[Incontrotempo] Re:[Precog] 26 novembre: san precario a via …

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Autor: ginevrademaio@inwind.it
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Betreff: [Incontrotempo] Re:[Precog] 26 novembre: san precario a via del corso
Ripropongo anch'io la domanda posta da mina sulla lista precog.
Per quale motivo, in particolare dopo il 6 novembre, le azioni vengono comunicate solo dopo che sono avvenute?
Io sono a Roma, ho cercato di sapere se ci sarebbero state azioni più o meno comuni di comunicazione su precarietà e dintorni, ma, forse per mia incapacità, non ho avuto grosse info. Poi scarico la posta e leggo di azioni già avvenute nella città in cui vivo e di cui non mi pare si sapesse granchè.
In particolare nell'ultima assemblea metropolitana romana (che risale ad almeno due settimane fa, o ci sono state altre assemblee, che non fossero incontri di pochi soggetti non comunicati sulle liste?), ci si era riproposti di organizzare qualcosa per il 26 novembre, ma poi nulla si è più deciso, più precisamente non ci si è più visti nella forma dell'assemblea metropolitana (o mi sbaglio?).
La sensazione che ho è che, di fronte al gap (l'unico per ora reale e palpabile) che si è prodotto il 6 mattina, qualcuno stia pensando che la soluzione possa essere tornare a parlarsi e ad agire solo nei singoli gruppi di appartenenza, perchè purtroppo a me sembra che di questo si tratti.Altro che post-identitarismo e linguaggio comune!
Io penso che, sebbene più difficile da fare, urga un percorso comune sulla questione della precarietà e del reddito, un percorso non rinviabile, credo ineludibile, il che non vuol dire necessariamente allontanarsi dai propri "territori", dipende da cosa intendiamo per territorio: la via di casa, il singolo quartiere, il proprio intergruppo, una macro area della città, tutta la città, il Nord, il Centro, il Sud, l'Italia, l'Europa? O una compresenza molto più complessa e articolata di tutti questi livelli?
Non vorrei che dietro questa distinzione, che io ritengo falsa e fuorviante, tra i territori e un livello che sarebbe invece astratto e sganciato dalla materialità dell'esistente, si nascondano divisioni e distinzioni di altro tipo, che evidentemente uno striscione comune sul diritto al reddito o uno slogan condiviso da tutti, o un'icona comune come quella del santo non sono sufficienti a superare.
Per quanto mi riguarda condivido la posizione espressa da fumagalli, i due livelli non sono sganciati o in opposizione, la presenza sui singoli territori può e deve articolarsi attraverso azioni coordinate e simultanee, come si è riusciti a fare il 30 e 31 ottobre in molte città.
Se invece è prevalente la convinzione che in questo momento non sia possibile un cammino comune di tutti i precari ma solo percorsi di affinità o di singole aree, sarebbe almeno auspicabile che le azioni o inziative che ciascuno decide di fare venissero comunicate il più possibile e, soprattutto, prima che accadano. Almeno chi non vuole identificarsi con un solo pezzo di movimento ma aspira ad essere parte di una Grande Alleanza Precaria, può decidere se e come partecipare.

givra,
precaria Lowcoast, nomade a Roma.



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>From      : precog-bounces+ginevrademaio=inwind.it@???

To          : precog@???
Cc          : 
Date      : Sat, 27 Nov 2004 17:35:45 +0100 (CET)
Subject : [Precog] 26 novembre: san precario a via del corso


>
> 26 NOVEMBRE/GIORNATA DI COMUNIC/AZIONE METROPOLITANA
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>
> Una rumorosa processione di devoti di San Precario, al ritmo di samba, si è
> snodata per la via dello shopping natalizio nel centro di Roma. Sono stati
> distribuiti gratuitamente CD masterizzati, libri di giacenza e pasta biologica (con
> indicato il prezzo sorgente) e picchettati Ricordi MediaStore, Messaggerie Musicali e McDonald. Hanno fatto la loro apparizione le devote
> della madonna ingravidata reclamando la maternità pagata.
>
>
>
>
> Questo il testo del volantino distribuito nel pomeriggio
>
> BUY NOTHING (every)DAY
> I precari producono ricchezzaŠ
> ma non possono acquistare
>
> Il 26 Novembre torna ad apparire San Precario, protettore di tutti i
> lavoratori flessibili, intermittenti, migranti, a tempo determinato.
> Invocato da migliaia di devoti, San Precario riappare nelle strade di Roma
> nella giornata mondiale del non acquisto [BUY NOTHING DAY].
>
> Giornalisti e politici hanno infangato il suo nome, lo hanno definito ladro
> solo per aver ridotto il costo di alcuni beni comuni e per averli fatte
> circolare liberamente, solo per aver miracolato alcuni suoi devoti e per
> aver infuso nel paese la speranza di un reddito universale.
>
> Mentre inizia la grande fiera dello shopping natalizio, milioni di precari,
> migranti e cognitari non sono invitati alla festa. Siamo costretti a
> guardare le vetrine da fuori senza poter comprare nulla o a guardarle da
> dentro, vendendo prodotti che non possiamo permetterci.
>
> I prezzi aumentano, gli stipendi no.
> Ma chi produce tutta questa ricchezza esposta in bella vista?
> Perché le strategie di marketing e del commercio utilizzano i nostri gusti e
> stili di vita, senza darci in cambio nulla? Marchi, loghi e copyright
> privatizzano produzioni comuni.
> La pubblicità è l¹anima del commercio e consumare è diventato un pò
> lavorare.
> Oggi siamo tutti PROSUMATORI [produttori e consumatori allo stesso tempo]!
>
> San Precario protegge questa nuova specie di devoti dagli strali
> dell¹inquisizione e porta loro in dono pasta, libri e cd, saperi e sapori,
> cibo per la mente, informazioni per il cibo. Mette in atto il miracolo della
> possibile libera circolazione dei beni oltre le dure leggi del mercato
> globale.
>
> San Precario torna a manifestarsi per riaffermare la santa verità.
>
> Prosumers of the world, let¹s unite !!
> Reddito per tutti/e !!
>
> PS
> A causa delle nuove leggi sul mercato del lavoro, quest¹anno San Precario
> sarà sottoposto ad un contratto di ³jobsharing² e quindi dividerà il suo
> lavoro con Babbo Natale Precario, suo collega di sventura e di doni
>
>
>
>
>
> Se io fossi a letto sognerei
> ma se avessi paura mi nasconderei
> e se mai divento pazzo
> please don't put your wires in my brain
>
>                            if

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