[Forumlucca] dalla Toscana a Tel Aviv > Sull'idea di "Cooper…

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Szerző: Suna Di Gino
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] dalla Toscana a Tel Aviv > Sull'idea di "Cooperazione" della Regione Toscana e di Unicoop
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: lista-admin@???

[mailto:lista-admin@liste.manitese.it]
> Per conto di Antonio Graziano
> Inviato: martedì 14 dicembre 2004 12.28
> A: manitesecampania@???;
> gruppocooperazione_firenze@???; lista@???;
> forumsociale@???; nodo-tn@???
> Oggetto: [Manitese] dalla Toscana a Tel Aviv
>
>
> Sull'idea di "Cooperazione" della Regione Toscana e di Unicoop
> Buona lettura
> Antonio
>
>
> >Cari Amici/e ,
> >         questa, allegata, è la versione finale del testo di protesta
> per il
> >" Saving the children project" che verrà inviato al Presidente della
> Regione
> >Toscana , Claudio Martini, al prof. Massimo Toschi ed al Presidente
> dell'
> >Unicoop. Chi ritiene giusto aderirvi può inviare l'allegato,

arricchito
> >della propria firma, ai seguenti indirizzi :
> >claudiomartini@???
> >m.toschi@???
> >
> >
> >6 dicembre 2004
> >
> >Al Presidente della Regione Toscana
> >Claudio Martini
> >Al "consigliere per la pace" Prof. Massimo Toschi
> >Al Presidente della UNICOOP Toscana
> >
> >      Ci dichiariamo profondamente indignati per i servizi
> giornalistici e le
> >iniziative pubbliche che tanto decantano la magnanimità degli
> Israeliani che
> >curano i bambini palestinesi nei loro attrezzati ospedali, con i
> >finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Toscana e da

UNICOOP,
> >nell'ambito del progetto "Saving Children". Riteniamo assolutamente
> >inopportuno, e controproducente, nell'ottica della riaffermazione

della
> >legalità in Palestina, finanziare gli ospedali israeliani del Centro
> Peres
> >(a Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme) con ben 450.000 Euro annui, per un
> >progetto triennale dedicato ad interventi chirurgici e prestazioni
> sanitarie
> >per bambini palestinesi con gravi patologie. Indubbiamente è un

nobile
> >obiettivo, ma riteniamo sbagliata, in primo luogo, la scelta del
> Centro
> >Peres, dal momento che sono ben note le connessioni tra Shimon Peres

e
> >coloro che impiegano ingenti capitali per sostenere la politica
> sionista ai
> >danni degli innegabili diritti di autodeterminazione del popolo
> >palestinese. In secondo luogo, perché si afferma più volte che con

tale
> >progetto si sopperisce alle carenze del sistema sanitario palestinese
> in
> >ginocchio <<a causa dell'Intifada>>. Tutti voi, invece, sapete bene
> che è
> >proprio l'occupazione militare ad impedire a questi bambini

un'adeguata
> >assistenza sanitaria sul loro territorio: solo ora, e solo perché la
> nostra
> >regione invia denaro, ad alcuni bambini viene permesso, in via del
> tutto
> >eccezionale, di attraversare uno di quei 700 check-point

(assolutamente
> >illegali)  che ogni giorno vietano ai loro genitori di lavorare, di
> curarsi
> >e di vivere una vita dignitosa.
> >     Non esitiamo, inoltre, a definire il documentario che

pubblicizza
> tale
> >progetto, proiettato il 19 novembre a Firenze (con Shimon Peres

ospite
> >d'onore.) e parzialmente trasmesso in TV da La7 il 4 dicembre, nel
> programma
> >"L'infedelele" di Gad Lerner, come una delle più ipocrite operazioni

di
> >propaganda. Si arriva anche a sostenere di poter così contribuire ad
> evitare
> >che i piccoli palestinesi ammalati diventino da grandi gli aggressori
> degli
> >israeliani , se curati e coccolati dai medici del Centro Peres. Noi
> crediamo
> >invece, con forte convinzione, che quei bambini non potranno non
> ribellarsi
> >agli occupanti israeliani, se, una volta usciti dal loro ospedale, si
> >troveranno per anni segregati dal "muro della vergogna", se
> continueranno a
> >crescere nell'umiliazione, se la loro casa sarà demolita a scopo
> preventivo
> >o perché un parente è sospettato di terrorismo, se rischieranno ogni
> giorno
> >di venire impallinati nel giardino di casa o mentre vanno a scuola,

se
> i
> >loro padri vivranno nella disperazione di non potersi muovere
> normalmente
> >sulla loro terra.
> >     Abbiamo perfino dovuto sentire uno Shimon Peres che, con

spudorata
> >retorica, dice di amare i bambini, ma tutti voi sapete bene che in
> Palestina
> >viene continuamente leso perfino il diritto a nascere in condizioni
> >adeguate, poiché non si permette alle partorienti di attraversare i
> >check-point per raggiungere la sala parto. Sapete anche che si
> impedisce ai
> >dializzati ed altri gravi ammalati di effettuare le terapie salvavita

e
> che
> >gli ospedali e le ambulanze continuano ad essere colpititi
> dall'esercito
> >occupante. Quindi, se i bambini non possono essere curati, non è

solo
> >perché mancano ai medici le possibilità di aggiornarsi, ma è perché

gli
> >ospedali sono spesso irraggiungibili. E' perché gli ospedali non
> possono
> >rifornirsi di adeguate strumentazioni e medicinali a causa di
> un'occupazione
> >che imprigiona, da 37 anni, 3 milioni e mezzo di persone.
> >     Inoltre, quando si ascolta Peres che dice di amare i bambini,
> dovrebbe
> >subito venire in mente che il  governo d'Israele tiene per mesi ed

anni
> in
> >"detenzione amministrativa" (tortura compresa) bambini palestinesi
> anche di
> >12 anni e le cui leggi consentono di sparare (decreto militare 132) a
> >ragazzi che tirano i sassi, mirando direttamente al capo o al petto.
> Per non
> >essere accusati di antisemitismo, come sempre succede, vogliamo
> contestare
> >questo vostro appoggio al Centro Peres (e quindi a Israele) con le
> parole di
> >un famoso israeliano, il giornalista ed opinionista Gideon Levy, che
> dice a
> >Shimon Peres, a proposito delle violazioni dei diritti umani in campo
> >sanitario: <<..chiedi a tuo cognato, il prof. Rafi Walden, capo
> chirurgo
> >dello Sheba Medical Center, che a volte va come volontario di
> Physicians for
> >Human Rights nei Territori Occupati, e ti dirà di cosa sei

complice.>>
> >       Ovviamente, si può solo essere contenti del fatto che tanti
> bambini
> >palestinesi siano stati salvati, ma non si può fare a meno di
> sottolineare
> >che tutte queste risorse regalate agli ospedali israeliani vengono
> >furbescamente usate per lavare la coscienza sporca di un paese
> occupante
> >che, sulla base di un preciso progetto, ogni giorno persegue
> l'obiettivo di
> >minare la salute fisica e mentale dei palestinesi, in modo da indurli
> ad
> >abbandonare la loro terra.  Riteniamo perciò che questo progetto non
> sia
> >un'operazione di pace ma che si configuri, politicamente, come un
> >controproducente appoggio ad un paese che si è macchiato e continua a
> >macchiarsi di gravi violazioni dei diritti umani.
> >       Vogliamo chiedere al Presidente Claudio Martini e al suo
> "consigliere
> >per la pace" Massimo Toschi, nonché al Presidente di UNICOOP di non
> >propagandare ulteriormente questa controproducente operazione di
> supporto ad
> >un <<governo dalle mani insanguinate >> (sempre parole di Gideon

Levy).
> E'
> >infatti un governo che definite democratico (ma che non è nemmeno
> dotato di
> >una Costituzione) e nel quale sta per rientrare anche Shimon Peres,

un
> >governo che sta violando le norme della Convenzione ONU sui Diritti

del
> >Bambino (arresto e detenzione di oltre 2000 minori), le norme della
> >Convenzione ONU contro la Tortura e quelle della IV Convenzione di
> Ginevra.
> >Quest'ultima, soprattutto, impone ai paesi occupanti, e quindi a
> Israele, di
> >assicurare l'assistenza sanitaria ed una adeguata alimentazione
> (compreso il
> >diritto all'acqua) per la popolazione occupata (art.50, art.53 e
> art.55). E
> >voi , invece di cercare di sollecitare questo governo a utilizzare

a
> tale
> >scopo le proprie risorse finanziarie e a rispettare la legge
> internazionale,
> >inviate il denaro dei cittadini toscani (che non sanno così di essere
> >complici) agli ospedali di un paese che continua a violare i diritti
> umani e
> >la cui ricchezza è interamente dedicata ad operazioni di guerra e di
> pulizia
> >etnica.
> >     Non potete non sapere, infatti, che le risorse di Israele sono
> state
> >massicciamente impiegate per acquistare materiale bellico, nonché
> >lacrimogeni altamente tossici ed illegali, da usare nei Territori
> Occupati,
> >e che ingenti investimenti sono stati fatti per realizzare le oltre

400
> >testate nucleari e gli enormi depositi di armi chimiche e
> batteriologiche:
> >il prof. Toschi non può quindi parlare sul suo sito di <<due popoli

che
> da
> >troppo tempo si contrappongono con le armi>> perché in questo modo dà
> una
> >informazione scorretta. Lei, Prof. Toschi, "uomo di Prodi", come dice
> sempre
> >il suo amico Gad Lerner, dovrebbe anche sapere che il prof. Ziegler,
> >relatore all'ONU sul diritto all'alimentazione, ha chiesto il 14
> ottobre
> >proprio a Romano Prodi di sospendere i rapporti economici, politici e
> >diplomatici con Israele, a causa della violazione dell'Art.2 (diritti
> umani)
> >del trattato di associazione all'Unione Europea.
> >    Visto che al Forum di Firenze avete invitato ed applaudito un
> illustre
> >esponente della sanità palestinese come il Dr. Mustafà Barguti, il
> quale
> >espose con molto realismo la tragica situazione dell'assistenza

medica
> nei
> >Territori Occupati, perché non avete voluto destinare queste
> consistenti
> >risorse finanziarie a quegli ospedali? Se l'obiettivo era quello di
> >sostenere la precaria situazione della sanità in Palestina, perché

non
> avete
> >pensato di finanziare nuove attrezzature per gli ospedali di
> Gerusalemme est
> >(Al Maqsed Hospital), di Hebron (Al Ahli Hospital), di Ramallah

(Zayed
> >Hospital), di Nablus (Rafidya Hospital), di Jenin (Al Razy Hospital),
> di
> >Gaza (Al Sheefa' Hospital), di Khan Yunis (Nasser Hospital), di Rafah
> (Abu
> >Yusef, Al Najar Hospital)? E perché non è stata finanziata, invece,
> magari
> >attraverso gemellaggi con ospedali italiani, la formazione e
> l'aggiornamento
> >dei medici palestinesi che, pur nella completa mancanza di risorse, e
> >nonostante le continue aggressioni, si adoperano ogni giorno

rischiando
> la
> >loro vita per curare i pazienti e i feriti? Come mai i medici
> palestinesi
> >(coinvolti solo per segnalare i casi da trattare) non hanno avuto il
> >permesso di superare i checkpoint ? Non ci risulta, infatti (e non
> risulta
> >dal vostro documentario), che abbiano potuto aggiornarsi assistendo
> agli
> >interventi chirurgici negli ospedali di Peres, come sarebbe stato
> doveroso
> >pretendere.
> >      Il Prof. Toschi, durante la trasmissione "L'Infedele", oltre a
> ribadire
> >che la pace si deve fare anche senza giustizia, ha detto che la

Regione
> >Toscana non è una ONG che si limita ad azioni umanitarie, ma fa
> politica :
> >noi vogliamo perciò sottolineare che, se proprio voleva dimostrare

la
> >famosa "equidistanza", poteva sostenere organizzazioni israeliane
> pacifiste
> >quali Physicians for Human Rights, i cui medici hanno davvero a cuore
> la
> >sorte dei bambini palestinesi, dato che lavorano per loro

gratuitamente
> >recandosi nei Territori Occupati. Questa sarebbe stata una vera

azione
> >politica di pace !
> >     E infine perché, a fronte di questi ingenti finanziamenti, non
> avete
> >almeno pensato di premere a livello istituzionale, in ottemperanza

alle
> >norme sancite dalla IV Convenzione di Ginevra, per la rimozione

delle
> >pesanti restrizioni che nei Territori Occupati impediscono la libera
> >circolazione di malati e mezzi sanitari ?
> >    Fino a che Israele continuerà a violare così palesemente il

diritto
> >internazionale e i diritti umani più elementari, noi rivendichiamo il
> >diritto di contestare il progetto "Saving Children" e continueremo a
> farlo
> >in ogni occasione, proprio perché esso costituisce una complicità
> indiretta
> >al criminale proposito di destabilizzare il sistema sanitario nei
> Territori
> >Occupati, con il preciso obiettivo di costringere i Palestinesi,
> >gradualmente, ad abbandonare la loro terra. Non potrà esserci pace
> senza
> >giustizia e senza il ripristino della legalità.
> >
> >Firmatari :   Stefania Campetti   -  Pisa
> >     Alessandro Leoni  -  Firenze
> >                 Marina
> > Maltoni  -  Firenze
> >       Arrigo Orioli   -  Firenze
> >                 Mariano
> > Mingarelli  -  Firenze
> >     Elisabetta  Filippi - Genova

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