http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/arrhacker/arrhacker/arrhacker.html
Bloccato in una mansarda di Riccione dove insieme a carte
di credito clonate custodiva documentazione insurrezionalista
Pirata informatico in manette
prelievi online da conti bancari
L'hacker ha risieduto a lungo in Sardegna, si segue la pista
degli attenti dinamitardi degli ultimi mesi nell'isola
CAGLIARI - Da Riccione, attraverso sofisticati sistemi informatici,
prelevava fondi dai conti bancari di gente di tutta Italia. E forse usava i
soldi per finanziare azioni eversive. Ci sono voluti mesi di indagini dei
carabinieri di Cagliari e Rimini per identificare un hacker specializzato
nella violazione dei sistemi informatici di sicurezza delle banche. L'uomo,
che ha 38 anni e del quale non è stata resa nota l'identità, sarebbe
responsabile di numerose truffe ai danni di importanti istituti di credito
nazionali.
L'uomo utilizzava apparecchiature e software in grado di abilitare i
prelevamenti illeciti per trasferire fondi da conti di ignari clienti e
aziende su propri conti all'estero. I Carabinieri lo hanno bloccato ieri
mattina in un albergo di Rimini, dopo averlo attirato in una trappola,
fingendosi interessati alle sue prestazioni.
Le manette ai polsi sono scattate dopo che l'uomo ha dimostrato la sua
capacità di violare un codice informatico di protezione di una banca. Gli
sono stati sequestrati codici d'accesso riservati e una cinquantina di
carte di credito e bancomat clonati. In seguito in una sua mansarda di
Riccione sono state ritrovate sostanze chimiche e ingredienti per
realizzare ordigni esplosivi, un manuale per la realizzazione di bombe e un
documento di matrice anarchica.
L'uomo arrestato avrebbe risieduto a lungo in Sardegna e la circostanza
avrebbe convinto i Carabinieri del probabile coinvolgimento in azioni
dinamitarde compiute nei mesi scorsi nell'isola. Al momento non è possibile
escludere che l'attività dell'hacker ai danni delle banche potesse servire
a finanziare un gruppo eversivo.
(5 gennaio 2005)