[NuovoLaboratorio] intolleranza religiosa: "ricompriamo la m…

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Autor: antonio bruno
Datum:  
Betreff: [NuovoLaboratorio] intolleranza religiosa: "ricompriamo la moschea"
secolo xix

«Ricompriamo la moschea»
CORNIGLIANO Dai sacerdoti l'idea di una sottoscrizione per acquistare
l'immobile che dovrebbe ospitare il centro islamico
I parroci lanciano la proposta. L'imam: «Si può fare»

L' ex capannone industriale di via Coronata 2, a Cornigliano, dove dovrebbe
sorgere la moschea genovese, potrebbe essere acquistato dai corniglianesi
per il quartiere. A lanciare l'idea di una sottoscrizione per ricomprare
dalla comunità islamica l'immobile di via Coronata è don Valentino Porcile,
alla guida della parrochia dei Santi Andrea e Ambrogio, affiancato - con
qualche distinguo - dagli altri parroci di Cornigliano: padre Giacomo Pala
(San Giacomo Apostolo), don Giuseppe Sapori (San Michele di Coronata) e don
Alfonso Carrea (Nostra Signora di Lourdes, a Campi). Gli stessi sacerdoti
che, la scorsa estate, indirizzarono una lettera aperta al sindaco Giuseppe
Pericu chiedendo di non autorizzare la costruzione di un centro islamico
nel quartiere già alle prese con degrado urbanistico e problemi sociali.
Lunedì i parroci e i sacerdoti di Cornigliano si sono riuniti per discutere
il caso moschea, preoccupati dall'imminente e forse definitivo via libera
al progetto in commissione edilizia. Poi, le proteste di alcuni cittadini e
l'opposione di Lega e An martedì in consiglio comunale e gli ulteriori
approfondimenti richiesti mercoledì in commissione urbanistica hanno
allungato l'iter. Ma intanto i parroci hanno lanciato una proposta:
acquisire nel patrimonio pubblico l'edificio destinato a diventare una
moschea con minareto di 13 metri. Interpellato da don Valentino, l'imam
Husein Salah non si è detto contrario a priori alla vendita, a patto
però«che sia individuato un sito alternativo dove realizzare la moschea e
che risponda meglio alle esigenze della cittadinanza e degli stessi
musulmani». «Non vogliamo per forza insediare il centro islamico a
Cornigliano - continua l'imam - ma neppure possiamo vendere alla cieca
l'immobile che abbiamo comprato con tanti sacrifici e per il quale esiste
già un progetto in avanzata fase di approvazione».
Quale l'eventuale prezzo di vendita? «E' presto per una stima esatta - dice
Salah - Comunque al prezzo originale, circa 300 mila euro, occorrerà
aggiungere rivalutazioni e il valore degli interventi di bonifica già
eseguiti». Come concretizzare l'operazione? Secondo don Valentino, per
finanziare l'acquisto, «si potrebbe creare un Consorzio Cornigliano,
composto da cittadini, enti, aziende e associazioni locali oppure lanciare
una sottoscrizione: le parrocchie farebbero la loro parte». «La scelta del
nuovo sito invece non spetta a noi», conclude don Porcile. Per padre Pala
spetta a Tursi «proporre agli islamici una permuta garantendo loro una
luogo dignitoso dove pregare». «Perché - ribadisce don Carrea - la nostra
non è una lotta di religione, siamo contrari alla moschea per motivi
logistici». Roberta Morgano, assessore all'Edilizia privata del Comune,
afferma: «Sosterremo il dialogo in atto tra sacerdoti e imam». Resta da
reperire un'area alternativa, e non sarà facile.



Enzo Galiano
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