[Forumlucca] Econews - 10 dicembre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 10 dicembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Clima/Cop10. Francescato: bene parlare del dopo Kyoto
- Finanziaria. Pecoraro: fiducia? Berlusconi teme i suoi stessi parlamentari
- Finanziaria. Boco: fiducia e' crisi della istituzioni maggioranza
obbedisce a comando
- Finanziaria. Verdi: per incasso immediato svendono strade e creano buco
nei conti pubblici
- Finanziaria. Ripamonti: aspettiamo pronunciamento Pera su ammissibilità
emendamento fiscale
- Condono. Pecoraro Scanio: per oggi la proroga e’ bloccata
- Iraq. Cento: e’ sempre piu’ guerra, ritirare i soldati italiani
- Legge elettorale. Pecoraro: Berlusconi non tenti blitz
- Immigrazione. Zanella: solidarieta’ ai curdi in sciopero
- Lavoro.De Petris:da governo attacco irresponsabile
- Compleanno Ciampi. Da Pecoraro Scanio gli auguri dei Verdi
- Cina. Verdi: basta bugie di stato subito dibattito aula
- Natale. Zanella: Rizzi si vergogni per insulti a insegnanti
- Caserta. Verdi: sì alla tutela del lavoro, no all’attività di estrazione
- Ogm. Greenpeace: il mais Mon810 danneggia le farfalle
- Ogm. Vas: 165 lotti di semi, 15 contaminati di cui 9 made in USA
- Fauna selvatica. Lettera Lipu per chiedere sicurezza e tutela degli habitat
- Veneto. Lac: 11 dicembre una giornata di lutto per tutto il mondo
ambientalista
- Clima/Cop10. Wwf: Arabia Saudita tiene in ostaggio i paesi poveri
- Veneto. Paeseambiente lancia una petizione indirizzata al sindaco di Paese
Econews dalle agenzie estere:
- UN okays $2.9 billion claims for Gulf clean-up (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28518/story.htm
- "Alternative Nobel" awarded for human rights and environmental work (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28517/story.htm


Clima/Cop10. Francescato: bene parlare del dopo Kyoto

"Il solo Protocollo di Kyoto e' insufficiente per contrastare i cambiamenti
climatici in atto e la proposta di iniziare fin dal prossimo anno a
definire gli obiettivi per il dopo 2012, data prevista per raggiungere
quanto fissato a Kyoto, va accolta positivamente". Lo ha dichiarato Grazia
Francescato, coportavoce dei Verdi europei. Il partito verde europeo-
continua Francescato - "una federazione che comprende 32 partiti verdi di
29 stati europei, chiede che il Parlamento e la Commissione europea
esercitino forti pressioni diplomatiche su Stati Uniti ed Australia
affinche' ratifichino il Protocollo di Kyoto". Senza il loro contributo,
infatti, "diventa quasi impossibile tagliare i gas serra per fermare la
febbre del pianeta. E' essenziale anche rivedere la posizione della Cina
che al momento e' uno degli stati che inquina di piu' il pianeta". Ancora
una volta l'Europa - conclude Francescato - "si sta dimostrando la prima
della classe nel rispetto dell'ambiente. Il ruolo del vecchio continente
sara' decisivo soprattutto per determinare le politiche energetiche ed
ambientale del prossimo decennio, che sara' di svolta per la salute del
pianeta. In particolare si dovra' lavorare per rendere virtuose la cina e
l'india, che producono grandi quantita' di gas serra". (Dire)

Finanziaria. Pecoraro: fiducia? Berlusconi teme i suoi stessi parlamentari

Il presidente del consiglio "ha paura dei suoi stessi parlamentari". Cosi'
Alfonso Pecoraro Scanio - conversando con i giornalisti alla Camera -
commenta l'annuncio di Berlusconi (dato durante la presentazione del libro
di Vespa) del voto di fiducia sulla Finanziaria. A giudizio del presidente
dei Verdi, inoltre, "e' sempre piu' evidente che il buco del bilancio dello
stato e' enorme" e che la decisione di blindare la manovra rappresenta "il
tentativo di bloccare la discussione in Senato". (Dire)

Finanziaria. Boco: fiducia e' crisi della istituzioni maggioranza obbedisce
a comando

"Il ricorso al voto di fiducia sulla Finanziaria è un chiaro segnale di
difficoltà all'interno della maggioranza. Ed è aberrante apprenderlo,
ancora una volta, dal salotto di Bruno Vespa. Ormai la crisi delle nostre
istituzioni è sempre più evidente, dal momento che il Parlamento è stato
esautorato dalle sue prerogative". Lo afferma il senatore Stefano Boco,
capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. "Una manovra di questo genere, con
coperture fasulle e proposte che compromettono seriamente il futuro del
paese, può essere approvata solo ed esclusivamente con il ricorso al voto
di fiducia. E' sconcertante il servilismo della maggioranza, disposta ad
obbedire a comando il vero problema adesso riguarda, non solo i conti del
nostro paese, ma le regole democratiche. Vediamo come Berlusconi spiegherà
questo ennesimo colpo di mano ai cittadini. Non credo - conclude Boco - che
questa volta gli basterà sfoderare uno dei suoi soliti sorrisi".

Finanziaria. Verdi: per incasso immediato svendono strade e creano buco nei
conti pubblici

"Per incassare tre miliardi subito, si svendono pezzi di strade statali a
Ispa senza chiarire se sarà l'Anas a gestirle e creando così un vistoso
buco nelle casse dello stato. Infatti, sarà lo stato che dovrà ripagare con
i soldi dei contribuenti i pedaggi figurativi senza che questo costo sia
stato quantificato nella manovra finanziaria". E' il commento dei senatori
verdi Anna Donati e Natale Ripamonti. "Una vera operazione truffaldina per
aggirare i vincoli imposti dalla Commissione europea sul bilancio dello
stato, che consente di incassare subito i tre miliardi per le coperture
mancanti della manovra e pagare per gli anni futuri un debito ad Ispa a
carico del contribuente. E' il solito modo di ottenere introiti immediati
svendendo i gioielli di famiglia e lasciando così alle generazioni future
soltanto debiti. Peccato che si sia persa, ancora una volta, l'opportunità
di collegare il sistema dei pedaggi alle più generali politiche dei
trasporti per risolvere i problemi di mobilità delle merci e dei
passeggeri. Ma queste per il governo Berlusconi sono strategie inesistenti".

Finanziaria. Ripamonti: aspettiamo pronunciamento Pera su ammissibilità
emendamento fiscale

"Il ricorso alla fiducia sulla Finanziaria, annunciato ieri da Berlusconi,
è grave. Ora è indispensabile il pronunciamento del presidente del Senato
sull'ammissibilità dell'emendamento del governo sul taglio delle tasse". Lo
afferma il senatore Natale Ripamonti, capogruppo dei Verdi in Commissione
bilancio. "Infatti, l'emendamento fiscale non ha la copertura necessaria e
fino adesso ci sono solo cifre fasulle. La Costituzione parla chiaro: il
presidente del Senato ha l'obbligo di pronunciarsi in tema di copertura.
Noi, come opposizione, abbiamo sviluppato un confronto di merito sui
contenuti più importanti della Finanziaria, dimostrandone l'inequità,
l'inefficienza e, soprattutto, le conseguenze sui conti pubblici del nostro
paese, dal momento che si verificherà un buco clamoroso".

Condono. Pecoraro Scanio: per oggi la proroga e’ bloccata

“Se non fossimo scottati dalle continue menzogne di questo governo,
potremmo dichiararci soddisfatti del no a proroghe e dilazioni annunciato
ieri da Giovanardi e confermato da Siniscalco. Ma il disperato bisogno di
danari per coprire buchi di bilancio e il menefreghismo rispetto alle
problematiche ambientali fanno temere possibili blitz in consiglio dei
ministri e in Parlamento. Non dobbiamo abbassare la guardia”. Lo ha detto
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che ha aggiunto: “per oggi
la proroga è bloccata”. “non vorremmo trovarci di fronte all’ennesima
sceneggiata ­ ha spiegato il leader del sole che ride - in cui a parole ci
si dimostra contrari ai condoni e nei fatti si cerca in Parlamento chi è
disposto ad appoggiare norme contro la legalità e l’ambiente. Non
dimentichiamo che questo è il governo che ha il record di condoni, in tutti
i settori. Per questo è bene tenere alta la guardia per difendere la
legalità e l’ambiente”.

Iraq. Cento: e’ sempre piu’ guerra, ritirare i soldati italiani

“L’attacco di ieri mattina all’ambasciata italiana a Bagdad conferma che in
Iraq la presenza italiana è sempre più a rischio in un contesto dove non
solo non vi è la pace ma anzi vi è l’aumento di reazioni di resistenza
contro l’occupazione militare - ha dichiarato il deputato Paolo Cento,
coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi. In questo contesto,
ormai ingovernabile, è del tutto evidente che le elezioni del 30 gennaio
non possono essere svolte e devono essere rinviate così come si ripropone
con forza la necessità che il governo italiano riconsideri la propria
presenza militare in Iraq e decisa di ritirare i nostri soldati”.

Legge elettorale. Pecoraro: Berlusconi non tenti blitz

"Berlusconi e' avvertito. Non si tentino blitz a un anno dalle elezioni.
Modificare la legge elettorale e manipolare le schede e', alla vigilia di
elezioni, un vero e proprio attentato alle regole basilari della
democrazia". Alfonso Pecoraro Scanio - conversando con i giornalisti alla
Camera - replica a muso duro al premier che, durante la presentazione del
libro di Vespa, ha esattamente ribadito l'intenzione di mettere mano alla
legge elettorale e di introdurre la scheda unica. Il presidente dei Verdi
dice inoltre di essere "assolutamente contrario" a una prospettiva del
genere e preannuncia "ogni tipo di opposizione" in Parlamento e nel paese
"per evitare che le prossime elezioni siano funestate da brogli". (Dire)

Immigrazione. Zanella: solidarieta’ ai curdi in sciopero

La deputata verde Luana Zanella esprime la sua più profonda solidarietà ai
cittadini curdi che da ben 16 giorni stanno conducendo un rigoroso sciopero
della fame e mantenendo un presidio in campo S. Geremia, davanti alla sede
della Rai a Venezia e hanno indetto una manifestazione per chiedere il
diritto d'asilo. La deputata Luana Zanella che ha presentato una
interrogazione al ministro dell’interno dove chiede l’intervento urgente
del Governo per sbloccare e risolvere questa drammatica situazione, ha
dichiarato: “di fronte alla mancanza di risposte positive e al conseguente
prolungarsi dello sciopero della fame è indispensabile che la
manifestazione di oggi , che è stata indetta necessariamente in tempi molto
brevi, dettati dalla situazione di grave emergenza, veda il più alto numero
possibile di partecipanti. Al governo i Verdi chiedono un intervento
urgente affinché venga finalmente riconosciuto il diritto d’asilo ai
cittadini curdi che sono in sciopero di fame senza dover arrivare a esiti
della protesta che potrebbero rivelarsi fatali”.

Lavoro.De Petris: da governo attacco irresponsabile

"Il mancato finanziamento della legge sulla forestazione è un attacco
irresponsabile del governo nazionale all'occupazione ed alle risorse
ambientali della regione Calabria". E' quanto sostiene la senatrice dei
Verdi e capogruppo in Commissione agricoltura, Loredana De Petris, circa la
protesta dei lavoratori forestali. "Rischiano di essere licenziati - ha
aggiunto - undicimila lavoratori. Per questo invitiamo il Governo ad
accogliere gli emendamenti dell' opposizione che prevedono il finanziamento
per i forestali della Calabria, così come a ripristinare interamente l'
indennità di disoccupazione per i lavoratori agricoli, un altro taglio
insopportabile in particolare per il meridione".(Ansa)

Compleanno Ciampi. Da Pecoraro Scanio gli auguri dei Verdi

“Al presidente Ciampi giungano gli auguri più sinceri da parte mia e dei
Verdi. La sua incessante iniziativa in difesa dei valori della nostra
Costituzione rappresenta un elemento di certezza in questo momento di
massima confusione politica”. Con queste parole il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio formula gli auguri al presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi nel giorno del suo ottantaquattresimo compleanno. “Le
auguriamo ­ aggiunge il leader dei Verdi - di continuare a essere un’ancora
costituzionale di fronte ai molteplici tentativi di scardinare regole e
garanzie”.

Cina. Verdi: basta bugie di stato subito dibattito aula

"La sospensione della pena di morte e un'azione energica tesa a subordinare
i rapporti economico-commerciali a passi sostanziali della Cina verso i
diritti umani". E' quanto chiedono in una mozione parlamentare presentata
alla Camera "Per il pieno rispetto dei diritti umani in Cina" i deputati
verdi Paolo Cento, coordinatore della segreteria di presidenza del partito,
e Laura Cima, segretaria della Commissione esteri. "Il Parlamento
sostengono i due parlamentari deve dire la sua sullo spettacolo penoso di
propaganda economico-commerciale tesa a cancellare le parole 'diritti
umani' dall'agenda politica dei rapporti tra Cina ed Europa , che in Italia
porterebbe anche alla revoca dell'embargo sul commercio di armi"."Il
governo - continuano - non può mortificare la politica estera, con tutte le
sue implicazioni negli equilibri mondiali del potere, sottoponendola a
dettami puramente economici e la deve smettere di dire bugie sostenendo che
l unione europea è d'accordo". "Ancora ieri - concludono i deputati verdi -
nonostante le promesse di apertura venute durante il vertice dell'Aja, i
partner della UE hanno ribadito una forte preoccupazione per la
legislazione nazionale della Cina che, così come è, non è in grado di
recepire la convenzione onu sui diritti civili e umani".(Ansa)

Natale. Zanella: Rizzi si vergogni per insulti a insegnanti

“Gli insulti del leghista Rizzi nei confronti degli insegnanti sono
verogognosi”. Luana Zanella, deputata verde, sostiene che “è stato montato
ad arte un caso attorno alla vicenda del presepe natalizio il cui valore
simbolico nessuno, tanto meno all’interno delle scuole, ha voluto negare od
offendere. La politica dovrebbe tacere e delegare proprio agli insegnanti e
alla loro capacità di mediazione la gestione di un quotidiano complesso
all’interno degli edifici scolastici: vorrei ricordare all’onorevole Rizzi
che proprio il corpo docente, con pochi strumenti e miseri stipendi,
garantisce l’istruzione pubblica che il governo Berlusconi tenta di affossare”.

Caserta. Verdi: sì alla tutela del lavoro, no all’attività di estrazione

La Federazione provinciale dei Verdi di Caserta si dichiara esterrefatta
dalla notizia del possibile provvedimento di dissequestro della Cementir,
al quale teme seguirà quello di tutte le altre cave coinvolte
nell’operazione Olimpo, facendo tornare la situazione di degrado e di
illegalità esattamente come prima. Occorre tutelare il lavoro degli operai-
si legge nella nota diffusa alla stampa- ma è inammissibile farlo a danno
dell’ambiente e della salute di migliaia di cittadini. A pagare, anche in
termini economici, devono essere coloro che hanno commesso gli illeciti,
gli imprenditori che si sono arricchiti con la devastazione del paesaggio e
il sistematico saccheggio delle ricchezze ambientali. A loro l’onere di
investire non soltanto per mantenere gli attuali livelli occupazionali, ma
per assumere nuovi lavoratori da destinare al risanamento delle ferite
inferte al territorio, ripagando così la collettività dalle illegalità
commesse. Coloro i quali in questi anni hanno avuto ruoli di governo o di
responsabilità nelle varie istituzioni e che hanno assistito o partecipato
anche con l’inerzia allo scempio delle cave hanno il dovere di farsi da
parte poiché è una classe non credibile e non affidabile per provvedere a
sostenere uno sviluppo alternativo del territorio. Non si può più tollerare
che la difesa del lavoro sia invocata, in modo strumentale, per far
continuare l’attività di cava in provincia di Caserta. Alcune dichiarazioni
di politici dimostrano come, talora, anche le posizioni moderate degli
ambientalisti in questa direzione siano state oggetto di
strumentalizzazione. I verdi ritengono che le cave debbano essere
dissequestrate soltanto, dietro precisi protocolli d’intesa tra le
istituzioni e i proprietari delle cave, per iniziare la loro bonifica,senza
alcuna possibilita’ di commercializzare il prodotto destinato
esclusivamente al recupero. Ma il problema del recupero riconduce al
problema dello sviluppo e alla futura destinazione dei monti tifatini. La
questione del parco urbano non può essere rinviata. A questo fine i Verdi
chiedono la convocazione di un tavolo comune delle segreterie provinciali
del centro-sinistra per l’elaborazione di un documento che, uscendo dagli
infingimenti, condanni in maniera esplicita l’attività di cava come dannosa
e improduttiva per il territorio di terra di lavoro, vincolando tutti gli
esponenti della coalizione ad adoperarsi presso le istituzioni regionali
per la definitiva chiusura delle cave che hanno commesso irregolarità e che
non rispettino le prescrizioni a difesa dell’ambiente e della salute dei
cittadini, garantendo nel contempo il mantenimento dei livelli
occupazionali con il recupero e la bonifica dei siti dismessi. Intanto nei
prossimi giorni l’on. Pecoraro Scanio presenterà un’interrogazione
parlamentare su quanto sta accadendo in provincia di Caserta e la
federazione provinciale organizzerà sotto la sede dell’amministrazione
provinciale di caserta un sit-in di protesta. Una manifestazione silenziosa
per sottolineare che verso la classe politica coinvolta nello scandalo cave
non ci sono parole. Invitiamo le associazioni ambientaliste, la società
civile e quanti condividono le nostre preoccupazioni a manifestare con noi.

Ogm. Greenpeace: il mais Mon810 danneggia le farfalle

Greenpeace chiede agli stati membri dell’Ue di mettere in atto misure per
prevenire la coltivazione del mais gm, mon810, a livello nazionale.
L’associazione spiega che, sebbene sia permessa la coltivazione di questo
mais nell’Ue, gli stati membri hanno la possibilità di adottare misure che
la impediscano, qualora sorgano dubbi sulla sicurezza dei prodotti. “Ora ci
sono sufficienti evidenze scientifiche che la coltivazione di piante bt
resistenti agli insetti potrebbe avere un impatto negativo su numerose
specie di farfalle” afferma Federica Ferrario della campagna ogm di
Greenpeace. Greenpeace renderà disponibile, durante l’audizione informale
presso la XIII commissione agricoltura della Camera sul decreto sulla
coesistenza, lo studio scientifico sugli effetti a lungo termine sulle
farfalle monarca nordamericane del mais bt mon810 della Monsanto e del bt11
della Syngenta. Lo studio è stato condotto per 2 anni in campo aperto e ha
mostrato che il 20% in meno delle larve esposte al polline di questo mais
bt raggiungeva l’età adulta. Queste piante gm producono infatti una
tossina, nota come bt, tossica per numerosi insetti, non solo per quelli
dannosi che si vorrebbe colpire. Sugli effetti a breve termine del mais bt
vi era già stato uno studio pubblicato su “Nature” e relativo al mais bt
176 della Syngenta. I risultati preoccupanti erano stati attribuiti però
all’alto livello di bt nel polline di quel mais, mentre il mon810 e il bt11
presentano livelli inferiori. Eppure, questo nuovo studio, il primo a lungo
termine, dimostra il contrario. Lo scorso 8 settembre, la Commissione aveva
approvato l’inserimento di 17 nuove varietà di mais transgenico mon810 nel
registro comunitario delle sementi, rendendo possibile così l’acquisto in
tutta Europa di semi di mais transgenico nel 2005. L’agenzia europea per la
sicurezza alimentare aveva considerato il mais sicuro per l’ambiente e i
risultati dei precedenti studi sull’impatto sulle farfalle monarca erano
stati reputati non rilevanti. “L’impatto del mais bt sulle popolazioni
europee di farfalle non è stato ancora studiato, ma uno studio a breve
termine mostra come una comune farfalla europea, la vanessa io, abbia la
stessa reazione al bt della farfalla monarca. Finché non avremmo
approfondito questi impatti, il mon810 non deve essere coltivato in Europa”
conclude Ferrario.

Ogm. Vas: 165 lotti di semi, 15 contaminati di cui 9 Made in USA

Sui 165 lotti di sementi destinati alla campagna di semina 2005 finora
controllati, solo 15 sono risultati contaminati da ogm, e di questi 9
provengono dagli Stati Uniti: "basterebbe tuttavia un cattivo decreto sulla
coesistenza per perdere il vantaggio comparativo" con l'agricoltura a
livelli "statunitensi di contaminazione da ogm". Lo ha detto Simona Capogna
dell'associazione Verdi ambiente e societa' (Vas) ieri, nel corso delle
audizioni alla Commissione agricoltura della Camera sul decreto per la
coesistenza. Ricordare quanto "lo spirito precauzionale nei confronti
dell'agricoltura transgenica sia in accordo con le opinioni verso gli ogm
espresse da oltre il 72% dei cittadini europei (dati eurobarometro)"
potrebbe risultare ormai scontato, ha spiegato Capogna, "molto meno
scontata appare invece la sintonia precauzionale che esprime nel nostro
paese il mercato sementiero". I dati relativi alla contaminazione, ha
aggiunto Capogna, sono "inequivocabili" e "testimoniano come, a partire dal
settore piu' delicato ed esposto alla contaminazione transgenica, il
mercato abbia ormai recepito che la produzione agricola libera da ogm
costituisce il vantaggio comparativo delle nostre produzioni
agroalimentari". Auspicando la rapida approvazione del decreto l'esponente
di Vas ha concluso la propria audizione ricordando come basterebbe "un
cattivo decreto sulla coesistenza per perdere il vantaggio" facendo
"precipitare l'agricoltura del paese ai livelli statunitensi di
contaminazione da ogm", e auspicando che "i parlamentari del nostro paese
vorranno evitare questa eventualita' a tutti i costi poiche' in gioco e' il
futuro dell'agricoltura nazionale". (Dire)

Fauna selvatica. Lettera Lipu per chiedere sicurezza e tutela degli habitat

La tutela della biodiversità entri nei piani di sviluppo delle
infrastrutture, al fine di aumentare la sicurezza stradale e la tutela
degli habitat naturali e della fauna selvatica. La richiesta è contenuta in
una lettera inviata dalla Lipu-Birdlife Italia al ministero ambiente e
tutela del territorio, al ministero delle infrastrutture e trasporti e a
tutte le regioni italiane per chiedere un maggiore impegno per rendere più
sicure, in rapporto alla presenza di fauna selvatica, strade, ferrovie e
autostrade. Sono quasi 1,5 milioni gli animali che perdono la vita ogni
anno in italia, 15.000 per ognuna delle province italiane: dai piccoli
ricci, le vittime più frequenti di incidenti, agli anfibi fino agli uccelli
rapaci, ma anche animali di grande taglia come ungulati, lupi e orsi, che
creano pericoli anche alla vita delle persone coinvolte negli scontri.
Nella lettera recapitata al governo è stata chiesta l’adozione di una
strategia nazionale dettagliata per inserire in modo più forte e puntuale
la tutela della biodiversità nel piano nazionale dei trasporti e nello
sviluppo delle infrastrutture. Un invito è stato rivolto anche a enti
locali e società che progettano infrastrutture (Anas, Trenitalia, Società
autostradali) a mettere in atto interventi di mitigazione e compensazione
ambientale secondo le linee guida approvate con il recentissimo manuale
europeo “Wildlife and traffic”, presentato al convegno LIPU a Pisa lo
scorso 25 novembre, che rappresenta il più importante prodotto del progetto
europeo Cost action 341 “frammentazione degli habitat causata dalle
infrastrutture di trasporto”. Finora sono 51 le strutture realizzate in
Italia volte a facilitare l’attraversamento di infrastrutture agli animali
selvatici: cavalcavia, sottopassi, tunnel, recinzioni dedicate. 19 sono
state le iniziative per proteggere gli uccelli dall’impatto contro i
pannelli fonoassorbenti trasparenti (la Lipu li ha realizzati di recente su
alcune strade statali della Romagna); 71 infine le azioni tra ripristino
habitat, reti ecologiche, educazione e studi sulla mortalità stradale della
fauna. Dopo il rapporto e l’indagine realizzata 2 anni fa con il ministero
delle infrastrutture e trasporti, la Lipu chiede dunque che si faccia un
deciso passo in avanti. <<Abbiamo anche chiesto ­ spiega Marco Dinetti,
responsabile ecologia urbana Lipu-Birdlife Italia ­ un preciso monitoraggio
di tutte le strutture realizzate e l’integrazione nell’archivio nazionale,
fermo al 2002, di tutte le iniziative realizzate fino a oggi. Vorremmo
inoltre che si verifichi la corretta collocazione di cavalcavia e tunnel e
inoltre l’effettivo utilizzo delle stesse da parte degli animali,
collocando telecamere a infrarossi e altri sistemi per rilevare le
impronte>>. La lettera inviata dalla Lipu ha ricevuto l’adesione di
numerosi enti parco, funzionari di province e regioni, docenti
universitari, professionisti del settore, cacciatori e ambientalisti. La
lettera chiede alle istituzioni anche uno sforzo a livello di formazione
per accrescere negli operatori la consapevolezza e il livello
tecnico-scientifico del problema delle interazioni tra infrastrutture e
biodiversità.

Veneto. Lac: 11 dicembre una giornata di lutto per tutto il mondo ambientalista

Quella di sabato 11 dicembre 2004, data di inaugurazione da parte del
presidente del consiglio Berlusconi dell’avvio del cantiere del passante di
Mestre a Bonisiolo, nel comune di Casale sul Sile (Tv), sarà una giornata
di lutto per tutto il mondo ambientalista perché sarà l’inizio di uno
scempio ambientale di imponenti dimensioni. Il passante di Mestre, con il
suo tracciato di 32,30 chilometri di lunghezza e 32,50 metri di larghezza
ed i vari svincoli, comporterà l’annientamento e la distruzione di circa un
milione e centotrentamila metri quadrati di campagna. Durante i 1320 giorni
di opere di cantiere previsti, ogni giorno verranno eliminati sotto le
ruspe e l’asfalto 860 metri quadrati di terreno. A farne le spese non
saranno solo i terreni agricoli ma anche ambiti naturalistici di elevato
interesse ambientale come le “ex cave Villetta di Salzano”, in provincia di
Venezia, protette dalla comunità europea attraverso ben due direttive
comunitarie. Questo sito è infatti tutelato come zona di protezione
speciale, ovvero zps, dalla direttiva “uccelli” (la 409/79/cee), e come
sito di importanza comunitaria, ovvero sic, dalla direttiva “habitat”
(92/43/cee), ed è stato individuato con il codice it3250008. In questa area
si trovano uccelli rari come l’albanella reale (un rapace diurno della
famiglia dei falchi) e i più comuni nitticora, tarabusino, averla piccola e
martin pescatore, ci sono anche il tritone crestato e la tartaruga
palustre, tutte specie che tra poco saranno costrette ad abbandonare questo
sito per il gravissimo disturbo e distruzione arrecata dal viadotto del
passante. Sembra che la regione del Veneto non abbia rispettato le rigide
procedure previste, omettendo di effettuare la “valutazione di incidenza
ambientale” delle opere in progetto, tanto che sulla questione è
intervenuta anche la direzione ambiente della commissione europea che con
una lettera del 28/04/04 ha richiesto all’ambasciatore Rocco Cangelosi,
rappresentante permanente d’italia presso l’unione europea, informazioni e
chiarimenti in merito all’applicazione delle direttive “uccelli” e
“habitat” relativamente al progetto del passante. Il tracciato del passante
andrà inoltre a interessare dei corsi d’acqua sottoposti a vincolo
idrogeologico come il fiume zero, il fiume Dese, il fiume Marzenego, il rio
Roviego, il rio Cimetto e altri di minor rilevanza. Uno scempio parallelo a
quello della distruzione delle centinaia di migliaia di metri quadri di
ambiente naturale sarà quello causato dai nuovi crateri delle cosiddette
“cave di prestito”, necessarie per l’escavazione del materiale necessario
per la realizzazione della fondazione e delle pavimentazioni stradali pari
alla bellezza di addirittura 1.100.000 metri cubi; l’individuazione di tali
siti non sarebbe ancora di dominio pubblico per paura di plausibili rivolte
popolari. “Sabato ci sarà chi festeggerà con sorrisi a trentasei denti ha
commentato Andrea Zanoni presidente della Lega abolizione caccia del Veneto
mentre per il popolo degli ambientalisti e per molti cittadini sarà un
giorno di lutto. Per la durata di tre anni e mezzo ogni giorno
inesorabilmente verranno distrutti la bellezza di 860 metri quadrati di
campagna ed ambiente naturale perché qualcuno ha voluto il passante al
posto del tunnel. Sarà un’opera che distruggerà campagne, siepi, che
richiederà nuove cave, che metterà in ginocchio molte imprese agricole e
che farà cessare molte coltivazioni biologiche sotto la scure delle polveri
sottili, che porterà smog, inquinamento acustico e luminoso, che deturperà
un importante sito naturale protetto dalla comunità europea.”

Clima/Cop10. Wwf: Arabia Saudita tiene in ostaggio i paesi poveri

Le tattiche messe in atto dall'Arabia Saudita nei negoziati sul clima in
corso alla Cop10 di Buenos Aires rischiano di fa perdere ai paesi poveri
l'opportunita' di ricevere aiuti per far fronte agli effetti in atto dei
mutamenti climatici. Lo denuncia il Wwf in un rapporto, reso noto ieri
nella capitale argentina, che ricostruisce il ruolo giocato dall'Arabia
Saudita nei negoziati nel corso di questi 10 anni di trattative
internazionali sul clima. I paesi Opec fanno parte di un blocco comune con
i paesi in via di sviluppo, chiamato G77, blocco che parla insieme nel
corso dei negoziati e che al suo interno agisce per consenso. Il Wwf
sottolinea che l'Arabia Saudita ha assunto il ruolo di "schiacciatore" per
conto dei paesi Opec, facendo pressione per conto dei paesi produttori di
petrolio per ottenere fondi, a spese dei paesi poveri, per diversificare la
propria economia che dipende dal petrolio. "In realta' a paesi ricchi come
l'Arabia Saudita dei fondi importa poco, la loro e' solo una tattica per
bloccare i negoziati attraverso il protrarsi di lunghe trattive. Invitiamo
tutti i paesi del mondo a smascherare il bluff saudita e assicurare che il
summit sul clima prenda effettivamente dei provvedimenti per assicurare
aiuti ai paesi poveri", ha dichiarato jennifer morgan, direttore del
programma sui mutamenti climatici del wwf internazionale. (Dire)

Veneto. Paeseambiente lancia una petizione indirizzata al sindaco di Paese

La Provincia di Treviso il 21 ottobre ha autorizzato una discarica di
rifiuti di amianto tra i centri di Porcellengo e Castagnole dalla capacità
di 460.000 metri cubi, ubicata a poche centinaia di metri dai centri
abitati di Castagnole e Porcellengo e a trenta metri dall’affollatissima
strada provinciale n.100 che li collega e che e’ percorsa ogni giorno da
migliaia di persone. Le sottilissime ed invisibili fibre di amianto se
respirate sono causa del temibilissimo mesotelioma pleurico; secondo
l’Inail dal 1998 al 2003 i tumori da amianto riconosciuti sono più che
raddoppiati passando da 258 a 578 casi. Oggi in italia ci sono 121.674
persone ammalate a causa dell’amianto. Solo in Veneto i morti da amianto
sono addirittura 924. L’incubazione supera anche i vent’anni e la malattia
aggredisce oltre che i polmoni anche l’apparato addominale, il pericardio
ed i testicoli. I cittadini non credono più alle rassicurazioni delle
autorità sulla sicurezza delle discariche. Ad esempio nel 1990
amministratori comunali e provinciali, progettisti, tecnici e titolari
avevano garantito l’assoluta sicurezza della discarica Ecoidrojet di
Castagnole nonché la tenuta dei teli di contenimento che invece con il
tempo si sono rotti determinando il percolamento in falda dei reflui
inquinando le falde con ammoniaca, zinco, cloruri e ferro, portando la
magistratura a condannare il titolare ad un anno di carcere. Oggi nel
comune di Paese ci sono almeno 4 discariche inquinanti e decine di voragini
di cave, il territorio e le falde acquifere di paese sono oggi dilaniate da
interventi scellerati e squilibrati. Paeseambiente ha quindi promosso una
petizione indirizzata al sindaco di Paese, Valerio Mardegan, affinché il
comune di Paese effettui un ricorso amministrativo al Tar del Veneto contro
il decreto autorizzativo della Provincia, per fermare il conferimento di
amianto in un’area intensamente abitata ed inadatta, al fine di tutelare la
salute dei cittadini e di evitare nuovi prevedibili disastri ambientali in
un territorio già gravemente massacrato. I moduli della petizione possono
essere richiesti a Paeseambiente Via Trieste, n.39, telefonando al
347/9385856 (ore pasti) o scrivendo un’email a zanoni-andrea@???. I
moduli possono essere scaricati anche dal sito internet
www.paeseambiente.org. Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente, ha
dichiarato: “i circa 500.000.000 di chili di rifiuti di amianto che la
discarica potrà ricevere verranno trasportati con circa 30.000 bilici, chi
garantirà che durante tutta questa movimentazione non verranno mai disperse
in atmosfera le infinitesime fibre di amianto che potrebbero essere
respirate da qualche ignaro abitante o automobilista che potrebbe
accorgersi delle conseguenze addirittura vent’anni dopo ? Basta mezzo chilo
di fibre per contaminare migliaia di metri cubi d’aria che trasportati dal
vento potrebbero ricadere anche in pieno centro abitato di paese,
castagnole e porcellengo. Perché la provincia di treviso ha dato il via
libera a questa discarica mentre ha invece espresso parere negativo per una
medesima discarica a falzè di sernaglia della battaglia? Invitiamo tutti i
cittadini ad aiutarci a raccogliere le firme.” Paeseambiente chiede a tutti
i cittadini di attivarsi velocemente perché i termini per la notifica del
ricorso al tar scadono il 28 dicembre prossimo.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com