[Lecce-sf] Affinché Porto Alegre non segni la partenza di un…

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Szerző: Antonella Mangia
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Új témák: [Lecce-sf] fair trade
Tárgy: [Lecce-sf] Affinché Porto Alegre non segni la partenza di un viaggio nel nulla.
inoltro dal sito
http://www.forumdelteatro.org/article.php3?id_article=153

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Affinché Porto Alegre non segni la partenza di un
viaggio nel nulla.
Per un mondo migliore



Quella che segue ci pare tra le più concrete e
preziose analisi degli ultimi anni. Per questo ve la
proponiamo. Grazie a Paolo Barnard
(fdt.org)

* * *

Sono Paolo Barnard, ex di Report. Bush vince e Falluja
ne è solo il primo corredo. Vince facendosi beffe di
quattro anni del più massiccio fuoco di sbarramento
che l’attivismo abbia forse mai saputo produrre.
Questo è scioccante. Nel nome dell’urgenza che ciò mi
provoca, sono a riproporvi una versione aggiornata e
riveduta del mio documento "Per Un Mondo Migliore",
dove propongo una spiegazione del nostro continuo
complessivo fallimento, ma soprattutto indico le vie
per uscirne.

Vi chiedo di riproporlo agli attivisti. Spero di
riuscire in questo modo a scuotere il Movimento, che
se non si ripenserà interamente è destinato a
scomparire. Bush ha vinto, con 104.000 morti sulla
coscienza, Enron, Halliburton e una voragine di
menzogne svelate. E ha vinto. Loro stanno vincendo.
Muoviamoci, subito, ora. Io mi permetto di indicare
una via.

Grazie
Paolo Barnard

* * *

George W. Bush ha vinto. Questo è un fatto. Ha vinto
nonostante un fuoco di sbarramento forse senza
precedenti nella storia del movimento progressista
moderno, e cioè nonostante sia stato bersagliato da
ogni sorta di critica, scandalo, fallimento, da
proteste, film, documentari, scoop giornalistici,
nonostante milioni di attivisti nel mondo abbiano dato
il meglio di sé per rendere pubblica l’iniquità delle
politiche neoconservatrici. Nonostante tutto questo, e
di più, egli ha vinto. Esattamente 30 anni fa, un
altro presidente americano fu costretto a dimettersi
per molto meno. Richard Nixon aveva tramato e mentito
agli americani, G. W. Bush ha tramato, mentito,
trascinato il suo Paese in due guerre, causato la
morte di almeno 104.000 persone, ha fallito
nell’intento di rendere l’America e il mondo più
sicuri, è implicato in scandali domestici colossali
fra Enron e Halliburton, ed è protagonista di un
conflitto di interessi da far impallidire il peggior
Berlusconi. E ha vinto.

E mentre il Presidente americano trascina verso nuovi
orizzonti di impunità l’ideologia che sta così
penalizzando la collettività planetaria di uomini,
donne, animali e piante, con danni forse irreparabili,
altri continuano a perdere: i poveri, l’ambiente, la
pace, e la stessa intelligenza umana. Continuano a
perdere. Ora, se questo, e la colossale mole di altre
evidenze, non ci scuote, se non è sufficiente a farci
aprire gli occhi e ad ammettere che stiamo perdendo,
cosa altro lo farà? Stiamo perdendo, e riconoscerlo
deve essere il primo, traumatico passo che il
Movimento deve fare per non soccombere per sempre.

Il documento che segue riconosce la vitale importanza
dell’esistenza oggi di un Movimento, identificato
nelle rappresentanze riunitesi a Porto Alegre e nei
Social Forum, ma anche altrove nel mondo, capace di
proporre modelli alternativi di esistenza e di
sviluppo umano. Tuttavia, io vedo il suddetto
Movimento ricalcare alcune delle modalità di azione
che hanno portato altre esperienze, come il Pacifismo
o la lotta al Neoliberismo, al sostanziale fallimento
di cui sopra. Le righe che seguono vorrebbero essere
un contributo affinché le falle che si stanno aprendo
nel grande vascello salpato da Porto Alegre non
portino al naufragio di un’altra grande, quanto
vitale, speranza.

http://www.forumdelteatro.org/article.php3?id_article=153
a questo link si può leggere l'intero articolo di
paolo barnard.
a me è sembrato interessante e comunque pone una serie
di interrogativi che non possono essere elusi.
antonella



        
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