[Incontrotempo] baz report: presidio anti-sgombero a San Don…

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Autore: teko@insiberia.net
Data:  
Vecchi argomenti: [Incontrotempo] precari news 43
Oggetto: [Incontrotempo] baz report: presidio anti-sgombero a San Donato [bologna]
Oggi 13-12-2004 diversi attivisti antisfratto hanno partecipato
all'iniziativa di lotta per il diritto alla casa e in sostegno di una
famiglia ripetutamente minacciata di sgombero dall'acer. Il presidio era
stato lanciato dal collettivo degli occupanti di case del quartiere San.
Donato e San Vitale MAO (Movimento Autorganizzato Occupanti) e dal
sindacato rdb-asia. Da un occupante di MAO: "da oggi vogliamo iniziare a
sperimentare una nuova pratica di solidarietà sociale e di produzione di
conflitto in città sul tema della casa, con questi volantini stiamo
comunicando a tutto il quartiere che non siamo più disposti a subire
passivamente le minacce di sfratto e di sgombero da parte degli enti
competenti, il nostro sportello per il diritto alla casa (tutti i venerdi'
dalle 18pm in via Avesella 5\a) funzionerà anche come luogo dove
organizzare reti sociali anti-sfratto sempre più ampie, che non
coinvolgano esclusivamente gli assegnatari acer, ma anche tutti quei
precari, migranti e studenti che vogliono solidarizzare, riaffermare dal
basso l'esercizio di un diritto elementare, avere un tetto sotto cui
vivere!".
Mao dal volantino propone una sorta di pronto intervento antisfratto,
proposta legata anche alle ultime dichiarazioni dell'assessore alla casa
di Bologna :"le intimidazioni e il tentativo di criminalizzazione del sig.
Amorosi contro le occupazioni non ha colpito il segno, oggi siamo in tanti
e saremo sempre di più tutte le volte che questi soggetti istituzionali
vorranno negare il diritto alla casa, a chi come noi si trova costretto a
vivere in un regime di necessità e miseria strozzato com'è dal caro-vita e
precarietà. Un pronto intervento antisfratto, e uno sportello per il
diritto alla casa dove trovare un luogo per narrare la propria storia di
ingiustizia sociale e sperimentare nell'autorganizzazione nuove forme di
resistenza e soddisfazione di legittimi bisogni e desideri sociali."
Un presidio, quello di oggi, che a partire dalle 7:00 di mattina si è
svolto all'insegna dello slogan "Vogliamo tutto e soprattutto un tetto",
espresso dallo striscione che gli attivisti di Mao hanno esposto per tutta
la durata dell'iniziativa, fino all'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario,
avvenuto intorno alle 11:30. Quest'ultimo, constatata l'impossibilità di
rendere esecutivo lo sfratto, ha prorogato la scadenza al 3 febbraio 2005,
minacciando, per questa data, l'intervento della forza pubblica. Immediata
la risposta dei militanti di MAO che hanno ribadito la ferma volontà ad
essere di nuovo presenti qualora questo si verificasse, impedendo che ad
una famiglia, come a chiunque altro, venga negato il diritto ad avere un
tetto sotto cui vivere.

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