[Forumlucca] Econews - 7 gennaio 2005

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 7 gennaio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Procreazione. Pecoraro: da governo atto contro i cittadini
- Maremoto. Cento: Fini venga in Parlamento a riferire su aiuti
- Terremoti. Pecoraro: cancellare il debito, aiuti ridicoli
- Gad. Pecoraro: si risponda con unità e generosità
- Berlusconi. Fucci. De Petris: solo regime persegue umorismo
- Camorra. Pecoraro: a Napoli emergenza come il terrorismo
- Canoni demaniali. Bonelli: circa 800 milioni di euro i mancati introiti
per lo
stato
- Politica agricola comune. Lipu: persa un’altra occasione per premiare
agricoltura eco-sostenibile
Econews dalle agenzie estere:
- Indian tribe may struggle to survive after tsunami (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28817/story.htm
- Summit draft wants tsunami warning, debt relief (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28827/story.htm


Procreazione. Pecoraro: da governo atto contro i cittadini

“La scelta del Governo di costituirsi a difesa della legge sulla procreazione
assistita e quindi contro i quesiti referendari conferma non solo l’ossessione
oscurantista che lo anima ma, aspetto ben più grave, una deriva antidemocratica
che cerca di ostacolare la libera espressione popolare prevista dalla
Costituzione”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio.
“Evidentemente ­ ha aggiunto il leader dei Verdi ­ il Governo teme che i
cittadini possano bocciare una pessima legge. Ma lo schierarsi contro i
referendum evidenzia, a differenza delle chiacchiere, il poco rispetto che
questa maggioranza e questo esecutivo hanno delle opinioni dei cittadini”.

Maremoto. Cento: Fini venga in Parlamento a riferire su aiuti

“Insistiamo: il ministro degli Esteri Fini venga in Parlamento - ha dichiarato
Il deputato Paolo Cento, coordinatore politico dei Verdi - e chiarisca la
quantità degli aiuti che il governo italiano intende destinare alle popolazioni
colpite dal maremoto e le iniziative immediate per cancellare nei fatti e non
solo a parole il debito dei paesi del Sud Est asiatico. Ad oggi dobbiamo
constatare come il governo italiano sia tra i più avari in Europa e la
situazione di caos che regna sulla gestione degli aiuti, dopo lo scontro tra
Scelli e Bertolasio, e le proteste delle Ong. In questo quadro il ministro Fini
deve riferire al Parlamento che deve poter essere coinvolto nelle decisioni
sugli aiuti”.

Terremoti. Pecoraro: cancellare il debito, aiuti ridicoli

“Ad oggi gli aiuti stanziati dal nostro Governo sono ridicoli. Una vergogna
rispetto a quanto hanno già donato gli italiani e altri paesi europei”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “E’ del tutto
evidente ­ ha aggiunto Pecoraro ­ che l’Italia deve farsi promotrice di azioni
all’altezza della tragedia che ha colpito il sudest asiatico. Per questo
riteniamo inadeguata ogni proposta di semplice riconversione o moratoria del
debito. Se vogliamo seriamente aiutare i paesi colpiti dal maremoto è
necessario
cancellare il debito”. “I Verdi chiedono ­ ha concluso Pecoraro ­ inoltre la
riconversione delle spese militari in aiuti umanitari e in seri piani di
sviluppo per le popolazioni colpite dalla tragedia”.

Gad. Pecoraro: si risponda con unità e generosità

"Le parole di Prodi vanno prese come uno stimolo a rilanciare con più decisione
l'alleanza di centrosinistra. Ai partiti non si chiedono passi indietro ma
passi
in avanti, con più unità e più generosità da parte di tutti". Lo ha dichiarato
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "La preoccupazione che Prodi
esprime è la nostra - ha aggiunto Pecoraro-. E in questo senso crediamo sia
urgente dare subito risposte adeguate, a cominciare dal tavolo
programmatico per
definire l'alternativa di Governo. L'obiettivo di tutti è infatti quello di
battere il centrodestra e restituire ai cittadini un governo più serio
dell'attuale e questo è possibile solo con un programma forte e condiviso".

Berlusconi. De Petris: solo regime persegue umorismo

"Forse bisognerebbe introdurre nel nostro codice un nuovo reato volto a
perseguire coloro che inviano barzellette sul Presidente del Consiglio". E' il
commento ironico della senatrice dei Verdi Loredana De Petris alle polemiche
della Cdl sugli sms inviati dal segretario di Anm, Carlo Fucci. "Solo nei
regimi
autoritari l'umorismo viene perseguito e questo accanimento contro Fucci fa
seriamente riflettere. Comunque, è ancora più grave la palese violazione della
privacy che ha investito questo caso".

Camorra. Pecoraro: a Napoli emergenza come il terrorismo

"La recrudescenza criminalità a Napoli è una vera e propria emergenza
nazionale,
al pari del terrorismo". Così il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio,
interviene sull'escalation criminale in atto in città. Secondo il leader
ambientalista, "la camorra è ormai senza freni e occorre mettere in atto una
strategia più efficace". "Governo e Parlamento devono affrontare l'emergenza
Napoli con il coinvolgimento di tutte le forze politiche - ha osservato
Pecoraro
Scanio - la criminalità organizzata sta lanciando una sfida a tutte le
istituzioni, a cui bisogna rispondere colpo su colpo e in modo permanente.
Occorre sconfiggere la camorra - ha concluso - per ristabilire il primato della
legge e delle istituzioni". (Ansa)

Canoni demaniali. Bonelli: circa 800 milioni di euro i mancati introiti per
lo stato

"Il governo si china davanti ai potenti imprenditori". Questo il commento del
coordinatore nazionale dell' esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli alla
notizia del
nuovo rinvio, il quarto dal parte del governo, per gli aumenti dei canoni
demaniali marittimi. "In Italia - aggiunge - i ricchi saranno sempre più ricchi
e i poveri sempre più poveri. Sono circa 6.500 gli stabilimenti balneari in
Italia che insistono sul demanio marittimo lungo i 7.500 chilometri di costa.
Per i canoni di concessione le regioni incassano 209 milioni di euro l'anno".
Per Bonelli "se la legge fosse applicata correttamente, tuttavia, l' introito
dello Stato italiano per l' affitto delle sue coste e spiagge sarebbe di circa
mille milioni di euro". "Il mancato introito - afferma ancora l' esponente
verde
- é dovuto al fatto che l' attuale legge in vigore divide la costa italiana in
tre fasce: fascia A con zone ad alta valenza turistica, la fascia B, a normale
valenza turistica, e la fascia C dove sono inserite località a bassa valenza
turistica. Al momento, tuttavia, le tariffe applicate ovunque sono
esclusivamente quelle di fascia C". "Insomma conclude Bonelli - il Governo
taglia servizi pubblici essenziali, ma non colpisce privilegi come i bassissimi
canoni di concessione demaniale marittima e rinvia per la quarta volta gli
aumenti". (Ansa)

Politica agricola comune. Lipu: persa un’altra occasione per premiare
agricoltura eco-sostenibile

“Con questa riforma della Pac si è persa un’occasione per premiare
un’agricoltura eco-sostenibile di qualità e in grado di proteggere l’ambiente e
gli habitat naturali. E’ sempre più imbarazzante giustificare agli occhi dei
contribuenti il mantenimento di sussidi per un settore che, pur rappresentando
solo il 7% dei lavoratori europei, assorbe il 50% delle risorse comunitarie>>.
Claudio Celada, Direttore Area Conservazione Natura della Lipu-Birdlife Italia,
commenta così i contenuti della riforma della Politica Agricola Comune (Pac)
entrata in vigore lo scorso 1 Gennaio nei Paesi dell’unione Europea. <<Le
modalità con le quali l’Italia ha recepito la riforma ­ spiega Celada ­
presentano molti aspetti negativi. Primo fra tutti il metodo di calcolo dei
premi: essi non dovevano essere calcolati in base alla media storica dei premi
ricevuti dalle singole aziende, ma andavano ricalcolati su base regionale, come
opportunamente concesso dalla Ue, in modo da diminuire le disuguaglianze
storiche tra settori e tra produttori, aiutando i piccoli proprietari e le aree
rurali marginali meno intensive. E invece il metodo di calcolo scelto
dall’Italia confermerà l’attuale iniqua distribuzione degli aiuti Pac:
l’80% dei
contributi finirà, come in passato, nelle tasche del 20% degli agricoltori>>.
Secondo LIPU-Birdlife Italia, il disaccoppiamento totale doveva inoltre essere
accompagnato da una migliore e più efficace applicazione dell’art.69 del
Regolamento, che prevede di destinare il 10% dei premi al sostegno di attività
agricole di qualità e tutela dell’ambiente. <<La scelta italiana, al
contrario -
conclude Celada - distribuirà a pioggia queste risorse senza privilegiare
chi fa
davvero agricoltura di qualità e tutela l’ambiente, con il risultato di
aumentare la burocrazia e scontentare tutti>>. Un altro punto contestato da
Lipu-Birdlife Italia riguarda il recente decreto del Ministero delle Politiche
Agricole sulla “condizionalità ecologica”, che vincola gli agricoltori al
rispetto di leggi e norme di tutela ambientale, sanitarie e di rispetto degli
animali allevati. Il decreto presenta preoccupanti aspetti negativi, primo fra
tutti la totale assenza di norme per la tutela degli elementi
caratteristici del
paesaggio agricolo, come siepi, filari, muretti, stagni e maceri,
nonostante che
il Regolamento dell’Unione Europea preveda espressamente l’obbligo per gli
Stati
membri di porli sotto tutela. <<Sono elementi importantissimi per la
conservazione della biodiversità ­ spiega Patrizia Rossi, Responsabile
Agricoltura della LIPU-Birdlife Italia ­ per la protezione degli insetti
utili e
di numerose specie selvatiche come ad esempio l’Upupa. Come poter immaginare la
Toscana senza i filari di cipressi o gli uliveti pugliesi senza i
caratteristici
muretti a secco? Gli agricoltori degli altri Paesi Ue, impegnati nella
tutela di
questi preziosi elementi, subiranno la concorrenza sleale delle aziende
italiane
che potranno, ad esempio, eliminare le siepi e gli stagni anziché proteggerli.
Il rischio, inoltre, è che si creino lunghi contenziosi e un quadro di
incertezza che non gioverà certamente all’agricoltura italiana>>. Qualche
elemento positivo nel decreto sulla condizionalità lo si riscontra invece sul
fronte della protezione dei terreni non coltivati, dei prati e dei pascoli.
<<Grazie alle norme approvate ­ conclude Patrizia Rossi ­ che recepiscono
correttamente il Regolamento comunitario, 200.000 ettari di terreno a
riposo, il
cosiddetto “set-aside obbligatorio”, verranno finalmente gestiti nel rispetto
della natura, a tutto vantaggio di specie come la Pavoncella, l’Albanella
minore, l’Allodola e la Quaglia, in grave calo in tutta Europa>>.

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