[Cm-pisa] Rebeldía: trattativa con l'Universita' e pressioni…

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Auteur: lik
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Sujet: [Cm-pisa] Rebeldía: trattativa con l'Universita' e pressioni di Alleanza Nazionale
Vi mando l'ultimo volantino con l'aggiornamento sulla condizione della
trattativa di Rebeldía.

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AN: SI SPENGE LA FIAMMA MA LA CENERE RESTA NERA.

Dopo il cambio di serrature effettuato di nascosto dall'ufficio della
Direzione Amministrativa dell'Università, è stata sufficiente una
conferenza stampa perché la decisione in merito alla destinazione
dell'area ex-Etruria venisse presa dal Senato Accademico, sottraendo la
scelta all'ufficio della Direzione Amministrativa, ormai noto per le
provocazioni lanciate in passato.
L'acquisizione di una dimensione pubblica che abbiamo cercato in questi
giorni ha portato alla concessione temporanea dello stabile al Progetto
Rebeldía.

Inutile dire che non possiamo essere completamente soddisfatti di questa
decisione, che ci costringe alla precarietà. Infatti il 6 dicembre i
senatori dell'Università potrebbero dover scegliere tra la nostra
richiesta e quella di Azione Universitaria, che comunque ad oggi non è
ancora stata presentata.

Ma chi e' Azione Universitaria, e come mai sta facendo pressioni per
ottenere questo spazio?
Azione Universitaria è la sezione degli studenti organica ad Alleanza
Nazionale. Dentro il partito è schierata a destra di Fini, nell'area della
destra sociale, l'allineamento fedele alla tradizione dell'MSI. Gli stessi
che durante le elezioni del 2001 nella facoltà di Lettere, dopo essersi
resi conto dell'imminente sconfitta, hanno coordinato un gruppo di
squadristi chiamati da fuori Pisa che, armati di cintole, hanno bloccato i
seggi e fatto saltare le elezioni ferendo diversi studenti, oltre al
preside della facoltà.
Sedicenti studenti di destra, troppo timidi per definirsi neofascisti.
Una realtà da qualche anno pressoché inesistente a Pisa, così debole da
non riuscire a raggiungere il quorum e ottenere rappresentanti negli
organi dell'Ateneo, nonostante gli ingenti finanziamenti del partito.

Quale è dunque il motivo per cui Az.Un., evidentemente incapace di gestire
uno spazio sociale, fa richiesta dell'ex-Etruria?
L'obbiettivo è semplicemente di sottrarla a Rebeldía per impedire tutti i
progetti connessi allo spazio. Non si critica qualcosa di particolare
rispetto a Rebeldía, si critica Rebeldía come concezione, come capacità di
produrre iniziative e proposte, come realtà sociale.
Da mesi il loro partito sta conducendo una crociata a livello nazionale
contro i centri sociali, con una campagna di criminalizzazione tramite cui
si accusano gli spazi sociali di essere culle del terrorismo. Tesi assurda
e ampiamente smentita dal nostro agire politico, da sempre basato sulla
partecipazione e il consenso, ma comunque sostenuta dal nuovo ministro
degli esteri, Gianfranco Fini.

L'unica forza del Progetto Rebeldía deriva dal consenso riscosso tra la
gente e dalla collaborazione con decine di associazioni, gruppi e
collettivi come l'Acklab, il Gruppo di Acquisto Solidale, la parete da
arrampicata "Equilibri precari", e molti altri.
In questa fase è più importante che mai far vivere rebeldía, portando il
contributo di ognuno per la costruzione di uno spazio comune dove fare
collettivo, politica e socialità. Sono molte le cose da fare, molti i
progetti da portare avanti e da inventare.

non aspettare che lo faccia qualcun altro:
DIFENDI - ESTENDI - DIVENTA Rebeldia!

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Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía
via Diotisalvi 633 - Pisa
www.rebeldia.net