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Il Gazzettino - 4 dicembre 2004
Portano ad Aviano le tracce dell?imam
La Base Usaf di Aviano come Guantanamo? Supersegreta prigione per sospetti islamici collegati al terrorismo internazionale? Interrogatori che vanno oltre la Convenzione di Ginevra? Fantapolitica? Un po? sì e un po? no, secondo quanto emerge dall?articolo di ieri apparso sul Corsera e firmato a quattro mani
Secondo quanto riferito dai cronisti, il 17 febbraio 2003 a Milano avviene un sequestro eccellente che porta dritto in Pedemontana. Il protagonista è il mujahed egiziano Abu Omar, che in città si divide tra la missione di Imam della moschea di via Quaranta e quella di capo di una cellula di guerriglieri islamici. Quel 17 febbraio, Abu Omar sta camminando vicino alla sua casa. Passa di fianco a un furgoncino parcheggiato. Dall?interno lo avvicinano per chiedergli un?informazione, l?egiziano si avvicina fiducioso. Scatta la trappola. Una breve colluttazione e Omar viene tirato dentro. Tutto accade in pochi secondi e sotto gli occhi di un testimone oculare: sono 3 gli uomini che compongono il commando di sequestratori.
Secondo gli inquirenti italiani, si è trattato di un?azione concordata fra agenti segreti italiani e americani. Una "consegna speciale", ovvero un arresto irregolare, un metodo classico usato dalla Cia americana per far "sparire" più di 70 terroristi o presunti tali.
Secondo gli inquirenti, quel giorno Abu Omar viene trasferito in una "base americana in Italia" con uno scalo aereo, "nel nord Italia non ve ne sono molte, e i primi sospetti cadono su Aviano" concludono i cronisti del Corsera. Di certo - riferisce ancora il quotidiano milanese - 14 mesi dopo il rapimento, Abu Omar viene scarcerato in Egitto. Si può tenere "segregato" un ipotetico terrorista all?interno di un presidio militare? Certamente sì, basti ricordare il caso Sigonella, tenendo poi conto che tutto riesce più facile se la Base è estesa, superprotetta, dotata di aree "off limits". Come Aviano, ad esempio.
Ma torniamo ad Abu Omar, che in Egitto gode di un breve periodo di libertà vigilata. Ne approfitta per mettersi in contatto con la moglie, raccontandole del sequestro anomalo, descrivendo un viaggio in due tappe per mezzo di un aereo tipo Gulfstream, piccolo jet d?affari in carico anche all?USAF, quotidianamente di casa ad Aviano. Sbarcato sul Sinai, Abu Omar verrà poi "ceduto" alla polizia segreta egiziana, che lavora a stretto contatto e per conto della Cia.
Fantaspionaggio? Intanto, però, si vocifera di segretissime visite ad Aviano da parte di Condoleeza Rice, alias il fedele braccio destro di George W. Bush, e a questo punto fantasia e cronaca si mescolano a piene mani.
Dario Furlan
-etaonrotniarigodnomliealletsaliesznarf-
VAMPIRE SHADOW - FRANZ
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