella legge finanziaria
e' "incivile e incostituzionale - conclude Bonelli - ci troviamo davanti a
un vero e proprio regime che di fatto impedisce anche la tutela dei piu'
elementari diritti". (Dire)

Lotto-donna suicida. Cento: un drammatico segnale d’allarme

Il deputato verde Paolo Cento, vicepresidente commissione giustizia,
accogliendo anche l’appello di padre Rastrelli, presidente della consulta
nazionale antiusura, ha dichiarato: “il suicidio di ieri della donna di
Carrara che aveva dilapidato i risparmi di famiglia giocando al lotto, è un
drammatico segnale d’allarme che richiede anche in Parlamento una
riflessione seria sulla necessità di introdurre forme di protezione e
riduzione del danno nei confronti di persone che rischiano di giocare
addirittura la propria vita nel gioco. D’altra parte negli ultimi anni vi è
stato un incentivo anche con scelte realizzate nelle leggi finanziarie a
tentare la fortuna come carta risolutiva per superare una condizione di
disagio, oltre che psicologico anche sociale. Di fronte a questi danni la
risposta non può essere il proibizionismo legislativo, ma vanno individuati
strumenti nuovi oltre che incentivata una forte campagna culturale di
prevenzione per evitare eccessi che in una società in crisi potrebbero
diventare patologici”.

Parlamento europeo. Verdi/Ale chiedono disamina direttiva brevettabilità
software

La presidente del gruppo Monica Frassoni e l'europarlamentare austriaca Eva
Lichtenberger hanno chiesto di porre una mozione nella quale si chiede di
ripartire da capo con la disamina della controversa proposta di direttiva
sulla brevettabilità del software all'ordine del giorno della prossima
seduta della commissione giuridica (prevista per mercoledi' 19 gennaio).
Monica Frassoni, coordinatrice del gruppo per le materie della Commissione,
ha dichiarato: "è fondamentale ripartire da capo con questa proposta di
direttiva. Il consiglio, che al momento dovrebbe esprimersi al riguardo,
tergiversa ed è quindi opportuno che sia il Parlamento a porre mano alla
questione. I ministri hanno commesso un grave errore il 18 maggio scorso,
quando hanno ignorato i miglioramenti che il Parlamento aveva apportato
alla proposta di direttiva ed hanno invece adottato un disegno di legge che
serve soprattutto agli scopi delle grandi aziende. Ma da allora la
situazione è molto cambiata e diversi governi europei sono messi sotto
pressione da parte delle rispettive opinioni pubbliche, affinché non
approvino normative per la brevettabilità del software." "La concessione di
brevetti software sarebbe un colpo gravissimo per il fiorente settore
europeo delle IT, soprattutto per la aziende medie e piccole, che non
possono permettersi i costi delle procedure legate alla brevettabilità di
un prodotto. I governi devono riflettere se l'adozione di un modello
americano per quello che riguarda la brevettabilità del software non corra
il rischio di procurare più danno che benefici, dal momento che colpirebbe
gravemente la capacità di innovazione delle aziende europee."

Comunali/Venezia. Bettin: restano nodi programma

"Tutto quello che può fare il tavolo della coalizione è organizzare, se
ancora si può, delle primarie credibili. Oppure, sui nomi e sui programmi,
si vada dritti e separati al primo turno elettorale, e forse anche al
secondo". Lo ha affermato, intervenendo al coordinamento comunale dei Verdi
veneziani, il prosindaco di Mestre Gianfranco Bettin, già indicato come
candidato del polo rosso-verde e civico per la carica di sindaco di Venezia
alle prossime elezioni comunali. "Credo - ha osservato Bettin - che bisogna
prendere atto che ormai il tempo è scaduto e che la situazione non si va
rischiarando. Anzi. Più passano i giorni - ha proseguito - più appare
chiaro che, se il tavolo della coalizione ha fatto uno sforzo unitario
apprezzabile, in realtà i nodi programmatici restano irrisolti. Ieri sono
venute inaccettabili proposte da parte di esponenti della Margherita che
riportano indietro il confronto sul tema della salvaguardia. Idem, da altre
parti politiche, sulla questione di Porto Marghera e sulla questione del
referendum sul cvm e sul fosgene richiesto da migliaia e migliaia di
cittadini, che qualcuno vorrebbe impedire. Dietro la difficoltà di trovare
una candidatura convincente, in effetti, - ha concluso - sembra sempre più
chiaro che ci sono proprio questi nodi programmatici, compreso quello del
welfare. Noi non ci stiamo. Non ci stiamo più. Quello sforzo programmatico
non ha prodotto risultati solidi".(Ansa)

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