Szerző: Roberto Sensi Dátum: Tárgy: [Forumlucca] Dal sito sbilanciamoci
70 milioni annunciati ma poche briciole da spendere
Il Ministro degli Esteri Fini ha annunciato che il complesso delle risorse
destinate dal governo italiano ad interventi di soccorso nelle aree del
maremoto è di 70 milioni.
Si tratta denuncia la campagna Sbilanciamoci - di una cifra "creativa", in
quanto, più del 50% (39,4 milioni) della somma stanziata viene destinata alla
"riconversione del debito" di Sri Lanka e Indonesia . In sostanza l'Italia
rinuncia alla riscossione del credito, anticipando quanto probabilmente sarà
deciso a livello internazionale nella prossima riunione del 12 gennaio del
Club di Parigi. Altri 20 milioni sono destinati all'Unione Europea per gli
interventi comunitari in Sri Lanka, Maldive e Indonesia. Rimangono altri 10
milioni, che in realtà sono 7,5 (3,5 donati alla federazione internazionale
della Croce Rossa 3 utilizzati dalla Protezione Civile e 1 per due voli di
invio di aiuti in Sri Lanka).
Saranno quindi poche briciole quelle a disposizione per gli interventi
istituzionali e non governativi italiani, con l'eccezione della Croce Rossa
alla quale il Ministero riserva un "ruolo particolare" e della Protezione
Civile. Il "tavolo di coordinamento" istituito il 31 dicembre presso la
Farnesina, al di là delle buone intenzioni, rischia di essere una scatola
vuota, utile solo per lo scambio di informazioni, o per tentare di creare uno
strumentale consenso intorno ad un'azione umanitaria deficitaria e al di
sotto delle attuali necessità.
Ricordiamo inoltre che l'Italia non ha ancora risposto alle richieste di
contributi delle agenzie delle Nazioni Unite (World Food Program, Unicef,
Unhcr) che sono presenti sul campo e che danno ampie garanzie di operatività
ed efficacia.
Infine il governo italiano non ha ancora deciso che uso intende fare dei 25
milioni di euro raccolti con la campagna SMS e che sono oggetto di un duro
scontro istituzionale tra la Protezione Civile e il Ministero degli Esteri.
Soldi che rischiano di essere utilizzati impropriamente, senza una strategia
e in modo improvvisato, e quindi con forte rischio di cattivo uso e di
sprechi.
Ancora una volta l'azione istituzionale italiana rischia di distinguersi per
improvvisazione, mancanza di coordinamento, ritardi, competizione tra le
varie amministrazioni.
Di fronte a questa immane tragedia, la campagna Sbilanciamoci ribadisce la
necessità di intervenire tempestivamente e con efficacia. Ribadisce
l'importanza dell'indipendenza e dell'autonomia dell'intervento umanitario e
la sua separazione dalle logiche militari, politiche ed economiche- la
necessità del coinvolgimento delle organizzazioni locali e sociali delle aree
colpite, la centralità del ruolo delle agenzie delle Nazioni Unite, il
diritto della circolazione delle persone in fuga dalla catastrofe.