[Incontrotempo] corsera sul 6/11

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I no global: «Le procure segueno l'input del Viminale che ha dichiarato la
tollerenza zero contro la lotta al caro-vita»
ROMA - Scattano le denunce per gli «espropri proletari» dello scorso novembre. A
Roma sono indagati il consigliere comunale ed esponente dei Disobbedienti romani
Nunzio D’Erme e altri 57 attivisti per i fatti del 6 novembre scorso
all’ipermercato Panorama (Pietralata) e alla Feltrinelli (Largo Argentina) di
Roma. Per loro, in parte romani, in parte provenienti da altre città d’Italia,
l’accusa formulata dal pm Salvatore Vitello è di concorso plurimo in rapina
pluriaggravata. A quanto si apprende, il pm ha delegato la Digos per gli
interrogatori in questura, che non sono ancora stati fissati. Le due azioni di
esproprio furono organizzate nell’ambito della giornata contro «precariato e
caro-vita». La giornata iniziò con l’esproprio al centro Panorama in mattinata.
Nel pomeriggio, a margine del corteo nel centro di Roma, alcuni manifestanti
attuarono una «azione di autoriduzione» alla Feltrinelli di Largo Argentina.

A NAPOLI - Anche a Napoli sono stati notificati otto avvisi di chiusura delle
indagini preliminari nei confronti di altrettanti militanti No Global per
estorsione aggravata in relazione all'iniziativa di lotta contro il caro-vita
all'Ipercoop di Afragola il 27 ottobre. Fra gli indagati anche il leader dei no
global meridionali, Francesco Caruso. I no global avevano indetto una
manifestazione all'interno dell'Ipercoop. Un centinaio di loro era entrato nel
supermercato e aveva riempito il carrello della spesa con merce prelevata alla
rinfusa dagli scaffali di vendita e aveva quindi occupato la barriera delle
casse urlando slogan di protesta contro il caro prezzi e chiedendo uno sconto
del 50% del prezzo di vendita dei beni. Il dirigente della sicurezza del
supermercato, Orazio Passante, avendo timore dell'incolumitá dei clienti
presenti e della sicurezza dei locali, aveva avviato una trattativa con Caruso
e altri, consegnando loro generi alimentari per un valore di circa 250 euro.
In una nota i no global sottolineano che la decisione della Procura della
Repubblica attua «un input politico che arriva direttamente dal ministro
dell'Interno che ha impartito una precisa linea di condotta imperniata sulla
presunta tolleranza zero contro qualsiasi azione di lotta al caro vita».
12 gennaio 2005




http://italy.indymedia.org/news/2005/01/710186.php