----- Messaggio inoltrato da FCG <info@???> -----
Data: Thu, 16 Dec 2004 18:08:04 +0100
Da: FCG <info@???>
Rispondi-A:FCG <info@???>
Oggetto: DOCUMENTO FINALE DEL CONVEGNO DI PISA SULLA NATO
A: "Undisclosed-Recipient:;"@???
Di seguito il documento finale del convegno svoltosi a Pisa l'11 e il 12
Dicembre 2004 sul tema "Il "Grande Medioriente", l'Europa, le basi militari
della guerra infinita", alla cui realizzazione ha partecipato e contribuito
il FORUM CONTRO LA GUERRA.
Nei prossimi giorni saranno pubblicati gli atti del seminario sul sito
www.forumcontrolaguerra.org.
Forum contro la guerra nazionale
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COMUNICATO FINALE DEL CONVEGNO
"MEDITERRANEO PARA BELLUM"
PISA, 11 E 12 DICEMBRE 2004
Realtà e soggetti sociali impegnati nel movimento contro la guerra, si sono
incontrati e confrontati a Pisa per discutere le possibilità e la priorità
della mobilitazione contro le basi militari USA e NATO nel nostro paese.
Il movimento internazionale contro la guerra già nel FSM di Mumbay ed in
quello di Beirut hanno indicato la stretta connessione tra la campagna per lo
smantellamento delle basi militari con quella che chiede il ritiro delle
truppe e la fine della occupazione in Iraq e Palestina.
Le basi militari rappresentano infatti l'elemento materiale della complicità
dell'Italia nella guerra. Da queste basi partono le armi di distruzione di
massa scaricate ieri sui Balcani, oggi in Medio Oriente, domani nella regione
caucasica e in Asia centrale.
Il grande Medio Oriente è il target dei progetti di destabilizzazione e rapina
delle risorse ma anche dell'escalation militarista, che vede come protagonista
l'amministrazione Bush ma in prospettiva anche l'Europa del "soft power".
La presenza delle basi militari concretizza l'integrazione dell'Italia ai
trattati militari sovranazionali, al dispositivo della guerra infinita e
determina la militarizzazione dei territori, dell'ambiente, della società e
dell'economia.
La riorganizzazione strategica della NATO in funzione della guerra infinita
assegna al nostro paese un ruolo centrale. I comandi militari, i centri
strategici delle comunicazioni, i porti d'attracco delle unità navali nucleari
vengono trasferiti dall'Europa centrale verso Sud. A tale scopo si ampliano le
basi militari in Puglia,Campania, Sicilia, Sardegna, Toscana, Emilia Romagna,
ma anche basi "storiche" come Aviano.
Per sbarrare il passo a questo processo occorre mettere in rete a livello
nazionale tutte le realtà locali già attive o aiutarle a crescere. Passi in
avanti in tal senso sono già stati avviati alla riunione di Venezia del 14
novembre scorso. A questo intende contribuire il convegno di questi giorni a
Pisa. E' necessario definire un incontro nazionale di tutte le reti per
discutere e decidere come procedere unitariamente.
Lo smantellamento del sistema di guerra rappresentato dalle basi militari può
e deve diventare obiettivo qualificato e qualificante del movimento contro la
guerra. Lo chiedono le realtà locali da anni impegnate su questo, lo chiedono
le organizzazioni popolari nei paesi attaccati o minacciati dai signori della
guerra infinita.
L'obiettivo dello smantellamento delle basi militari deve entrare con forza
nell'agenda dei movimenti e della politica. In tal senso il passaggio adeguato
può rivelarsi una manifestazione nazionale che ponga questo obiettivo nero su
bianco. E' una proposta che chiediamo a tutte le realtà del movimento di
prendere in esame. Chiediamo anche di valutare la proposta che questa
manifestazione si tenga, significativamente, in una città del Sud, per mandare
un segnale adeguato alla posta in gioco.
La giornata di mobilitazione mondiale contro la guerra del 19 marzo può
raccogliere questa esigenza.
L'esperienza ci ha insegnato che senza investire i territori non c'è
partecipazione adeguata ma che senza mobilitazione nazionale non è adeguata
l'opposizione locale alle basi della morte. Perché le complicità e i ricatti
del sistema di guerra sono troppo forti.
La manifestazione nazionale dovrà proseguire con mobilitazioni nazionali
contemporanee davanti alle basi che mandino un segnale di avvertimento ai
comandi e ai governi locali, che espliciti come il movimento non sia in
ritirata ma stia ricalibrando la sua iniziativa individuando tutte le
complicità del sistema di guerra, a partire dalle scelte in sede di comitati
paritetici tra regioni e autorità militari.
CONTRO LA GUERRA GETTIAMO LE BASI
Pisa 12 dicembre 2004
Comitato nazionale per il ritiro immediato dei militari italiani dall'Iraq
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