[Forumlucca] Econews - 11 gennaio 2005

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著者: Federazione dei Verdi di Lucca
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題目: [Forumlucca] Econews - 11 gennaio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Maremoto. Bonelli: governo ascolti le Ong
- Gad. Pecoraro: priorità siano programma e regole per coalizione
- Gad. Cento: 15 e 16 gennaio si discute di programma
- Medio Oriente. Pecoraro: ora Italia e UE sostengano Abu Mazen
- Ostia. Bonelli: immediate misure per migliorare la qualità di vita dei
residenti
- Animali. La Lav denuncia colpo di mano della maggioranza
- Acna. Allarme Wwf: Liguria blocca bonifica a Cengio
Econews dalle agenzie estere:
- Malaysia wants mangroves saved as tsunami barrier (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28911/story.htm
- South Africa plans four-ship fleet to curb poaching (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28904/story.htm


Maremoto. Bonelli: governo ascolti le Ong

“Il governo ha il dovere di ascoltare il grido d’allarme lanciato da ben 34
organizzazioni non governative, che da anni operano meritoriamente nelle aree
devastate dai cataclismi come dalle guerre e che quindi hanno una approfondita
conoscenza della situazione” lo ha dichiarato il coordinatore
dell’esecutivo dei
Verdi Angelo Bonelli commentando le accuse lanciate contro il governo dalle
associazioni che aderiscono alla campagna Sbilanciamoci. “Di fronte a questa
tragedia immensa continua Bonelli - che, come ha detto anche il presidente
Ciampi, ha colpito tutto il mondo e non solo il sud dell’Asia, è ridicolo dare
aiuti se questi non sono accompagnati da interventi strutturali. E’ urgente
l’immediata cancellazione del debito per i paesi colpiti dalla tragedia”. “E’
gravissimo conclude Bonelli - che il Governo reperisca le risorse per le
popolazioni colpite dallo tsunami dai già esigui fondi per la cooperazione, che
nell’ultima Finanziaria hanno subito anche una pesante decurtazione. L’Italia è
al penultimo posto tra i paesi industrializzati per quanto riguarda gli
interventi in aree di povertà e crisi ed è deplorevole la scarsa attenzione del
governo alla cooperazione. Servono più fondi ed una politica estera che
privilegi lo sviluppo sostenibile”.

Gad. Pecoraro: priorità siano programma e regole per coalizione

“E’ ora di dire basta a dibattiti stucchevoli ed incomprensibili, come quello
sulle liste, che allontanano i cittadini dalla politica. Prodi apra subito
discussione sul programma”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “Confidiamo continua Pecoraro - che si chiuda al più presto la
telenovela sulle liste più o meno unitarie, su quelle dei presidenti e quelle
civetta. Tutte queste sterili discussioni fanno perdere tempo prezioso che
servirebbe per definire programmi credibili da presentare in ogni regione e
regole per la coalizione”. “L’alleanza di centrosinistra conclude il leader del
sole che ride- ha la responsabilità di costruire un’alternativa di governo
credibile per impedire ad un centrodestra allo sfascio di impoverire
ulteriormente i cittadini, di proseguire nello smantellamento delle istituzioni
e della Costituzione, di devastare l’ambiente e di varare leggi a beneficio di
pochi”.

Gad. Cento: 15 e 16 gennaio si discute di programma

“Finalmente si discute di programma!”. Paolo Cento, coordinatore dei Verdi,
interviene nel dibattito sul centro sinistra e sostiene che “Prodi e tutta la
Gad dovrebbero guardare con attenzione alle due assemblee programmate a Roma il
15 ed il 16 gennaio, nell’ottica di superare il confronto sui contenitori per
spingere l’accelleratore su quello che riguarda i contenuti e i programmi. Le
due iniziative, la prima indetta da Il Manifesto, l’altra da numerose
riviste di
area ecologista, sindacale, e dell’associzionismo anche di area cattolica,
saranno una occasione per cominciare a mettere nero su bianco alcune proposte
programmatiche su temi cruciali come la democrazia, i diritti, o i beni comuni.
In questa fase ci sembrano un contributo utilissimo - dice Cento - al confronto
all'interno della Gad e per definire quelle proposte che milioni di elettori
stanno aspettando”.

Medio Oriente. Pecoraro: ora Italia e UE sostengano Abu Mazen

"I Verdi augurano al neoeletto presidente dell'Anp Abu Mazen di poter
intraprendere immediatamente quel percorso di pace che il popolo palestinese ed
israeliano attendono da anni e che e' indispensabile per la stabilita' del
Medio
Oriente e di tutto il mondo". L'auspicio viene dal presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. "Da subito l'Unione Europea e l'Italia - continua Pecoraro -
sostengano con tutte le iniziative politiche necessarie il nuovo leader
palestinese ed il rilancio del dialogo per una pace che porti finalmente alla
nascita di uno stato palestinese e che garantisca sicurezza a due stati e due
popoli". "Queste elezioni - conclude Pecoraro - segnano un punto di svolta
storico che la comunita' internazionale deve cogliere come opportunita'. Solo
con la risoluzione della drammatica questione palestinese, infatti, si puo'
pensare ad un Medio Oriente stabile". (Dire)

Ostia. Bonelli: immediate misure per migliorare la qualità di vita dei
residenti

"Finalmente partono i lavori di rifacimento dei marciapiedi di Corso Regina
Maria Pia - dichiara Angelo Bonelli, capogruppo di Verdi alla Regione Lazio -,
anche se a rilento, anche se con grande ritardo. Speriamo abbia finalmente fine
il grave degrado di questa importante arteria ostiense, e i disagi soprattutto
per i pedoni, disagi che i Verdi denunciano da anni. Occorre però ribadire che
tali lavori procedono con estrema lentezza: i cantieri sono partiti prima di
natale ed non è stato lastricato neanche un metro quadro di pavimento. Occorre
perciò accelerare i tempi ma occorre anche che i lavori interessino strade
adiacenti minori che versano in gravissimo degrado, innanzi tutto via dei
navicellari, i cui marciapiedi sono ridotti ad un percorso ad ostacoli,
perennemente sporchi e relativamente pericolosi per i passanti".
"Nell'ambito di
questo lavori, tuttavia - prosegue Bonelli -, è assolutamente necessario che si
preveda la realizzazione di ostacoli materiali che impediscano il parcheggio
abusivo sui marciapiedi delle automobili e gli abusi commerciali, richiesta che
ho inoltrato al municipio con una lettera. Certamente dovranno essere
realizzati
in modo da salvaguardare l'incolumità dei pedoni, ed essere quindi molto ben
visibili. Tali ostacoli dovranno essere apposti soprattutto in prossimità dei
passi carrabili dove le testate dei marciapiedi sono ammassate per
consentire il
transito privato". "Corso Regina Maria Pia - prosegue Bonelli - è comunque
occasione per segnalare un altro grave problema del centro di Ostia: col
passare
del tempo il traffico è aumentato in modo esponenziale e su strade come Corso
Regina e Via Paolo Orlando è aumentato gravemente l'inquinamento acustico ed
atmosferico, che non diminuisce neanche a tarda sera e raggiunge livelli quasi
insopportabili d'estate. Ricordo che tutto ciò implica l'aumento delle malattie
respiratorie specie per bambini ed anziani, nonché un generale abbassamento
della qualità della vita. Il XIII municipio è in gravissimo ritardo
nell'elaborazione di un piano di riduzione del traffico nel centro storico,
anzi
sospetto che non se ne sia nemmeno mai occupato o che, peggio ancora, sia
contrario ad ogni ipotesi di limitazione del traffico. Ma così non si può
andare
avanti, è un'indecenza." Noi vogliamo dare voce - conclude Bonelli - a quei
tantissimi residenti del centro che ormai sembrano rassegnati a vivere tra
rumori e smog. Non essendo organizzati in comitati, questi cittadini non
riescono a farsi sentire dalle istituzioni e le istituzioni preferiscono
ascoltare e concedere sanatorie o privilegi o servizi prima a chi fa la voce
grossa. Possiamo anzi dire che il cittadino medio di ostia è quello meno
ascoltato in assoluto dalle istituzioni. Questa discriminazione deve finire: il
municipio non può fingere di ignorare i gravi disagi sofferti dai cittadini di
ostia, costretti a vivere tra l'inquinamento, i rumori e crescenti episodi di
microcriminalità".

Animali. La Lav denuncia colpo di mano della maggioranza

Due emendamenti al decreto legge "mille proroghe" del governo, passati sotto
silenzio, cancellano o posticipano due importanti conquiste per gli animali
ottenuti nel decreto legislativo 146 del 2001 voluto dall'allora ministro delle
politiche agricole Pecoraro Scanio. Da oggi entra infatti in vigore la
legge 306
del 27 dicembre scorso che contiene l'articolo 12-bis proposto dai senatori
Pellegrino, Moncada, Bergamo, Forte (Udc), Stiffoni (Lega Nord), Falcer (Forza
Italia) e dai deputati di Forza Italia Misuraca, Burani Procaccini, Collavini,
Fratta Pasini, Grimaldi, Jacini, Marinello, Masini, Ricciuti, Romele,
Scaltritti, Zama, ed accolto dal sottosegretario alla presidenza del consiglio
dello stesso partito, Ventucci: via il divieto di ingozzamento forzato per
anatre ed oche in vigore da dodici mesi, proroga al 31 dicembre prossimo del
divieto di spiumatura di volatili vivi e proroga di cinque anni ai termini del
31 dicembre 2005 e del 1 gennaio 2008 per la dismissione degli allevamenti di
visoni in gabbia. "E' vergognoso che il passo in avanti conquistato quattro
anni
fa ed allora già edulcorato nei tempi per le pressioni esercitate da Veneto e
Lombardia nella conferenza stato-regioni, sia stato cassato in favore della
ripresa dell'atroce uccisione per intubamento di 25mila volatili l'anno
compiuto
in gran parte nella provincia di Pavia e posticipando la chiusura di una
cinquantina di residuali allevamenti-lager per la produzione di pellicce in
gran
parte emiliani, veneti e friulani - ha dichiarato Gianluca Felicetti,
responsabile rapporti istituzionali della Lav - i diciannove parlamentari
protagonisti di questo colpo di mano si sono fatti interpreti dei più biechi e
particolari interessi commerciali e contro di loro inizieremo una campagna per
informare i loro elettori; ci appelliamo al resto del Parlamento affinché i
termini del decreto legislativo 146 del 2001 vengano ripristinati quanto
prima".

Acna. Allarme Wwf: Liguria blocca bonifica a Cengio

L'atteggiamento della Regione Liguria "rischia di bloccare il positivo iter
della bonifica dell'area dell'ex Acna di Cengio", trasformata da deposito di
oltre 3 milioni di metri cubi di veleni (con 240 differenti composti
chimici) in
"una delle esperienze di bonifica meglio riuscite in Italia". E' quanto
denuncia
il Wwf alla vigilia dell'incontro tra le regioni Liguria e Piemonte per
decidere
sulla proroga dello stato d'emergenza ambientale e sul futuro della bonifica
delle aree ex Acna di Cengio e della Valle Bormida e anche, naturalmente, della
conferma o meno del commissario governativo Stefano Leoni. L'incontro si e'
reso
necessario- spiega l'associazione ambientalista- " a seguito
dall'incomprensibile voltafaccia del presidente della Regione Liguria Biasotti
che prima ha chiesto in concordia con la Regione Piemonte, con le Province di
Savona, Cuneo, Asti e Alessandria, con quasi 30 comuni della Valle Bormida, tra
cui lo stesso Cengio, e diverse comunita' montane, la proroga dello stato
d'emergenza ambientale, e dopo pochi giorni ha affermato che tale emergenza non
era piu' presente". L'iniziativa della Regione Liguria "va contro tutte le
popolazioni e amministrazioni interessate- spiega una nota degli ambientalisti-
che al contrario hanno rilevato la necessita' di procedere alla proroga dello
stato d'emergenza ambientale e al rinnovo del commissario Leoni". Cio' "non
tanto perche' le attivita' di risanamento non stessero avanzando - sottolineano
gli ambientalisti - quanto perche' un cambio della gestione comporterebbe
ritardi sicuri e pericolosi sia per l'ambiente che per la salute pubblica". Il
Wwf quindi "assumera' ogni iniziativa, affinche' vengano scongiurati tali
pericoli". Il Wwf ricorda che le attivita' di bonifica portate avanti
dall'attuale commissario sono state "giudicate positivamente oltre che da tutte
le amministrazioni territoriali interessate, anche dallo stesso ministro
dell'ambiente", oltre che dalla commissione bicamerale d'inchiesta sul
ciclo dei
rifiuti e dalla commissione europea, che un anno fa ha chiuso un
procedimento di
infrazione nei confronti dell'Italia aperto proprio sul caso di Cengio. Se la
Regione Liguria non cambia posizione, "dovra' constatare che le operazioni di
bonifica subiranno un pesante rallentamento - spiega il Wwf - e cio' creera'
anche una ripercussione occupazionale. Infatti, fino alla fine dello scorso
anno
lavoravano per la bonifica piu' persone di quante ne lavorassero per le
produzioni industriali di Cengio". L'atteggiamento della Regione Liguria "non
segue gli interessi della propria collettivita' e mina quelli nazionali -
accusa
il Wwf - il sito Cengio-Saliceto, infatti, per la gravita' delle contaminazioni
presenti e' stato dichiarato sito da bonificare di interesse nazionale". Negli
anni 80 era stato dichiarato sito a alto rischio ambientale, e si devono
bonificare aree contaminate da oltre 3 milioni di mc di sostanze altamente
pericolose e tossiche (ben 240 differenti composti chimici, tra cui anche
composti amminici, diossine, nitroclorurati, metalli pesanti e composti
volatili). "La valle ha dovuto contare per colpa di queste sostanze le proprie
tragedie e morti - sottolinea il Wwf - che ne fanno uno dei casi piu' tristi
della scellerata politica industriale antiambientale, che sia stata conosciuta
nel nostro paese". E giusto un anno fa, conclude il Wwf, il Parlamento "ha
dovuto procedere all'equiparazione tra i trattamenti pensionistici previsti per
le produzioni svolte in Acna e per l'amianto, in quanto riconosciute egualmente
pericolose". (Dire)

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