SAREBBE INTERESSANTE LEGGERE QUEL TESTO DI LEGGE, QUANTO MENO PER PRENDERE 
COSCIENZA DELLA PROPOSTA IN ATTO, NON CREDI TOMMASO?
At 22/12/04 17.25, you wrote:
>Caro popolo dell'acqua..........
>
>
>
>                                            ci sono molte novità rispetto 
> alle vicende che interessano i  nostri territori , penso sia importante 
> incontrarci per fare il punto su molte questioni aperte
>
>  ve ne accenno alcune e  attendo risposte ,proposte e impegni concreti 
> per condividere percorsi e passaggi di una lotta che c'e ed è destinata 
> a  caratterizzare i prossimi anni.
>
>A   il testo di legge dell'iniziativa per la ripubblicizzazione del 
>servizio idrico in toscana è pronto e la campagna inizierà il prossimo 22 
>gennaio, il 27 dicembre è prevista a firenze  una riunione toscana di 
>tutte le realtà impegnate nella costruzione della campagna di raccolta 
>firme E' FONDAMENTALE ANDARCI ANCHE DA LUCCA (CHI VIENE???)
>
>STA' NASCENDO UNA VERTENZA  A LUCCA SUL CAMPO DA GOLF   CHE IL COMUNE 
>VORREBBE REALIZZARE DENTRO IL CAMPO POZZI DI S.ALESSIO, E' FONDAMENTALE UN 
>NOSTRO CONTRIBUTO  PERCHE' CI SONO LE CONDIZIONI PER VINCERE .
>
>LA VICENDA ATO 1 CON L'AFFIDAMENTO ALLA SOCIETA' GAIA (SOCIETA' CHE NASCE 
>SU PESSIMI PRESUPPOSTI POLITICO ORGANIZZATIVI),IL NON INGRESSO DEL COMUNE 
>DI LUCCA CON LE SUE IMPLICAZIONI POLITICHE E PRATICHE
>
>E' SALTATO IL TAVOLO  CHE DOVEVA SIGLARE UN'ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA 
>TUTELA DELLA FALDA NELLA PIANA,ORGANIZZARE IL RIUSO DELLE ACQUE DEPURATE 
>,COSTRUIRE UN POTABILIZZATORE PER L'AREA  PISANA
>(GLI INDUSTRIALI HANNO ALZATO IL TIRO.... CON OBBIETTIVI TUTTAFFATTO CHIARI)
>
>
>cari compagni  abbiamo la necessità di organizzare la partecipazione di 
>tutti , la partita è grossa e il  terreno di movimento, è l'unico che può 
>garantire una forza  in grado di incidere nei processi in atto 
>costringendo i soggetti politici  più riottosi a prendersi le 
>responsabilità e aiutando quelli che chiedono supporto nel merito delle 
>questioni e sponda nelle battaglie.
>
>chi è disposto a  discutere e lavorare per  costruire  strumenti di lavoro 
>condivisi si faccia avanti.
>
>tommaso panigada
>-----Messaggio originale-----
>Da: forumlucca-bounces@??? 
>[mailto:forumlucca-bounces@inventati.org]Per conto di Alessio Ciacci
>Inviato: mercoledì 22 dicembre 2004 12.14
>A: ManiTese Lucca; forumlucca@???
>Oggetto: [Forumlucca] STATE CON L'ACQUA O CON I LADRI D'ACQUA ?
>
>
>bellissimo e molto chiaro queste poche righe di Zanotelli sull'acqua!
>
>STATE CON L'ACQUA O CON I LADRI D'ACQUA ?
>DI ALEX ZANOTELLI
>
>In certe occasioni occorre avere il coraggio di dire le cose come stanno, 
>bisogna saper usare anche espressioni forti se è il caso. E questa volta è 
>davvero il caso. L'umanità è di fronte ad un bivio, lo scrivo oggi su 
>Liberazione e l'ho detto qualche mese fa ai parlamentari di Strasburgo: se 
>non si cambierà rotta, il ricco occidente sarà artefice e complice di 
>genocidio verso la popolazione povera del pianeta. A che cosa mi 
>riferisco? Alla privatizzazione dei beni comuni, nello specifico 
>dell'acqua. La questione non è attuale perché riguarda direttamente oltre 
>cento comuni del napoletano, Napoli compresa, ma perché investe l'intero 
>pianeta. E perché a pagarne le care conseguenze saranno come al solito i 
>più poveri. Quello che sta accadendo a Napoli e dintorni è davvero 
>incredibile e noi, società civile, partiti politici, istituzioni, 
>associazioni, cittadini comuni, siamo chiamati ad un impegno a tutto campo 
>perché il peggio venga scongiurato, perché alla gente vengano offerti 
>semmai più servizi e più opportunità di sviluppo, perché non si ripeta 
>quanto già verificatosi in Colombia. A Cochabamba una multinazionale 
>californiana si è impadronita dell'acqua - sì, proprio impadronita, le 
>multinazionali non sono estranee a certe pratiche - finché la popolazione 
>non è insorta e si è ripresa quanto le spettava per diritto universale. 
>Sapete che cosa è avvenuto in quella città colombiana? Che i prezzi 
>dell'acqua dall'oggi al domani sono cresciuti del 200% e la gente è 
>scoppiata in rivolta. Questo ha segnato una clamorosa sconfitta per la 
>multinazionale e per la vergogna della privatizzazione. Una svolta storica 
>possiamo chiamarla.
>
>Ecco, noi vorremmo che non si arrivasse a tanto, che qui da noi non ci 
>fosse alcuna rivolta per il semplice motivo che non ci sarà alcun "furto" 
>dell'acqua. Sarà possibile che ciò accada? Certo è che noi non ci daremo 
>per vinti, venderemo cara la pelle - come si dice in gergo - a difesa di 
>questo bene comune prezioso tanto quanto l'aria. A proposito di aria: e se 
>un giorno pensassero di privatizzare anche questa? Quanto dovremmo pagare 
>per ogni respiro? Non c'è da stare affatto allegri.
>
>Questo giornale ha avuto il coraggio e la bella idea - penso unico in 
>Italia - di pubblicare domenica per intero l'appello in difesa dell'acqua 
>come bene pubblico comune. Oggi, sempre dalle colonne di questo giornale, 
>voglio confermare con forza quell'appello e parlare non solo di Napoli e 
>dintorni, ma di quanto accade nel resto del mondo. Tutti mi domandano e ci 
>domandiamo: ma perché si privatizza anche l'acqua? E che cosa accadrà poi, 
>il prezioso liquido continuerà ad uscire dal rubinetto? Di sicuro accadrà 
>poco a chi ha a disposizione denaro in abbondanza per comprarsi le 
>bollicine in bottiglia. Sarà un dramma per gli altri. Ma è il principio 
>che rivela il suo marcio fin dalla radice. Se tra l'indifferenza generale 
>dovesse passare l'idea che un bene comune può essere privatizzato, allora 
>sì che saremmo alla catastrofe del pianeta. Alla degenerazione morale. Da 
>noi e altrove si privatizza l'acqua e il sistema idrico generale, fogne 
>incluse, per un semplice motivo: perché agli enti locali fanno gola i 
>finanziamenti messi a disposizione dall'Unione europea. E le 
>multinazionali sono lì in agguato. Per farsi un'idea dello scenario che 
>abbiamo davanti, è sufficiente ricordare che le prime otto multinazionali 
>dell'acqua al mondo sono europee. Quanto basta per tremare.
>
>Ma andiamo oltre i nostri confini. Nel 2005 il Trattato Gats di Hong Kong 
>vedrà al tavolo delle consultazioni non i singoli Stati, ma l'Unione 
>europea, e in quella sede si giocherà una partita decisiva per le sorti 
>dell'umanità Se è vero, come sembra, che l'Ue si mostrerà disponibile alla 
>privatizzazione dei servizi e della stessa acqua, l'indignazione dei 
>popoli forse non basterà più a fermare lo scempio. Dobbiamo fare qualcosa 
>prima che la situazione precipiti.
>
>Altri numeri? Eccoli: oggi nel mondo un miliardo e mezzo di persone vive - 
>se vive e come vive - senza acqua. Il 54% degli africani non ha accesso 
>all'acqua, così come l'85% della popolazione dell'America latina, il 75% 
>di quella dell'Asia orientale. Cinque milioni di persone l'anno muoiono 
>per mancanza d'acqua, aggrediti da malattie da noi curabili. Tutta gente 
>disperata, gente che si vede calpestata e mortificata nei propri diritti 
>elementari. Fin quando si potrà andare avanti così?
>
>Tutti noi siamo chiamati a fare qualcosa, a mobilitare le coscienze, a 
>gridare vergogna, a lanciare campagne. In una parola, a non arrenderci. La 
>prima cosa da fare - e qui penso soprattutto a Napoli - è politicizzare 
>l'intera questione, ridare alla politica quel ruolo preminente e decisivo 
>che pare essersi perso negli ultimi tempi. Non la politica politicante, ma 
>l'impegno sul territorio, al fianco della gente, degli operai, dei 
>pensionati. La politica che sposa le vertenze locali e globali. La 
>politica come sana passione fatta al di fuori dei Palazzi. Bisogna aiutare 
>la gente a capire l'importanza del problema acqua, divenuto oggi emblema 
>della riduzione a merce dei beni comuni. Possiamo usare il termine 
>coscientizzazione della politica per indicare un passaggio che vede il 
>coinvolgimento dei cittadini insieme ai partiti, alle istituzioni, 
>all'arcipelago della società civile. A Napoli finora non c'è stato un vero 
>dibattito sulla privatizzazione dell'acqua, tutto è stato confinato ad 
>alto livello e questo è un male. Io credo che le giunte, sia quella 
>comunale che quella regionale e anche la provinciale, abbiano la giusta 
>sensibilità, ma temo altresì che i soldi alla fine possano risultare 
>decisivi nella scelta da compiere. Ai partiti chiedo più chiarezza, più 
>coraggio, più voglia di scendere in campo vicino alla gente. Chiedo che 
>dicano in maniera chiara con chi stanno: se con l'acqua bene pubblico o 
>con l'acqua da privatizzare e ridurre a merce. Noi poi sapremo organizzare 
>la nostra Resistenza dal basso. Certo, non possiamo rassegnarci all'idea 
>che la politica oggi abbia solo un ruolo decorativo. Né lasciare carta 
>bianca alle multinazionali della finanza. Dall'acqua di Napoli può partire 
>la riscossa dei popoli.
>
>Alex Zanotelli
>Fonte:www.liberazione.it
>8.12.04
>_______________________________________________
>Forumlucca mailing list
>Forumlucca@???
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/forumlucca