Dalla lista ferrovieri in lotta
IL PRESEPE
Cercando di farmi irradiare dallo spirito natalizio, come
consigliato dai maggiori organi di stampa, decido di fare il presepe. Ecco
la
spietata cronologia di una giornata dedicata alla famiglia e ai sacri valori
che ci dividono dalla suburra musulmana.
Ore 11,40 - Un comitato di pastorelli mi comunica che con la nuova
finanziaria chi va in pensione non verrà rimpiazzato. Prendo atto con
disappunto e valuto le alternative: fine della pastorizia nel mio
presepe, oppure reperimento di nuove risorse, magari rinunciando a
manutenzione strade e lluminazione pubblica.
Ore 12.07 - L'arrotino con la sua baracchetta (che di solito sistemo
vicino alla grotta) aderisce al condono edilizio e si presenta con una
struttura multipiano, con lago privato e approdo per i sommergibili. Non
posso
oppormi perché i lavori di ristrutturazione e ampliamento sono stati
affidati al Sisde.
Ore 12.21 - Primi tumulti nelle zone montagnose: i forestali del
presepe minacciano di incendiare il muschio e di bloccare l'autostrada. Ore
12.25 - Renato Brunetta assicura che va tutto bene e mostra
delle sue tabelle dipinte a mano e cosparse di porporina.
Ore 12.45 - I garzoni del fabbro mi comunicano che dopo le 17 devono
correre a lavorare nei campi, perché con il loro contrattino co.co.co non ce
la fanno e devono arrotondare.
Ore 12.50 - Mastella da le dimissioni.
Ore 12.51 - Mastella ritira le dimissioni
Ore 13.05 - Giuseppe scopre che grazie alla revisione degli estimi
catastali l'Ici sulla grotta è più che raddoppiata e che le utenze acqua gas
e luce - costano più dell'anno scorso.
Ore 13.25 - Non trovo nello scatolone la baracchetta delle operaie
tessili. Eppure era qui! Cerco meglio.
Ore 14.10 - Renato Brunetta assicura che siamo in netta ripresa e
mostra delle sue tabelle fatte di campanellini e trainate dalle renne. Ore
14.37 - Un rumoroso corteo di operaie tessili mi informa che la
loro baracchetta è stata delocalizzata e trasferita in Cina. Ore 14.42 -
Massimo D'Alema mette in guardia dal rischio di farsi
prendere dal radicalismo, mentre è ovvio che bisogna conquistare voti al
centro.
Ore 14.47 - I forestali si fanno prendere dal radicalismo e
magicamente dalla finanziaria escono soldi per loro.
Ore 15.01 - I due piccoli pescatori sul lago incantato di carta
stagnola fanno secco un benzinaio nella magica terra di Padania. Vengono
arrestati, nonostante la spaventosa omertà che regna nella zona. Ore 15.17 -
Buone notizie. Tutte le statuine morte per esacloruro di
vinile apprendono che i termini di prescrizione per chi li ha ammazzati sono
dimezzati. Ore 16.28 - Tutti i negozianti del presepe protestano contro i
numerosi furti di generi alimentari da parte dei pensionati e dei
disoccupati
del presepe, che sono ormai moltissimi.
Ore 16.41 - Il re magio Melchiorre viene fermato alla frontiera,
pestato come un tamburo, rinchiuso in un centro di prima accoglienza, poi
caricato su un aereo e rispedito in Africa a bastonate.
Ore 16.50 - Renato Brunetta annuncia che la situazione tende al bello
stabile e mostra certe sue tabelle fatte di marzapane con uvetta e
pistacchio. Ore 17.01 - Il re magio Baldassarre annuncia che non verrà
perché la compagnia aerea low cost che lo ha portato a Porto Rico è fallita
e
non lo può riportare indietro. Forse si rifarà una vita da quelle parti. Ore
17.05 - Il falegname del villaggio chiude bottega. Si
trasferisce in un presepe di Timisoara dove la mano d'opera costa meno. Ore
17.23 - Massimo D'Alema ammonisce la sinistra di non farsi male
da sé e di seguire la via riformista.
Ore 17.35 - Finiti i fondi pubblici. La stella cometa è stata
venduta dallo stato a un consorzio privato che chiederà un pedaggio per
poterla
guardare.
Ore 17.40 - Ok, vaffanculo, faccio l'albero.
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