[Cm-roma] Una canzone per dimenticare

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Autore: Giacomo Elia
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Vecchi argomenti: [Cm-roma] KikloDidaktika today
Oggetto: [Cm-roma] Una canzone per dimenticare
da un testo di laura pausini:

La Crititudine.....
inizia cosi : na na nanan nana anan nanana nana anana an e ora il testo....

Selene se n’è andata e non ritorna più

E la bici delle 7:30 senza lei

È un curore di metallo senza l’anima

Nel freddo del mattino grigio di città

Al lavoro la lista è vuota, Selene è dentro me

È dolce il suo respiro fra i pensieri miei

E-mail enormi sembrano dividerci

Ma il critico batte forte dentro me



Chissà se tu mi penserai

Se com la snia non parli mai

Se ti nascondi come me

Sfuggi i pierfranceschi e te ne stai

Rinchiuso in câmera e non vuoi pedalare e....

Stringi forte a te il casco

Piange e non lo sai quanto altro male ti fará

La Crititudine...nanana nanannaan


Selene nel mio diário ho una fotografia

Hai gli occhi di bambina un poco timida

La stringo forte al cuore e sento che ci sei

Fra i compiti di bici e biomeccanica

Pierfranceschi e i suoi consigli che monotonia

Lui con le sue e-mail ti há portato via

Di certo il tuo parere non l’ha chiesto mai

Há detto “un giorno tu pedalerai



Chissà se tu mi penserai

Se con la snia ne parlerai

Per non soffrire più per me

Ma non è facile lo sai

in ciclofficina non ne posso più

E i pomeriggi senza te

Fissare le bici è inutile tutte le idee si affolano su te

Non è possibile senza la lista con noi due

La crititudine..... nananananananan

e

La Crititudine
Giacomo Pausini





Marco se n’è andato e non ritorna più

E il treno delle 7:30 senza lui

È un curore di metallo senza l’anima

Nel freddo del mattino grigio di città

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me

È dolce il suo respiro fra i pensieri miei

Distanze enormi sembrano dividerci

Ma il cuore batte forte dentro me



Chissà se tu mi penserai

Se com i tuoi non parli mai

Se ti nascondi come me

Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in câmera e non vuoi mangiare

Stringi forte a te il cuscino

Piangi e non lo sai quanto altro male ti fará

La soletudine



Marco nel mio diário ho uma fotografia

Hai gli occhi di bambino um poco timido

La stringo forte al cuore e sento che ci sei

Fra i compiti d’inglese e matematica

Tuo padre e i suoi consigli che monotonia

Lui con il suo lavoro ti há portato via

Di certo il tuo parere non l’ha chiesto mai

Há detto “un giorno tu mi capirai”



Chissà se tu mi penserai

Se con gli amici parlerai

Per non soffrire più per me

Ma non è facile lo sai

A scuola non ne posso più

E i pomeriggi senza te

Studiare è inutile tutte le idee si affolano su te

Non è possibile dividere la vita di noi due




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