Oggetto: legambiente considerazioni a monte e a mare di una discarica
La discarica di Scarpino ha ottenuto un nuovo record:
inquina il mare .
Si perchè non tutti lo sanno ma inquina l'aria, la terra, crea disagio sociale nella zona e mette in evidenza le carenze gravi della politica e delle amministrazioni, che da anni promettono ai cittadini la chiusura di questo scempio, senza mai farlo veramente. .
Legambiente plaude all'azione della magistratura e intende costituirsi parte civile nel procedimento.
Lasciamo a giudici ed avvocati fare il loro mestiere e ci limitiamo a fare alcune considerazioni inerenti i processi di democrazia e di partecipazione a Genova.
Come molti sanno Scarpino è uno scandalo da molto temp, non solo perchè qualcuno ha costruito una discarica in quel posto alle spalle di un quartiere dove vivono decine di migliaia di abitanti , non solo perchè è stato costruito un depuratore del percolato che non ha ( quasi ) mai funzionato , non solo perchè ha deturpato la vita in un fiume e ( diciamo noi ) creato molti problemi igenici, sanitari e ambientali a monte e a valle , non solo perchè quel che finisce veramente a Scarpino andrebbe valutato con maggiore circospezione , non solo perchè le agenzie di controllo si sono "attivate " solo dopo l'arrivo del Noe dei carabinieri ( stessa cosa per la cokeria dell'ilva ) trovando, un inquinamento dieci volte maggiore del consentito ( e che è un fatto continuo da molti anni e spesso denunciato a vuoto da cittadini e associazioni), non solo perchè la provincia di Genova ha aspettato che arrivassero i carabinieri per prendere una posizione che andava presa anni fa , non solo perchè siamo un comune dove la politica dell'amministrazione si decide in sedi ( legittime ) che non sono il consiglio comunale ( vedi per la politica dei rifiuti dove abbiamo invitato tutti i capigruppo del consiglio a chiedere al Sindaco di esprimere in consiglio comunale la sua idea sul ciclo dei rifiuti e abbiamo conosciuto la risposta dalle dichiarazioni di stampa) , non solo che una azienda condotta con logica privatistica ancorchè con maggiore azionista il comune continua da anni a non produrre un piano industriale per la raccolta differenziata (lo dice il presidente Repetto) e si mantiene a livelli di raccolta da terzo mondo, non solo tutto questo perchè , sappiamo come a Voltri, come a Punta Vagno ( fangodotto ), come a Cornigliano e a Sestri Ponente solo l'arrivo di carabinieri e magistratura hanno sortito qualche effetto alla faccia della democrazia partecipata , della trasparenza degli atti, degli azionisti di riferimento, dei controllori e dei controllati.
Ci resta l'indignazione e le carte bollate , un pò poco per parlare di democrazia in questa città.
per legambienteliguria
Andrea Agostini
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