LA CIRCOSCRIZIONE 1 CENTRO-EST APPROVA DELIBERA SUGLI SPONSOR ETICI (istituzione
comitato etico)
Nel novembre 2004 il Comune di roma, grazie alle mobilitazioni congiunte
di campagne e associazioni, ha approvato un regolamento per le sponsorizzazioni,che
prevede la possibilità di respingere sponsorizzazioni "scomode" o dubbie
dal punto di vista etico.
Il risultato romano traguarda mesi di mobilitazioni ed è il risultato tangibile
dell'accresciuta consapevolezza sul tema dei consmi etici. Essa ci dice
che alcuni temi fondamentali per associazioni e movimenti iniziano a trovare
spazio ed applicazioni concrete anche nelle istuzioni.
La circoscrizione 1 centro est del Comune di Genova ha accolto e seguito
questo percorso ed il 22 dicembre ha approvato una delibera con cui impegna
il sindaco e la giunta affinchè un percorso di vigilanza e consapevolezza
verso le sponosorizzazioni faccia parte anche delle pratiche amministrative
locali, attraverso l'istituzione di un comitato etico che valuti le offerte
di sponsorizzazione.
Questo tema a Genova è particolarmente attuale, perchè gli eventi "GeNova
2004 Capitale europea della cultura" hanno avuto luogo anche attraverso
numerose sponsorizzazioni, tra cui, ad esempio quella, un po imbarazzante,
di Adidas.
La delibera del Consiglio di Circoscrizione è solo un inizio: essa pone
-con la forza della delibera di un organismo elettivo- nell'agenda politica
del Comune di Genova il problema, ed indica un percorso: insomma è un primo
concreto passo, che rischia di rimanere sulla carta se non è accompagnato
e supportato da consiglieri comunali, amministratori e soprattutto dalla
società civile cittadina.
Mi sembrava utile segnalare sulla lista che questo piccolo passo è agli
inizi, e che su di esso aspettiamo ulteriori sviluppi.
Grazie x l'attenzione
ciao, Laura
PS ringrazio Rete lilliput nodo di genova, mani tese genova, e alcuni di
bottega solidale che -individualmente o insieme- ci hanno supportato su
questo percorso: c'e' ancora un sacco di strada da fare!
Laura Testoni
Consiglio di circoscrizione 1 Centro Est
Consigliera indipendente (Capogruppo PRC)
http://www.qualecentro.splinder.com
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TESTO DELLA DELIBERA APPROVATA
DAL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE 1 CENTRO EST
Considerato che l'Amministrazione Comunale è, per propri fini istituzionali,
promotrice di una serie di attività finalizzate alla realizzazione di eventi
culturali, sociali, ricreativi, sportivi e altro, e che negli ultimi anni
l'azione della Pubblica Amministrazione ha notevolmente risentito degli
effetti della congiuntura economica e delle politiche pubbliche di riduzione
di risorse destinate agli Enti Locali
Considerato che in particolare, in ambito locale, gli enti Locali se per
un verso sono chiamati sempre più ad assolvere a compiti primari nella amministrazione
del Paese e a soddisfare le attese crescenti del cittadino-utente, dall'altra
registrano una continua e progressiva riduzione dei trasferimenti statali
destinati a finanziare le attività istituzionali delle Autonomie stesse;
Considerato che sono state intraprese numerose iniziative per incentivare
una maggiore collaborazione tra il mondo imprenditoriale e quello dell'Amministrazione
Comunale e che che in questo contesto il vigente testo unico degli enti
Locali ha aperto, in capo ai predetti Enti, la prospettiva assolutamente
innovativa, di reperire risorse qualificate attraverso la stipula dei contratti
di sponsorizzazione
IL QUADRO NORMATIVO
Premesso che l'art. 43 della legge 27.12.1997, n. 449 costituisce il principale
riferimento normativo per la stipulazione di contratti di sponsorizzazione
da parte di amministrazioni pubbliche in cui le stesse siano sponsee - ossia
soggetti che fruiscono di finanziamenti dello sponsor - e prescrive che
i particolari rapporti scaturenti tra lo sponsee e lo sponsor "siano finalizzati
a favorire l'innovazione dell'organizzazione amministrativa e a realizzare
maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi prestati"; e
che la precitata legge 27 dicembre 1997 n. 449, all'articolo 43 si limita
a prevedere la possibilità per le pubbliche amministrazioni di stipulare
i predetti atti contrattuali, ma non detta nessuna disciplina positiva al
riguardo;
Premesso che l'art. 30 della legge n. 488/1999, modificando l'art. 28 della
legge n. 23 dicembre 1998 n. 448, tra le specifiche misure da adottare per
la realizzazione del patto di stabilità, ha stabilito che gli Enti Locali
possono sviluppare le iniziative per la stipula di contratti di sponsorizzazione,
accordi e convenzioni allo scopo di realizzare maggiori economie nella gestione;
che l'art. 119 del T.U.E.L. richiamandosi all'art. 43 della legge 449/97,
riafferma la legittimazione delle pubbliche amministrazioni a stipulare
contratti di sponsorizzazione, subordinandola al ricorrere delle seguenti
condizioni:
a) perseguimento di interessi pubblici;
b) esclusione di conflitti di interesse tra attività pubblica e privata;
c) conseguimento di un risparmio di spesa;
che il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico (art. 1322 codice
civile) a forma libera (art. 1350 codice civile), di natura patrimoniale
(art. 1174 codice civile), a prestazioni corrispettive, in forza del quale
lo sponsorizzato ("sponsee") si obbliga a consentire ad altri (leggasi "sponsor")
l'uso della propria immagine pubblica e del proprio nome, per promuovere
un marchio o un prodotto, dietro corrispettivo (che può sostanziarsi in
una somma di denaro, in beni o servizi o in entrambi, da erogarsi da parte
dello sponsor)
Considerato che pertanto la fase di scelta del contraente da parte dell'amministrazione
Comunale dovrebbe prevedere che l?Amministrazione tenga conto delle qualità
dello sponsor in termini di fiducia e di immagine, degli effetti di ritorno
sulla pubblicizzazione dell'avvenimento, del relativo valore economico e
della convenienza dell'Amministrazione nonché della responsabilità sociale
ed ambientale dello sponsor
LA SITUAZIONE CITTADINA
Considerato che gli eventi relati a GeNova Capitale europea della cultura
hanno indotto la Civica amministrazione ad ottimizzare le competenze relative
alla promozione della città ed alle sponsorizzazioni, come si evince dalla
DG 437/2004 del 27.05.2004
Considerato che il Comune di Genova non ha un suo proprio regolamento sulle
sponsorizzazioni, ma che la delibera 437/2004 prevede la costituzione di
un gruppo di lavoro per il coordinamento delle attività inerenti la ricerca
di sponsorizzazioni e relativa procedura di funzionamento ed organizzazione
del gruppo di lavoro
Considerato che tale delibera prevede (all. A e B)
a) l?istituzione di un "nucleo operativo" col compito prevalente di razionalizzare
le necessità e le opportunità commerciali favorendo l?incontro fra le Direzioni
del comune e le aziende interessate alla sponsorizzazione e seguendo il
corretto svolgimento degli accordi
b) l?istituzione di un "gruppo interdirezionale di coordinamento ristretto"
incaricato di sviluppare le linee guida e l?indirizzo operativo dell?Amministrazione
in materia di sponsorizzazioni
c) l?istituzione di un "gruppo interdirezionale di coordinamento allargato"
con ruolo di coordinamento
PERCHE? SPONSOR ETICI
Considerato che Genova nel 2004 è non solo città europea della Cultura ma
anche sede del Congresso internazionale delle città educative, e che questo
appuntamento offre l?opportunità di una riflessione sulla cultura della
valutazione etica nelle scelte amministrative.
Considerato che la scelta degli sponsor in un?ottica "etica" significa valorizzare
l?immagine della Civica amministrazione premiando le partnership con quelle
aziende che rispettano gli standard più elevati in materia di diritti umani,
sindacali e di rispetto dell'ambiente, cioè che assumono in maniera reale
ed effettiva la Responsabilità Sociale e Ambientale di Impresa che gli spetta,
penalizzando invece le imprese che, nella ricerca del profitto, non si fanno
scrupolo di compiere abusi umani, sociali ed ambientali.
Considerato che negli ultimi anni si è potuto apprezzare un crescente interesse
da parte della società civile intorno a queste problematiche, rispetto alle
quali anche la Pubblica Amministrazione ha dimostrato una maggiore sensibilità,
che però, pur essendosi manifestata spesso con parole dette e scritte, fatica
ancora a tradursi in pratica concreta.
LA PROPOSTA
Considerato che nella delibera 437/2004 non sono indicati procedure o protocolli
certi e condivisi di selezione degli sponsor
Il CdC 1 Centro est propone al Sindaco, all?Assessore alla Promozione della
Città, all?Assessore alla Cultura
Che la delibera 437/2004 venga integrata con indicazioni riguardanti criteri
di valutazione etica degli sponsor, che prevedano, da parte dell?amministrazione
comunale, facoltà di rifiuto di sponsorizzazioni nei casi seguenti
A) aziende-sponsor che, nelle proprie attività non rispettino i seguenti
principi, come definiti dalla Risoluzione 2003/16 della Sottocommissione
delle Nazioni Unite sulla Promozione e Protezione dei Diritti Umani del
13 Agosto 2003 e dalle legislazioni internazionali e nazionali vigenti,
e in particolare:
a. rispetto del diritto a pari opportunità e a trattamento non discriminatorio
(con speciale attenzione alle donne, alle popolazioni indigene e alle minoranze
etniche);
b. rispetto del diritto alla sicurezza delle persone (con speciale attenzione
alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla garanzia dell'ammissione alle
strutture sanitarie e dell'accesso ai farmaci a prezzi adeguati ai redditi
più bassi);
c. rispetto dei diritti dei lavoratori (inclusi specificamente l'esclusione
del lavoro forzato, del lavoro minorile, di salari inferiori ai redditi
reali di sussistenza, del mancato rispetto delle legislazioni locali di
tutela);
d. rispetto della sovranità nazionale e dei diritti umani (inclusa l'esclusione
di qualsiasi attività, compresa la fornitura di beni o servizi, che sostenga
la violazione di diritti umani da parte degli Stati o di altri enti);
e. rispetto degli obblighi riguardanti la tutela dei consumatori ( specie
in relazione alla qualità e sicurezza dei prodotti, alla trasparenza di
etichette e prezzi, alla pubblicità ingannevole, a politiche di dumping,
all'impiego di prodotti e processi basati su mutazioni genetiche non sicure);
f. rispetto degli obblighi riguardanti la protezione dell'ambiente ( specie
in relazione ai danni o minacce alla biodiversità, a processi industriali
causa di effetto serra e distruzione della fascia di ozono, alla distruzione
di risorse naturali, a tutti gli inquinamenti chimici);
B) Aziende-sponsor che a qualunque titolo sono coinvolte nella produzione,
commercializzazione, finanziamento e intermediazione di armi di qualunque
tipo (compresi i sistemi elettronici e le sostanze chimiche, biologiche
e nucleari).
C) Aziende-sponsor corrispondenti a banche che, a partire dal secondo anno
dalla data di entrata in vigore della presente proposta, risulteranno coinvolte
nel finanziamento all'export di armi come da relazione annuale del Ministero
dell'Economia e delle Finanze, prevista dalla legge 185/1990.
Il Consiglio di Circoscrizione propone inoltre:
a) Che l?aderenza da parte delle aziende sponsor ai criteri di selezione
sopra esposti sia valutato in base a sentenze, decisioni, raccomandazioni,
pareri, rapporti, inchieste di autorità nazionali e internazionali e tenendo
presente i contributi conoscitivi forniti da organizzazioni non governative
riconosciute a livello internazionale e da associazioni e centri di ricerca
autorevoli presso di esse accreditate.
b) Che, al fine di valutare la posizione delle aziende sponsor rispetto
ai requisiti sopra esposti venga istituita con ordinanza del Sindaco, una
Commissione di vigilanza etica, che affiancherà gli stumenti tecnici operativi
previsti dalla delibera 437/2004 con l?obiettivo di fornire una valutazione
sugli standard etici delle aziende candidate a sponsorizzazioni
c) che tale Commissione di vigilanza etica sia composta da membri scelti
dal Sindaco tra persone che si sono distinte nel campo del diritto internazionale,
della responsabilità sociale ed ambientale e dello studio e della promozione
dell'etica dell'impresa.
Che i membri della Commissione durino in carica per il tempo corrispondente
al mandato del Sindaco che li ha nominati
Che un apposito regolamento definisca il numero dei componenti, le modalità
di funzionamento e l?organizzazione interna di detta Commissione
Che al fine di migliorare la cultura della valutazione etica, le risultanze
della commissione siano pubbliche
Laura Testoni Capogruppo Prc,indipendente
CdC 1 Centro Est
:::::::::::::fine delibera:::::::::::::::::::::::::.