dedicato ai cancelli.....e alle protesi di cancelli
Anime a pedali
Prontuario si sopravvivenza emotiva nellera degli autosari
Critical Mass 26 Novembre 2004
Se lo trovò di fianco, proprio mentre si accorgeva che il fruscio dei tubolari
si era raddoppiato:<<Fuum, fuuum>>, un ritmo deciso. La prima cosa che vide fu
quella sua schiena, la schiena che pareva di un ragazzo. E una testa bionda. Poi
vide la bici e si sentì felice perché era unAquila, unAquila nera come la
prima cosa su cui aveva pedalato, con il manubrio basso e i tubolari larghi, il
rapporto fisso e la vernice andata.Ma fu un momenti breve, fu proprio un lampo,
perché scattò il riflesso naturale del campione, del corridore quando si vede
sorpassato e irrigidisce dentro i muscoli per la coltellata, e allora incrina il
suo cristallo, tocca lorgoglio, e parte in un secondo al contrattacco....
(Ugo Riccarelli, Langelo di Coppi)
Altri confini li passavo in bicicletta, le mountain bikes non esistevano ancora
e usavano una gran turismo, piena di fanalini, catarifrangenti e portapacchi.
Presentandomi sfinito, sudato e puzzolente (chissà perché tutti i confini stanno
appollaiati su cucuzzoli impervi), destavo nei doganieri quel sentimento di
commiserazione che si prova nei confronti di coloro che amano trattarsi male per
trascorrere felici le vacanze. Spesso facevano addirittura finta di non vedermi.
(Massimo Carlotto, Il Fuggiasco)
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