[Cm-roma] Mobilità: la rivoluzione della Regione

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Mobilità: la rivoluzione della Regione

Presentato il Piano dei Trasporti, unico da quando esiste l'ente. Quattro le assi portanti: il Centro Storico; la Città Metropolitana; l'area Regionale; l'area Centro-Mediterranea. Francesco Storace: "Certezze e non parole inutili".


Gianluca La Penna

Roma, 21 dicembre 2004 - Dare un nuovo volto al trasporto nel Lazio; agevolare la mobilità dei cittadini con servizi ad hoc; dare maggior dignità al territorio, tra gli ultimi posti in Europa in quanto a compatibilità ambientale tra traffico e smog.
Questi alcuni degli obiettivi del Piano Regionale dei Trasporti (Prt), illustrato stamattina dal presidente della Commissione regionale Trasporti e Lavori Pubblici e da Giulio Gargano, assessore regionale ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, alla presenza del Governatore Francesco Storace. Il piano - il primo da quando esiste l'ente Regione - che sarà adottato ufficialmente da marzo, si sviluppa essenzialmente su 4 assi territoriali: il Centro Storico; l'Area Metropolitana, ovvero il quadrante delimitato da Ladispoli, Fiano, Valmontone e Anzio; il territorio regionale; l'area centrale mediterranea, che include gli spazi di competenza tra Napoli e Firenze.

"Quello messo a punto è un progetto pluriennale - specifica De Lillo - Dopo la riforma del titolo V della Costituzione (la cosiddetta devolution, ndr) abbiamo lavorato per la sussidiarietà con le rispettive competenze, partendo dal nazionale per arrivare alle realtà infracomunali. La nostra rivoluzione rappresenta un punto fondamentale per il trasporto integrato, intermodale, moderno ed efficiente: non vogliamo rimanere indietro rispetto alle altre realtà attuali".

"Bisogna rispondere alla domanda di mobilità che cresce in misura esponenziale per le persone - chiarisce Gargano - In Europa nel Lazio siamo quart'ultimi con 8,9 km di rete autostradale per 100 abitanti; quarti con 22 km per ogni 100 abitanti di rete ferroviaria. A Roma inoltre c'è un dato significativo per identificare la nostra posizione: solo lo 0,88 percento della rete stradale è riservata alle corsie preferenziali per il trasporto pubblico". Lo scopo quindi, è anche quello di cambiare la mentalità dei residenti del Lazio, amanti del mezzo privato, macchina o moto che sia. "Nella capitale - evidenzia l'assessore - solo il 29 percento sceglie il mezzo pubblico. Di questi, il 72% utilizza il trasporto su gomma. Una cifra quest'ultima, che se confrontata con il 12 di Vienna rende l'idea dello stato dell'arte". Nella Città Eterna quindi non si scelgono bus o metro, ma si preferisce il 'fai da te', sia per piacere che per necessità: ogni 1000 abitanti il 68 percento possiede un motociclo superiore ai 50 cc, mentre per lo stesso campione 772 persone usano l'auto (dati 2003, ndr). Numeri impressionanti, soprattutto se si pensa ai danni ambientali che comportano e ad un altro dato che emerge sotterraneo: il Lazio, dopo la Catalogna, è la seconda regione europea per mortalità dovuta ad incidenti stradali.

"Abbiamo davanti obiettivi importanti e il Piano regionale dei rasporti ci proietterà nel futuro, un futuro che prevede anche una serie di interventi decisivi - afferma il presidente della Regione, Storace - Ad esempio, l'utilizzo migliore delle linee ferroviarie per favorire i pendolari. L'obiettivo, per quanto riguarda l'area metropolitana, è di organizzare la mobilità non più in senso radiale come ora, con tutte le linee che convergono verso il centro di Roma; questo, infatti, è un modello che va superato, sostituendolo con uno a rete, così da potersi muovere da una periferia all'altra senza passare necessariamente per il centro, proprio come avviene in tutte le capitali europee, da Londra a Madrid fino a Parigi. Stiamo portando avanti, insomma, un lavoro che inciderà direttamente sulla qualità della vita dei nostri figli, un lavoro destinato a darci un futuro migliore. Il nuovo sistema dei trasporti che stiamo creando nella nostra Regione avrà servizi più efficienti, moderni ed efficaci, con una riduzione dei costi - conclude il Gvernatore - Con il Piano, segneremo una svolta epocale sul fronte della mobilità, apriremo una pagina nuova, recuperando il tempo perduto nel passato. Il Piano ci consentirà una programmazione organica e niente sarà più lasciato al caso, all'improvvisazione. E i cittadini, finalmente, avranno certezze, invece di parole inutili".

Molti gli investimenti previsti all'interno del Prt: una serie di progetti per la navigabilità del Tevere; lo studio di una metropolitana circolare attorno a Roma che richiede 5 anni di realizzazione; una linea superficiale a basso impatto ambientale Ldispoli-Anzio; la bretella Fiano Romano- Torreimpietra per collegare il reatino con il litorale; il completamento della rete tra i porti e gli scali minori e la realizzazione di uno snodo aereo dedicato alle linee low cost.

Infine, per dare suggerimenti e per suggerire migliorie, sarà attivato presso la direzione regionale dei trasporti uno sportello che accoglierà anche i consigli dei cittadini.

(http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=61807&doc=si)




cicloveeg
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