E' stata una serata strana, dove bella e fiera di nuovo la mia bici ha sfilato, tra le risse e le risate di San Lorenzo, i tamburi dell'ex-snia e i ricordi legati ad ogni strada, alla salita che in un anno m'ha spaventata sempre meno, ai san pietrini grazie ai quali i santi ora li conosco tutti, compreso Sant'Aspreno, Eleuterio e Gundisalvo.
Spesso ancora m'è compagno il fiatone e quel dolore alle gambe che ogni tanto mi portano a chiedere chi me lo faccia fare, ad uscire solo per il gusto di pedalare, di ascoltare il rumore della ruota libera o chi per lei, per il gusto forse, di volare. Eh si, perchè io con la bici ho cominciato così. Volando. Non con le mie ali s'intende, ma con quelle di chi già ne conosceva la magia. Poi piano piano, ho iniziato ad imparare. La bicicletta mi ha educata fin da subito, mi ha raffinato i sensi, e continua a farlo.
Stanotte ho pensato ad un mondo in cui tutti abbiano avuto la mia stessa fortuna, quella di ritrovarsi e ritrovare il piacere in ogni cosa ed in ognuno. Stanotte forse, ero e sono solo un pò febbricitante, chissà. Stanotte però, voglio augurarvi la buonanotte, e dei sogni liberi come la nostra amica.
Sogni d'oro.
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