Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Petrolchimico. Zanella: una sentenza storica
- Informatica. Verdi: difendiamo il diritto della conoscenza
- Kyoto. Pecoraro Scanio: traditi impegni, Matteoli si dimetta
- Kyoto. Lion: Governo informi Parlamento su voltaccia Matteoli
- Kyoto. Cima: Matteoli il ministro del non-ambiente
- Clima/Cop10. Turroni: da Matteoli bugie senza vergogna
- Giustizia. Pecoraro Scanio: regalo di Natale a Previti, insulto ad 
italiani onesti
- Giustizia. Cento: con salva-Previti piu problemi nelle carceri
- Finanziaria. Verdi: misure clientelari e coperture fasulle
- Finanziaria. Indennizzo danneggiati vaccino sparito da Finanziaria
- Crocifisso in aula. Zanella: aggiornare leggi desuete
- Rai. Bonelli: boutade Gasparri su libri nasconde problemi
- Turchia. Cima: da Borghezio visione padanocentrica
Econews dalle agenzie estere:
- 2004 signals more global warming, extreme weather (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28594/story.htm
- Mexican lawmakers approve controversial GM law (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28589/story.htm
Petrolchimico. Zanella: una sentenza storica
E una sentenza storica''. Così la deputata verde Luana Zanella, commenta 
la sentenza d'appello del processo per le morti del Petrolchimico di 
Marghera. Siamo davvero soddisfatti - prosegue Zanella - perché i giudici 
hanno riconosciuto la fondatezza di battaglie fondamentali che abbiamo 
condotto insieme a tutte le associazioni ambientaliste e con larga parte 
della società civile per ripristinare la verità e la giustizia sulle morti 
del Petrolchimico e per riconoscere come reati gravi quelli contro la 
salute dei lavoratori e l'ambiente. La prescrizione conferma purtroppo la 
lentezza del nostro sistema giudiziario ma non cancella le responsabilità 
morali e materiali degli imputati. Da oggi ci siamo comunque meno soli 
nella difficile strada della difesa di principi sacrosanti di rispetto 
della dignità della persona.
Informatica. Verdi: difendiamo il diritto della conoscenza
Difendere il diritto della conoscenza: questo l'obiettivo di due mozioni 
dei Verdi presentate alla Camera e al Senato per sensibilizzare i due rami 
del Parlamento affinché si esprimano contro la direttiva per la 
brevettazione del software, coerentemente con la decisione del Parlamento 
europeo e che invece il consiglio dei ministri d'Europa vuole stravolgere. 
A illustrare le mozioni, alle quali hanno aderito parlamenti del 
centrosinistra ma anche Laura Bianconi di Forza Italia, sono stati, in una 
conferenza stampa, il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, 
assieme a Marco Lion e Fiorello Cortiana. "Brevettare quelle che sono le 
conoscenze nel settore dell'informatica - spiega Pecoraro - è come se oggi 
la lega araba chiedesse di brevettare i numeri di modo che ogni volta che 
noi scriviamo un numero dovessimo pagare una royalty a 
quell'organizzazione. Siamo invece convinti - prosegue il leader del sole 
che ride - che alcuni beni come la conoscenza debbano essere un bene di 
tutti e non un patrimonio di alcune multinazionali che tentano di fare 
lucro anche delle conoscenze. Bisogna sconfiggere le privatizzazioni 
estreme: in questo caso - conclude - brevettare il software è solo un modo 
per bloccare l'evoluzione e il miglioramento perché impedisce di andare 
avanti nella ricerca". "Con questa mozione - sottolinea Cortiana (primo 
firmatario della mozione al Senato) - vogliamo sensibilizzare il Governo a 
votare contro e non solo ad astenerci dall'approvazione del testo di 
direttiva sulla brevettibilità delle invenzioni attuate per mezzo di 
elaboratori elettronici come ha fatto la delegazione italiana nella 
precedente votazione nel maggio scorso. Il nuovo testo da votare, infatti, 
che in prima lettura é stato cambiato positivamente dal Parlamento europeo, 
è stato successivamente modificato in sede di Consiglio dei ministri 
d'Europa, rivelandosi persino peggiore del testo della Commissione". "E' 
una battaglia importante, necessaria per la libertà - sottolinea Lion - 
perché se passasse la direttiva si rischia di chiudere il mercato 
informatico che è uno dei comparti più avanzati e strategici del nostro 
sistema economico nazionale e locale e la conoscenza verrebbe gravemente 
danneggiata". (Ansa)
Kyoto. Pecoraro Scanio: traditi impegni, Matteoli si dimetta
Mai negli ultimi anni lItalia aveva abbracciato in modo così servile le 
posizioni più antiambientali dellamministrazione Bush. Boicottare il 
Protocollo di Kyoto è un tradimento innanzitutto verso le posizioni prese 
dal Parlamento italiano. Matteoli modifichi immediatamente questa posizione 
illegittima o si dimetta da ministro dellambiente. E netta la bocciatura 
del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio alla decisione dellitalia 
di ritirarsi dal Protocollo di Kyoto. La scelta del Governo italiano è 
inammissibile e colpevole: non possono pensare di chiudere gli occhi di 
fronte ai cambiamenti climatici in atto. Per questo chiediamo le dimissioni 
del ministro. Noi Verdi  aggiunge Pecoraro - abbiamo sempre sostenuto 
come sia possibile attuare politiche fondate sul risparmio, l'efficienza e 
le fonti rinnovabili, creando anche posti di lavoro attraverso la crescita 
di piccole e medie imprese che operino nel settore energetico. Puntare su 
efficienza e risparmio energetico, con politiche a costo zero, 
significherebbe risparmiare il 18 per cento del fabbisogno energetico 
nazionale, pari alla quota d' importazione.
Kyoto. Lion: Governo informi Parlamento su voltaccia Matteoli
''La scelta di Matteoli è un voltafaccia di cui il Governo deve rendere 
conto al Parlamento e al paese. Marco Lion, deputato verde della 
Commissione ambiente, sostiene che la decisione del ministro Matteoli di 
annunciare questo scellerato disimpegno dellItalia dagli accordi di Kyoto 
nella sede della Cop10 di Buenos Aires è una vera e propria provocazione 
dei confronti dei paese impegnati nella riduzione delle emissioni, un 
calcio alle opportunità offerte dal quel Protocollo e solo un tributo alla 
alleanza con Bush. Che almeno il Governo Berlusconi abbia la faccia di 
spiegare pubblicamente in che modo intende guardare il futuro e mantenere 
costruttive relazione con gli altri paesi europei impegnati nella difesa di 
principi stabili a Kyoto".
Kyoto. Cima: Matteoli il ministro del non-ambiente
Il ministro Matteoli, sullambiente non va oltre la punta del proprio 
naso lo ha dichiarato la deputata verde Laura Cima (Commissione esteri) 
commentando lannuncio del ministro che dopo il 2012 lItalia si ritirerà 
dal sistema dei vincoli del Protocollo di Kyoto. Matteoli, che possiamo 
ribattezzare senza remora il ministro del non.-ambiente , da Buenos Aires 
ci prospetta un ripensamento dellItalia sulla politica di emissione dei 
gas serra ispirata esclusivamente da dettami di profitto economico. A nulla 
valgono neppure i disastri ambientali che questanno in particolare hanno 
martoriato il nostro pianeta, in gran parte conseguenza dellinquinamento 
atmosferico. Matteoli così fa quello che nelle sue funzioni di responsabile 
dellambiente proprio non dovrebbe fare: rendere lambiente subalterno 
alleconomia e alla finanza. A quanto pare bush continua a fare da apri 
strada per il Governo berlusconi, non solo in tema di guerra, ma anche, 
purtroppo, nella sua disastrosa politica ambientale.
Clima/Cop10. Turroni: da Matteoli bugie senza vergogna
Matteoli e il direttore del ministero dell'ambiente Clini dicono "bugie" 
"senza vergogna". "stanno definitivamente azzerando quel po' di credito 
internazionale che restava, grazie alle dichiarazioni di Matteoli e del 
direttore generale Clini che, da giorni, si affannano per dimostrare di 
essere i piu' fedeli esecutori dell'amministrazione Bush, da sempre 
contraria al Protocollo di Kyoto". Cosi' dichiara il senatore dei Verdi 
Sauro Turroni, vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama, 
presente a Buenos Aires ai lavori della Cop 10 sui cambiamenti climatici. 
"Non si accettano le bugie che il ministro e il suo direttore dicono senza 
vergogna. Hanno persino tentato di minimizzare la portata dei 30 rilievi 
fatti dalla Commissione europea in relazione al piano nazionale di 
assegnazione delle emissioni di gas serra comunicato dall'Italia il 21 
luglio 2004. Infatti- prosegue l'esponente dei Verdi - il Governo aveva 
inviato a Bruxelles un piano incompleto e insufficiente, dal momento che 
faceva conto sulla mancata ratifica russa e sulla conseguente non entrata 
in vigore del protocollo stesso". "Che sulla scorta della decisione 
comunitaria di attuazione del Protocollo di Kyoto dovrebbe ridurre le 
proprie emissioni del 6 per cento rispetto al 1990, e' riuscita ad 
aumentarle di quasi il 10 per cento", accusa Turroni. L'altra "bugia del 
ministro" riguarda le "presunte responsabilita' del Parlamento in ordine 
alla mancato recepimento della direttiva comunitaria 2003/87/ce. Cio' e' 
del tutto falso - spiega l'esponente del sole che ride - dal momento che 
proprio il Governo ha lasciato decadere al Senato il decreto legge che 
conteneva le 'disposizioni per l'attuazione della direttiva 2003\87\ce' che 
istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas serra". 
Se e' vero che anche nella legge comunitaria 2004, approvata dal Senato e 
attualmente all'esame della Camera, all'articolo 13 si trova una delega 
finalizzata al recepimento della direttiva che istituisce a partire dal 
2005 un quadro armonizzato per lo scambio dei diritti di emissione 
all'interno dell'unione europea, "cio' e' solo la dimostrazione del modo 
pasticcione con cui il Governo lavora". Ma questo non cambia nulla in 
ordine "alle responsabilita' di Matteoli di aver consentito il decadimento 
della identica norma che si ritrovava nel disegno di legge n.2650, recante 
la proroga di termini di deleghe legislative. Matteoli - conclude Turroni - 
non si rende conto che i contaballe come lui in questo paese hanno vita 
politica breve". (Dire)
Giustizia. Pecoraro Scanio: regalo di Natale a Previti, insulto ad italiani 
onesti
Hanno sconvolto i lavori parlamentari per fare il regalo di Natale della 
Cdl a Previti. Una vera vergogna, un insulto agli italiani onesti. E il 
commento del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio allapprovazione 
delle norme salvapreviti. La coscienza civile del nostro paese  aggiunge 
il leader dei Verdi - deve ribellarsi a queste ripetute e arroganti 
violazioni del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Giustizia. Cento: con salva-Previti piu problemi nelle carceri
"La legge salva-Previti determinerà gravi problemi nelle carceri italiane. 
Lo denuncia il vicepresidente dell acommissione giustizia, il verde Paolo 
Cento, il quale spiega che aumenterà il numero dei detenuti a causa della 
sostanziale chiusura dellaccesso alle misure alternative previste dalla 
Legge Gozzini, soprattutto per quelle migliaia di tossicodipendenti autori 
dei reati tipici del disagio sociale che, spesso, hanno accumulato più 
condanne nel corso dgli anni. E incredibile dunque la superficialità del 
ministro della giustizia che non è stato capace di fornire al Parlamento 
dati adeguati per comprendere gli effetti sul sistema penitenziario della 
riduzione dellapplicazione della Legge Gozzini.
Finanziaria. Verdi: misure clientelari e coperture fasulle
"Le coperture del maxi-emendamento fanno acqua da tutte le parti. Sono 
state violate le regole della contabilita' e il bilancio non e' 
trasparente. E' una finanziaria elettorale, zeppa di misure settoriali per 
accontentare le clientele locali. La maggioranza ha rotto gli argini e ci 
chiediamo, con preoccupazione, cosa accadra' con l'ultima finanziaria di 
questo Governo". E' il commento del senatore Natale Ripamonti, capogruppo 
dei Verdi in Commissione bilancio alla Finanziaria 2005. "E' grave che il 
testo licenziato dalla Commissione bilancio sia stato completamente 
stravolto dal maxi-emendamento che oggi stiamo esaminando. Hanno soppresso- 
prosegue Ripamonti - l'alta commissione per monitorare l'andamento della 
finanza pubblica, hanno modificato le norme relative agli estimi catastali 
e al concordato preventivo e hanno aggiunto l'aumento dell'imposta di bollo 
e il condono per le affissioni abusive. Complimenti...- conclude Ripamonti- 
un ottimo lavoro che impoverira' i cittadini e portera' il paese allo 
sfascio". (Dire)
Finanziaria. Indennizzo danneggiati vaccino sparito da Finanziaria
Il Parlamento si impegni a riprendere, al più presto, lesame dei 
provvedimenti che prevedono lindennizzo per i bambini danneggiati dai 
vaccini obbligatori. Lo chiede il deputato verde Paolo Cento che ha 
partecipato a una conferenza stampa organizzata ieri alla Camera dal 
Condav. Purtroppo  spiega Cento - nel maxi emendamento alla Finanziaria 
presentato ieri al Senato, larticolo 25bis, che prevedeva un equo 
risarcimento per i danneggiati da vaccino, è sparito. Ora il Parlamento si 
faccia carico di rimediare a questa grave ingiustizia. Alla conferenza 
stampa era presente anche la presidente del Condav Nadia Gatti che ha 
dichiarato: dopo anni di iniziative andate a vuoto, il 12 maggio scorso, 
il Condav ha incontrato il Presidente della Repubblica Ciampi e il 
Presidente della Camera Casini, che hanno assicurato il loro appoggio. 
Anche a seguito di questi incontri deputati di entrambi gli schieramenti 
politici hanno sottoscritto le proposte di legge n.4865 e n.5220 , il cui 
iter, però, si è bruscamente e inspiegabilmente fermato. Da qui la proposta 
di inserire il 25bis nella Finanziaria, che però non è stato presentato. 
Ci aspettiamo ora  ha concluso la presidente del Condav  un impegno 
formale di tutti i gruppi parlamentari che hanno sottoscritto le proposte 
di legge affinché nellimmediato venga ripreso lesame in sede legislativa 
in modo da giungere allapprovazione dei testi in tempi ristretti.
Crocifisso in aula. Zanella: aggiornare leggi desuete
''Se le leggi sono desuete, vanno aggiornate. Luana Zanella, deputata 
verde, interviene in merito alla sentenza della corte costituzionale sul 
crocifisso nelle aule scolastiche, sostenendo che i giudici della Consulta 
hanno svolto il proprio compito interpretando la normativa alla luce dei 
principi di costituzionalità. Tuttavia credo che contro il virus delle 
strumentalizzazioni di questioni delicate come quelle che riguardano 
simboli religiosi è possibile difendersi solo salvaguardando la laicità 
della scuola. In questo senso ritengo che, se lattuale normativa è figlia 
del passato, è nostro compito rivederla per adeguarla alle necessità 
delloggi.
Rai. Bonelli: boutade Gasparri su libri nasconde problemi
"La proposta del ministro Gasparri sarebbe da apprezzare se avessimo un 
sistema dell'informazione imparziale e libero, ma in questo momento sembra 
tanto una boutade per nascondere i veri problemi". Lo ha dichiarato Angelo 
Bonelli, coordinatore dell'esecutivo nazionale dei Verdi. "Il sistema 
televisivo nazionale - afferma Bonelli - è oggi praticamente nelle mani di 
un unico soggetto politico e la Rai é gestita da un Cda dimezzato e 
delegittimato. Per il futuro la Cdl spinge per l'abolizione della par 
condicio e corre verso la privatizzazione della Rai. E' ben strano che il 
ministro chieda più spazio ai libri nei telegiornali piuttosto che 
preoccuparsi delle storture e delle anomalie del sistema dell'informazione 
italiano. Gasparri inverte le priorità. In quanto ai libri, c'é da 
augurarsi - conclude il coordinatore del sole che ride - che i vertici 
della Rai, che hanno il dovere di rendere un servizio diverso dalla tv 
commerciale, dedichino più attenzione al mondo dell'editoria e meno spazio 
al trash, che negli ultimi tempi è diventato di gran moda". (Ansa)
Turchia. Cima: da Borghezio visione padanocentrica
Borghezio, come tutti i leghisti, ha una visione padanocentrica che non 
va oltre i confini territoriali della sua padania. Il suo no alla 
risoluzione favorevole del Parlamento europeo per lingresso della Turchia 
e la sua ostinazione a chiedere un referendum la dicono lunga sul loro vero 
obiettivo della Lega: intraprendere una crociata contro lIslam perché  
chiede Cima - la Lega continua a chiedere il referendum sulla Turchia 
quando invece non si è minimamente preoccupata di chiedere ai cittadini 
italiani, sempre con un referendum, cosa ne pensino della costituzione 
europea? Lingresso nella UE di un paese musulmano così grande  conclude  
deve essere una grande occasione da non perdere per favorire un importante 
processo di democratizzazione che alla lunga può essere trainante anche per 
gli altri paesi musulmani.
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com