Due giorni or sono è' deceduta Susan Sontag. Il bollettino telematico 'nonviolenza in camino' la ricorda così:
"una delle voci piu' nitide e delle persone piu' belle del Novecento, maestra di cultura e di impegno civile, maestra di dialogo e inquietudine, maestra di pace e di solidarieta'. .... Susan Sontag e' stata una prestigiosa intellettuale americana nata a New York nel 1933; acutissima interprete e critica dei costumi e dei linguaggi, fortemente impegnata per i diritti civili e la dignita' umana; tra i molti suoi libri segnaliamo alcuni suoi stupendi saggi, come quelli raccolti in Contro l'interpretazione e Stili di volonta' radicale, presso Mondadori; e Malattia come metafora, presso Einaudi; tra i suoi lavori piu' recenti segnaliamo particolarmente il notevole Davanti al dolore degli altri, Mondadori, Milano 2003
Diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag e la prima: a non arrendersi all'orrore non accettare la menzogna, non inchinarsi alla violenza.
Le diecimila cose ci ha insegnato Susan Sontag che tutto sapeva e innanzitutto questo:
non inchinarsi alla violenza, non accettare la menzogna all'orrore non arrendersi mai."
Susan Sntag è stata in prima fila non nei proclami ideologici ma con la presenza concreta negli eventi drammatici e orribili di questo mondo,a Saigon come nella Sarajevo assediata.
La sua opera è fonte preziosa di riflessione e comprensione profonda degli avvenimenti, delle loro cause e dei percorsi possibili di pace. Ammalata di tumore ha raccolto le sue riflessioni e le sue battaglie finali (in questo mi ricorda Tiziano Terzani) nel libro 'Malattia come metafora'. Un invito a leggere qualche sua opera prima che il tempo la diluisca nella dimenticanza.
Aldo
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL:
https://www.inventati.org/mailman/public/forumlucca/attachments/20041231/d5b4cc55/attachment.htm