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Author: Amnesty International - Lucca
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Subject: [Forumlucca] Rapporto di Amnesty International: la violenza contro le donne alimenta la diffusione dell'Hiv/Aids
COMUNICATO STAMPA
CS164-2004

RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL: LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE ALIMENTA LA
DIFFUSIONE DELL'HIV/AIDS

Oggi l'Hiv/Aids colpisce piu' giovani donne che uomini: non e' un caso, ma
la catastrofica conseguenza della violenza praticata contro le donne.
Questa denuncia e' contenuta in un rapporto pubblicato da Amnesty
International alla vigilia della Giornata internazionale per
l'eliminazione della violenza contro le donne.

'L'aumento della diffusione dell'Hiv/Aids tra le donne e la violenza
sessuale sono fenomeni strettamente connessi. Se i governi vogliono
combattere seriamente il virus, devono affrontare un'altra epidemia
mondiale, la violenza contro le donne' ? ha dichiarato Cecilia Nava,
vicepresidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

La violenza e' un fattore determinante di rischio per contrarre il virus;
gli studi in materia affermano che il primo rapporto sessuale di una
ragazza e' spesso obbligato e che una donna su cinque e' vittima di uno
stupro o di un tentato stupro nel corso della sua vita. Le pratiche
tradizionali come le mutilazioni genitali, i matrimoni precoci o il
'passaggio di proprieta'' delle vedove ad altri parenti maschi
costituiscono ulteriori fattori di rischio.

Gli stupri di massa e la violenza sessuale nel corso dei conflitti
propagano l'epidemia dell'Hiv in situazioni disperate come quelle della
Colombia o della Repubblica Democratica del Congo. In questo paese decine
di migliaia di donne sono state stuprate nel corso del conflitto e il
sistema sanitario e' completamente collassato: solo l'8 per cento del
sangue donato viene sottoposto a test prima di essere usato per le
trasfusioni. Nel Darfur, la regione sudanese devastata dalla guerra, lo
scenario rischia di essere lo stesso, poiche' anche in questo caso lo
stupro e la violenza sessuale sono 'armi di guerra'. La maggioranza delle
donne del Darfur sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili,
un fattore che innalza il rischio di infezione.

La riprovazione costituisce un ulteriore grave problema, sia per le
vittime dello stupro che per le persone che hanno contratto l'Hiv/Aids. Le
donne spesso rinunciano a chiedere assistenza medica dopo la violenza, per
paura di essere identificate come vittime di stupro e ostracizzate dalla
propria comunita' di appartenenza. In Colombia, persone che erano ritenute
'infette' sono state perseguitate e in alcuni casi 'scomparse' o
assassinate.

'In molte parti del mondo lo stigma impedisce alle donne di avere accesso
a cure mediche adeguate e porta alla loro esclusione dalle famiglie e
dalle comunita' di appartenenza' ? ha spiegato Nava.

Nei paesi in cui alle donne vengono negati i diritti di proprieta' o di
eredita', il diritto al lavoro e l'accesso ai finanziamenti, le donne
finiscono per essere costrette a dipendere dagli uomini, in una posizione
dunque nella quale e' difficile difendere i propri diritti o fuggire alla
violenza. Molte donne e ragazze, inoltre, non sono consapevoli delle
precauzioni necessarie per l'auto-protezione dall'Hiv/Aids: in Etiopia, ad
esempio, l'80 per cento delle giovani donne sposate non hanno ricevuto
alcuna educazione e non sono in grado di leggere. Assicurare l'accesso
all'educazione ed accrescere la consapevolezza su sesso, salute e Hiv/Aids
sono misure fondamentali per proteggere i diritti delle donne e delle
ragazze.

'La discriminazione e la disuguaglianza nelle relazioni di potere rende
ancora piu' complicato mantenere il controllo della propria vita e della
propria sessualita', cosi' come pretendere rapporti sessuali piu' sicuri.
Occorre accrescere il potere delle donne perche' esse possano agire
tutelando il proprio interesse' ? ha proseguito Nava.

Per combattere la diffusione dell'Hiv/Aids, i governi devono adottare
misure concrete volte a:
- accrescere la conoscenza sull'Hiv/Aids e garantire l'accesso ai farmaci
retrovirali e ad altre cure appropriate;
- fermare la violenza contro le donne;
- garantire l'educazione delle adulte e delle bambine, includendo
informazioni su salute e sessualita';
- aumentare il potere economico delle donne;
- intraprendere campagne d'informazione piu' efficaci per combattere la
riprovazione associata all'Aids/Hiv

'Se i governi non sono in grado di assicurare l'accesso a cure mediche
adeguate, la comunita' internazionale deve assumersi la responsabilita' di
fornire il proprio supporto materiale' ? ha concluso Nava.

Ulteriori informazioni
Il numero delle persone affette da Hiv/Aids nel 2003 era stimato intorno a
35,7 milioni di adulti (tra cui 17 milioni di donne) e 2,1 milioni di
bambini. La percentuale delle donne e' in crescita. Secondo l'agenzia
Unaids, a livello mondiale le giovani donne hanno 1,6 probabilita' in piu'
di contrarre l'Hiv/Aids rispetto ai giovani uomini. Nall'Africa
sub-sahariana, il 57% della popolazione adulta che ha contratto l'Hiv/Aids
e' costituita da donne, e due terzi dei giovani sieropositivi sono ragazze
e bambine.

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della
violenza contro le donne, la Sezione Italiana di Amnesty International
organizza le seguenti iniziative:

- Puglia / Basilicata: incontri con Hauwa ibrahim, avvocata delle donne
salvate dalla lapidazione in Nigeria (25 a Foggia, 26 a Matera e Taranto,
27 a Bari e Molfetta)
- Bologna: conferenza a Palazzo D'Accursio con Polly Truscott,
ricercatrice di Amnesty International al rientro da una missione in Sudan
- Cagliari: incontro con Tamara Chikunova e Dilobar Khudoberganova,
attiviste contro la pena di morte in Uzbekistan
- Cesena: presentazione della campagna 'Mai piu' violenza sulle donne' in
collaborazione con assessorato alle Pari Opportunita' e Centro
Informadonna
- Ferrara: presentazione della campagna 'Mai piu' violenza sulle donne'
insieme al Centro donne giustizia e Unione donne italiane
- Livorno: presentazione della campagna 'Mai piu' violenza sulle donne'
con il patrocinio della Provincia di Livorno
- Palmi: convegno sulla violenza domestica con la partecipazione di
Soroptimist International
- Pavia: mostra fotografica itinerante sulle bambine prostitute del
Bangladesh presso l'Universita' e presentazione della campagna 'Mai piu'
violenza sulle donne'
- Roma: presentazione alla Casa delle Letterature della campagna di
Amnesty International 'Mai piu' violenza sulle donne'
- Torino: proiezione itinerante del film 'Ti do i miei occhi' e di video
per le scuole e la cittadinanza, con il patrocinio di Comune e Provincia
di Torino e in collaborazione col Coordinamento Cittadino contro la
violenza alla donne

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 24 novembre 2004

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