[Incontrotempo] lotte nel no profit: diritti negati, informa…

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Autore: Luigi Marinelli RdB/CUB
Data:  
Oggetto: [Incontrotempo] lotte nel no profit: diritti negati, informazione negata.
Diritti negati, informazione negata
L?oscuramento dei siti del precariato
per oscurare la lotta dei lavoratori del no profit

Assemblea Dibattito
Martedì 14 Dicembre ore 16.30
Sala Di Liegro Palazzo Valentini Via IV Novembre 119/a

I fatti sono noti: la Procura della Repubblica di Roma ha chiuso per 
dieci giorni i siti  lavorivariabili,it e redlab.it  dedicati dalle RdB 
al lavoro precario, rei di aver pubblicato volantini dei Lavoratori e 
lavoratrici della Casa dei Diritti Sociali in lotta ritenuti 
diffamatori dal Presidente della stessa Associazione.
La magistratura non si è limitata a disporre la rimozione o il 
sequestro dell'articolo ritenuto?diffamatorio? come richiesto dallo 
stesso querelante ma, in un eccesso di zelo,  decide il sequestro 
dell?intero sito, senza comunicare nulla alla redazione ed al sindacato 
stesso.
Si è colpita pesantemente la libertà di informazione e, in questo caso, 
anche le libertà e diritti previsti per una associazione sindacale 
mettendo il bavaglio a tutte le notizie, i documenti, le informazioni 
utili che riguardano il variegato settore  dei lavori precari, 
flessibili e del lavoro nero che ha visto nella giornata del 6 novembre 
uno dei punti più altri di rappresentazione.
E? stato un provvedimento di sequestro che ha pochissimi precedenti, e 
che giustamente ha suscitato dure proteste anche nel mondo 
dell?informazione.
Ma c?è un altro aspetto della vicenda ancora più pesante: la lotta che 
vede contrapposti il titolare dell'Associazione (e la cooperativa 
sociale legata a questa) e i lavoratori della cooperativa,30 su 70 
rischiano il licenziamento, alcuni sono da mesi a zero ore altri non 
ricevono da 4 mesi gli stipendi.    
La ?Casa dei Diritti Sociali? si occupa di sostegno ai migranti e ai 
senza fissa dimora per conto del Comune di Roma, e a dispetto del nome, 
appena gli operatori si sono organizzati sindacalmente son subito 
cominciati i problemi: il diritto di  protestare per i propri diritti 
contrattuali e sindacali, per il tipo di servizi offerti dalla coop, 
per le condizioni delle strutture, per il cibo e per l?igiene, non ha 
trovato cittadinanza.
Giulio Ernesto Russo è un esponente di quella sinistra del no profit, 
inserita nel movimento e nelle istituzioni, che non si preoccupa molto 
della coerenza delle proprie azioni ma molto della propria 
rispettabilità: noi riteniamo che vi sia la necessità di andare in 
fondo alla questione pubblicamente e politicamente, chiamando in causa 
anche il Comune di Roma, che in quanto committente avrebbe il dovere di 
vigilare per far rispettare la Delibera 135/2000 che prevede la 
rimozione degli appalti là dove non vengano rispettati i contratti 
collettivi di lavoro, mentre di fatto si limita a oparazioni di 
immagine continuando con esternalizzazioni e privatizzazioni che si 
tramutano in  precariato per i lavoratori e in lauti guadagni per gli 
appaltanti. Altro che no profit!
E? ora di squarciare il velo ipocrita che ammanta di ideali operazioni 
che con il volontariato e l?impegno sociale non hanno nulla a che fare!
E? ora di pretendere il rispetto dei diritti dei lavoratori e degli 
utenti!


Roma, 7.12.04                                                           
                  RdBCUB Cooperative Sociali



RdB/CUB Servizi

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