Lunedi alle 17.30 il forum prasporti di genova vi invita a partecipare alla:
LA RIVOLUZIONE DEI PARCHEGGI BLU
(PARCHEGGI A PAGAMENTO IN TUTTO IL CENTRO)
NON SIAMO CONTRARI, ANZI!! ECCOCI QUI AD AIUTARE IL NOSTRO SUPERASSESSORE AL TRAFFICO REALIZZANDO LE PRIME LINEE BLU IN VIA GARIBALDI!
VIENI ANCHE TU!
a.. SI' AI PARCHEGGI A PAGAMENTO IN CENTRO, MA PRECEDUTI DA UN ADEGUATO POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO
a.. RICORDIAMO CHE PER LA MAGGIORANZA DELLE PERSONE L'USO DEL MEZZO PRIVATO E' UN OBBLIGO E NON UNA SCELTA data l'attuale inefficienza e bassissima qualità del trasporto pubblico locale; questa decisione quindi si risolverebbe unicamente in UNA ULTERIORE GABELLA PER I CITTADINI
a.. SI' AI PARCHEGGI A PAGAMENTO IN CENTRO, MA I PROVENTI DEVONO ESSERE REINVESTITI NEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. E invece si è già cominciato male con la recente scissione di AMT in AMT (servizio e infrastrutture) e AMI (gestione parcheggi e manutenzione mezzi) che TOGLIE LA POSSIBILITA' DI FINANZIARE IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO (AMT) CON I PROVENTI DELLA GESTIONE PARCHEGGI (AMI).
FORUM TRASPORTI: Andrea Agostini, Ugo Besio, Antonio Bruno, Laboratorio Sociale Buridda, Circolo PRC AMT, Alessandro Calò, Ennio Cirmigliaro, Florindo Faoro, Forum sociale del ponente genovese, Forum ambientalista-movimento rosso verde, Gruppo Italiano Amici della Natura- Genova, Città Aperta, Carlotta Guarascio, Bruno Pastorino, Legambiente, Susanna Neuhold, Nodo di Genova della Rete di Lilliput, Gruppo Consiliare PRC Comune di Genova, Gruppo Consiliare PRC Regione Liguria, Circolo PRC Chico Mendes, Circolo PRC Porto, Gruppo Verdi centroest, WWF Genova.
Il FORUM TRASPORTI è uno SPAZIO PUBBLICO di discussione dove cittadine, cittadini e associazioni possono scambiarsi idee, informazioni e analisi sul trasporto pubblico nella prospettiva di sviluppare una serie di iniziative che possano spingere l'Amministrazione Pubblica a rivedere la propria politica in materia di trasporto pubblico e mobilità.
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LA RIVOLUZIONE DEI PARCHEGGI BLU
Il rendere a pagamento i parcheggi in zone pregiate (tutti i parcheggi del Centro anche se non si sa bene cosa sia dato che sembra manchi Castelletto) è sicuramente un punto che ci trova completamente favorevoli; la proposta del Comune ci sembra però quantomeno velleitaria..
Appare evidente che se si toglie da una parte bisogna dare dall'altra. Nel nostro caso il disincentivo del parcometro non è bilanciato da un'offerta di Trasporto Pubblico incentivante. Il risultato prevedibile sarà che non si avrà un travaso di persone verso il mezzo pubblico ma solamente la creazione di una nuova gabella (con tutti i problemi del caso: discrimine verso i meno abbienti, repulsione verso le tasse, delegittimazione del Trasporto Pubblico, ecc.).
A questo si aggiunge la complicazione burocratica della vita di molti genovesi costretti ad operare con un provvedimento contorto e farraginoso; 25 ? per i residenti intestatari del veicolo significa che le proprietà si "spalmeranno" con i necessari passaggi di proprietà e di assicurazione (altra spese) - sempre che passi questo tipo di indicazione - altrimenti c'è un complicato calcolo sulle auto successive alla prima che sembra che sarà lasciato alla discrezionalità di Genova Parcheggi (legge di mercato). Inoltre, chi abita in Centro Storico non avrà alcun beneficio in quanto continuerà a parcheggiare molto distante da casa, però pagando.
Chi viene da fuori sembra che potrà avere forme di abbonamento; l'annuale costerebbe 300?, un po' più dell'abbonamento ai bus.
Ci saranno altri "aventi diritto" oltre ai residenti? Quante deroghe verranno concesse? Quanti vigili (ausiliari, parcheggiatori) saranno necessari per il controllo?
Ma soprattutto, a cosa servirebbero questi soldi? Genova Parcheggi è controllata dalla neonata AMI e, perciò, non andrebbero a finanziare il servizio di Amt ma il debito pregresso. Ma poi il T.P. per esistere deve essere finanziato dai parcheggi? Dunque servono le auto in Centro per avere un servizio (inevitabilmente scadente essendo comunque residuale e subordinato alle esigenze della viabilità) ?
In pratica, non si possono aumentare le tasse ma se ne creano di nuove mascherandole dietro interventi che dovrebbero essere invece strumenti di regolazione di un problema. Avviene così del resto anche per l'accisa sulla benzina.
Ma poi, perché le moto non pagano? Ormai hanno quasi raggiunto le auto (250.000 auto immatricolate contro 220.000 moto).
Uno scenario possibile può essere:
a.. residenti tutti costretti a pagare anche senza avere un posto vicino casa
b.. titolari di attività che intesteranno all'azienda i loro mezzi diventando "aventi diritto" (sede legale in Centro)
c.. dipendenti costretti a pagare la cifra intera senza avere un'alternativa credibile nel T.P.
d.. corsa alla realizzazione di nuovi silos interrati
e.. incremento all'acquisto di altre moto con tutte gli aumenti del caso (incidenti, patologie respiratorie, inquinamento, maleducazione stradale, altri marciapiedi occupati)
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Noi diciamo che prima bisogna costruire l'alternativa dell'incentivo del TRASPORTO PUBBLICO.
a.. corsie riservate e protette
b.. semaforizzazione preferenziale reale con l'autobus che non si ferma agli incroci ma solo alle fermate (come a Zurigo)
c.. favorire l'accosto dei bus ai marciapiedi
d.. conseguente revisione del Put
e.. forte azione promozionale con una politica tariffaria adeguata
f.. rinegoziare con Cemusa il tipo di pensiline
g.. fare interventi coerenti anche nelle periferie
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Molte di queste cose hanno costi irrisori o nulli ma necessitano di volontà politica e di capacità organizzativa secondo un altro modello di mobilità. Impostata questa politica l'Amministrazione potrà chiedere alla cittadinanza di contribuire - chiaramente - dal punto di vista economico anche con una qualche forma di tassazione - ma per avere un servizio migliore - per fare un definitivo salto di qualità verso una più efficace mobilità ed una migliore vivibilità della città.
In questo schema, i parcheggi a pagamento diffusi diverrebbero uno strumento politico di disincentivo con il cui introito si andrebbe a finanziare proporzionalmente la riduzione del costo del biglietto dei bus.
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