[Forumlucca] Econews - 25 novembre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 25 novembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Fisco. Pecoraro Scanio: altro che riforma, fanno giochi di prestigio
- Delega Ambiente. Lion: è un manifesto politico programmatico
dell'incultura ambientale
- Delega ambiente. Pecoraro Scanio: è ecomostro condito da conflitto di
interessi
- Delega ambiente. Verdi: con la fiducia, anche natura perde suoi diritti
- Finanziaria. Cortiana: Urbani si e' impegnato su destinazione beni
culturali dello stato
- Finanziaria. De Petris: agroalimentare rischia declino, ma Governo lo ignora
- Finanziaria. Zanella: accordo su tasse? Solo un patto di potere
- Giustizia. Zancan: sciopero sacrosanto
- Giustizia. Cento: sciopero evidenzia fallimento governo
- Costa d'Avorio. Senatore Martone presenta un'interrogazione su mercenari
israeliani
- Bompressi. Boato: Cdm deliberi controfirma ministro giustizia
- Grazia. Cento: incostituzionale potere di interdizione del ministro Castelli
- Bompressi. Cortiana: Ciampi decida secondo sua volonta'
- Venezia. Verdi: grido d’allarme patriarcato è tragedia annunciata
- Amianto. Verdi: ghiaia contaminata, lavoratori ferrovie a rischio
- Lombardia. Verdi: Caro centrosinistra sulle regionali così non va…
- Toscana. Franci: puntare su gpl o metano per sostituire i mezzi più
inquinanti
- Greenpeace svela le attività della Danzer
- Caccia. Associazioni: il testo di riforma della legge 157 e’ insostenibile
Econews dalle agenzie estere:
- Brazil plans to open indian reserves to mining (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28288/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28288/story.htm
- Arctic states agree small steps to slow thaw (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28271/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28271/story.htm


Fisco. Pecoraro Scanio: altro che riforma, fanno giochi di prestigio

“Altro che riforma, siamo ai giochi di prestigio. Adesso, come per magia,
ricompaiono soldi che fino a qualche giorno fa non c’erano. La verità è che
gli apprendisti stregoni della Cdl giocano allo sfascio dell’economia e
delle istituzioni per premiare i più ricchi”. Lo ha detto il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio aggiungendo che “di fronte all’estremismo di
Berlusconi, che insiste nel voler aumentare i regali ai più ricchi
tagliando i servizi pubblici essenziali, è necessario che il centrosinistra
si mobiliti”. Secondo il leader dei Verdi “occorre promuovere una forte
iniziativa parlamentare e sociale che punti alla caduta del Governo e a
ridare la parola agli italiani attraverso il voto”.

Delega Ambiente. Lion: è un manifesto politico programmatico dell'incultura
ambientale

''Lupi si metta l’anima in pace: la protesta dei Verdi in Parlamento è
stata ben recepita dai cittadini che sanno ben distinguere tra un Governo
che condona le illegalità e una forza politica che lo contrasta”. Lo
afferma Marco Lion, deputato Verde, in merito alle polemiche sollevate dal
parlamentare di Forza Italia Maurizio Lupi. “La legge delega voluta dalla
Casa delle Libertà ­ afferma Lion ­ è un vero e proprio manifesto politico
programmatico dell'incultura ambientale di questa maggioranza di
centrodestra, espropria il Parlamento dei propri poteri legislativi, è
smisurata per le materie oggetto di riscrittura (i rifiuti, la tutela delle
acque, la difesa del suolo, le aree protette, la valutazione di impatto
ambientale, l'inquinamento atmosferico e tantissime altre materie). Dite
che volete semplificare l'intera normativa ambientale, in realtà state
stravolgendo tutta la materia per applicare una deregulation totale a danno
del paese e dei cittadini”.

Delega ambiente. Pecoraro Scanio: è ecomostro condito da conflitto di interessi

“Questa legge è un ecomostro condito da conflitto di interessi. Berlusconi
fa gli abusi e se li sana, con l’aggravante che in questo modo crea
ulteriori abusi e sfascia il territorio”. Il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio considera la delega ambientale “una vera e propria sciagura
per l’Italia e la legalità”. “Con questo provvedimento - aggiunge il leader
del Sole che ride - si cerca di espropriare il Parlamento per stravolgere
le normative ambientali varate negli ultimi venti anni. Si tratta di una
controriforma ambientale, dannosa per l’Italia e incostituzionale,
un’incitazione a delinquere che offende il nostro paese. La nostra
opposizione continuerà nelle regioni ed è certo che lo scontro ora si
sposterà alla Corte costituzionale”.

Delega ambiente. Verdi: con la fiducia, anche natura perde suoi diritti

"Oggi anche la natura perde i suoi diritti. La difesa dell'ambiente come
quella dei beni storico artistici dovrebbe essere un impegno di tutti al di
la' dell'appartenza alla destra o alla sinistra, ma con la fiducia posta
dal governo sulla legge delega sull'ambiente si chiude la bocca al
parlamento impedendo agli eletti di esprimersi liberamente sulle tematiche
ambientali": a dirlo Francesco Mezzatesta responsabile del settore
conservazione della natura, biodiversita' e aree protette dei Verdi.
Mezzatesta ricorda che "secondo la Costituzione la Repubblica italiana
tutela il paesaggio del paese", ma "come per la giustizia anche per
l'ambiente il governo mette il bavaglio alla liberta' di espressione delle
camere violando i dettati costituzionali". Per quanto riguarda la
conservazione della natura e della biodiversita' - sostiene il responsabile
aree protette del sole che ride - "l'attacco ai parchi e' gia' iniziato da
tempo: ad esempio i parchi sono gia' stati limitati nei confini, le aree
protette piu' scomode sono state commissariate, i finanziamenti per la
gestione ordinaria e le misure di salvaguardia sono state ridotte mentre
viene incoraggiata la politica di non conservare tanto la natura ma di fare
comunque reddito". E "con la legge delega - anticipa Mezzatesta - andra'
ancora peggio, basti pensare al condono edilizio anche dentro i parchi". (Dire)

Finanziaria. Cortiana: Urbani si e' impegnato su destinazione beni
culturali dello stato

"Urbani si è impegnato: i beni culturali immobili dello Stato se concessi a
privati devono, almeno, avere destinazione d'uso compatibile con la loro
funzione culturale". Lo afferma il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana,
segretario della commissione cultura di Palazzo Madama. "Purtroppo, la
norma, contenuta nell'articolo 36 della Finanziaria, prosegue su una logica
pericolosa perché propone di fatto una svendita surrettizia del nostro
patrimonio culturale, non definidendone i tempi della concessione e la
finalità della destinazione. Cercheremo di arginarla. Ma, oggi, in
commissione cultura, c'è stato già un primo passo. Infatti, il ministro
Urbani ha assicurato che modificherà la norma relativa alla destinazione
d'uso dei beni culturali. Infatti, la proposta del Governo dispone che 'i
beni culturali immobili dello Stato, delle Regioni e degli enti locali che
richiedono interventi di recupero, possano essere dati in uso a soggetti
privati'. Ho chiesto ad Urbani di coordinare la norma in questione con il
Codice dei beni culturali e, in particolare, con l'articolo 106,
soprattutto in riferimento alla possibilità di concedere l'uso dei beni a
privati, unicamente con destinazione d'uso coerente con la loro
destinazione culturale. A questo punto mi auguro che l'emendemento che
presenteremo in commissione bilancio venga sostenuto, per coerenza, dal
governo".

Finanziaria. De Petris: agroalimentare rischia declino, ma Governo lo ignora

“Il comparto agroalimentare, il secondo del Paese per rilevanza economica,
rischia il declino, ma il Governo lo ignora nella legge finanziaria che non
contiene alcuna misura concreta per sostenere le aziende alle prese con una
crisi congiunturale senza precedenti”. Loredana De Petris, senatrice dei
Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, è intervenuta ieri durante
la seduta della Commissione convocata per esprimere il parere di merito
sulla legge finanziaria. “Calo dei consumi alimentari domestici, crollo dei
prezzi pagati all’origine, pesante incremento del disavanzo commerciale del
settore, incremento dei costi produttivi. I dati strutturali ­ dichiara la
senatrice ­ evidenziano un quadro preoccupante ed una crisi di comparto che
si estende all’industria alimentare, con una crescente sofferenza
determinata dalla difficoltà a competere in un mercato sempre più globale”.
“In questa situazione ­ prosegue De Petris ­ il Governo propone solo tagli:
riduzione delle risorse per gli investimenti e le spese ordinarie a
disposizione del Ministero delle politiche agricole, taglio alla
disponibilità per il Piano delle risorse irrigue, per l’Agea, per il piano
della pesca.” “Mancano completamente ­ conclude la senatrice dei Verdi ­
idee e progetti per fronteggiare la crisi. Per questo proponiamo al Governo
di approvare almeno un nostro emendamento a costo zero: riservare
obbligatoriamente una quota della superficie di vendita nella grande
distribuzione ai prodotti agroalimentari aventi origine nelle regioni dove
operano gli esercizi commerciali. Un primo passo per favorire la ‘filiera
corta’ e per consentire la presenza dei prodotti tipici nazionali in una
distribuzione sempre più di proprietà estera”.

Finanziaria. Zanella: accordo su tasse? Solo un patto di potere

“Altro che accordo, è evidente che siamo all’ultimo spiaggia di un governo
bugiardo e incapace”. Luana Zanella, coordinatrice dei deputati verdi
commenta così l’intesa nella maggioranza annunciata da La Russa. “Nessuno
potrà mai dare garanzie sulla solidità tecnica di quello scellerato accordo
per la riduzione delle tasse: l’unica certezza ­ dice Zanella - è che, se
vanno avanti, metteranno in ginocchio il paese, facendo pagare il prezzo di
uno spot elettorale pro-Berlusconi ai lavoratori dipendenti, al Meridione e
alle autonomie locali”.

Giustizia. Zancan: sciopero sacrosanto

"Lo sciopero dei magistrati è sacrosanto. E' uno sciopero per la giustizia,
per la difesa della Carta costituzionale e per tutti i cittadini. E' un
giusto atto di protesta contro una controriforma iniqua e
incostituzionale". Lo afferma il senatore dei Verdi Giampaolo Zancan,
vicepresidente della commissione giustiza di Palazzo Madama. "Per chi, come
me, ha seguito i lavori della commissione giustizia diventa conseguente
esprimere ai magistrati tutta la mia solidarietà".

Giustizia. Cento: sciopero evidenzia fallimento governo

“Lo sciopero di ieri, indetto dalla Anm, è la dimostrazione del fallimento
della politica sulla giustizia sia del Governo sia di Castelli - ha
dichiarato il deputato Verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione
Giustizia. La riforma dell’ordinamento giudiziario è incostituzionale e
assoggetta le procure della Repubblica alle volontà dei potenti. Si sono
persi quattro anni di Legislatura per proporre leggi salva-Previti e
salva-Berlusconi, come l’ultima sulla modifica delle prescrizioni, senza
risolvere il vero problema delle disfunzioni giudiziarie che riguardano il
processo penale e civile. Il Governo si fermi senza fare ulteriori danni”.

Costa d'Avorio. Senatore Martone presenta un'interrogazione su mercenari
israeliani

"L'Italia ha aiutato ad evacuare mercenari e consiglieri israeliani dalla
Costa d'Avorio in seguito ai recenti scontri armati tra truppe governative
e soldati francesi? Questo dubbio esiste e se confermato prefigurerebbe un'
inaccettabile doppio gioco del nostro paese in uno scenario regionale già
estremamente delicato" ha detto il senatore dei Verdi Francesco Martone, di
ritorno dalla Sierra Leone. Secondo fonti di stampa italiana ed estera, la
Farnesina avrebbe fatto pressioni sull'ambasciata italiana ad Abidjian per
dare priorità all'evacuazione protetta di consiglieri militari e mercenari
israeliani al soldo del governo ivoriano operata nei giorni scorsi da
paracadutisti italiani. "Se così fosse - aggiunge Martone - il Governo si
troverebbe nella non invidiabile posizione di aver sostenuto un Governo che
non brilla per democrazia e di aver legittimato le operazioni militari
compiute dalle forze ivoriane con il sostegno di consiglieri israeliani
contro le truppe di un paese dell'unione Europea". Il Senatore, membro
della Commissione Affari Esteri e segretario della Commissione Diritti
Umani, ha presentato un'interrogazione urgente al Ministero degli Affari
Esteri ed a quello della Difesa. "E' questa l'interpretazione che il
Governo dà alla calusola di solidarietà prevista dalla Costituzione
Europea? Probabilmente l'episodio di Abidjian è da collegare con la recente
visita del Vice Presidente del Consiglio ed ora Ministro degli Esteri Fini
in Israele, nonchè ad una nuova forma di collaborazione militare tra Roma e
Tel Aviv, che verrà consolidata con la ratifica, in agenda in Senato, di un
nuovo memorandum d'intesa sulla cooperazione nel settore della difesa. O
più semplicemente - ha concluso Martone - la Costa d'Avorio è considerata
un alleato da ingraziarsi nell'iniziativa diplomatica italiana per la
riforma del Consiglio di Sicurezza. "

Bompressi. Boato: Cdm deliberi controfirma ministro giustizia

"Trovo un po' sconcertante che anche nella vicenda di Bompressi ci sia la
contrarieta' del ministro Castelli, perche' viene meno la scusa
ripetutamente adottata nella vicenda di Adriano Sofri, cioe' il fatto che
non avesse fatto domanda di grazia. Bompressi ha presentato personalmente
domanda di grazia nel 2000 e da parte dei familiari". E' quanto ha detto
sull’argomento il deputato verde Marco Boato. "Quindi ­ prosegue - nei
confronti di Bompressi non c'e' nemmeno questa ipocrita giustificazione
ripetuta nelle aule parlamentari e fuori per la vicenda di Sofri. Io mi
auguro che, se lo riterra', il Presidente della repubblica assuma
autonomamente l'iniziativa e se da parte del ministro della giustizia ci
fosse nuovamente il rifiuto della controfirma le strade percorribili sono
due: o il presidente del consiglio Berlusconi, da anni favorevole alla
grazia a Sofri e a maggior ragione penso per Bompressi, fa deliberare al
consiglio dei ministri la controfirma, oppure il capo dello stato o lo
stesso ministro ricorre alla Consulta per il conflitto di attribuzioni". (Dire)

Grazia. Cento: incostituzionale potere di interdizione del ministro Castelli

“Giudizio molto positivo sulla decisione del Presidente della Repubblica
Ciampi di concedere la grazia a Mesina, Pellé Orrù, dando un segnale chiaro
e inequivocabile sulla volontà della presidenza della Repubblica di
esercitare i poteri previsti dalla Costituzione in materia - ha dichiarato
il deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione Giustizia.
E’ molto grave, invece, il potere di interdizione, non previsto dalla
Costituzione, che il ministro della Giustizia Castelli continua ad
esercitare nei confronti di Bompressi e Sofri. La Costituzione non prevede
questo potere il Presidente della Repubblica assuma le decisioni
conseguenti ed eserciti almeno anche per Bompressi quel diritto di grazia
che stando alle agenzie ha dichiarato di condividere”.

Bompressi. Cortiana: Ciampi decida secondo sua volonta'

"Occorre fare un passo alla volta. Intanto, Ciampi assuma le decisioni
conseguenti alla sua volonta' e proceda a un atto di clemenza nei confronti
di Ovidio Bompressi, usando fino in fondo le prerogative che la
Costituzione affida a lui, e solo a lui". Cosi' il senatore dei Verdi,
Fiorello Cortiana "riguardo a Castelli, non siamo sorpresi del suo parere
politico, ma siamo sconcertati dal pregiudizio, nella sua funzione di
guardasigilli, nei confronti di Bompressi che ha chiesto la grazia". (Dire)

Venezia. Verdi: grido d’allarme patriarcato è tragedia annunciata

“Il grido d’allarme del Patriarcato di Venezia sullo stato di degrado di 40
chiese oggetto di infiltrazioni e cedimenti fatali per una parte tra le più
preziose del patrimonio storico culturale di Venezia, è l’esito inevitabile
della politica di salvaguardia portata avanti da questo Governo
irresponsabile” Lo ha dichiarato la deputata Verde Luana Zanella che ha
presentato una interrogazione ai ministri dei Beni culturali e delle
Infrastrutture dove chiede l’inserimento nella Finanziaria 2005 dei fondi
per interventi di restauro a Venezia che sono indispensabili per garantire
la salvaguardia del patrimonio architettonico storico e artistico della
città “La mancanza di finanziamenti in misura ­ continua Zanella - è la
tragedia annunciata da noi Verdi ormai da anni e cioè da quando è stato
scelto di concentrare le risorse nella mega opera del Mose. Chi ha creduto
con questo di salvare Venezia sappia che Venezia rischia di andare a pezzi”.

Amianto. Verdi: ghiaia contaminata, lavoratori ferrovie a rischio

Ghiaia all'amianto nelle massicciate della rete ferroviaria italiana.
"nonostante l'impiego sconsiderato dell'amianto sia da anni illegale nei
pressi di molte stazioni ferroviarie italiane e' facile vedere ancora
dell'amianto a cielo aperto spesso in pessimo stato di conservazione e i
lavoratori ne sono, al solito le prime vittime". Cosi' dichiara il deputato
dei Verdi Mauro Bulgarelli, che sulla questione ha presentato
un'interrogazione parlamentare al ministro della salute. I lavoratori "si
cautelano come possono, toccandolo il meno possibile in attesa che chi di
dovere provveda agli smaltimenti - aggiunge Bulgarelli - tuttavia, ora si
scopre che pericolose quantita' di amianto potrebbero essere state diffuse
anche assieme alla ghiaia impiegata per i massicciati, materiali che i
lavoratori sono costretti a rimestare periodicamente con rischi molto
alti". "La ghiaia all'amianto - spiega l'esponente dei Verdi - e' stata
infatti trovata al primo binario ovest della stazione di Bologna, e i
risultati dell'analisi dell'Arpa hanno rivelato un indice di rilascio
amianto dello 0,43% ben superiore di quanto stabilito per decreto nel 1996
(0,1%)". E allora, vista l'evidenza, "mi auguro che vengano fatti
accertamenti ad ampio raggio - conclude Bulgarelli - sia nell'area della
stazione di Bologna che nelle altre arre ferroviarie eventualmente
coinvolte nei flussi di questo tipo di ghiaia che e' proseguito oltre la
chiusura delle cave di provenienza". (Dire)

Lombardia. Verdi: Caro centrosinistra sulle regionali così non va…

“Altro che maionese impazzita. Il centrosinistra continua farsi del male e
i Verdi non ci stanno - hanno dichiarato: Natale Ripamonti e Fiorello
Cortiana - Senatori dei Verdi e Camillo Piazza - Coordinatore regionale.
Continuano a spuntare magicamente nomi e si danno per prese decisioni che a
noi non risultano. Sulle candidature comunque noi ribadiamo la nostra
domanda: perché si continua ad aver paura delle primarie? I nomi che sono
usciti fino ad oggi (Sarfatti, Agostinelli, Monguzzi, Giarda) sono di
persone rispettabili, di qualità. Vanno però sottoposti alle primarie, che
si possono fare in fretta, come ha anche lucidamente spiegato il professor
Gianfranco Pasquino al convegno dei Cittadini per l'Ulivo di sabato scorso.
E' incomprensibile perché il candidato debba spuntare come per magia da un
cilindro di chi sa chi tre giorni prima dell'appuntamento dell'11 dicembre,
fatto per acclamare non si sa chi. Ed è per noi soprattutto incomprensibile
perché debba essere assegnato alla Margherita, come leggiamo da qualche
parte. Chi lo decide o lo ha già deciso? Il sistema che sta prevalendo non
ci piace e in più ci porterà elettoralmente alla sconfitta. E poi dobbiamo
dire che non ci appassiona per nulla l'orientamento di qualche forza
politica che, per la terza volta consecutiva, vuole proporre a una fetta
consistente dell'elettorato lombardo di centrosinistra uno scontro tra ex
democristiani, anche se Giarda è una persona stimabilissima. Tutto ciò ci
fa temere che ancora una volta stia prevalendo nella testa di qualcuno
l'idea nefasta che la Lombardia sia data per persa in partenza. Mentre i
numeri e la maretta nella Cdl, che si acuirà sempre più nei prossimi giorni
a Roma come a Milano, sono lì a dimostrare che invece in Lombardia si può
vincere. Anche il tentativo di Formigoni di costruire una sua forza e di
smarcarsi da Berlusconi, cosa nota e ovvia almeno da quest'estate, crediamo
abbia il fiato corto: al governatore uscente non basteranno inaugurazioni
mediatiche e l'appoggio di qualche signore dei telefonini. Serviranno i
voti dei lombardi, molti dei quali sono ormai stufi delle promesse non
mantenute e dei fallimenti, dalla sanità ai trasporti regionali, di 10 anni
di centrodestra.”

Toscana. Franci: puntare su gpl o metano per sostituire i mezzi più inquinanti

“La soluzione del problema della qualità dell’aria nei centri urbani passa
attraverso la graduale sostituzione dei veicoli commerciali leggeri, i
principali responsabili dell’inquinamento da PM10 e benzene. Grazie al
protocollo d’intesa firmato stamattina vengono messi a disposizione
incentivi cospicui per favorire il ricambio con mezzi ecologici alimentati
a metano o gpl che permettono di abbattere per ogni singolo veicolo le
emissioni di polveri fini mediamente del 90 per cento. Questo beneficio
comporterebbe una riduzione media del 35 per cento rispetto al totale delle
emissioni da traffico veicolare nell’ipotesi di un completo rinnovo di
questo segmento”. Così l’assessore regionale all’ambiente della Toscana
Tommaso Franci ha commentato la firma del protocollo d’intesa, avvenuta
ieri mattina a Palazzo Bastogi, tra Regione, i 16 Comuni toscani firmatari
del piano triennale antismog (Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi
Bisenzio, Lastra a Signa, Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Prato,
Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Cascina e Santa Croce sull’arno),
Fiat Auto, Piaggio, UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli
Esteri), e le principali associazioni regionali di categoria. “Questo
accordo sostituisce quello firmato un anno fa ed allarga la cerchia di
Comuni dove sarà possibile usufruire di ulteriori incentivi messi a
disposizione dai costruttori, per comprare mezzi meno inquinanti. Incentivi
che vanno a sommarsi a quelli previsti dal ‘Progetto Metano’, l'accordo di
programma siglato da Ministero dell'ambiente, Fiat e Unione Petrolifera. In
questo modo lo sconto per i commercianti ed artigiani che vogliono
sostituire i propri veicoli con mezzi a metano o gpl arriva fino al 35 per
cento”. I veicoli più inquinanti sono considerati quelli commerciali non
catalizzati o diesel immatricolati prima del 1994 e quelli privati
immatricolati prima del 1993. Il protocollo d’intesa si pone come obiettivo
la progressiva sostituzione di tutti i veicoli commerciali leggeri con
mezzi a metano o gpl nel giro di un triennio (la scadenza dell’intesa è il
31 dicembre 2006) con un impegno, da parte dei soggetti sottoscrittori, a
divulgare, sostenere e promuovere l’iniziativa. La Regione, da parte sua,
si fa carico di promuovere la diffusione di impianti di rifornimento di
metano e gpl sull’intero territorio e a monitorare il raggiungimento degli
obiettivi stabiliti nell’intesa. Ai Comuni, oltre all’erogazione degli
incentivi, spetta la realizzazione di azioni di promozione presso cittadini
ed imprese per favorire il passaggio a mezzi ecologici, il sostegno alla
realizzazione di nuovi impianti di rifornimento e l’attivazione di
iniziative per facilitare la sostituzione di autobus e taxi. Le
associazioni di categoria (Confartigianato, Cna, Confesercenti,
Confcommercio, Api, Confcooperative, Lega delle Cooperative, Confindustria,
Cgil, Cisl e Uil) si impegnano a promuovere il rinnovo dei veicoli dei
propri associati con campagne informative, progetti individuali di ricambio
mezzi e agevolazioni bancarie, Fiat, Piaggio e UNRAE, a garantire nella
propria rete commerciale e presso i propri associati condizioni di vendita
a prezzi agevolati. (ft) Politiche ambientali a Mantova, un successo al
femminile Una città ad elevata criticità ambientale, caratterizzata dalla
presenza di un polo dell'industria petrolchimica tra i più importanti
d'Italia. Una città che negli ultimi anni ha saputo creare una vera e
propria inversione di tendenza migliorando gran parte dei parametri
ambientali. Una città con un assessorato all'ambiente tutto al femminile:
la verde Assunta Putignano, che ha iniziato un dialogo nuovo con
imprenditori e associazioni del territorio convogliandone le energie in una
esperienza ancora unica in Italia. Sotto il marchio mantua, infatti,
capofila l'assessorato del Comune, c'è l'obiettivo condiviso di una
massiccia campagna di informazione ambientale al cittadino finanziata per
la quasi totalità dalle industrie presenti sul territorio e che hanno
aderito all'accordo. Il risultato è solo l'ultimo di una serie di
innovazioni già avviate a Mantova negli ultimi anni, tra i quali l'avvio
del processo di Agenda 21, l'approvazione di un Bilancio Ambientale
parallelo al Bilancio Amministrativo della città e il raggiungimento delle
prestigiose certificazioni ISO 9000/VISION e ISO 14001, che avverrà in via
definitiva nei primi giorni di dicembre.

Greenpeace svela le attività della Danzer

Greenpeace ha presentato ieri un nuovo rapporto sulle attività del gruppo
svizzero-tedesco Danzer, sospettato di contraffare documenti ufficiali e di
condurre affari con un trafficante di armi, che figura nella lista nera del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. A giugno, Greenpeace aveva
pubblicato un primo rapporto in cui si evidenziava la corruzione come
pratica abituale dell’associata del Gruppo in Africa. Agendo sulla base di
una denuncia di Greenpeace, l’ufficio del Procuratore generale aveva
avviato delle indagini nei confronti di Interholco, una sussidiaria di
Danzer. Secondo il rapporto di Greenpeace, Interholco ha comprato in
passato legname dall’azienda liberiana “Oriental Timber Company” (OTC),
diretta dall’olandese Gus Kouwenhoven, nonostante le assicurazioni del
Gruppo di non comprare da imprese coinvolte nel traffico d’armi. Per il
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invece, Kouwenhoven è stato una
figura chiave del traffico d’armi in Liberia durante il regno del “signore
della guerra” Charles Taylor. Il rapporto mostra anche come Interholco
abbia mantenuto relazioni commerciali con Kouwenhoven, impegnato nel
commercio del legname anche in Congo Brazzaville. Un altro partner
liberiano di Danzer, la Inland Logging Company, è stata recentemente
accusata di frode fiscale dalle autorità. Il rapporto mostra anche come la
Danzer abbia contraffatto le copie dei certificati fitosanitari per le
esportazioni di legname da diversi paesi africani, come Liberia, Camerun e
Guinea Equatoriale. “Con poche eccezioni, aziende come Danzer hanno
consapevolmente scelto di continuare a trattare legname proveniente da
fonti illegali o distruttive, spesso con la complicità di regimi corrotti.-
spiega Sergio Baffoni, di Greenpeace ­ L’Italia acquista legname da Danzer,
nonostante che nell'aprile del 2002 Fedecomlegno avesse sottoscritto un
impegno comune con Greenpeace per contrastare l'arrivo in Italia di legname
di origine illegale o legato a conflitti armati. Lo scosro giugno abbiamo
inviato il rapporto sulle attività illegali di Danzer alla Fedecomlegno e a
decine di importatori e utilizzatori italiani. Ma le importazioni da questo
Gruppo continuano” Per Greenpeace occorre immediatamente una legge in grado
di individuare e bloccare tutto il legname illegale e di sanzionare le
imprese italiane che compiono crimini forestali all'estero. Il Governo deve
d'altro canto impegnarsi ad usare solo legno o prodotti in legno
provenienti da buona gestione forestale, certificato secondo lo standard FSC.

Caccia. Associazioni: il testo di riforma della legge 157 e’ insostenibile

Audite in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sul testo unico
di riforma della legge 157/92, LAC, LAV, LIPU E WWF hanno espresso la
propria ferma e argomentata opposizione alle modifiche proposte, che
rappresentano non una semplice revisione dell’attuale normativa a tutela
della fauna selvatica ma un suo vero e proprio stravolgimento. Il testo,
affermano le associazioni, capovolge palesemente i principi della legge 157
e della Direttiva Europea (409/79), secondo cui la priorità è quella di
garantire la tutela degli animali selvatici e di conseguenza regolare
l’esercizio della caccia in modo che questa non pregiudichi la
conservazione della fauna. Il testo della Commissione Agricoltura va invece
in direzione esattamente contraria: apertura della caccia a 6 nuove specie
di uccelli, tra cui le oche (che proprio grazie alla chiusura della caccia
sono tornate a svernare in Italia) e addirittura il Piviere dorato, una
specie la cui caccia in Italia è vietata dalla Direttiva; prolungamento
della stagione venatoria fino a febbraio, mese delicatissimo per la
migrazione degli uccelli e sostanzialmente vietato da tutti i parametri
ufficiali europei; apertura della caccia in tutte le foreste demaniali;
aumento del nomadismo venatorio, con conseguente rottura del legame
cacciatore-territorio; abolizione dei controlli sui richiami vivi;
abrogazione dei risarcimenti agli agricoltori. Estremamente grave risulta
poi la depenalizzazione dei reati venatori, in un paese come l’Italia in
cui il fenomeno del bracconaggio è diffuso e dilagante, nel mentre che la
Commissione europea chiede agli Stati membri maggior controllo e
repressione dei reati contro gli animali selvatici. Secondo LAC, LAV, LIPU
e WWF, il testo presenta quindi un numero così elevato di infrazioni della
normativa europea che sarebbe altamente irresponsabile, da parte della
Commissione, continuare a promuoverlo. Ma ciò che è più grave, aggiungono
le associazioni, è che la vicenda della riforma della 157 sta riaprendo un
conflitto durissimo tra le parti interessate, la maggior parte delle quali
(associazioni ambientaliste e animaliste, mondo della scienza, Corpo
Forestale dello Stato, agricoltori, INFS, parte del mondo venatorio e
persino Ministri della Repubblica) hanno già espresso i propri dubbi e
dissensi sulla riforma. Per non parlare, inoltre, della totale contrarietà
manifestata dal 90% e oltre dei cittadini italiani. <<Ci appelliamo dunque
al Presidente della Commissione, De Ghislanzoni - concludono LAC, LAV, LIPU
e WWF - affinché il suo intento di giungere ad un chiarimento e ad una
condivisione, si concretizzi in un’azione di intelligenza e buon senso.
Chieda di fermare la discussione e di capovolgere, come è giusto che sia, i
termini della vicenda: prima la tutela degli animali selvatici, in rispetto
delle leggi, della scienza e dei cittadini, e poi i gli interessi di parte>>.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com