[Incontrotempo] mani in alto...la vostra e' una rapina

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Szerző: info@acrobax.org
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Tárgy: [Incontrotempo] mani in alto...la vostra e' una rapina


mani in alto...
la vostra e' una rapina!



Il 6 novembre la rete nazionale per il reddito, la rete precog e molte altre
realta' autorganizzate, del sindacalismo di base, precari e occupanti di case,
studenti e singoli attivisti, hanno indetto una giornata di mobilitazione
contro la precarieta' e per un reddito garantito.
Una giornata annunciata pubblicamente da tutte quelle reti sociali, che da anni
pongono il problema della casa, della precarieta' e del reddito, e che a
partire dalla complessita' della propria composizione sociale, estremamente
trasversale, hanno trovato, in quella occasione un momento di comunicazione e
di precipitazione comune.

Quindi una giornata di mobilitazione e di lotta contro il caro vita (e contro la
precarietà) indetta non da un'area politica o dal movimento no global/dei
disobbedienti e dei centri sociali, ma da un articolato blocco sociale di
precari, di senza casa, disoccupati, lavoratori delle cooperative sociali, e
studenti che oggi sono il nodo pulsante della produzione e che nonostante cio',
vivono costantemente fra esclusione e inclusione sociale.

L'iniziativa di autoriduzione al centro commerciale Panorama ha posto
l'emergenza diffusa del caro/vita attraverso una forma di contrattazione
sociale su un paniere precario distribuito all'interno del ipermercato, che dai
generi alimentari alle tecnologie di prima necessita' simboleggia la diversita'
dei nuovi bisogni, figli delle trasformazioni epocali delle societa' globali.

Non a caso si è scelto un centro commerciale, tempio della precarieta'lavorativa
dove quotidianamente uomini e donne subiscono tempi e contratti di lavoro
massacranti; tempio del consumo dove emblematicamente la
sussunzione della vita intera, dai bisogni ai desideri, si sublima
nell'esibizione di immagini e di oggetti in vendita, come le nostre stesse
vite.

Già dal giorno stesso televisioni e giornali hanno scelto, da un lato di dare
spazio ai personalismi dei portavoce piuttosto che affrontare i contenuti
esplosi nella giornata del 6, e dall’altro hanno liquidato con categorie,
immagini e fantasmi dei passati 70', un’esperienza capace di rinnovare
linguaggi e forme sul presente delle trasformazioni.

Le dichiarazioni di Pisanu e Sacconi e le reazioni di tutte le forze politiche
parlamentari subito dopo la giornata del 6 hanno immediatamente aizzato un
clima di intimidazione e di criminalizzazione a cui stanno seguendo
puntualmente diversi procedimenti giudiziari che hanno come obiettivo quello di
relegare la mobilitazione sociale ad una mera questione di ordine pubblico con
il fine dichiarato di aggirare le contraddizioni reali che hanno animato la
giornata di mobilitazione e di lotta del 6 Novembre scorso.


Se oggi scopriamo che sul 6 novembre 58 persone, compagne e compagni (precari e
precarie) di tutta italia, sono inquisiti per rapina pluriaggravata, sulla scia
dello stesso clima arrivano denunce a pioggia sulle autoriduzioni all'Esselunga
di milano (21 denunciati) e all'ipercoop di Afragola (8).

Ancora una volta questo clima ci impone di affrontare il nodo problematico, non
piu’ rinviabile, dell’agibilita’ politica dei movimenti e delle lotte sociali a
fronte del quadro giudiziario e repressivo che da piu’ parti si sta stringendo
vertiginosamente, e per questo rilanciamo la proposta a tutte le componenti di
movimento, al sindacalismo di base e a tutti i singoli e collettivi, di
proporre un'amnistia generalizzata per tutti i reati connessi alle lotte
sociali: dalle lotte x la casa, alle precettazioni dei ferrotranviari, dalle
denunce di Scanzano, Acerra, e Melfi, ai processi di Genova e Cosenza, dalle
lotte dei disoccupati a quelle degli studenti e degli antifascisti.

Con la stessa determinazione cammineremo per la nostra strada praticando e
costruendo percorsi di liberazione e di autonomia, continuando a porre il
bisogno di reddito sul piano dell'autorganizzazione e della riappropriazione, e
per agitare il protagonismo sociale dei precar* che continueranno a mettere in
campo con noi e oltre noi, iniziative e mobilitazioni come quelle del 6
novembre.


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csoa vittorio occupato
coordinamento cittadino di lotta per la casa
collettivo sc. politiche roma3