All'Università della Bici, ma quanti dossi.....
Voluta dall'associazione Sherwoodroma e dal gruppo Bicebike, l'iniziativa vuole sensibilizzare i cittadini sul mondo delle due ruote. La bicicletta come mezzo per alleggerire il traffico e il ruolo dell'Osservatorio
Gianluca La Penna
Roma, 12 gennaio 2005 - Far conoscere il mondo delle due ruote; informare i cittadini sui vantaggi derivanti dall'uso delle biciclette nel traffico romano; la diffusione di uno stile di vita, di un atteggiamento culturale "sostenibile" con le peculiarità della Città Eterna.
Questo e altro è il progetto "Bici, Università e Mobilità", l'iniziativa dell'associazione Sherwoodroma e del gruppo Bicebike che prevede, per la prima volta, una serie di corsi che si terranno dal 17 gennaio presso la sede del Dopolavoro Ferroviario di via Bari 22 (infoline: 06-70476491).
Punto focale di "Bici, Università e Mobilità" vuole essere l'informazione sulla mobilità ciclistica, leggasi piste ciclabili e aree pedonali, temi sui quali le associazioni promotrici non condividono la politica attuata dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Roma. In particolare, si vuole sollecitare il Campidoglio affinchè dia una nuova veste all'Osservatorio Ciclabile. Approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale il 19 gennaio 2001, l'organismo ha un mero valore consultivo, tanto che fino a oggi si è riunito solo 4 volte. Bicebike e Sherwood chiedono che l'Osservatorio diventi un organismo propositivo e progettuale, per concertare gli interventi con le parti in causa evitando sprechi e conflitti competenze.
"Quella del binomio 'bici-università" è una sfida che non posso non fare mia - spiega il presidente della Commissione dello Sport del campidoglio, Enzo Foschi - Questa riguarda la qualità della vita nella capitale. A Roma ci sono molte difficoltà e dopo l'entusiasmo iniziale legato alle realizzazione di alcune piste ciclabili, ora bisogna tornare al al tavolo con le parti in causa. Ad esempio sarebbe interessante collegare diversi impianti comunali con una pista ciclabile, inoltre stianmo lavorando per realizzare un anello ciclabile nei pressi di Tor Vergata".
Particolarmente interessante l'intervento di Alfredo Cipriani, presidente di "Roma in Bici, l'associazione che riunisce i 20 artigiano capitolini delle due ruote "verdi". "A Roma la bicicletta viene utilizzata solo dagli sportivi e non come mezzo di comunicazione. A Tor Vergata ad esempio non si può arrivare in bicicletta e basterebbe realizzare un piccolo percorso dalle stazioni vicine - sottolinea Cipriani - favorire l'utilizzo della bici da parte degli studenti agevolerebbe non poco la circolazione. Se il Campidoglio volesse veramente, questa sarebbe una soluzione facile da realizzare. Penso a grandi parcheggi di scambio presso i nodi ferroviari e a piccoli piste che le colleghino con gli atenei piuttosto che coni centri sportivi". Pesante anche la denuncia di Tonino Floris, presidente di Sherwood. "Al Campidoglio manca una strategia realizzata da mani esperte nel settore - rivela - Sarebbe meglio affidarsi a specialisti invece che a diversi componenti dei vari assessorati".
A fare da avvocato dell'amministrazione capitolina Giovanni Caravalle, presidente della Commissione Trasporti Pubblici e Mobilità del Campidoglio. "Con Veltroni dobbiamo soddisfare due diritti fondamentali dei cittadini romani, specie per quelli che sono all'esterno del raccordo, un terzo della popolazione piuttosto che quelli che risiedono a ridosso dell'anello stradale, per un totale di circa 2 milioni di cittadini - afferma Caravelle - Parlo di intermodalità e di integrazione della mobilità. Dobbiamo proteggere i percorsi ciclabili e lavorare a livello realizzativi, per intervenire in modo adeguato dall'inizio - continua Caravalle - Bisogna smettere di costruire strade dimenticandosi delle biciclette, il cui uso va favorito anche nel trasporto su ferro".
Giova sottolineare in tal senso che portare una bici sulla metro è possibile solo sulla linea B, di domenica; si sta lavorando per consentirne il trasporto anche il sabato e nell'orario serale. Sulla linea a se ne parlerà a restauro concluso tra 3 anni; sui treni ad alta frequenza (Taf), portare una bicicletta costa 3,5 euro ogni 24 ore, biglietto che scende a 2,5 euro per i possessori di Metrocard.
(
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=62349&doc=si)
cicloveeg
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