Autore: Francesco Stea Data: Oggetto: [Cm-pisa] Rebeldia, martedi' 11: dal 2004 al 2005,
camminare domandando
Come gia' anticipato a qualcuno, mando a tutti - visto le cose che abbiamo
fatto, facciamo e faremo insieme - la convocazione dell'assemblea aperta a
Rebeldia martedi' 11
Tutti sono invitati e benvenuti, questa volta piu' di altre
Dopo due anni di lotta, collaborazioni e iniziative, dopo sei mesi di
gestione dell'ex Etruria, il nuovo anno comincia fra entusiasmi e
incertezze.
L'Universita' comincia ambiguamente a bussare alle nostre porte: ancora non
ci è dato di sapere il futuro dello spazio-Rebeldía.
Il movimento, concluso un ciclo di mobilitazioni contro una guerra che
invece continua, sembra in calo (fisiologico?), a Pisa e in tutta Italia. E
fare politica al di fuori dei circuiti professionisti sembra sempre piu'
difficile.
Nel nostro piccolo, molte cose hanno funzionato, altre forse meno; alcuni
progetti sono andati avanti, altri meno, altri ancora sono nati e cresciuti;
abbiamo incontrato molti nuovi compagni di strada, forse abbiamo un po'
trascurato qualcuno dei vecchi, forse potevamo fare di piu' e meglio.
Sentiamo l'esigenza di fare un bilancio del 2004 e di cominciare a lavorare
per il 2005. Guardarci serenamente alle spalle per capire come proseguire.
Fare una verifica, una conta, una riflessione.
Un centro sociale come Rebeldía ha enormi potenzialita'. D'altro canto,
gestirlo concretamente non e' sempre semplice: richiede molte energie e
l'impegno di tante persone mai abbastanza!
Al di la' delle numerose (e, per noi, spesso faticose) occasioni di
socialita' che abbiamo offerto a tutta Pisa - e di cui andiamo fieri -
vogliamo, a inizio anno, rilanciare la progettualita' politica di Rebeldía.
Rendere Rebeldía, anche al di la' del suo valore di spazio fisico autonomo e
liberato (hic sunt leones), davvero spazio pubblico: motore, volano e
catalizzatore di conflitto;
conflitto attorno a cui costruire, partendo dalle istanze e dai bisogni di
ognuno, una comunita' ribelle aperta, necessariamente molto piu' ampia di
come siamo riusciti ad abbozzarla finora.
Portare fuori da Rebeldía le lotte, portare la disobbedienza sociale sul
territorio, portare nella Rebeldía le persone e i soggetti che si muovono
attorno; abbattere tutti i muri, anche i nostri, per liberare i sogni.
Intercettare movimento, declinare a Pisa i contenuti attorno a cui si
costruiscono le mobilitazioni nazionali, oltre le mere scadenze e
ritualita'.
Promuovere campagne, costruire relazioni, agire sulla realta', essere capaci
di produrre cambiamento; pensare, condividere e costruire la citta' che
vogliamo, che di certo non si limita oggi al numero 633 di via Diotisalvi
ne' domani chissa' dove.
Fare movimento, fare societa', farlo davvero.
Fare progetti *concreti* e portarli avanti nella concretezza della
sperimentazione collettiva.
Il tutto, sempre secondo le prassi della partecipazione e dell'autogestione:
punti fermi che pero', ci siamo resi conto, forse non sono sempre emersi
chiaramente nel nostro lavorare insieme agli altri...
Autogestione e partecipazione per noi significano decidere in prima persona
e fare insieme e autonomanente, senza aspettare o aspettarsi che qualcuno
faccia o decida; curare tutti tutto, dagli aspetti piu' pratici o prosaici a
quelli piu' alti o concettuali; sporcarsi le mani e spremersi le meningi;
non separare il braccio dalla mente;
e tutto questo, farlo *insieme*, perche' funzionera' sicuramente meglio che
facendolo da soli, o in pochi, o dividendosi le competenze, e perche' solo
cosi' si divide la fatica e si moltiplica la soddisfazione, e poi si scopre
di aver imparato l'uno dall'altro molto di piu' di quanto si sarebbe
pensato.
Per tutto questo,
per cominciare lanno con il (tre)piede giusto,
per cercare insieme le risposte a tante domande,
per annullare le distanze fra il noi, il voi, il loro, gli altri,
l'interno, l'esterno...
chiamiamo a raccolta e a prendere parola
tutti i "vecchi"
tutti i "nuovi"
tutti quelli che, da quando esistiamo, hanno fatto qualche pezzo di strada
insieme a noi
tutti quelli che per un motivo o per un altro non l'hanno ancora fatto ma
vorrebbero farlo
tutti quelli che avrebbero voluto ma per un motivo o per un altro non ci
sono riusciti
tutti e tutte!
MARTEDI' 11 GENNAIO h. *21.00* (*PUNTUALI!!!*)
@ REBELDIA - VIA DIOTISALVI 633
Dal 2004 al 2005, camminare domandando
Il futuro del progetto-Rebeldía
quali spazi
quali tempi
quali energie
quali obiettivi
per proseguire il nostro cammino