COMUNICATO STAMPA CS162-2004
UCRAINA: LE AUTORITA' DEVONO PROTEGGERE IL DIRITTO ALLA LIBERTA' DI
RIUNIONE E DI ESPRESSIONE
Amnesty International ha sollecitato oggi le autorita' ucraine a garantire
che le forze dell'ordine rispettino il diritto alla liberta' di riunione e
di espressione e il principio della proporzionalita' nell'uso della forza.
L'organizzazione per i diritti umani ha chiesto garanzie che i
manifestanti non vengano sottoposti a maltrattamenti o arrestati per aver
esercitato il loro diritto di manifestazione pacifica.
La tensione nella capitale Kiev e' in aumento. Militanti dell'opposizione,
provenienti da tutto il paese, continuano ad arrivare in piazza
dell'Indipendenza per contestare i risultati del secondo turno delle
elezioni presidenziali. La commissione elettorale centrale ha proclamato
vincitore Viktor Yanukovych ma il candidato dell'opposizione, Viktor
Yushchenko, ha affermato che i dati sono stati falsati e, citando
l'esempio della Georgia, ha chiesto ai suoi sostenitori di continuare a
lottare in modo non violento per ottenere la cancellazione dei risultati.
Secondo Amnesty International, le autorita' ucraine hanno sia la
responsabilita' che l'obbligo di tutelare la sicurezza e l'incolumita' di
proprieta' e persone. Tuttavia, esse hanno anche il dovere di garantire
che la popolazione possa esercitare in modo pacifico il proprio diritto
alla liberta' di riunione e di espressione.
Amnesty International ha ricordato al governo di Kiev gli obblighi presi a
livello internazionale e ha chiesto garanzie sul rispetto degli standard
relativi all'uso della forza nel corso delle operazioni di polizia.
Nei mesi che hanno preceduto il secondo turno elettorale, Amnesty
International ha ricevuto denunce di violazioni del diritto alla liberta'
di riunione e di espressione e del diritto a non essere sottoposti ad
arresto o detenzione di natura arbitraria. Esponenti dell'organizzazione
giovanile di opposizione Pora sono stati arrestati in varie localita' del
paese; a Sumy osservatori elettorali e semplici cittadini che si erano
recati a un seggio per chiedere informazioni sull'esito del primo turno
sono stati a loro volta arrestati.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 23 novembre 2004
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