Buone notizie: rinviati a giudizio 28 tra dirigenti responsabili e poliziotti per i fatti della DIAZ a Genova del luglio 2001.
Brutte notizie: una squadraccia di fascisti con spranghe e tirapugni, formata da adulti, ha ferito seriamente studentesse e studenti universitari a Roma che andavano a contestare la presenza in università del ministro Alemanno della destra sociale.
Altri forse faranno report, ne leggeremo comunque sulla stampa di domani, ma insomma nel processo per i fatti del "Regina Pacis" oggi entrato nel vivo a Lecce (dalla mane a sera, ore e ore, ma istruttive) mi sembra di desumere che quel tribunale sta svolgendo un vero processo e sul serio, con attenzione. Dai numerosi testi di oggi in linea di massima, nonostante i non ricordo di alcuni e le reticenze soprattutto attorno al nome di don Cesare, stanno affiorando i fatti, nella loro gravità e a volte crudezza, come quando in due (un lavorante interno e un medico del presidio) confermano che quattro ragazzi maghrebini sono restati pestati e doloranti a terra (sangue, ossa rotte, contusioni e fratture, denti spostati) per almeno due ore in un corridoio dove non ci sono telecamere e accanto all'ufficio della direzione. La numerosa e ben pagata compagnia di difesa degli imputati annaspa vistosamente e nervosamente e prefigura una linea di difesa per cui i ragazzi si son fatti male da sè per fuggire, son fuggiti apposta perchè stavano per essere rimpatriati (grazie al cazzo...), alcuni degli inquisiti forse quel giorno non erano lì, don Cesare poi neppure (già invece un medico conferma che invece c'era). Roba da chiodi. Calmi e attenti i maghrebini presenti, secondo me abbastanza presenti decine di quanti di noi seguirono e seguono la storia, molta stampa. Il processo si aggiorna al 24 febbraio del prossimo anno.
Silverio Tomeo
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