Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Fecondazione. De Petris: ricorso mira a scontro ideologico tra 
maggioranza e opposizione
- Maremoto. Zanella: si apra serio dibattito in Parlamento su cooperazione
- Maremoto. Bonelli: su debito decisione inadeguata e pilatesca
- Scontro treni. Pecoraro: sicurezza ferrovie e emergenza nazionale
- Gad. Cento: aprire confronto con Radicali
- Gad. Bonelli: basta proliferare liste presidenti alle Regionali
- Fumo. Pecoraro: le istituzioni diano il buon esempio
- Terremoti. Wwf: appello per una ricostruzione 'verde'
- Caccia. Lipu: sospendere luccisione di cormorani in provincia di Como
- Maremoto. Tartarughe marine a rischio in Sri Lanka
Econews dalle agenzie estere:
- 21 EU nations ready to make Kyoto emissions cuts (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=6883
- Rising Seas Threaten Islands, Cities, Coasts (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28874/story.htm
Fecondazione. De Petris: ricorso mira a scontro ideologico tra maggioranza 
e opposizione
"Il ricorso alla Corte costituzionale da parte del governo contro 
l'ammissibilità dei referendum sulla procreazione è un atto che mira, 
innanzitutto, a creare uno scontro ideologico tra maggioranza e 
opposizione". Lo afferma la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, membro 
del direttivo del comitato promotore sui referendum. "La legge sulla 
procreazione è stata blindata dal governo sin dall'inizio e nessuno ha 
potuto modificare norme così oscurantiste. Il tema della fecondazione è 
legato a scelte di coscienza e quindi è legittimato ad essere oggetto del 
referendum, come è successo per il divorzio e per l'aborto. Infatti, i 
referendum sul divorzio e sull'aborto hanno rappresentato un grande momento 
di crescita per il Paese. La richiesta di non dare la parola ai cittadini è 
un chiaro segnale di paura da parte del Governo e della maggioranza".
Maremoto. Zanella: si apra serio dibattito in Parlamento su cooperazione
Mi auguro che questa tragedia immane serva almeno da apri pista per un 
dibattito parlamentare serio sulla cooperazione e sulle organizzazioni 
internazionali - ha dichiarato La deputata Verde Luana Zanella. Mai come in 
questo frangente sono stati evidenti i loro limiti organizzativi e 
strutturali . I Verdi  continua Zanella - chiedono un immediato 
dibattito parlamentare non solo per prevedere aiuti più consistenti alle 
popolazioni colpite dal maremoto, ma anche per affrontare, in sede 
parlamentare, il problema più generale di una gestione della cooperazione e 
della solidarietà che parta da una riforma strutturale, seria, del settore, 
che punti oltre che alla quantità, anche alla qualità degli interventi. Le 
catastrofi naturali che in questi ultimi anni si sono abbattute sul nostro 
pianeta rendono urgente questa riforma affinché la cooperazione non lavori 
più sullemergenza, come accade purtroppo spesso adesso, ma su programmi 
più qualificati che, tra laltro, prevedano interventi di monitoraggio 
costante e di controllo degli aiuti stessi.
Maremoto. Bonelli: su debito decisione inadeguata e pilatesca
Laccordo tra i paesi del G7 per una moratoria del debito estero dei paesi 
colpiti dal maremoto appare inadeguata e pilatesca di fronte alle 
dimensioni del dramma. E infatti necessaria la cancellazione del debito e 
non la semplice sospensione delle rate per gli interessi. Lo ha dichiarato 
il coordinatore dellesecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. Se i paesi ricchi 
 ha aggiunto Bonelli  non decidono una misura strutturale, quale la 
cancellazione del debito, neppure di fronte alla tragedia del maremoto e 
alle centinaia di migliaia di vittime, mi chiedo se e quando mai lo 
faranno. Il governo italiano  ha concluso Bonelli  lavori affinché alla 
riunione del Club di Parigi sia valutata lopzione della cancellazione. 
Quanto agli aiuti italiani, i famosi 70 milioni di euro annunciati da Fini, 
sarebbe gravissimo che il governo per reperirli accedesse ai fondi per la 
cooperazione. E bene infatti ricordare che tali fondi hanno già subito 
nellultima Finanziaria un taglio di ben 100 milioni di euro e che il 
nostro governo destina a questo capitolo, essenziale per interventi in aree 
di povertà e crisi, solo lo 0,11% del Pil, collocandoci al penultimo posto 
tra i paesi industrializzati. Sarebbe indecente intaccare questi fondi 
piuttosto che riconvertire ad uso certamente migliore una parte delle 
ingenti spese militari.
Scontro treni. Pecoraro: sicurezza ferrovie e emergenza nazionale
Al di là della doverosa Commissione dinchiesta per far luce sulle cause 
della tragedia, è chiaro che il problema della sicurezza ferroviaria è 
oramai unemergenza nazionale. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi 
Alfonso Pecoraro Scanio. Mentre si vendono sogni con ponti e mega opere  
ha aggiunto Pecoraro  si tagliano pesantemente i fondi per le linee, la 
sicurezza e il personale sulle tratte che servono quotidianamente milioni 
di cittadini. E le conseguenze, tra disservizi e rischi, sono puntualmente 
denunciate dai sindacati. Il governo  ha concluso il leader dei Verdi  
venga in Parlamento presentando un piano di sicurezza e di rilancio delle 
ferrovie.
Gad. Pecoraro: dibattito su liste unitarie non logori Prodi
Sarebbe paradossale che in nome di unità mancate vi sia un proliferare di 
ulteriori liste, più o meno riferite ai presidenti, che agli occhi dei 
cittadini suonerebbero come un moltiplicarsi della corsa alle poltrone. 
Così il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio interviene nel 
dibattito interno al centrosinistra. Auspichiamo quindi  ha aggiunto 
Pecoraro - che la discussione sulle liste più o meno unitarie si concluda 
rapidamente con una decisione chiara. Non vorremmo, infatti, che questo 
travaglio logorasse Prodi e danneggiasse lintera coalizione. E chiaro a 
tutti  ha concluso il leader dei Verdi  che è lunità dellalleanza ad 
essere la ricetta per battere il centrodestra. A quella dobbiamo lavorare 
dal momento che è lobiettivo vero a cui dobbiamo guardare.
Gad. Cento: aprire confronto con Radicali
"E' utile che Prodi e tutto il centrosinistra aprano un confronto 
programmatico con i Radicali per verificare fino in fondo se esistono le 
condizioni per una alleanza politica in vista sia delle prossime Regionali 
che del 2006": lo afferma Paolo Cento, coordinatore della segreteria di 
presidenza dei Verdi. "D'altra parte molte delle battaglie di ieri e di 
oggi di Pannella e Bonino, soprattutto quelle libertarie e 
antiproibizioniste sui diritti civili e per lo stato di diritto - 
sottolinea Cento - sono coincidenti con molte delle proposte politiche che 
già sono oggetto di un confronto nel centrosinistra ed è quindi auspicabile 
che questa verifica sia fatta in tempi rapidi anche con i radicali. A 
Pannella chiediamo di non fare diktat né di considerare il centrosinistra e 
il centrodestra come realtà equivalenti ma di compiere una scelta di campo 
che sia la condizione affinché questo confronto con il centrosinistra possa 
produrre un risultato positivo". (Ansa)
Gad. Bonelli: basta proliferare liste presidenti alle Regionali
"La decisione di presentare le liste dei presidenti alle prossime elezioni 
regionali riguarda tutta la coalizione della Gad e non può essere assunta 
unilateralmente dalla Fed". Lo afferma l'esponente dei Verdi Angelo 
Bonelli. "I Verdi non condividono la proposta di presentare liste civiche 
che portano il nome del presidente, perché questi candidati sono al 
servizio di tutta la coalizione e non per promuovere una singola lista. 
Diciamo basta alla proliferazione di nuove liste, perché esse frammentano 
il centrosinistra e spoliticizzano una competizione elettorale a vantaggio 
dei candidati del centrodestra che hanno la necessità di affermare che sono 
altro dal Governo Berlusconi. Nella Gad si deve lavorare per realizzare più 
collegialità e dare pari dignità a tutte le forze che la compongono 
nell'assunzione delle decisioni politiche. I Verdi hanno convocato 
l'esecutivo nazionale questa settimana, per valutare la situazione di grave 
confusione che si è creata nel centrosinistra e guardano con estrema 
preoccupazione al ritardo, in alcuni casi all'assenza, nella costruzione 
dei programmi per le prossime elezioni regionali. (Ansa)
Fumo. Pecoraro: le istituzioni diano il buon esempio
"In vista dell'entrata in vigore delle nuove norme antifumo, è necessario 
che innanzitutto i rappresentanti del Parlamento e degli Enti locali diano 
il buon esempio, a partire dal fermo rispetto della normativa nelle sedi 
istituzionali". Lo afferma il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. 
Per il leader dei Verdi è necessario "prevedere apposite misure di 
sostegno, affinché tutti gli esercenti possano rapidamente adeguarsi alle 
nuove misure contro il fumo". "I Verdi hanno sempre difeso il diritto alla 
salute, senza però diventare antiproibizionisti: solleciterò tutti gli 
eletti dei Verdi nelle istituzioni affinché già dalle sedi istituzionali 
possa partire il buon esempio". (Ansa)
Terremoti. Wwf: appello per una ricostruzione 'verde'
Un migliore sviluppo del litorale avrebbe potuto limitare l'impatto dello 
tsunami che ha colpito due domeniche fa l'Oceano Indiano, afferma in un 
rapporto l'organizzazione ecologista Wwf, che rivolge un appello ad una 
ricostruzione 'verde' dei litorali. "Degli ecosistemi sani possono salvare 
delle vite", sottolinea Isabelle Louis, responsabile per il Wwf per la 
regione Asia-Pacifico. "I luoghi dove vi erano barriere coralline e 
mangrovie intatte sono stati risparmiati dallo tsunami a differenza delle 
zone dove le barriere coralline e le mangrovie sono state strappate o dove 
sono stati costruiti seguendo un cattivo piano regolatore alberghi di 
fronte al mare", prosegue la responsabile. Per la ricostruzione, il Wwf 
consiglia caldamente una pianificazione del litorale che tenga conto di 
criteri ambientalistici, escludendo per esempio le costruzioni all'interno 
di una zona di sicurezza delimitata dal livello dell'alta marea. Il Wwf 
raccomanda inoltre il restauro o la protezione di barriere coralline, 
mangrovie, foreste che riducono l'impatto delle onde giganti provocate 
dagli tsunami.
(Ansa-Afp-Reuters)
Caccia. Lipu: sospendere luccisione di cormorani in provincia di Como
Sospendere luccisione di cormorani in Provincia di Como, e avviare un 
serio e documentato monitoraggio di questa specie avifaunistica. La 
richiesta, firmata dal Presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione 
Uccelli) Giuliano Tallone, è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo del 
Presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni. Nella lettera la LIPU 
chiede il riesame della delibera n. 308 approvata dalla Giunta provinciale 
il 18 Novembre scorso nella quale si prevede labbattimento a scopo 
dissuasivo di 24 Cormorani, pari al 15% della popolazione censita, per 
proteggere lAlborella, una specie ittica pregiata da un punto di vista 
commerciale ma di cui vanno ghiotti anche specie di uccelli quali i 
cormorani e gli svassi. Lart.41, comma 3, della legge regionale n.26 sulla 
caccia, in caso di danni nel settore agricolo e ittico, prevede 
labbattimento di cormorani, uccelli protetti dalle normative regionali, 
nazionali e comunitarie, solo nelleventualità che gli interventi incruenti 
si dimostrino completamente inadeguati allo scopo. E in effetti il 
programma di interventi triennale messo a punto dalla provincia di Como nel 
mese di luglio 2004, e approvato il successivo 15 ottobre dallistituto 
Nazionale Fauna Selvatica, prevedeva censimenti mensili degli uccelli 
ittiofagi nel periodo ottobre-aprile e inoltre un monitoraggio della 
fauna ittica lacustre, a cui far seguire interventi dissuasivi per ridurre 
limpatto causato dalla predazione di Alborella da parte di svassi e 
cormorani. <<La decisione della Giunta provinciale di abbattere i cormorani 
- scrive il Presidente LIPU  vìola invece lo stesso piano triennale e 
inoltre lart. 41 della legge regionale. Lazione di abbattimento di questi 
animali risulta infatti essere stata avviata a seguito di una scarsa, 
brevissima, pari a un solo giorno, e quasi inesistente attività di 
censimento e monitoraggio da parte della Provincia. Non risultano inoltre 
essere stati eseguiti i programmati interventi dissuasivi di tipo 
indiretto. La LIPU chiede nellistanza di <<riesaminare la questione con 
estrema urgenza e annullare dunque in via di autotutela il provvedimento 
della Giunta provinciale del 18 Novembre 2004>> e di avviare <<un serio 
monitoraggio del Cormorano sulla base delle indicazioni fornite 
dalluniversità dellinsubria di Varese>>, che aveva dimostrato, nello 
studio triennale condotto per conto delle Province di Como e Lecco, 
lelevata efficacia degli interventi incruenti e il fatto che gli uccelli 
non sono la principale e unica causa di impatto sullalborella. In caso di 
conferma della delibera, la LIPU si riserva di impugnare il provvedimento 
nelle sedi competenti.
Maremoto. Tartarughe marine a rischio in Sri Lanka
Il maremoto che ha colpito il sud dell'Asia lo scorso 26 dicembre ha avuto 
un impatto ambientale che ha sconvolto la fauna locale. In particolare sono 
le tartarughe marine a destare gravi preoccupazioni. Lo riferiscono la 
Reuters e la Cnn online. A Bentota, nello Sri Lanka, fra i detriti e le 
macerie ammassati sulla costa giace quel che resta delle ultime speranze 
del mondo nella sopravvivenza di cinque specie di tartarughe marine. "Le 
onde hanno distrutto tutte le incubatrici" dove vengono fatte schiudere le 
uova di tartaruga, ha detto Kithsiri Kannagara, un quarantenne ricercatore 
del Bentota Sea Turtles Project, che ha dedicato la sua vita alla 
salvaguardia di questi animali marini. Il ricercatore ha affermato che 
proprio il 26 dicembre più di 20.000 tartarughe dovevano uscire dalle loro 
uova e dovevano essere rilasciate in mare, ma solo 400 sono sopravvissute 
allo tsunami. E' stata davvero un'ecatombe. Persino in condizioni ideali, 
allo stato naturale solo un esemplare su mille riesce ad arrivare all'età 
adulta. Solo 15 uova sono state recuperate da Kannagara sulla spiaggia dopo 
il disastro e da esse sono nate tre tartarughe, che possono arrivare a 
vivere anche 80-100 anni. Delle tartarughe adulte che Kannagara teneva nel 
suo vivaio, solo una non è stata spazzata via dalla gigantesca ondata. Solo 
poche sono state ritrovate in un fiume a cinque chilometri di distanza. 
Negli ultimi 25 anni di lavoro, Kannagara ha raccolto un milione di 
tartarughe nel suo vivaio, costruito su una pittoresca striscia di sabbia a 
Bentota, nel sud del paese. Le tartarughe marine, che arrivano a pesare 
anche mezza tonnellata, sono una specie protetta nello Sri Lanka e le 
spiagge nel sud e nell'est dell'Oceano Indiano rappresentano il luogo 
ideale per la posa delle uova di cinque delle otto varietà finora 
conosciute. Tuttavia, molti esemplari quando giungono sulle spiagge durante 
la stagione della nidificazione, che inizia a gennaio, sono spesso vittime 
dei pescatori locali che si nutrono di esse e ne vendono i gusci; molti non 
sanno nulla della legge che prevede dieci anni di prigione per chi uccide 
una tartaruga marina. (Ansa-Reuters)
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