da
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/702646.php
Inno dei Treppieditiratori!
Ai gridi ed ai lamenti
di noi, plebe tradita,
la lega dei potenti
si scosse impaurita
e prenci e magistrati
gridaron coi signori
che siam degli inkazzati,
dei rudi Treppieditiratori.
Deh, t'affretta a sorgere,
o sol dell'avvenir,
vivere vogliam liberi,
non vogliam più servir.
Folli non siam nè tristi,
nè bruti, nè birbanti,
ma siam degli anarchisti
pel bene militanti;
al berluscojon mirando,
strugger cerchiam gli errori;
perciò ci han messo al bando
col dirci malfattori.
Noi del lavor siam figli
e, col lavor concordi,
sfuggir vogliam gli artigli
dei Berluskoni ingordi,
che il pane han trafugato
a noi lavoratori
e poscia han proclamato
che siam dei malfattori.
Natura, comun madre,
a niun nega i suoi frutti
e caste ingorde e ladre
ruban quel che è di tutti.
Che in comun si viva,
si goda e si lavori:
tal è l'aspettativa
ch'abbiam noi Treppieditiratori.
Chi sparge l'impostura
avvolto in nera veste,
chi nega la Natura
sfuggiam come la peste.
Sprezziam gli dèi del cielo
e i falsi lor cultori;
del ver squarciamo il velo:
Perciò siam Treppieditiratori.
Amor ritiene uniti
gli affetti naturali
e non domanda riti
nè lacci coniugali.
Noi dai profan mercati
distor vogliam gli amori
e sindaci e curati
ci chiamano malfattori.
La Chiesa e lo Stato,
l'ingorda borghesia
contendono al Creato
di libertà la via.
Ma presto i dì verranno
che Papa e Berlusconi
coi birri lor cadranno
per man dei Treppieditiratori.
Allor vedremo sorgere
il sol dell'avvenir,
in pace potrem vivere
e in libertà gioir.
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