tesorino myo,
la bici fattela da te.
prendi un cancello, possibilmente arrugginito, quattro pezzi da appiccicarci sopra (o il minor numero possibile), shakeri un po' con le preziose mani umane, mi raccomando connesse alla ghiandola cerebrale in stato anche non lucido ma consapevole almeno al 50%, fai qualche mossa tecnoarguta
et voilà
la bycy ristà qua.
esprimo il mio cordoglio per la robusta quanto aqualitativa perdita.
la cicloff (una delle due, vanno bene tutte, iz dipending from vuer iù habit) ti può dare consigli, pezzi, chiaviche e persino telari.
per rendere arrugginito un telaro, ovemai non lo fosse già, puoi usare queste tecniche:
- lo svernici e lo lasci all'aria aperta (un mese)
- lo svernici e lo bagni abbastanza spesso in acqua e sale (tre giorni)
- lo svernici e ci spennelli sopra dell'ammoniaca (un'ora)
possiamo cambiare la città
con le nostre mani
augh
ti allego un manualetto per farti la bici più essenziale del sistema solare in vigore
http://204.73.203.34/fisso/vangelo/guida.htm
-----Messaggio originale-----
Da: cm-roma-bounces@??? [
mailto:cm-roma-bounces@inventati.org]Per conto di viviciclica viviciclica
Inviato: giovedì 2 dicembre 2004 17.45
A: critical mass roma - crew :::
http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!
Oggetto: RE: [Cm-roma] mi hanno rubato la bici
intanto grazie a cicloenzu,a s.alberto capo del cabs e a giacomo per la dritta sull'addolcimento...ma non credo andrò in ciclo, boh mi sa che mi vergogno...cmq.mi dispiace anche per giax.anche se non concordo con lui.perchè devi rubare una bici legata a un palo...sicuro che è di qualcuno...manco a dire abbandonata lì da sola, c'erano le brave Catena e Criptonite a tenerle compagnia...ha ragione, quando torni a prenderla e non la vedi è come se ci fosse un buco. il Nulla che avanza della Storia Infinita.
un contributo alla mobilità sostenibile...una strategia per diffondere la bici...non mi piace.esserne quasi contenti?proprio no.avevo fatto un sacco di progetti su quella bici, cominciavo pedalata alla volta a riprendermi un pezzetto di strada, tempo e libertà..e adesso?sfruttare l'occasione per comprarmi una bici seria, una col cambio decente...dover aspettare fino al 10 di gennaio quando arriverà la mia prossima busta paga...
sulla difrfusione della mobilità sostenibile molto più figa l'idea delle bici bianche liberate, di cui peraltro non conosco i particolari.
sono una che vuole tutto,e per molto tempo ho pensato che ciò che vuoi va lavorato." ogni uomo semplice porta in cuore un sogno con amore ed umiltà potrà costruirlo con il suo sudore una pietra dopo l'altra alto arriverà".si lo so è una canzone di chiesa.e allora?per me era giusta, e bella così.ora non so. nuovi ambienti, nuova aria che gira intorno a me ( o sarò io che mi sono spostata?) mi dicono che qui qualcuno ci deve qualcosa.cosa vogliamo?vogliamo tutto.sto ancora elaborando, ma ci posso stare.ma il furto,poi così,credo sia diverso.boh non lo so magari sono una che a 50 anni la casetta mia con tutte le grate alle finestre perchè abbiamo paura delgi zingari.ma è troppo facile decidere e prendere.non so bene, sento che sto finendo in un discorso più grande di me, perchè io non so se, in assoluto,"decidere e prendere" sia da condannare.non lo so, perchè mi vengono in mente situazioni estreme, e robin hood e gli espropri proletari, e pure il 6 che era un'autoriduzione.quindi non lo so. ma qui c'è qlcs che non va.
oltretutto ho un problema tecnico: cioè io non uso la bici da casa a casa.necessariamente devo lasciarla attaccata a un palo.e sto già a quota due.che dovrei fare?sostenere da sola la mobilità sostenibile dell'intera città?
quando avrò nuovamente una bici qualcuno mi darà qualche dritta sul dove lasciarla con un minimo di sicurezza?
scusate la scoglionaggine e i pensieri sconnessi
ma io scrivo sempre a sensazione
soprattutto nelle mailinglist.
Grazie
Viviciclica
"giax74@???" <giax74@???> wrote:
Anche a me hanno rubato la bici ieri notte...lo considererò un contributo dato alla mobilità sostenibile...e, ovviamente, mi rivolgerò alla vera prima ciclofficina di roma...dove il piede si fa pieve..
Bisognerebbe proprio prenderla come strategia per la diffusione della bici...esserne quasi contenti.
Però la stretta allo stomaco è grande quando vedi quel piccolo spazio vuoto accanto al tuo palo preferito...."che è successo?...come è andata?"...e lui niente, gelido come un palo, indifferente come una persona..."t'imploro, non voglio sapere chi è il colpevole...solo se le hanno fatto male...se c'è stata violenza nell'azione"...lui un palo, lei una bici ma si ritrovano insieme nel darmi la differenza che ci separa...quello che per me può essere stato trauma, schock, tuono...loro, a questo punto confessano, l'hanno vissuto come il quotidiano...come un qualsiasi me che la va a prendere fischiettando...rimango da questa parte della barricata..."spero solo di aver lasciato il lucchetto aperto"...
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